Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abituale

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Regio decreto 30 marzo 1942, n. 327 - Approvazione del testo definitivo del Codice della navigazione.

15726
Regno d'Italia 3 occorrenze
  • 1942
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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L'autorità che ha ricevuto la denuncia o che ha comunque avuto conoscenza di uno dei fatti indicati nel prima comma, procede alla pubblicazione, mediante affissione negli uffici della direzione dell'aeroporto di abituale ricovero dell'aeromobile e inserzione nel foglio degli annunzi legali, di un avviso col quale si invitano gli interessati a far valere entro sessanta giorni i loro diritti.

Tuttavia la pubblicità può essere richiesta anche al direttore di aeroporto o all'autorità consolare del luogo dove l'aeromobile si trova, ovvero, per gli alianti libratori, all'ufficio locale della Reale unione nazionale aeronautica nella circoscrizione del quale è il luogo di abituale ricovero dell'aeromobile. Le autorità predette, a spese del richiedente, trasmettono immediatamente al ministero o alla Reale unione nazionale aeronautica, per la trascrizione nel registro, i documenti presentati.

Se, prima dell'approdo nel Regno, ha avuto luogo la presentazione del rapporto, della denuncia o della querela alle autorità consolari o ai comandanti di navi da guerra, ovvero se tali autorità hanno espletato funzioni di polizia giudiziaria, ovvero se la competenza non può essere determinata nel modo indicato nel comma precedente, la competenza appartiene al giudice del luogo d'iscrizione della nave o di abituale ricovero dell'aeromobile, su cui era imbarcato l'imputato al momento del commesso reato.

Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398 - Approvazione del testo definitivo del Codice Penale.

19037
Regno d'Italia 6 occorrenze
  • 1930
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Il ricovero in un riformatorio giudiziario è sempre ordinato per il minore degli anni diciotto, che sia delinquente abituale o professionale, ovvero delinquente per tendenza; e non può avere durata inferiore a tre anni. Quando egli ha compiuto gli anni ventuno, il giudice ne ordina l'assegnazione a una colonia agricola o ad una casa di lavoro.

Durante l'istruzione o il giudizio, può disporsi che il minore di età, o l'infermo di mente, o l'ubriaco abituale, o la persona dedita all'uso di sostanze stupefacenti, o in stato di cronica intossicazione prodotta da alcool o da sostanze stupefacenti, siano provvisoriamente ricoverati in un riformatorio o in un manicomio giudiziario, o in una casa di cura e di custodia.

La sospensione condizionale della pena non può essere conceduta: 1° a chi ha riportata una precedente condanna per delitto, anche se è intervenuta la riabilitazione, né al delinquente o contravventore abituale o professionale, e al delinquente per tendenza; 2° allorché alla pena inflitta deve essere aggiunta una misura di sicurezza personale, perché il reo è persona che la legge presume socialmente pericolosa.

Chi, dopo essere stato condannato alla pena dell'arresto per tre contravvenzioni della stessa indole, riporta condanna per un'altra contravvenzione, anche della stessa indole, è dichiarato contravventore abituale, se il giudice, tenuto conto della specie e gravità dei reati, del tempo entro il quale sono stati commessi, della condotta e del genere di vita del colpevole e delle altre circostanze indicate nel capoverso dell'articolo 133, ritiene che il colpevole sia dedito al reato.

La libertà vigilata è sempre ordinata: 1° se è inflitta la pena della reclusione per non meno di dieci anni: e non può, in tal caso, avere durata inferiore a tre anni; 2° quando il condannato è ammesso alla liberazione condizionale; 3° se il contravventore abituale o professionale, non essendo più sottoposto a misure di sicurezza, commette un nuovo reato, il quale sia nuova manifestazione di abitualità o professionalità; 4° negli altri casi determinati dalla legge.

E' dichiarato delinquente per tendenza chi, sebbene non recidivo o delinquente abituale o professionale, commette un delitto non colposo, contro la vita o l'incolumità individuale, anche non preveduto dal capo primo del titolo dodicesimo del libro secondo di questo codice, il quale, per sé e unitamente alle circostanze indicate nel capoverso dell'articolo 133, riveli una speciale inclinazione al delitto, che trovi sua causa nell'indole particolarmente malvagia del colpevole.

Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 - Approvazione del codice di procedura penale.

28710
Stato 1 occorrenze
  • 1988
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Nei casi previsti dalla legge il giudice dichiara il condannato delinquente o contravventore abituale o professionale o per tendenza.

Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398 - Approvazione del testo definitivo del Codice di Procedura Penale.

32991
Regno d'Italia 7 occorrenze
  • 1930
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Nondimeno, se sono decorsi cinque anni dalla consegna e non si tratta di delinquente o contravventore abituale o professionale o di delinquente per tendenza, l'esecuzione della misura di sicurezza è subordinata al riesame delle condizioni della persona ritornata nel territorio dello Stato, per accertare se essa è tuttora socialmente pericolosa.

Deve essere parimenti emesso il mandato di cattura contro l'imputato di delitto non colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione, quando l'imputato è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza o si trova nelle condizioni richieste dall'articolo 102 del codice penale per la dichiarazione di abitualità nel delitto, ovvero è assegnato ad una colonia agricola o ad una casa di lavoro o sottoposto a libertà vigilata.

Può essere emesso il mandato di cattura contro l'imputato; 1° di delitto non colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione per un tempo non inferiore nel minimo a un anno o nel massimo a tre anni; 2° di delitto non colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione, quando l'imputato è stato più di due volte condannato per delitto non colposo o è stato altra volta condannato per delitto della stessa indole, ovvero non ha residenza fissa nel territorio dello Stato o risulta che si è dato o è per darsi alla fuga; 3° di delitto colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel minimo a due anni o nel massimo a cinque anni; 4° di contravvenzione per la quale la legge stabilisce la pena dell'arresto, quando l'imputato è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza, ovvero contravventore abituale o professionale.

E' ammessa in ogni tempo a favore dei condannati, nei casi determinati dalla legge, la revisione delle sentenze di condanna divenute irrevocabili pronunciate in primo grado o in grado d'appello dall'Autorità giudiziaria ordinaria, anche se la pena è già espiata o è estinta, quando si tratta: 1° di condanna per delitto; 2° di condanna per contravvenzione, se in conseguenza di essa il condannato è stato dichiarato contravventore abituale o professionale.

Gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria e della forza pubblica hanno altresì facoltà di arrestare chi è còlto in flagranza delle contravvenzioni concernenti le armi o le materie esplodenti, prevedute dal codice penale o da altre leggi, o delle contravvenzioni prevedute dagli articoli 670, 671, 688, 707 e 708 del codice penale, e chi è stato dichiarato contravventore abituale o professionale, quando ha commesso una contravvenzione della stessa indole di quelle per le quali riportò la dichiarazione di abitualità o di professionalità.

Devono altresì procedere all'arresto di chi è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza, o si trova sottoposto a misura di sicurezza personale, degli oziosi e dei mendicanti, di coloro che non hanno residenza fissa nel territorio dello Stato e di coloro che sono già stati condannati alla pena della reclusione o ad una pena più grave, quando sono còlti nella flagranza di qualsiasi delitto punibile con pena detentiva o con una pena più grave.

Non è ammesso ricorso contro il decreto con il quale il giudice di sorveglianza: 1° ordina, a' termini dell'articolo 226 del codice penale, che il minore degli anni ventuno, precedentemente ricoverato in un riformatorio giudiziario perchè delinquente abituale o professionale o per tendenza, sia assegnato a una colonia agricola o ad una casa di lavoro; 2° stabilisce il modo di esecuzione della misura di sicurezza, a' termini del capoverso dell'articolo 218 del codice penale; 3° limita o modifica le prescrizioni relative alla libertà vigilata a' termini dell'articolo 228 del codice penale.

Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 - Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.

38262
Stato 1 occorrenze

In ogni caso la dimora dello straniero si considera abituale anche in caso di documentata ospitalità da più di tre mesi presso un centro di accoglienza. Dell'avvenuta iscrizione o variazione l'ufficio dà comunicazione alla questura territorialmente competente.

Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 - Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

51803
Stato 2 occorrenze

In virtù delle disposizioni del presente titolo si intendono assicurati contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura dall'età di dodici anni ai settanta compiuti: a) i lavoratori fissi o avventizi, addetti ad aziende agricole o forestali; b) i proprietari, mezzadri, affittuari, loro mogli e figli, anche naturali e adottivi, che prestano opera manuale abituale nelle rispettive aziende; c) i sovrastanti ai lavori di aziende agricole e forestali, che prestino opera retribuita. Sono considerati come sovrastanti tutti coloro che, per incarico od interesse dell'azienda, esercitano funzioni di direzione o di sorveglianza di lavori, anche se a questi materialmente, non partecipano.

