Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abilitato

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Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 - Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52.

37148
Stato 1 occorrenze

Entro detto termine l'investitore può comunicare il proprio recesso senza spese né corrispettivo al promotore finanziario o al soggetto abilitato; tale facoltà è indicata nei moduli o formulria consegnati all'investitore. La medesima disciplina si applica alle proposte contrattuali effettuate fuori sede ovvero a distanza ai sensi dell'articolo 32.

Decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 - Codice della proprietà industriale, a norma dell'articolo 15 della legge 12 dicembre 2002, n. 273.

42082
Stato 3 occorrenze

I consulenti in proprietà industriale abilitati, che esercitano la loro attività in uffici o servizi organizzati nell'ambito di enti o di imprese, ovvero nell'ambito di consorzi o gruppi di imprese, possono operare esclusivamente in nome e per conto: a) dell'ente o impresa da cui dipendono; b) delle imprese appartenenti al consorzio, o gruppo nella cui organizzazione essi sono stabilmente inseriti; c) di imprese o persone che siano con enti o imprese o gruppi o consorzi, in cui è inserito il consulente abilitato, in rapporti sistematici di collaborazione, ivi compresi quelli di ricerca, di produzione o scambi tecnologici.

Una domanda di brevetto riguardante un procedimento microbiologico o un prodotto ottenuto secondo tale procedimento sarà considerata descritta qualora: a) una coltura del microrganismo sia stata depositata, al più tardi il giorno stesso del deposito della domanda di brevetto, presso un centro di raccolta di tali colture; b) la domanda depositata contenga le informazioni pertinenti di cui il richiedente dispone sulle caratteristiche del microrganismo; c) la domanda venga completata con l'indicazione di un centro di raccolta di colture abilitato presso il quale una coltura del microrganismo sia stata depositata, nonché con il numero e la data di deposito di detta coltura, salva la facoltà per l'Ufficio italiano brevetti e marchi di chiedere copia della ricevuta di deposito.

Il Consiglio dell'ordine: a) provvede tempestivamente agli adempimenti relativi alle iscrizioni, alle sospensioni ed alle cancellazioni da eseguire nell'albo, dandone immediata comunicazione all'Ufficio italiano brevetti e marchi; b) vigila per la tutela del titolo professionale di consulente in proprietà industriale e propone all'assemblea le iniziative all'uopo necessarie; c) interviene, su concorde richiesta delle parti, per comporre le contestazioni che sorgono fra gli iscritti all'albo in dipendenza dell'esercizio della professione; d) propone modifiche ed aggiornamenti della tariffa professionale; e) su richiesta del cliente o dello stesso consulente abilitato, esprime parere sulla misura delle spettanze dovute ai consulenti in proprietà industriale per le prestazioni inerenti all'esercizio della professione; f) adotta i provvedimenti disciplinari; g) designa i quattro consulenti in proprietà industriale abilitati che concorrono a formare la commissione di esame di cui all'articolo 207; h) adotta le iniziative più opportune per conseguire il miglioramento ed il perfezionamento degli iscritti nello svolgimento dell'attività professionale; i) stabilisce la propria sede e predispone i mezzi necessari al suo funzionamento; l) riscuote ed amministra il contributo annuo degli iscritti; m) predispone il conto preventivo e redige il conto consuntivo della gestione; n) riceve le domande di ammissione all'esame di abilitazione di cui all'articolo 207 e ne verifica la rispondenza alle condizioni per l'ammissione; o) mantiene i rapporti e collabora con gli organismi e le istituzioni che operano nel settore della proprietà industriale o che svolgono attività aventi attinenza con essa, formulando ove opportuno proposte o pareri; p) svolge gli altri compiti definiti con decreto del Ministro delle attività produttive che abbiano carattere di strumentalità necessaria rispetto a quelli previsti dal presente codice.

Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A).

58145
Stato 1 occorrenze

A tal fine può richiedere al proprietario dell'immobile o all'intestatario del permesso di costruire una dichiarazione resa sotto forma di perizia giurata redatta da un tecnico abilitato.

