Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Numero di risultati: 417 in 9 pagine

  • Pagina 2 di 9

Astronomia

409734
J. Norman Lockyer 1 occorrenze

è opinione di molti che le macchie del Sole abbiano un certo influsso sulla temperatura dell'atmosfera terrestre e sul nostro tempo, ma quale sia il carattere di questo influsso, quale ne sia la misura non si sa ancora, la relazione che corre fra, i due ordini di fatti essendo tutt'altro che semplice.

Pagina 178

Atti della società italiana di Scienze naturali (seduta del 29 giugno 1862)

412059
Quintino Sella 1 occorrenze
  • 1862
  • Tipografia Bernardoni
  • Milano
  • geologia
  • UNIPIEMONTE
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Per loro, giacché potranno percorrere miglior carriera, ed ottenere altra destinazione qualora non abbiano gusto per la geologia; pel Governo, giacché ed a Londra ed a Vienna fui informato (e la cosa è per sé evidente), che di parecchi, i quali cominciano ad applicarsi al rilevamento geologico, alcuni non ci riescono affatto, ed in tal caso potrà il Governo destinarli al servizio ordinario dei distretti mineralogici.

Pagina 34

Elementi di genetica

414479
Giuseppe Montalenti 1 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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Può esser comodo stabilire così subito quante e quali categorie di gameti produce un ibrido; e può anche tornar utile —- quando si abbiano a disposizione pochi individui poco fecondi, come spesso accade negli animali — cercare un rapporto 1 : 1 : 1 : 1, che si mette in evidenza più facilmente e sicuramente, su uno scarso totale, che non 9 : 3 : 3 : 1.

Pagina 87

Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

430408
Camillo Golgi 5 occorrenze

d) che le fibre della sostanza reticolare bianca e della lamina circonvoluta, mentre devonsi considerare come derivanti dalle cellule gangliari del Gyrus Hippocampi, del Subiculum e dello strato grigio circonvoluto, il fatto della loro complicata suddivisione costringe ad ammettere che colle cellule stesse non abbiano che rapporti indiretti;

Pagina 109

2.° Se, in relazione alla specifica funzione sensoria, le cellule che popolano i supposti centri olfattivi, abbiano, anche dal punto di vista morfologico, qualche cosa di caratteristico, in guisa che sia lecito argomentare che anche nei centri nervosi la specificità della funzione è legata ad una speciale costituzione isto-morfologica.

Pagina 121

Allorché ci portiamo sui tronchi nervosi, la fisiologia ne insegna il modo per poter distinguere un nervo di senso da un nervo di moto, ma allorché ci portiamo all'origine, sappiamo noi con sicurezza se le fibre di senso rispetto alle cellule nervose abbiano un contegno diverso di quello delle fibre di moto?

Pagina 209

Pertanto negli organi centrali del sistema nervoso, ammettiamo bensì che le fibre nervose abbiano origine in due diversi modi, però dobbiamo ritenere in pari tempo che entro gli strati di sostanza grigia, le parti che in certo modo rappresentano le radici delle due categorie di fibre, non sono indipendenti, ma esiste fra esse un legame abbastanza intimo.

Pagina 41

Quanto ai caratteri essenziali, le cellule fusate uniformansi esattamente al tipo generale; quindi l'asserzione di Meynert, che esse abbiano rapporti speciali colle fibre nervose, è affatto priva di fondamento. I loro prolungamenti protoplasmatici hanno i soliti rapporti coi vasi e cogli elementi connettivi; in proposito rileverò soltanto, come alcuni di quei prolungamenti spesso si spingano molto profondamente, raggiungendo cellule connettive situate proprio nello spessore dello strato midollare.

Pagina 56

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

434701
Angelo Mosso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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A mostrare quanto poco valore abbiano tali supposizioni, basta avvertire che tanto l'anemia, quanto la congestione del cervello, vennero considerate come causa del sonno e degli altri disturbi nervosi, che sono prodotti dai mutamenti della pressione barometrica; quasi che la ricchezza e la povertà di sangue producessero i medesimi effetti nel cervello.