La denuncia deve indicare: 1) il nome e il cognome, la ditta, ragione o denominazione sociale del datore di lavoro; 2) il luogo, il giorno e l'ora in cui è avvenuto l'infortunio; 3) la natura e la causa accertata o presunta dell'infortunio e le circostanze nelle quali esso si è verificato, anche in riferimento ad eventuali deficienze di misure di igiene e di prevenzione; 4) il nome e il cognome, l'età, la residenza e l'occupazione abituale della persona rimasta lesa; 5) lo stato di quest'ultima, le conseguenze probabili dell'infortunio e il tempo in cui sarà possibile conoscere l'esito definitivo; 6) il nome, il cognome e l'indirizzo dei testimoni dell'infortunio.

Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 - Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto.

52148
Stato 2 occorrenze

Si considerano effettuate nell'esercizio di arti e professioni le prestazioni di servizi rese da persone fisiche che svolgono per professione abituale, ancorché non esclusiva, qualsiasi attività di lavoro autonomo, sempre che la prestazione rientri nell'attività esercitata, nonché quelle rese dalle società e associazioni indicate nel quarto comma dell'art. 4.

E' considerato esportatore abituale chi nell'anno o nella media del triennio solare precedente ha effettuato esportazioni per un ricavo complessivo superiore rispettivamente al quaranta o al trenta per cento del volume di affari, determinato a norma dell'art. 20. I contribuenti che intendono avvalersi della qualità di esportatore abituale devono darne comunicazione scritta al Ministero delle finanze entro il 31 gennaio, indicando il volume d'affari dell'anno o del triennio precedente e l'ammontare dei ricavi derivanti dalle esportazioni effettuate nel periodo stesso.

Decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43 - Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale.

54090
Stato 1 occorrenze
  • 1973
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E' dichiarato delinquente abituale in contrabbando chi riporta condanna per delitto di contrabbando, dopo essere stato condannato per tre contrabbandi preveduti dal presente testo unico o da altra legge fiscale, commessi entro dieci anni e non contestualmente, e relativi a violazioni per le quali i diritti sottratti o che si tentava di sottrarre non siano inferiori complessivamente a lire cinquantamila.

Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 - Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi.

57068
Stato 2 occorrenze
  • 1986
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Per esercizio di arti e professioni si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle considerate nel capo VI, compreso l'esercizio in forma associata di cui alla lettera c) del comma 3 dell'articolo 5.

Per esercizio di imprese commerciali si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività indicate nell'articolo 2195 del codice civile e delle attività indicate alle lettere b) e c) del comma 2 dell'articolo 29 che eccedono i limiti ivi stabiliti, anche se non organizzate in forma di impresa.

Legge 16 febbraio 1913 n. 89 - Ordinamento del Notariato e degli Archivi Notarili.

60885
Regno d'Italia 1 occorrenze

Entro due anni dall'attuazione della presente legge potranno essere dispensati dall'impiego, su conforme parere della commissione di cui all'articolo 98, gli impiegati degli archivi notarili che per infermità o debolezza di mente giudicata permanente o per accertata inettitudine non potessero adempiere convenientemente ai doveri del proprio ufficio, o fossero colpevoli di abituale negligenza nell'adempimento dei doveri medesimi.

Legge 25 settembre 1940, n. 1424 - Legge doganale.

61439
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1940
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E' dichiarato delinquente abituale in contrabbando chi riporta condanna per delitto di contrabbando, dopo essere stato condannato per tre contrabbandi preveduti da questa legge o da altra legge fiscale, commessi entro dieci anni e non contestualmente, e relativi a violazioni per le quali i diritti sottratti o che si tentava di sottrarre non siano inferiori complessivamente a lire diecimila.

Legge 31 dicembre 2012, n. 247 - Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.

72251
Stato 1 occorrenze

Qualora il consiglio dell'ordine non provveda alla verifica periodica dell'esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente o compia la revisione con numerose e gravi omissioni, il CNF nomina uno o più commissari, scelti tra gli avvocati con più di venti anni di anzianità anche iscritti presso altri ordini, affinché provvedano in sostituzione. Ai commissari spetta il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno e una indennità giornaliera determinata dal CNF. Spese e indennità sono a carico del consiglio dell'ordine inadempiente.

Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 - Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

74359
Regno d'Italia 2 occorrenze
  • 1931
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Oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.

