Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abito

Numero di risultati: 73 in 2 pagine

  • Pagina 2 di 2

Carlo Darwin

411652
Michele Lessona 2 occorrenze

I combattimenti fra i paguri pel possesso delle conchiglie sono tanto frequenti che quegli animaletti si son fatto un certi) abito del combattere e quando due s’ incontrano s’azzuffano per tenersi in esercizio. Qui adunque si ha un crostaceo di cui la vita dipende dalla vita, o piuttosto dalla morte, di un mollusco; ma lo scarseggiare o lo abbondare del mollusco è in rapporto colla quantità dei suoi varii predatori, colla quantità e colla qualità delle alghe di cui esso si pasce, le quali sono in rapporto colla qualità della roccia, colla condizione di movimento e di purezza dell'acqua, e via dicendo.

Pagina 187

Pagina 223

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

457017
Carlo Darwin 18 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Pagina 121

Pagina 198

In varie razze di polli mentre i pulcini sono coperti di calugine, i giovani uccelli nel loro primo vero piumaggio e nel loro abito da adulti differiscono molto fra loro, come pure dal loro progenitore comune, il Gallo bankiva; e questi caratteri vengono fedelmente trasmessi da ogni razza alla propria prole in un corrispondente periodo di vita. Per esempio i pulcini degli Hamburgh macchiettati quando sono coperti di piumino hanno alcune macchie oscure sul capo e sul groppone, ma non sono rigati longitudinalmente, come in molte altre razze; nel loro primo vero piumaggio «essi sono vagamente dipinti», cioè ogni penna è segnata trasversalmente di numerose righe scure; ma nel loro secondo piumaggio le penne sono tutte divenute macchiettate o punteggiate di macchie rotonde oscureQuesti fatti sono dati sulla grande autorità di un insigne allevatore, il signor Teebay, nel Poultry Book, 1868, p. 158, di Tegetmeier. Intorno ai caratteri dei pulcini di varie razze, e sulle razze dei piccioni di cui si parla in questo paragrafo del testo, vedi Variation of Animals, ecc., vol. I, p. 160, 249; vol. II, p. 77.. Quindi in questa razza le variazioni hanno avuto luogo e sono state trasmesse in tre distinti periodi di vita. Il piccione presenta un caso più notevole, perchè la specie primiera da cui deriva non sopporta col progredire dell’età nessun mutamento nel piumaggio, tranne che nell’età adulta il petto diviene più iridescente; tuttavia vi sono alcune razze che non acquistano i loro colori caratteristici finchè non abbiano mutato due, tre o quattro volte le piume, e queste modificazioni nel piumaggio vengono regolarmente trasmesse.

Pagina 203

Nelle specie delle Amazzoni che hanno lo stesso abito, i maschi, siccome mi ha informato cortesemente il prof. Agassiz, «non solo sono in generale più vistosamente coloriti delle femmine, ma la differenza è maggiore durante la stagione degli amori che non in qualunque altro tempo». Le specie di Geophagus operano nello stesso modo; e in questo genere si sviluppa una vistosa protuberanza sulla fronte dei maschi nella stagione degli amori. Nelle varie specie di Cromidi, come mi ha pure informato il prof. Agassiz, si possono vedere differenze sessuali di colore «se depongono le uova nell’acqua fra le piante acquatiche, o le depongono nei buchi, lasciandole venire senza ulteriori cure, o fabbricano nidi a mo’ di quelli delle rondini nel fango del fiume, sopra i quali si allogano come fanno i nostri Promotis. Giova anche osservare che questi covatori sono fra le specie più brillanti delle loro rispettive famiglie; per esempio l’Hygrogonus è verde brillante, con grandi ocelli neri cerchiati di un rosso brillantissimo». Non si sa se in tutte le specie di Cromidi sia il maschio solo che si alloghi sulle uova. È tuttavia evidente che, siano state o no le uova protette, ciò non ha avuto azione sulle differenze di colori fra i sessi. È anche più chiaro in tutti i casi in cui i maschi prendono cura esclusiva dei nidi e dei piccoli, che la distruzione dei maschi più vistosamente coloriti avrà una azione molto più potente sul carattere della razza che non la distruzione delle femmine meglio colorite; perchè la morte del maschio durante il periodo dell’incubazione o dell’allevamento avrebbe prodotto la morte dei piccoli, per cui questi non avrebbero potuto ereditare le sue speciali facoltà; tuttavia in molti di questi medesimi casi i maschi sono più vistosamente coloriti che non le femmine.