Pagina 280

Fondamenti della meccanica atomica

445138
Enrico Persico 3 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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Quindi (anche indipendentemente da ogni ipotesi sulla forma della curva nella parte non sperimentalmente accertata) resta inesplicabile, dal punto di vista classico, come delle particelle abbiano potuto uscire dal nucleo, possedendo un'energia inferiore al massimo, , della barriera di potenziale che circonda il nucleo.

Pagina 209

. , che vi sia un solo valore con probabilità 1, e tutti gli altri abbiano probabilità 0; cioè che l'osservabile abbia al tempo un valore determinato: in tal caso evidentemente la meccanica quantistica permette di calcolare tale valore, partendo dai dati iniziali (risultati dell'osservazione massima), senza alcuna indeterminazione.

Pagina 376

Il caso, finora escluso, che le due particelle abbiano gli stessi numeri quantici , non dà luogo a degenerazione: si ha quindi in tal caso una unica autofunzione, che è simmetrica. Quando si tratta di particelle che obbediscono al principio di Pauli, questi stati sono evidentemente da escludersi.

Pagina 483

L'evoluzione

446474
Montalenti, Giuseppe 3 occorrenze

La spiegazione più plausibile è che durante la lunghissima era Archeozoica si siano venuti differenziando tutti quei tipi che poi compaiono nel Paleozoico, e che tali forme ancestrali non abbiano lasciato tracce fossili che sian potute giungere fino a noi.

Pagina 128

Nei Mammiferi si ha l’evoluzione di alcuni caratteri anatomici e fisiologici, quali la riduzione del numero dei denti e il loro differenziamento in alcuni tipi principali (incisivi, canini, molari); l’inclusione di alcune ossa della cerniera mascellare nell’orecchio; la posizione del corpo, che viene mantenuto dai quattro arti sollevato da terra, e, evidentemente, benché non si abbiano prove sicure della sua esistenza nei Terapsidi, la viviparità.

Pagina 140

che la ologenesi, che quasi non è menzionata nei moderni trattati sull’evoluzione, e altre analoghe teorie abbiano ancora alcuni sostenitori in Italia e in altri paesi. Ologenesi di Rosa, nomogenesi di Berg, telefinalismo di Lecomte du Noüy e altre simili teorie rappresentano altrettanti tentativi di mantenere, in biologia, il principio dell’ordine prestabilito sancito dal sistema linneano, facendo salvo un dato di fatto che è oggi impossibile disconoscere: l’evoluzione.

Pagina 217

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

452902
Carlo Darwin 4 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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È assai curioso che i due sessi abbiano la facoltà di emettere il suono, mentre il maschio ha le ali e la femmina ne è priva. È cosa nota che le api esprimono col suono del loro ronzio certe emozioni, come la collera, e ciò fanno pure alcuni insetti ditteri; ma non ho riferito questi suoni perchè non sembra che abbiano alcuna relazione coll’atto del corteggiare.

Pagina 264

La congettura che sembra essere la più probabile è questa, che alcuni primieri progenitori dell’Onitis abbiano acquistato, come altri lamellicorni, le corna del capo e del torace, e le abbiano poi trasmesse in condizione rudimentale, come in tante specie esistenti, alla femmina, dalla quale sono state d’allora in poi conservate. La susseguente perdita delle corna del maschio può essere stata l’effetto del principio di compensazione dallo sviluppo delle sporgenze della superficie inferiore, mentre la femmina non venne in tal modo alterata perchè non possedeva quelle sporgenze, ed in conseguenza ha conservato i rudimenti delle corna sulla superficie superiore. Quantunque questo modo di vedere sia sostenuto dal caso del Bledius che daremo in breve, tuttavia le sporgenze sulla superficie inferiore differiscono moltissimo nella struttura e nello sviluppo nei maschi di varie specie di Onitis, e sono anche in alcune rudimentali; nondimeno la superficie superiore è in tutte queste specie al tutto mancante di corna. Siccome i caratteri sessuali secondari sono tanto eminentemente variabili, è possibile che le sporgenze sulla superficie inferiore possano essere state acquistate dapprima da qualche progenitore dell’Onitis ed abbiano prodotto il loro effetto mercè la compensazione, ed allora siano state in certi casi quasi al tutto perdute.