Legge 5 febbraio 1992, n. 104 - Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

71454
Stato 1 occorrenze

A tal fine può richiedere al proprietario dell'immobile o all'intestatario della concessione una dichiarazione resa sotto forma di perizia giurata redatta da un tecnico abilitato.

In attesa della pronuncia delle SS.UU. la sezione tributaria giudica nuovamente inammissibili i ricorsi non sottoscritti dal difensore inabilitato - abstract in versione elettronica

87193
Glendi, Cesare 1 occorrenze
  • 2004
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Il nuovo intervento della sezione tributaria della Corte di cassazione nel senso della ritenuta inammissibilità del ricorso tributario che nelle cd. liti maggiori non sia sottoscritto da difensore abilitato viene rapportato alla diversa opinione manifestata dalla Corte costituzionale con sentenza interpretativa di rigetto e d'ordinanze d'inammissibilità della questione, per ribadire il più fermo dissenso dall'erronea interpretazione della Consulta e avvalorare una ancora più netta e coerente presa di posizione della Corte di cassazione, anche alla luce di un recente importante arresto delle SS.UU. penali sui rapporti tra le due Corti al vertice dell'ordinamento.

Responsabilità e sanzioni per le dichiarazioni dei redditi - abstract in versione elettronica

89387
Fanelli, Roberto 1 occorrenze
  • 2005
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Anche qualora il soggetto passivo si rivolga ad un intermediario abilitato per la compilazione e la trasmissione telematica del modello, resta un suo preciso e diretto obbligo: far si che la dichiarazione sia correttamente e fedelmente compilata e tempestivamente presentata. Questo concetto viene confermato nelle ipotesi di ricorso al consolidato fiscale o ai regimi di trasparenza, sebbene in tali casi occorre considerare la responsabilità solidale, rispettivamente, della società consolidante e di quella trasparente.

Solo il processo verbale "notificato" impedisce il condono tombale - abstract in versione elettronica

89397
Glendi, Cesare 1 occorrenze
  • 2005
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Si condividono appieno le decisioni rese circa l'insufficienza della mera comunicazione del processo verbale di constatazione ai fini dell'operatività della causa ostativa del condono tombale contemplata dall'art. 9, comma 14, della legge n. 289/2002, avendo le stesse, sulla base di un'accurata indagine interpretativa circa la "lettera" e la "ratio" della norma, per l'appunto plausibilmente ritenuto che solo la vera e propria notificazione del p.v.c. o dell'avviso d'accertamento, che comporta la necessaria intermediazione di un soggetto all'uopo abilitato, rende inapplicabili le disposizioni relative alla definizione automatica per gli anni pregressi.

Un'annosa questione: le modalità di svolgimento, da parte del pubblico dipendente, del tirocinio da revisore contabile. Spunti di riflessione - abstract in versione elettronica

90349
Borrelli, Paolo; Frediani, Antonio 1 occorrenze
  • 2005
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L'articolo in esame affronta una tematica di estremo interesse per il pubblico dipendente che intenda compiere il tirocinio propedeutico all'esame finalizzato all'iscrizione nel registro dei revisori contabili: questi è tenuto a "svolgere il tirocinio (esclusivamente) presso un dipendente pubblico abilitato al controllo legale dei conti" ovvero può comunque compiere la pratica presso un qualsiasi idoneo professionista? A tali fini gli autori, forniti cenni alla procedura di iscrizione al registro del tirocinio, affrontano, preliminarmente, la questione concernente l'eventuale sussistenza di incompatibilità tra lo status di pubblico dipendente e lo svolgimento di tirocini per l'accesso alle professioni. Viene poi chiarito l'indirizzo ministeriale e quello degli Ordini dei professionisti interessati. Si procede, infine, ad un'analitica interpretazione letterale e sistematica del contesto normativo di riferimento, fornendo preziosi spunti di riflessione.