Salve le condizioni particolari stabilite dalla legge nei singoli casi, le autorizzazioni di polizia debbono essere negate: 1° a chi ha riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo e non ha ottenuto la riabilitazione; 2° a chi è sottoposto all'ammonizione o a misura di sicurezza personale o è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.

Regio Decreto 20 febbraio 1941, n. 303 - Codici penali militari di pace e di guerra.

77902
Regno d'Italia 2 occorrenze
  • 1941
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Deve essere parimenti emesso il mandato di cattura contro l'imputato di delitto non colposo, per il quale la legge stabilisce la pena detentiva, quando l'imputato è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza, o si trova nelle condizioni stabilite dall'articolo 102 del codice penale per la dichiarazione di abitualità nel delitto, ovvero è assegnato a una colonia agricola o a una casa di lavoro, o è sottoposto a libertà vigilata.

Il militare, che, senza il fine di favorire il nemico, ma senza autorizzazione o contro il divieto dei regolamenti o dei superiori, entra in comunicazione o corrispondenza con una o più persone delle forze armate nemiche o della popolazione dei luoghi appartenenti allo Stato nemico, è punito con la reclusione da uno a sette anni; e, se trattasi di fatto abituale o, comunque, se ricorrono circostanze di particolare gravità, con la reclusione non inferiore a dieci anni.

Gli effetti sul «plafond» derivanti dalle variazioni delle operazioni non imponibili - abstract in versione elettronica

86073
Ricca, Franco 1 occorrenze
  • 2003
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Con la circolare 8/D del 2003, l'Agenzia delle dogane prende posizione in merito alla questione degli effetti, sul «plafond» per gli acquisti senza pagamento dell'IVA, delle variazioni dell'operazione non imponibile; tali variazioni, se effettuate in anni successivi, vanno comunque imputate all'anno dell'operazione originaria e possono pertanto determinare a posteriori il superamento del «plafond» o, addirittura, il venir meno dello «status» di esportatore abituale. I rischi che queste indicazioni comportano per i contribuenti rendono opportuno l'approfondimento di una questione sino ad oggi piuttosto trascurata, forse anche per l'incertezza del quadro normativo.

Nella cessione dell'azienda in sede fallimentare rileva il prezzo determinato in sede giudiziaria - abstract in versione elettronica

89745
Zenati, Silvia A. 1 occorrenze
  • 2005
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Nella cessione d'azienda avvenuta in sede fallimentare esiste un legame diretto tra il prezzo determinato dal Tribunale nella perizia di stima dell'azienda, e il valore venale in comune commercio della stessa, tale da garantire la corrispondenza del prezzo pagato al valore venale in comune commercio dell'azienda: pertanto, laddove non sia configurabile un valore di avviamento, sia perché l'azienda ceduta è rimasta inattiva per un periodo di tempo sufficiente a disperdere la clientela abituale, e quindi a fare venire meno la componente dell'avviamento, sia perché nell'atto di vendita si fa riferimento alla sola cessione di attrezzature, conformemente alla valutazione fatta dal perito, il prezzo della cessione determinato in sede giudiziaria non può essere rettificato.

Osservatorio di diritto penale - abstract in versione elettronica

92333
Rosi, Elisabetta (a cura di) 1 occorrenze
  • 2006
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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III pen. n. 33799/2005 sul rapporto tra favoreggiamento della prostituzione e tolleranza abituale; sez. V pen. 24330/2005 sulla refurtiva abbandonata dal latro: non è res derelicta, ma nel possesso del proprietario originario. sez. III pen. n. 19248/2005 sulla diminuente del vizio parziale di mente (in un caso di soggetto con sindrome "stalker".

Colpa medica ed adeguata scelta del perito nel processo - abstract in versione elettronica

99425
Iadecola, Gianfranco 1 occorrenze
  • 2007
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Mentre i primi due temi risultano ormai di abituale ricorrenza nell'esperienza giudiziaria, il terzo, viceversa, appare nuovo, e, nondimeno, di rilevante importanza nel dibattito attuale sulle ragioni della conflittualità che contrassegna il rapporto tra medico e paziente.

Definiti gli elementi caratterizzanti l'attività di impresa ai fini IVA - abstract in versione elettronica

102611
Iavagnilio, Michele 1 occorrenze
  • 2008
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Si condivide la motivazione della decisione della Commissione tributaria centrale secondo cui l'esercizio di un'attività economica rilevante ai fini IVA postula l'esercizio di una attività professionale abituale riscontrabile mediante la presenza degli elementi della reiterazione, intesa come sistematicità e regolarità, e persistenza nel tempo (o continuità). Tali elementi, complessivamente considerati, devono essere valutati in concreto, in rapporto alla modalità in cui l'attività è stata effettivamente svolta, al fine di poter escludere l'esistenza di operazioni effettuate a titolo meramente occasionale e per tale ragione estranee all'applicazione del tributo.