Pagina 268

. – I colori vivaci delle farfalle diurne e di alcune notturne sono disposti specialmente per essere messi in vista, abbiano o non abbiano parte nel servir addizionalmente di protezione. I colori brillanti non sarebbero visibili di notte; e senza dubbio le farfalle notturne prese in complesso sono molto meno bene colorite che non le altre farfalle le quali sono tutte diurne. Ma le notturne di certe famiglie, come le Zygaenidae, varie Sphingidae, Uranidae, alcune Archidae e Saturnidae, volano durante il giorno o in prima sera, e molte di queste sono bellissime, essendo molto più splendidamente dipinte che non le specie strettamente notturne. Tuttavia si ricordano alcuni pochi casi eccezionali di specie notturne fornite di brillanti coloriPer esempio la Lithosia; ma il professore Westwood (Modern Class. of Insectes, vol. II, p. 390) sembra sorpreso di questo caso. Intorno ai relativi colori dei Lepidotteri diurni e notturni, vedi ibid., p. 333 e 392; parimente Harris, Treatise on the Insects of New England, 1842, p. 315..

Pagina 283

Onde un essere somigliante alle scimmie potesse venir trasformato in uomo, è necessario che questa primitiva forma, come pure molte successive forme intermedie, abbiano tutte sopportato mutamenti nella mente e nel corpo. È impossibile avere prove evidenti intorno a questo particolare; ma se si può dimostrare che l’uomo varia oggi, che i suoi mutamenti sono indotti dalle stesse cause generali, ed obbedisce alle stesse leggi generali come nel caso degli animali sottostanti, non vi è guari dubbio che gli anelli intermedi precedenti non abbiano sopportato consimili mutamenti. Le variazioni debbono essere state parimente, in ogni successivo stadio di provenienza, in qualche modo accumulate e determinate.

Pagina 83

L'uomo delinquente

471380
Cesare Lombroso 4 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Noi abbiamo veduto, poco sopra, come nelle donne la perversità, quando esiste, sia in grado maggiore degli uomini, e come le ragazze in America abbiano mostrato minor correggibilità dei maschi.

Pagina 229

In Inghilterra si pretende che i 172 riformatorî abbiano prodotto una diminuzione nella criminalità del 26%, ma io domanderò se non è molto più probabile che v'abbia, invece, influito la diffusione specialmente di quelle 23.000 ragged schools, che vi preservano e vi curano non più centinaia o migliaia, come succede da noi, ma milioni di minorenni e in quell'età in cui è possibile la riforma, nell'età impubere e le leggi e pratiche contro l'alcoolismo?

Pagina 423

anime elette di Don Bosco, di Brockway, di Barnardo ricevete da queste carte, ove il delitto s'aggirava finora tetro, disperato, - nell'aer senza tempo tinto - un saluto come ai soli che vi abbiano saputo portare un raggio di luce - additando l'unica via possibile di prevenzione se non del reo-nato, certo del criminaloide.

Pagina 439

Eppure non sappiamo che queste carestie abbiano dato luogo a sollevazioni e tumulti.

Pagina 96

Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

475421
Angelo Secchi 3 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
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In pratica pareva sua intenzione d’indicare con tali lettere l’ordine stesso di grandezza; ma, sia per inavvertenza sua, sia perchè le grandezze abbiano realmente variato col tempo, tale ordine non si trova ora regolare in tutte. I moderni però hanno conservato queste lettere scrupolosamente perchè servono mirabilmente alla brevità e speditezza della nomenclatura e fino a un certo punto anche danno una guida della importanza loro e sono più facili a ritenere che le coordinate numeriche Vedi in fine la tavola contenente questo alfabeto per quelli che non ne fossero pratici. — Le seguenti nozioni elementari del § III benchè inutili per molti lettori pure le soggiungiamo onde altri non abbiano da andare con incommodo a cercarle altrove. . Noi ne faremo uso sovente.