L'ICI nel Mod. 730/2007 - abstract in versione elettronica

100609
Andreozzi, Marilena; Carlucci, Angelica 1 occorrenze
  • 2007
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Il termine di consegna della dichiarazione semplificata al CAF o al professionista abilitato è stato anticipato al 31 maggio 2007. Termine più breve (31 luglio 2007) anche per l'invio telematico delle dichiarazioni predisposte dai CAF, dai professionisti abilitati e dai sostituti d'imposta. Tra le principali novità, dal 2007 trovano spazio nella dichiarazione dei redditi anche gli utili e i proventi relativi a partecipazioni non qualificate in società residenti in paesi o territori a fiscalità privilegiata i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati. La compilazione del nuovo quadro I, inoltre, consente di compensare, nel Mod. F24, i crediti risultanti dal modello 730 con il pagamento dell'ICI dovuta nel 2007.

Servizi di investimento: l'onere della prova del conferimento dei singoli ordini di negoziazione - abstract in versione elettronica

101727
Maffeis, Daniele 1 occorrenze
  • 2007
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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L'A. esamina il profilo attinente, nel contratto di negoziazione, alla prova del conferimento degli ordini da parte del cliente per il compimento di singole operazioni di investimento, escludendo la sussistenza del requisito della forma legale o convenzionale ed evidenziando come il tema della prova del conferimento di singoli ordini debba risolversi in base al canone legale della ripartizione dell'onere della prova della diligenza professionale, il quale spetta al soggetto abilitato alla prestazione del servizio di investimento. L'A. esclude altresì l'astratta configurabilità di un negozio successivo del cliente di ratifica o approvazione tacita della condotta della banca.

Trasferimenti di quote di s.r.l.: "deposito" o "iscrizione" nel registro delle imprese? Il problema delle sanzioni - abstract in versione elettronica

108959
Bocchini, Ermanno 1 occorrenze
  • 2009
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L'Autore, partendo dal principio della non sanzionabilità della mancata esecuzione della pubblicità dell'atto di trasferimento di quote di s.r.l. sottoscritto con firma digitale, da parte dell'intermediario abilitato ai sensi dell'art. 36, comma 1-bis del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, conferma in pieno e coerentemente la netta differenza esistente tra la pubblicità-notizia connessa a questa nuova forma di trasferimento e la pubblicità-dichiarativa connessa obbligatoriamente solo all'atto autentico notarile, disciplinarmente sanzionato. Con la conseguenza che unicamente quest'ultima è idonea, ai sensi del secondo comma dell'art. 2470 c.c., a dirimere il conflitto fra due successivi e, dopo la soppressione del libro soci (art. 16 della legge 28 gennaio 2009, n. 2), a rendere opponibile il trasferimento alla società.

Il controllo delle compensazioni dei crediti IVA - abstract in versione elettronica

111949
Dagostino, Renato 1 occorrenze
  • 2009
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Restando sostanzialmente invariata la disciplina delle compensazioni fino a 10.000 euro annui, è stato introdotto l'obbligo di presentare la dichiarazione IVA annuale (per i crediti che emergono dalla dichiarazione) o l'istanza (per i crediti infrannuali) nel mese precedente l'effettuazione delle compensazioni per un importo superiore a 10.000 euro annui, nonché la necessità di un visto di conformità sulla stessa dichiarazione o sull'istanza rilasciato da un soggetto abilitato per le compensazioni di crediti per un ammontare superiore a 15.000 euro annui; infine, c'è da attendersi l'innalzamento fino a 700.000 euro del limite annuo di crediti di imposta compensabili, attualmente fissato a 516.456, 90 euro. Tutto ciò, chiarisce l'Agenzia delle entrate, a partire dal 2010.

L'adeguatezza informativa ed operativa a fronte del rifiuto di fornire informazioni - abstract in versione elettronica

114313
Savasta, Francesco 1 occorrenze
  • 2010
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L'oggetto della causa concerne il collocamento di obbligazioni Parmalat effettuato da un soggetto abilitato. Il Tribunale si esprime, al contempo, favorevolmente nei confronti dell'investitore quando si occupa dell'inottemperanza degli obblighi d'informazione e del relativo onere probatorio, ma, in modo sfavorevole, quando si tratta dell'adeguatezza operativa, ritenendo che essa sia assorbente rispetto al difetto d'informazione che ha impedito all'attrice la consapevole e corretta scelta dell'investimento proposto dall'intermediario.