Pagina 316

Pagina 339

Pagina 340

Pagina 359

Nelle Ardette (Ardetta), secondo la medesima autorità, «il maschio acquista la sua ultima livrea alla prima muta, e la femmina non prima della terza o quarta muta; intanto essa presenta un abito intermedio, che si cambia poi alla fine colla stessa livrea come quella del maschio». Così pure la femmina del Falco peregrinus acquista il suo piumaggio turchino più lentamente che non il maschio. Il signor Swinhoe asserisce che in un Drongo (Dicrurus macrocercus) il maschio quando sta covando muta il suo morbido piumaggio bruno e diviene di una uniforme tinta lucida verde-nera; ma la femmina conserva per un tempo lungo le strie bianche e le macchie sulle piume ascellari; e non assume compiutamente il colore nero uniforme del maschio pei primi tre anni. Lo stesso eccellente osservatore nota che nella primavera del secondo anno la femmina della Spatola (Platalea) della Cina rassomiglia al maschio del primo anno, e che da quanto pare non è se non nella terza primavera che acquista lo stesso piumaggio adulto come quello posseduto dal maschio in un’età più fresca. La femmina della Bombycilla carolinensis differisce pochissimo dal maschio, ma le appendici che come tante perle di ceralacca adornano le penne delle ali non si sviluppano in essa tanto presto quanto nel maschio. La mandibola superiore nel maschio di un parrocchetto Indiano (Palaeornis Javanicus) è rosso-corallo fino dalla prima età, ma nella femmina, come ha osservato il signor Blyth in uccelli in gabbia e liberi, è dapprima nera, e non diviene rossa finchè l’uccello non abbia almeno un anno d’età, tempo in cui i sessi si rassomigliano fra loro per tutti i rispetti. I due sessi del tacchino selvatico sono infine muniti di un ciuffo di piume setolose sul petto, ma in uccelli di due anni di età il ciuffo è lungo quasi dieci centimetri nel maschio, e nella femmina è appena apparente; quando però quest’ultima ha raggiunto il quarto anno di età il suo ciuffo è lungo da 10 a 13 centimetriIntorno all’Ardetta, traduzione di Cuvier, Règne Animal, del sig. Blyth, nota, p. l59. Intorno al Falcone, il sig. Blyth, nel Mag. of Nat. Hist. di Charlesworth, vol. I, 1837, p. 304. Intorno al Dicrurus, Ibis, 1863, p. 44. Intorno alla Platalea, Ibis, vol. VI, 1864, p. 366. Intorno alla Bombycilla, Audubon, Ornitholog. Biography, vol. I, p. 229. Intorno al Palaeornis, vedi pure Jerdon, Birds of India, vol. I, p. 263. Intorno al tacchino selvatico, Audubon, ibid., vol. I, p. 15: ho udito da Judge Caton che nell’Illinois la femmina acquista di rado il ciuffo..

Pagina 423

Pagina 424

Anche i giovani di queste tre specie nel loro piumaggio giovanile rassomigliano strettamente agli adulti nel loro abito invernale. Questo caso è tanto più interessante perchè in due altre specie di Ardeola i due sessi conservano, durante l’inverno e l’estate, quasi lo stesso piumaggio che hanno le tre prime specie durante l'inverno o quando non sono ancora adulti; e questo piumaggio, che è comune a parecchie specie distinte nelle differenti età e stagioni; ci dimostra probabilmente in qual modo fosse colorito il progenitore del genere. In tutti questi casi il piumaggio nuziale che noi possiamo supporre fosse stato acquistato in origine dai maschi adulti durante la stagione delle nozze, e trasmesso poi agli adulti dei due sessi nella stagione corrispondente, è stato modificato, mentre il piumaggio invernale e quello giovanile sono rimasti immutati.

Pagina 432

Pagina 448

Nel caso dell’Anastomus oscitans, di cui abbiamo parlato precedentemente, abbiamo una prova anche migliore che il piumaggio bianco è un carattere nuziale, perchè si sviluppa solo durante l’estate; mentre i giovani in tale loro stato, e gli adulti nel loro abito invernale, sono grigi o neri. In molte specie di gabbiani (Larus ) il capo ed il collo divengono bianco puro in estate, essendo grigi o macchiettati durante l’inverno e nello stato giovanile. D’altra parte nei gabbiani più piccoli (Gavia), ed in alcune rondini di mare (Sterna), segue esattamente il contrario; perchè la testa degli uccelli giovani durante il primo anno, e quella degli adulti durante l’inverno, sono bianco puro, e sono più pallidamente colorite che non durante la stagione delle nozze. Questi ultimi casi offrono un altro esempio del modo capriccioso in cui la scelta sessuale sembra avere operatoIntorno al Larus, Gavia e Sterna, vedi Macgillivray, Hist. Brit. Birds, vol. V, p. 515, 584, 626. Intorno all’Anser hyperboreus, Audubon,Ornith. Biography, vol. IV, p. 562. Intorno all’Anastomus, il sig. Blyth, nell’Ibis, 1867, p. 173..

Pagina 457

I maschi di moltissime specie non assumono il loro abito di ornamento se non quando sono giunti all’età adulta, o lo assumono solo durante la stagione delle nozze, o le tinte allora divengono più vivaci. Certe appendici colorite divengono più larghe, più turgide e più brillantemente colorite durante lo stesso atto del corteggiamento. I maschi spiegano le loro bellezze con somma cura per farle meglio valere; e questo vien compiuto in presenza delle femmine. Il corteggiamento è talora una faccenda lunga, e molti maschi e femmine si raccolgono a congrega in apposito luogo. Supporre che le femmine non apprezzino la bellezza dei maschi è un asserire che i loro splendidi ornamenti, tutta la loro pompa e tutta la mostra che fanno siano inutili; e questo è incredibile. Gli uccelli hanno fine potenze di discernimento, ed in alcuni pochi casi si può dimostrare che hanno il gusto del bello. Si sa che le femmine oltre di ciò mostrano talora una spiccata preferenza o antipatia per certi individui maschi.