Pagina 16

L’altra ipotesi è che la densità apparente sia anche reale, e che le stelle siano più numerose non solo per effetto di prospettiva, ma anche perchè abbiano maggior vicinanza reale. Se dunque si cerchi la densità relativa dello strato stellare Herscheliano nei vari piani paralleli al piano principale, essa si avrà dalla tavola seguente data da Struve dietro i suoi calcoli, fondati sugli scandagli di Herschel.

Pagina 314

Il loro numero totale sarebbe di 5421 nel cielo visibile a Münster che è 0,8 della sfera intera, onde, supponendo che nel resto le stelle abbiano la stessa proporzione, le visibili ad occhio nudo sarebbero 6,800 prossimamente.

Pagina 47

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

504594
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 5 occorrenze

Notiamo che ciò accadrà certamente sia quando ω1 e ω2 siano costanti (e cioè i due moti componenti siano uniformi) sia quando ω1 e ω2 abbiano la stessa direzione (cioè gli assi di rotazione dei due moti siano coincidenti). Poiché tutto ciò si può ripetere anche quando si compongono più di due moti rotatori ad assi concorrenti in un punto (fisso) Ω, concludiamo che:

Pagina 169

Basterà dunque indagare, caso per caso, se sia o no possibile che vettori, appartenenti alle falde esterne dei vari coni d’attrito, abbiano per somma -F. Ma qui si presenta come essenziale la seguente avvertenza: bisogna preventivamente esaminare, per ogni singola superficie in contatto con P, se la rispettiva componente F n (secondo la normale a σ, volta all’interno) è positiva o negativa.

Pagina 407

Giova notare che, quando si tratta di azioni fra punti materiali P e Q che non si trovino ad immediato contatto, il principio di reazione testé formulato implica che le due forze esercitantisi fra i due punti, in quanto debbono essere direttamente opposte ed applicate rispettivamente in P e Q, abbiano come linea di azione comune la congiungente dei due punti.

Pagina 513

La nozione di perimetro d’appoggio si estende facilmente al caso generale in cui si abbiano infiniti appoggi, alcuni dei quali eventualmente costituenti pezzi di linee, o addirittura porzioni di piano. Solo bisognerà intendere che, in tal caso, il perimetro d’appoggio possa anche essere mistilineo (cioè formato in parte da segmentirettilinei, in parte da archi di curva) ma si dovrà pur sempre soddisfare la condizione che ogni eventuale vertice sia un appoggio.

Pagina 531

Il suo carico consta di due cunei uguali, a forma di triangoli rettangoli, simmetricamente disposti rispetto alla verticale mediana in guisa che due cateti siano orizzontali, uguali ciascuno a ½ AB, e abbiano comune, sulla verticale mediana il vertice dell’angolo acuto.

Pagina 636

Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

520364
Venanzio Giuseppe Sella 2 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Le lenti che abbiano una forte aberrazione sferica non danno un foco precisamente in una sola superficie, e si chiamano come dissimo, a foco profondo, ma queste lenti, quando vengono usate con larga apertura, non possono produrre una immagine perfettamente nitida in alcun punto, non avendo esse alcun punto ove si trovi il loro vero foco; si direbbe che esse sono lenti senza foco.

Pagina 099

L'artista che si occupa di fotografia è in questa materia difficile ad accontentare, ed ha bisogno di saper modificare a piacimento le tinte e far voltare l'immagine da un colorito all'altro secondo le circostanze, effettuando sulla prova delle combinazioni o delle sovrapposizioni di altre materie, le quali abbiano per risultato di produrre la voluta trasformazione.

Pagina 465

Tecnica delle autopsie per riscontro diagnostico

520874
Giacomo Mottura 1 occorrenze

Come sottoprodotto della presunzione di coloro che con sufficienza affermano che la patologia molecolare può fare a meno dell'autopsia, circola l'affermazione che i moderni mezzi del laboratorio clinico, come col loro incremento hanno in effetti fatto decadere la pratica della classica semeiotica fisica e dell'accurata anamnesi, così abbiano reso superflua la verifica autopsica della diagnosi clinica.