I nuovi vincoli alla compensazione dei crediti IVA - abstract in versione elettronica

118883
Carpentieri, Claudio 1 occorrenze
  • 2010
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In particolare, riguardo all'apposizione del visto di conformità possono rivolgersi ad un professionista abilitato ovvero ad un CAF imprese. Sono queste, in estrema sintesi, alcune delle novità che emergono dalla lettura del Provvedimento dell'Agenzia delle entrate 21 dicembre 2009, della circolare n. 1/E del 2010 e della circolare n. 57/E del 2009.

Soggetti abilitati al rimborso delle ritenute nel "patto di netto" - abstract in versione elettronica

119171
Petrucci, Franco 1 occorrenze
  • 2010
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In caso di lordizzazione di una somma spettante ad un lavoratore dipendente, per la quale possa concretizzarsi il diritto al rimborso della ritenuta operata, nasce il problema dell'individuazione del soggetto abilitato a richiederlo. Secondo l'art. 38 del d.p.r. n. 602/1973 tale facoltà va riconosciuta alle due controparti del rapporto, il che sembra indurre a ritenere che in molti casi una soluzione funzionale potrebbe essere rinvenuta solo sul piano civilistico, anche se l'Amministrazione finanziaria dovrebbe essere indotta a ricercare possibili vie di soluzione al problema in via amministrativa almeno in casi di rilevante impatto economico-sociale.

Il principio di diritto nelle controversie di lavoro (riflessioni sugli artt. 363 e 374 c.p.c. riformati) - abstract in versione elettronica

120335
Ianniruberto, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2010
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., con il quale è stato rivitalizzato l'istituto, da tempo esistente ma praticamente inutilizzato, del ricorso nell'interesse della legge, da parte del Procuratore Generale della Cassazione, contro i provvedimenti non impugnati dalle parti interessate, allo stesso tempo, ha abilitato la Cassazione ad enunciare il principio di diritto, se ritiene che la questione sia di particolare importanza, quando il ricorso proposto dalle parti sia inammissibile. L'altra modifica riguarda il principio di diritto affermato dalle sezioni unite, che le sezioni semplici non possono disapplicare, essendo solo abilitate a sottoporre nuovamente la questione alle sezioni unite con ordinanza motivata. I due istituti, opportunamente utilizzati, possono dare certezze anche alle regole contenute nei contratti collettivi di lavoro, che le precedenti disposizioni del codice di procedura civile non erano in grado di assicurare.

I requisiti del professionista che attesta i piani concordatari - abstract in versione elettronica

121453
Celentano, Paolo 1 occorrenze
  • 2010
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Nell'attuale assetto normativo - destinato a mutare per effetto dell'entrata in vigore del registro dei revisori legali istituito con il D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, in attuazione della direttiva n. 2006/43/CE - è abilitato ad attestare la veridicità dei dati aziendali forniti e la fattibilità del piano proposto dal debitore ai fini dell'ammissione alla procedura di concordato preventivo (nonché l'attuabilità e l'idoneità ad assicurare il pagamento dei creditori estranei all'accordo di ristrutturazione dei debiti e la ragionevolezza del piano di risanamento previsto dall'art. 67, terzo comma, lett. d, l.fall. nonché a giurare le relazioni previste dall'art. 124, terzo comma, e dall'art. 160, secondo comma, l.fall.) solo chi sia iscritto nel registro dei revisori contabili ed al contempo in un albo degli avvocati o nella Sezione A di un albo di dottori commercialisti e degli esperti contabili ed offra adeguate garanzie di indipendenza.