Sono sempre soggette ad IVA le prestazioni rese a terzi da parte di associazioni sportive - abstract in versione elettronica

111095
Fanelli, Roberto 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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La conclusione cui perviene la Corte di cassazione, che ritiene sempre soggette ad IVA le prestazioni rese a terzi da parte di associazioni sportive dilettantistiche, vale solo ove l'attività resa verso i terzi dall'ente non commerciale configuri esercizio d'impresa, nell'accezione di cui all'art. 4, primo comma, del d.p.r. n. 633/1972, e quindi sia svolta, tra l'altro, per "professione abituale".

Ricorrenza del presupposto soggettivo IVA per le operazioni effettuate dagli enti pubblici - abstract in versione elettronica

114973
Della Valle, Eugenio; Maspes, Pierpaolo 1 occorrenze
  • 2010
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Tale estensione appare peraltro suscettibile di ingenerare elementi di incertezza, nella misura in cui sembra prescindere da qualsiasi valutazione in ordine allo svolgimento in via abituale di un'attività commerciale.

Art. 572 c.p.: maltrattamenti infraconiugali in ipotesi di interruzione della convivenza - abstract in versione elettronica

116351
Lo Monte, Elio 1 occorrenze
  • 2010
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Nonostante la cessazione della coabitazione tra coniugi, i giudici di legittimità hanno ritenuto fondata la richiesta della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi di abituale frequentazione della persona offesa avanzata dal p.m. Da qui il principio di diritto secondo cui i maltrattamenti infraconiugali possono ravvisarsi anche in situazioni di separazione e di sopravvenuta interruzione della convivenza. La decisione appare in linea con la struttura della fattispecie incriminatrice prevista dall'art. 572 c.p. e con le innovazioni di cui alla l. n. 154 del 2001.

Furto di energia elettrica - abstract in versione elettronica

118321
Arato, Ludovica 1 occorrenze
  • 2010
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Si analizzano, allora, le condizioni alle quali, pur in presenza di condotte naturalisticamente distinte, la legge e la dottrina ne ammettono l'unificazione in uno stesso reato (reato complesso, reato continuato, concorso di reati, moltiplicazione della medesima fattispecie legale nello stesso contesto spazio-temporale, reato permanente, reato abituale). Ci si sofferma sull'analisi dei reati permanenti e abituali, concludendo che, nel caso concreto, è possibile ravvisare un reato unico di natura eventualmente permanente.

Quando il fattore culturale è irrilevante: anche per una madre nigeriana costituisce abuso dei mezzi di correzione "tosare" la figlia recalcitrante - abstract in versione elettronica

125817
Stanig, Eva 1 occorrenze
  • 2011
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Da qui la condanna per il reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, considerato che, trattandosi di fattispecie di natura non necessariamente abituale, per la sua sussistenza è sufficiente un unico atto espressivo dell'abuso.

Luogo delle operazioni imponibili: le definizioni UE impongono una revisione del diritto interno - abstract in versione elettronica

126597
Armella, Sara; Machieraldo, Silvia 1 occorrenze
  • 2011
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Sono anche definiti i concetti di domicilio e residenza abituale delle persone fisiche, così che pare necessario un intervento del legislatore nazionale, al fine di introdurre anche nel nostro ordinamento il rapporto di sostanziale equivalenza degli stessi, superando l'attuale previsione di prevalenza del domicilio sulla residenza.

Sulla competenza territoriale del giudice tutelare nel procedimento di nomina dell'amministratore di sostegno - abstract in versione elettronica

127941
Abbamonte, Mirko 1 occorrenze
  • 2011
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Resa all'esito di un regolamento di competenza, l'ordinanza in esame ha stabilito che, ai fini della individuazione del giudice tutelare competente in materia di nomina dell'amministrazione i sostegno ex art. 404 c.c. il ricovero del beneficiando in una casa di cura per lungo degenti non costituisce automatico mutamento del luogo di dimora abituale, nè di domicilio. Tale soluzione, tuttavia, non convince appieno poiché sembrerebbe offrire una interpretazione troppo restrittiva del concetto di residenza che rischia di avere delle ricadute pratiche negative sul procedimento, in particolare, sulla audizione diretta dell'interessato di cui all'art. 407 comma 2, c.p.c.

