Mercurio, in altre parole, gira intorno al Sole in modo simile a quello con cui la Luna gira intorno alla Terra. Abbiamo visto che la Luna descrive
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intorno al Sole determina il nostro anno, e l'abbiamo dimostrato nel paragrafo VII del capitolo primo; 687 giorni terrestri rappresentano quindi ciò
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terrestri, così come abbiamo fondamento di fare per Mercurio, per Venere e più ancora per Marte. Giove è una massa tuttora fluida, dotata di grande
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Dietro quanto più sopra, nel capitolo quarto paragrafo secondo, abbiamo detto circa la distanza e le dimensioni del Sole, facile è dedurre che i
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più sopra nel capitolo quarto abbiamo chiamate corona, e che a Sole non eclissato è invisibile solo perchè ha luce troppo debole per vincere la luce
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26. Nel discorrere della figura della Terra abbiamo concluso (§ II) che essa è un corpo rotondeggiante, poco diverso da una palla o da un globo, che
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ancora che in due sole epoche dell'anno noi abbiamo il giorno lungo così come la notte successiva. In ogni altra epoca il nostro giorno e la successiva
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Questo fatto deve giungere inaspettato al lettore che riflette. Detto abbiamo che la Terra ruota intorno ad un suo asse, e che contemporaneamente ed
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. Ricordatevi quello che si è detto nella seconda parte del capo 53; il vostro orizzonte sarà nella figura che abbiamo sott'occhio rappresentato dalla
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È vero che noi abbiamo i cannocchiali, i quali aumentano d'assai la potenza dell'occhio, ma, non l'aumentano oltre un certo limite. Col più potente
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sono di sei mesi a un dipresso in Marte durano per un medio undici mesiRiferendoci tanto per Marte, che per la Terra, all’emisfero boreale, abbiamo le
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dice più che non si farebbe con molte parole. Già abbiamo accennato al fatto delle straordinarie inondazioni periodiche, che ad ogni rivoluzione di
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tutti gli angoli possibili; ma di preferenza convergono verso le piccole macchie cui abbiamo dato il nome di laghi. Per esempio sette se ne veggono
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sfumature. Noi non abbiamo potuto verificare queste sue aggiunte. Però il carattere generale da lui dato sulla stella combina col nostro. Può essere che
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superbo fatto la cui spiegazione non è ancora scevra da tutte le difficoltà. Noi abbiamo aspettato a trattarne in questo luogo perchè la sua analisi sarebbe
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Fino dalle nostre prime ricerche spettrali e appena che avemmo inventato lo spettroscopio semplice a visione diretta di cui abbiamo detto sopra
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Se non che abbiamo veduto che le righe spettrali della stella restano immobili nello spettroscopio, mentre che nel caso qui contemplato esse righe
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Vi sono però altri accessorii rivelati da questo strumento che esigono una spiegazione. Abbiamo detto che le ondate luminose vanno percorrendo lo
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forse anche due. Lord Rosse trovò le regioni dell’asse maggiore sfrangiate: noi abbiamo veduto talora le frangie, ma stabilmente una semplice
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stelle minute di cui abbiamo già parlato (v. pag. 69). Essa è chiaramente forata: si è detta anulare, ma il centro non è nero, e gli orli interni sono
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"; ma che forse sono solo accidentalmente connesse: però la figura di H. è assai differente da quella che abbiamo veduto noi (v. Mem. del 1852 al 1855
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3a grandezza visibili entro 5 in 6 secondi di distanza e meno ancora, come ha dimostrato Struve. Ora di tali ne abbiamo più di un esempio, come α
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Abbiamo detto altrove che alcune stelle sembravano cinte da astri oscuri, come Algol. Il calcolo de’ moti proprii ha fatto vedere che altre stelle
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Luce zodiacale. Nelle ecclissi solari abbiamo veduto che il Sole apparisce cinto da una corona di luce, dovuta ad una atmosfera gassosa. Questa
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dagli astronomi, abbiamo già molti materiali per illuminare un poco la nostra ignoranza. In questa materia dobbiamo sempre avere avanti agli occhi il