Rimedi per l'omessa sottoscrizione del ricorso e la mancata nomina del difensore - abstract in versione elettronica

127441
Tundo, Francesco 1 occorrenze
  • 2011
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Tuttavia mentre le conclusioni raggiunte da queste ultime ordinanze sono in qualche modo condivisibili, in quanto considerano il ricorso validamente sottoscritto anche qualora la firma del difensore risulti da altri elementi certi indicati nello stesso atto, altrettanto non può dirsi delle conclusioni cui giunge la prima pronuncia, in quanto, in teoria, permetterebbe al contribuente di presentare sempre il ricorso personalmente, senza l'assistenza di un difensore, salvo poi l'obbligo di ottemperare al successivo ordine del giudice di nomina del professionista abilitato.

Brevi note in tema di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico - abstract in versione elettronica

130817
Pestelli, Giacomo 1 occorrenze
  • 2012
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In tale contesto, un ruolo fondamentale è assunto dalla fattispecie di "accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico" che, secondo l'elaborazione giurisprudenziale più recente, è idonea ad abbracciare anche la condotta posta in essere dal soggetto formalmente abilitato ad accedere al sistema, allorché siano violate le condizioni ed i limiti impartiti dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l'accesso.

La normativa in materia di conformità dei dati catastali e i trasferimenti immobiliari in sede di separazione e di divorzio - abstract in versione elettronica

134183
Landini, Alessandra 1 occorrenze
  • 2012
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Per raggiungere la prima finalità, la norma prevede che gli atti pubblici e le scritture private aventi a oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali debbano contenere, a pena di nullità, oltre all'identificazione catastale delle unità immobiliari urbane, anche il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atto dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale (sostituibile con un'attestazione di conformità di un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale). L'ultimo periodo normativo, per realizzare la conformità soggettiva, prevede che il notaio, prima della stipula degli atti elencati nella prima parte della norma, individui gli intestatari catastali e verifichi la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari. b) Conformità catastale e trasferimenti immobiliari nella crisi coniugale. Con l'entrata in vigore della nuova normativa, si è posto il problema della sua applicabilità alle intese traslative di diritti reali immobiliari realizzate in sede di separazione e di divorzio. Il quesito, oltre a riaccendere l'annoso dibattito sulla possibilità stessa di concludere validamente trasferimenti immobiliari in tale sede, è stato risolto in senso affermativo grazie a un'interpretazione estensiva ed adeguatrice del nuovo co. 1 bis dell'art. 29, I, n. 52/1985. c) Le prassi sui trasferimenti immobiliari dopo la l. n. 122/2010. In questo quadro si sono inserite le indicazioni operative fornite da diversi Tribunali, Ordini Forensi territoriali o Associazioni, i quali, dopo l'entrata in vigore della nuova normativa, si sono espressi in merito all'applicabilità della medesima ai procedimenti di separazione o di divorzio ove si realizzino trasferimenti immobiliari. Gli orientamenti sono tra loro difformi e oscillano tra l'esclusione tout court di tali intese dai procedimenti della crisi coniugale e la loro ammissione, pur con gli adeguamenti richiesti dalla nuova normativa catastale, secondo modalità tutt'altro che omogenee.

La responsabilità del soggetto abilitato nell'illecito del promotore finanziario: il punto fermo della Corte di cassazione - abstract in versione elettronica

137777
Greco, Fernando 1 occorrenze
  • 2013
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L'articolo analizza la problematica della responsabilità solidale del soggetto abilitato per fatto illecito del promotore finanziario avendo riguardo alla peculiarità della relazione risparmiatore-promotore. L'oggettivizzazione della responsabilità si giustifica in relazione al fatto che l'impresa preponente sceglie il collaboratore, se ne avvale, lo organizza e lo controlla e infine può tradurre il rischio in costo. Ed è proprio nel contesto della teoria del rischio di impresa che si comprende la funzione del criterio della "necessaria occasionalità", che costituisce il fondamento ed il limite dell'affermazione in termini oggettivi della responsabilità dell'impresa.