Pagina 9

Problemi della scienza

526679
Federigo Enriques 6 occorrenze

Così alla tesi di KANT che nega l'esistenza di un oggetto reale rispondente alla parola «spazio», si oppone con HERBART il riconoscimento della realtà dei «rapporti spaziali; e al nominalismo, recentemente sostenuto da POINCARÈ, che mette in luce come codesti rapporti non abbiano un significato reale indipendente in modo assoluto dai corpi, si contrappone una più precisa valutazione della Geometria, intesa come parte della Fisica.

Pagina 152

Ma all'opposto la nozione del prima e del poi non ci fornisce alcun criterio per confrontare due intervalli di tempo che non abbiano un principio (o un termine) comune. § 4. Tempo psicologico e tempo fisico.

Pagina 204

Essa ammette dunque anzitutto che le sue ipotesi abbiano valore di fatti, cioè implichino sensazioni possibili per un osservatore dotato di sensi abbastanza sottili; in secondo luogo che esse possano ricevere una espressione concreta atta a render conto di tutti i rapporti possibili fra gli ordini più varii di fenomeni.

Pagina 268

II, § 33), bisogna ammettere che codesti stati abbiano indotto per contiguità delle modificazione che possiamo riconoscere attualmente nel campo.

Pagina 313

., quantunque questi filosofi non abbiano posseduto forse una visione altrettanto larga e profonda delle scienze particolari.

Pagina 46

NAVILLE, in una interessante monografia su «La logique de l' hypothèse» ha messo in luce come i più chiari intelletti scientifici e filosofici, abbiano riconosciuto l'importanza.

Pagina 73

Scritti

529265
Guglielmo Marconi 1 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
  • Roma
  • scienze
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È stato confermato dagli esperimenti il fatto che le bobine d'induzione riceventi che abbiano il secondario avvolto su un unico strato e a una certa distanza, per esempio, di due millimetri (per far sì che la capacità sia così piccola da divenire trascurabile), hanno un periodo approssimativamente eguale a quello di un conduttore verticale della stessa lunghezza (v. brevetto americano concesso a G.Marconi in data 19 dicembre 1889, n. 25186).

Pagina 52

Storia sentimentale dell'astronomia

535462
Piero Bianucci 2 occorrenze

Tombaugh scoprì Plutone e, dopo Hershel e Le Verrier, divenne uno dei tre uomini che abbiano potuto vantarsi di avere scoperto un pianeta. La gloria durò 76 anni e sei mesi. Il 24 agosto 2006 l’assemblea dell’Unione Astronomica Internazionale ha declassato Plutone. Non è più un pianeta, da allora è collocato nella nuova categoria dei “pianeti nani”.

Pagina 259

Non è un caso che, da Acamar nella costellazione di Eridano a Zuben nella Bilancia, nove su dieci delle 239 stelle “battezzate” abbiano nomi di origine araba.

Pagina 32

Sulla origine della specie per elezione naturale

538005
Carlo Darwin 4 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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È noto presentemente che alcuni animali sono capaci di riprodursi in età precoce, prima cioè che abbiano acquistato i caratteri dello stato perfetto(Nota XXIII).

Pagina 160

Il comprendere come i giovani mammiferi abbiano imparato istintivamente a succhiare le mammelle, non è più difficile del comprendere come i pulcini non ancora sbocciati abbiano imparato a rompere il guscio dell'uovo battendo contro di esso col loro rostro specialmente adatto, o come abbiano imparato a beccare il nutrimento poche ore dopo l'abbandono dell'uovo. Ma si dice che il giovane canguro non succhia, ma pende dal capezzolo della madre, la quale ha il potere di iniettare il latte nella bocca del suo discendente debole ed immaturo. A questo riguardo, il Mivart dice: «Se non vi fosse uno speciale provvedimento, il neonato dovrebbe infallibilmente soffocarsi per l'introduzione del latte nella trachea. Ma la laringe è tanto prolungata, che arriva fino all'estremità posteriore del dotto nasale, per cui l'aria può penetrare liberamente nei polmoni, mentre il latte scorre innocuo a destra ed a sinistra di questa laringe allungata e raggiunge l'esofago posto di dietro». Il Mivart domanda poi, in quale modo nel canguro adulto (e nel maggior numero degli altri mammiferi, supposti discendenti di una forma marsupiale) l'elezione naturale rimuova questa particolarità di struttura almeno perfettamente innocente ed innocua. In risposta, si può addurre la supposizione, che la voce, la quale è di molta importanza per gli animali, non avrebbe potuto manifestarsi colla piena sua forza, finchè la laringe fosse penetrata fino al condotto nasale; il professore Flower mi ha anche manifestato il sospetto che questa struttura avesse potuto impedire l'animale nell'ingestione di nutrimento solido.