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Perciò riassumendo dai paragrafi precedenti la numerazione delle stelle, abbiamo la seguente tavoletta, nella quale la prima colonna dà le grandezze
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movimento di tanti corpi esso potrebbe rilevarne una struttura molto semplice; ma finora noi non abbiamo indizio di tutto questo e dobbiamo contentarci
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abbiamo trovato traccia di linee lucide, forse anche in essa sono ancora vaste masse gassose agglomerate. Ma per questi studi uno strumento come il
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25.° Così non ha guari che si credeva lo spazio celeste popolato solo di corpi stellari definiti e compatti; ora vi abbiamo scoperte masse enormi di
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abbiamo detto sopra per β Cigno. Questi colori in genere non sono mai semplici, ma vere mezze tinte, come si riconosce guardandoli attraverso un prisma
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Noi abbiamo creduto far cosa utile di riprodurre questo catalogo, aumentato di alcune stelle che dobbiamo al signor Birmingham, e aggiungervi ciò che
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riassumerli, e ripetere ciò che abbiamo già detto nell’opera Le Soleil, quindi, ad essa rimettendoci pel resto, ci limiteremo qui a dire ciò che riguarda
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chimica, adattandone le dimensioni agli oculari. Noi abbiamo usato di ambedue i sistemi senza trovarci una preponderanza considerabile per questi
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vero, ma in pratica noi non abbiamo trovato utile questa pretesa semplificazione, ma invece abbiam sempre veduto migliore l’imagine colla lente e perciò
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la massa di flint sarebbe stranamente difficile ad aversi. Per comodità di trovare le stelle abbiamo montato sul corpo del grande cannocchiale un
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assolutamente erronee o almeno esagerate: e sì che non abbiamo risparmiato mezzi di ricerche anche fortissimi. Alcune però di quelle righe possono essere dovute
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della Terra nel piano dell’orbita. Abbiamo dunque qui indizio positivo, che la curvatura della coda I giacesse fuori del piano dell’orbita. Sul che
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raggio rettore. Abbandonando anche la poco probabile idea di un’azione dei pianeti, abbiamo più sopra espresso come opinione più plausibile, che la
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intimamente connesso colla forma curvata e asimmetrica della Cometa, di cui abbiamo più sopra discorso; e propriamente l’uno e l’altra sembrano essere un
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Noi abbiamo detto che questa concavità anormale fu osservata anche il 7 e il 10 agosto. Se ne conchiude subito, che la deviazione iniziale della coda
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dati della direzione iniziale della coda e della posizione della sua ultima estremità; onde abbiamo qui un insieme di testimonianze affatto
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lì che si realizza la visione. Un bel paradosso: l’immagine di ciò che abbiamo davanti a noi si forma alle nostre spalle e, per via dell’incrocio dei
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abbiamo tempi di alcuni decimi di secondo, mentre la luce percorre tre chilometri in un centomillesimo. Galileo avrebbe concluso che la luce doveva
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unità di misura che abbiano nella Natura il loro fondamento, così da poter essere considerate universali. E poiché abbiamo 10 dita, decimali dovevano
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H-R divennero così uno dei più potenti strumenti della ricerca in astrofisica. Da essi abbiamo imparato gran parte di ciò che sappiamo su come si
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prossima generazione guarderà, toccherà, frugherà e riporterà sulla Terra campioni raccolti durante l’esplorazione. Il mezzo secolo che abbiamo alle
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Sappiamo poco del Niccolò Copernico privato perché l’uomo non amava l’autobiografia. Di lui abbiamo 17 lettere e un ritratto. Quindici lettere
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Praga il 10 ottobre la notò anche Johannes Brunowski, un allievo di Keplero. Poco dopo, ma non abbiamo date precise, fu la volta di Peiresc, che scrive a
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provenienti da un più antico antenato comune. Ma si può anche immaginare che Homo neanderthalensis e Homo sapiens non abbiamo avuto solo rapporti brutalmente
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Una traccia evolutiva si coglie nello sviluppo dell’embrione umano: a 4 settimane dal concepimento abbiamo una sola orbita, come i mitici Ciclopi
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