Della "neutralità" del Capo dello stato in tempo di crisi: sulla (presunta) "deriva presidenzialista" nella più recente evoluzione della forma di governo parlamentare in Italia, con precipuo raffronto all'esperienza weimariana - abstract in versione elettronica

140809
Stancati, Paolo 1 occorrenze
  • 2013
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In tali ipotesi il Presidente della Repubblica sarebbe abilitato alla assunzione di decisioni non solo non supportate dalla volontà adesiva degli organi attributari di funzioni politiche, ma tali da consentire l'emanazione di atti connotati da un rilevantissimo contenuto politico. In tal senso gli atti in questione sarebbero diversificabili, e in modo assai netto, anche da quelli che parte della dottrina ammette e ricollega al perseguimento di fini essenzialmente "costituzionali", in quanto riconducibili all'indirizzo "politico-costituzionale" (secondo la nota ricostruzione di Paolo Barile). L'emanazione, nei casi estremi ora detti, di atti aventi natura e contenuto politici (e "propri" del Capo dello Stato nel senso più estremo del termine) trova la più diretta matrice nella ricostruzione schmittiana del potere neutro, inteso non già come "potere mediatore e regolatore", ma, sulla scia di quanto già preconizzato da Benjamin Constant, come "pouvoir préservateur". E’ noto, a tal ultimo riguardo, che è proprio in confronto alla "concezione di una legalità neutrale, avalutativa e priva di contenuto" che si rivolge la critica schmittiana relativa alla conterminazione dei poteri d'intervento del Capo dello Stato. Ed è altresì noto che da tali premesse - ed in termini sostanzialmente non dissimili - prende le mosse, in Italia, la riflessione di Carlo Esposito per il tramite della raffigurazione del Presidente della Repubblica "reggitore dello stato in tempo di crisi". Il presente lavoro si propone di illustrare le ragioni che impongono di reputare non trasponibili - anche in presenza dello stato di crisi politico-istituzionale in cui versa l'Italia e nonostante la cennata ambiguità e dinamicità del concetto di "neutralità presidenziale" nei sistemi parlamentari - sia la raffigurazione di Esposito ora evocata sia quella schmittiana del Presidente della Repubblica "custode della costituzione". Ciò in quanto non è rinvenibile, in Costituzione, alcun formale accenno né alla eventuale assunzione di "poteri di crisi" né all'esercizio di funzioni di "custodia", dall'elevatissimo tenore politico e dalla connotazione "autoritaria" altrettanto evidente; di quei poteri, cioè, che legittimerebbero la emanazione di atti aventi come precipua finalità non già (e non solo) la rappresentanza della unità nazionale, bensì - secondo il lessico schmittiano - la difesa della "unità del popolo come totalità politica". La non estensibilità e la non coerenza delle teorie in discorso rispetto al contesto emergenziale italiano va poi ribadita laddove si prenda in esame il modo di rappresentarsi della "neutralità" presidenziale alla luce degli atti posti in essere dal Presidente Napolitano e della centralità ed essenzialità del ruolo progressivamente assunto da quest’ultimo. Seppure non possa revocarsi in dubbio la sostantiva espansione dell’azione compositiva esercitata dal Capo dello Stato, specie nell’ultimo biennio, in particolare avendo riguardo alle vicende che hanno contrassegnato la formazione dei Governi Monti e Letta, non è dato rinvenire, in detta azione, non solo elementi che facciano presumere un vulnus vero e proprio nei confronti dei principi costituzionali che configurano e disciplinano la funzione presidenziale, ma neppure interferenze così espanse ed incisive da consentire la qualificazione del modus operandi in discorso alla stregua della cosiddetta deriva presidenzialista. Ciò in quanto si ritiene che di "deriva presidenzialista" - intesa quest'ultima in termini propri e non atecnici - si possa parlare solo in presenza di quelle gravissime intrusioni da parte del Capo dello Stato - quali quelle che hanno connotato l'evoluzione dei poteri presidenziali nel corso della stagione weimariana - che presuppongono, appunto, la autoassunzione di funzioni "salvifiche" e la "autoritaria" coartazione della volontà manifestata degli organi titolari del potere d'indirizzo politico e delle scelte da questi ultimi operate; e ciò, se non proprio attraverso atti che configurino l'attentato alla Costituzione, quanto meno per il tramite di una contrapposizione così netta ed esasperata da determinare il rischio di incisione del circuito democratico-rappresentativo. Gli atti posti in essere dal Presidente Napolitano non paiono affatto indurre una tale patologia, dal momento che è il circuito democratico stesso che richiede - e, talvolta, "implora" (si veda, per tutti, l'episodio della rielezione di Napolitano) - il comportamento intromissivo del Capo dello Stato; e ciò, essenzialmente, a causa della situazione di "vuoto" che connota ormai stabilmente lo scenario politico-istituzionale italiano. Si ritiene, dunque, che l'elemento caratterizzante che varrebbe a determinare l'avvento della cennata "deriva presidenzialista" sia, essenzialmente, la volontà del Capo dello Stato, non solo espressa ma attuata per il tramite di atti e comportamenti fattuali, di operare una incisione e trasformazione delle più essenziali caratterizzazioni della funzione presidenziale per come configurata all'interno del sistema parlamentare quale quello attualmente vigente in Italia.