L'abuso dei mezzi di correzione non è reato abituale - abstract in versione elettronica

127945
Volpatti, Giulia 1 occorrenze
  • 2011
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L'A. analizza la decisione della Suprema Corte di cassazione, la quale ritiene non abituale il reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Infatti, per la sussistenza della fattispecie è sufficiente il compimento di un solo atto di abuso. la eventuale abitualità della condotta può essere considerata solo come una modalità di manifestazione della fattispecie, ma non ne integra un elemento costitutivo.

La sospensione del termine per l'azione di disconoscimento della paternità opera anche per l'incapace naturale affetto da "abituale grave infermità mentale" - abstract in versione elettronica

135655
Cilla, Cristina 1 occorrenze
  • 2012
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Con la pronuncia in rassegna la Consulta estende il beneficio della sospensione del termine di proposizione dell'azione di disconoscimento della paternità, previsto per l'interdetto, anche all'incapace naturale affetto da "abituale grave infermità mentale". Tanto in linea con le precedenti pronunce additive della stessa Corte e con la crescente considerazione del favor veritatis in materia. La sentenza offre altresì interessanti spunti di riflessione sulla tutela giurisdizionale predisposta per i soggetti incapaci, di fatto e di diritto.

Principi consolidati e nuovi approdi interpretativi in tema di "stalking". Ai confini tra "gendered crime" e delitto abituale - abstract in versione elettronica

137669
Solinas, Matteo 1 occorrenze
  • 2013
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Il commento analizza criticamente alcuni approdi ermeneutici raggiunti in tema di "stalking" dalla S.C. la quale, enfatizzando il connotato sociologico di "gendered crime" del delitto, giunge a ritenere integrato il delitto abituale - e, segnatamente, la reiterazione di condotte tipiche - anche qualora il reo abbia commesso più comportamenti molesti, ciascuno nei confronti di distinti soggetti passivi, considerati unitariamente in ragione dell'identico genere sessuale, della comune residenza all'interno del medesimo stabile e dal timore in essi ingenerato dalla condotta del molestatore.

Sottrazione internazionale di minore e mancata audizione del fanciullo in tenera età - abstract in versione elettronica

149715
Ippoliti Martini, Carlotta 1 occorrenze
  • 2014
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La Suprema Corte conferma la decisione di merito che aveva disposto l'immediato rientro di un bambino di quattro anni nel luogo di residenza abituale presso la madre prescindendo dall'ascolto di quest'ultimo. L'A., dopo aver ripercorso i consolidati orientamenti della Corte di giustizia e della Cassazione in materia di sottrazione internazionale di minore, si sofferma sul problema dell'audizione del minore e sui presupposti in presenza dei quali può essere omessa, soprattutto in considerazione della tenera età del soggetto da ascoltare.

La struttura del delitto di atti persecutori secondo un recente arresto della Cassazione - abstract in versione elettronica

152929
Di Maio, Antonino 1 occorrenze
  • 2015
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Il contributo analizza una recente pronuncia della Corte di cassazione, che conferma la natura di reato abituale del delitto di atti persecutori e aderisce alla controversa posizione dottrinale secondo cui uno dei tre eventi alternativi descritti dalla fattispecie penale, "il perdurante e grave stato d'ansia e di paura", non coinciderebbe con una condizione di vera e propria malattia.

Stillicidio persecutorio e offensività del delitto di "stalking". Anche qualche riflesso ermeneutico distorto, nello "speculum" della dogmatica del reato abituale - abstract in versione elettronica

152977
Solinas, Matteo 1 occorrenze
  • 2015
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Il commento analizza criticamente alcuni approdi ermeneutici raggiunti in tema di "stalking" dalla Suprema Corte la quale, partendo dal concetto di reato abituale, giunge non condivisibilmente ad escludere che ciascuna delle condotte tipiche debba determinare l'integrazione di uno degli eventi descritti dalla norma. La pronuncia in commento, inoltre, pur dopo aver astrattamente ammesso la cesura del nesso di abitualità qualora il reo spontaneamente interrompa la reiterazione delle azioni tipiche per un congruo lasso di tempo, riafferma altresì l'irrilevanza della reciprocità dei contatti ai fini dell'esclusione del reato e stabilisce, sulla scorta del canone ermeneutico teleologico, il concorso del delitto di atti persecutori con quello di diffamazione.