Pagina 199

Chi crede che una qualunque vecchia forma per una forza o tendenza interna sia stata cambiata repentinamente, ad esempio in una forma munita di ali, è quasi spinto ad ammettere, in contraddizione con ogni analogia, che molti individui abbiano variato contemporaneamente. Non può negarsi che sì grandi e repentini cambiamenti di struttura siano molto diversi da quelli che le specie sembrano aver subìto. Egli sarà anche costretto ad ammettere che molte strutture, mirabilmente adatte a tutte le altre parti ed alle condizioni di vita, siano nate repentinamente; e per tali adattamenti reciproci, complicati e maravigliosi, non potrà addurre nemmeno un'ombra di spiegazione. E dovrà pure ammettere che questi grandi e repentini cambiamenti non abbiano lasciato nessuna traccia dei loro effetti nell'embrione. Ma ammettere tutto ciò, a quanto mi sembra, significa entrare nel campo del miracolo ed abbandonare quello della scienza.

Pagina 211

Possiamo infatti rappresentare questa totale differenza col figurarci una schiera di lavoratori, che fabbrichino una casa, molti dei quali abbiano un'altezza di quattro piedi e cinque pollici, ed altri abbiano la statura di sedici piedi; dobbiamo poi supporre che gli operai più grandi abbiano una testa quattro volte maggiore di quella degli altri, invece di averla il triplo di grossezza, e delle mascelle quasi cinque volte più ampie. Inoltre le mascelle delle formiche operaie di diversa grandezza differirebbero immensamente nella conformazione come nella forma e nel numero dei denti. Ma il fatto più importante per noi è, che, quantunque le operaie possano aggrupparsi in caste di corporatura differente, nondimeno esse sono insensibilmente in gradazione fra loro, come avviene nella diversissima struttura delle mascelle. Posso sostenere apertamente la verità di questo fatto, perchè provato dai disegni che mi fece il sig. Lubbock, colla camera lucida, di mascelle da me tagliate sulle operaie di diversa grandezza.

Pagina 239

Il Nuovo Cimento | Giornale di fisica, di chimica e scienze affini

539351
Stanislao Cannizzaro 1 occorrenze
  • 1858
  • Società italiana di fisica
  • Bologna
  • chimica
  • UNIPIEMONTE
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L’analogia con quelli di mercurio ci spinge ad ammettere che essi abbiano una costituzione atomica simile, ma non possiamo verificare ciò direttamente, determinando e comparando i pesi e le composizioni delle molecole, non conoscendo le densità di vapori di questi due composti.

Pagina 341

Teoria della relatività dell'Eistein. Esposizione elementare alla portata di tutti

540388
Harry Schmidt 1 occorrenze

Ora anche il principio di Relatività dell'Einstein ci è confermato dall'esperienza, poi che l’esperimentazione Michelson - Morley prova come abbiano lo stesso valore, sia il sistema di coordinate in quiete, sia quello in moto rettilineo ed uniforme, quando li si adoperi per rappresentarci il fenomeno di propagazione della luce.

Pagina 98

L'Opinione

542010
Quintino Sella 1 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia dell'Opinione diretta da C. Carbone
  • Torino
  • alpinismo
  • UNIPIEMONTE
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Immagina due strati di neve ghiacciata, i quali abbiano una pendenza grandissima, e che terminino dalle due parti in precipizi orribili: supponi che questi strati siano congiunti da uno spigolo acutissimo, un vero coltello, il quale sia per giunta grandemente inclinato all'orizzonte, ed avrai idea della costiera, che riuniva le due punte.

Pagina 50