Criticità operative della ''comunicazione'' a mezzo posta di cartelle di pagamento - abstract in versione elettronica

141073
Bruzzone, Mariagrazia 1 occorrenze
  • 2013
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È apprezzabile lo sforzo argomentativo dei giudici vicentini a sostegno della soluzione interpretativa prospettata, condivisibile nel qualificare in termini di giuridica inesistenza il vizio inficiante cartelle di pagamento semplicemente ''comunicate'' a mezzo del servizio postale, senza l'intermediazione di un agente notificatore abilitato che attesti il proprio intervento nella redazione della relata di notifica. Ferme restando le critiche già mosse alla tesi tendente ad ammettere la ''notifica diretta'' degli atti esattivi, se ne analizzano le criticità, sul piano dell'operatività, sotto due distinti e differenti profili: a) l'esigenza della predeterminazione normativa del termine di ''compiuta giacenza'' in caso di temporanea assenza del destinatario; b) l'essenzialità dell'indicazione del responsabile del procedimento di ''notificazione'' della cartella di pagamento.

Professioni sanitarie esenti da IVA: disparità di trattamento per i massofisioterapisti? - abstract in versione elettronica

143069
Savorana, Alessandro 1 occorrenze
  • 2013
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Nel campo delle prestazioni sanitarie l'operazione è esente IVA se, oltre ad essere puntualmente individuata, è eseguita da un soggetto abilitato o riconosciuto ad eseguirla. In carenza di uno dei suddetti requisiti, le operazioni devono essere regolarmente assoggettate ad IVA. Spetta a ciascuno Stato membro definire, nel proprio diritto interno, le professioni mediche nel cui ambito lo svolgimento delle prestazioni è esentato dall'IVA. Se, da un lato, agli Stati membri è riconosciuto un potere discrezionale in tale definizione, ciò nondimeno questo potere non è illimitato con particolare riguardo alle professioni ''paramediche''. Dunque sembra discriminatoria l'esclusione dalla esenzione dei massofisioterapisti che hanno conseguito il diploma dopo la legge n. 42/1999, in quanto titolo non equiparabile al diploma universitario di fisioterapista.

Riflessioni sulla condotta del "pilot in command" nel volo di aeromobile - abstract in versione elettronica

144781
La Torre, Umberto 1 occorrenze
  • 2014
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Per il diritto aeronautico, invece, "pilota" è un aviatore, abilitato da una "licenza" alla conduzione di un aeromobile: chi comanda un aeromobile è anzitutto e soprattutto un "pilota". Secondo le "Rules of Air, Annex" 2, par. 2.4, "The pilot-in-command of an aircraft shall have final authority as to the disposition of the aircraft while in command". La differenza con il comandante della nave si deve individuare nei poteri che la legge gli attribuisce per la tutela degli interessi affidati alla sua cura. In campo aeronautico sono più limitati - nel contenuto e nel tempo - le funzioni dell'"aircraft commander" rispetto a quelli, più ampi, che la legge attribuisce al comandante della nave.