Pagina 460

Pagina 473

Pagina 499

Pagina 533

Così può aver avuto origine la pratica di impadronirsi delle mogli; e per l’onore che si otteneva in tal modo è possibile che abbia finito per divenire un abito universale. Possiamo anche comprendere, secondo sir J. Lubbock, «la necessità di espiazione pel matrimonio come una infrazione ai riti della tribù, dacchè secondo le antiche idee, un uomo non aveva diritto di appropriarsi quello che apparteneva a tutta la tribù». Sir J. Lubbock riferisce inoltre un curiosissimo complesso di fatti che dimostrano che nei tempi antichi erano molto onorate quelle donne che erano al tutto licenziose; e ciò, come egli spiega, si comprende, se ammettiamo che il commercio promiscuo esistesse originalmente e fosse un uso molto onorato nella tribùOrigin of Civilisation, 1870, p. 86. Nelle varie opere sopra menzionate si troveranno molte prove di parentela per le sole femmine, o colla sola tribù..

Pagina 550

Abbiamo veduto che ogni razza ha il suo proprio modello di bellezza, e sappiamo che è naturale all’uomo di ammirare ogni punto caratteristico nei suoi animali domestici, abito, ornamenti, ed aspetto personale, quando siano un po’ al di là del livello comune. Se dunque noi ammettiamo le suddette proposizioni, ed a me non sembra possibile metterle in dubbio, sarebbe una circostanza inesplicabile, se la scelta delle donne più avvenenti operata dagli uomini più potenti di ogni tribù, i quali potessero allevare in media un numero maggiore di figli, non avesse modificato, dopo il corso di molte generazioni, fino ad un certo punto il carattere della tribù.

Pagina 556

Sulla origine della specie per elezione naturale

537073
Carlo Darwin 3 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Alcuni naturalisti sostengono che gli animali non presentano mai delle varietà; per conseguenza considerano le più piccole differenze come aventi un valore specifico; e quando anche una identica forma si trovi in due luoghi lontani, o in due diverse epoche geologiche, essi vanno tant'oltre da supporre che due specie differenti siano nascoste sotto un medesimo abito. L'espressione di specie diventa perciò una inutile astrazione, per la quale s'intende ed ammette un atto creativo particolare. È cosa certa che molte forme, considerate come varietà da giudici competenti, hanno tali caratteri di specie, che vengono classificate come buone e vere specie da altri giudici di uguale merito. E sarebbe fatica gettata il discutere, se coteste forme siano specie o varietà, infino a tanto che non vi sia una definizione di questi due termini. Molte di queste varietà ben marcate o specie dubbie meritano una particolare considerazione, imperocchè alla loro distribuzione geografica, all'analoga variazione, all'ibridismo, ecc., si attinsero degli argomenti per decidere del rango che loro appartiene. Ma lo spazio non mi permette di trattare qui quest'argomento. Un attento esame insegnerà in molti casi ai naturalisti quale rango sia da darsi a siffatte forme dubbie. Tuttavia dobbiamo confessare che precisamente nei paesi meglio esplorati s'incontra il maggior numero di tali forme. Io sono rimasto sorpreso nel vedere, come di tutti quegli animali e quelle piante, che vivono allo stato naturale e sono utilissime all'uomo, od attirano per altre ragioni la sua particolare attenzione, si conoscono quasi dappertutto delle varietà, le quali, oltre ciò, da alcuni autori sono credute specie distinte. Quanto non fu esattamente studiata la quercia comune! Eppure un autore tedesco stabilisce una dozzina di specie sopra quelle forme che i botanici hanno creduto fino ad oggi quasi generalmente semplici varietà; ed in Inghilterra possono citarsi le più alte autorità ed i migliori pratici sia in appoggio dell'idea che la quercia sessiliflora e la peduncolata sono specie ben distinte, sia per l'altra che sono semplici varietà.

Talvolta appare anche in una più tarda età qualche traccia della legge della rassomiglianza embrionale: così gli uccelli del medesimo genere, o di generi strettamente affini, spesso si rassomigliano fra loro, nel loro primo e secondo abito giovanile, come vediamo nelle penne macchiate del gruppo dei tordi. Nella famiglia dei gatti la maggior parte delle specie sono rigate o macchiate a linee punteggiate; queste righe e macchie si distinguono chiaramente nei leoncini e nei piccoli puma. Talvolta, quantunque di rado, si osserva alcun che di tal sorta nelle piante: così le prime foglie dell'Ulex e le prime foglie delle acacie della Nuova Olanda, che invecchiando non producono che fillodi, sono pennate o divise, come le foglie ordinarie delle leguminose.

Pagina 392

Pagina 84