La rilevanza del momento del passaggio della proprietà dei beni oggetto di cessione all'esportazione - abstract in versione elettronica

149595
Marangoni, Brunella; Maspes, Pierpaolo 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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In considerazione del carattere preordinatamente traslativo dell'invio all'estero, nella risoluzione si afferma che tali cessioni si configurano quali cessioni all'esportazione e, in quanto tali, rilevano positivamente in sede di determinazione dello "status" di soggetto abilitato a effettuare acquisti senza pagamento dell'imposta (il cd. esportatore abituale) e del "plafond" a tali fini spendibile. Oltre all'indubbio interesse che presenta il tema affrontato, la risoluzione offre lo spunto per analizzare altri casi in cui non vi è coincidenza tra momento del passaggio della proprietà e momento dell'invio all'estero.

Visto di conformità per i crediti relativi alle imposte dirette all'insegna del "fai da te" - abstract in versione elettronica

151513
Gavelli, Giorgio; Valcarenghi, Giovanni 1 occorrenze
  • 2014
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Il professionista abilitato al rilascio del visto di conformità può asseverare senza problemi anche la propria dichiarazione, nell'ipotesi in cui intenda utilizzare in compensazione orizzontale un credito di importo superiore a 15.000 euro annui. Con questa condivisibile risposta, resa con risoluzione n. 82/E del 2014, l'Agenzia delle entrate ha risolto un quesito che rischiava di complicare la vita all'interno degli studi professionali. Gli ulteriori dubbi sono stati fugati dall'Agenzia delle entrate con il varo della circolare n. 28/E del 2014, rilasciata a pochi giorni dalla scadenza per l'invio dei modelli, con la possibilità che non tutte le richieste siano state correttamente soddisfatte.

Il tramonto della "provocatio ad opponendum" sul versante della recettizietà degli atti impositivi, esattivi e impoesattivi - abstract in versione elettronica

157259
Bruzzone, Mariagrazia 1 occorrenze
  • 2015
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È condivisibile la soluzione interpretativa alla quale pervengono i giudici tributari di Verbania, statuendo la giuridica inesistenza del primo avviso di accertamento con valenza esecutiva (atto impoesattivo cd. primario o originario) spedito direttamente a mezzo posta, senza l'intervento di un agente notificatore abilitato, ed escludendo la sanatoria del vizio della notificazione per effetto dell'impugnazione proposta dal contribuente. Ma è altrettanto vero che alla stessa conclusione dovrebbe pervenirsi, indipendentemente dalla qualificazione del vizio in termini di giuridica inesistenza o nullità della notificazione, per tutti i provvedimenti impositivi, esattivi (fatta eccezione per l'iscrizione a ruolo) ed impoesattivi ("primari" e "secondari"), in considerazione della comune natura recettizia e dell'esclusione del carattere di "provocatio ad opponendum".

Un punto di vista sulle dichiarazioni relative alla conformità catastale oggettiva - abstract in versione elettronica

158169
Cimmino, Nelson Alberto 1 occorrenze
  • 2015
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Il contributo, dopo aver illustrato il contenuto delle dichiarazioni che devono essere previste negli atti pubblici e nelle scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, esamina le conseguenze dell'omissione delle dichiarazioni relative alla conformità catastale oggettiva, soffermandosi in particolare sul caso in cui la dichiarazione di conformità resa in atto dagli intestatari sia stata sostituita da una attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale.

La conformità a fatti e cose della relata di notifica - abstract in versione elettronica

168835
Ferrari, Carlo; Tortorelli, Mauro 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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La successiva produzione del documento non in originale, ma di una sua copia fotostatica attestata conforme, richiede l'intervento di un soggetto all'uopo abilitato. In mancanza, la copia fotostatica non potrà assurgere a valido mezzo di prova della rituale notifica della cartella di pagamento, se non in violazione dell'art. 116 c.p.c.