Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: a

Numero di risultati: 213 in 5 pagine

  • Pagina 2 di 5
del momento. Vale insomma oggi quello che l’oratore ebbe  a  dire vent’anni fa: «che la differenza capitale fra questo
in particolare delle Nuove Provincie che abbiamo imparato  a  sentire che cosa sia la Nazione nel lungo tormento
valutare in tutta la sua bellezza ogni sforzo che tenda  a  farla risorgere nelle coscienze e negl’istituti del paese;
Nuovo! L’on. Degasperi termina eccitando i giovani  a  sollevare lo spirito al di sopra delle lotte presenti, a
a sollevare lo spirito al di sopra delle lotte presenti,  a  non lasciarsi vincere dalla tristezza dello spettacolo
vincere dalla tristezza dello spettacolo quotidiano,  a  tenere fisso lo sguardo a quanto è secolare, permanente,
dello spettacolo quotidiano, a tenere fisso lo sguardo  a  quanto è secolare, permanente, divino nello svolgimento
terreni m’innalzo fino dentro la cupola di Michelangelo  a  contemplare dipinti nell‘ampio empireo Angeli e Santi che
 A  breve intervallo di tempo dalla conferenza sociale dello
capi, alla tumultuosa distruzione del dazio di Tempesta  a  Riva il 19 agosto 1768. Il conferenziere, forte di storia
che coi colpi di legge, al Principe Vescovo, impotente  a  proteggere i nostri avi dalla ragion della forza degli
Vescovo di Trento e invitò con forti parole gli ascoltanti  a  stringersi intorno al pastore, con la coscienza attiva di
raddoppiarono insistenti quando il presidente invitò  a  parlare l’on. Degasperi. Come si sa il d.r Degasperi parla
lui e dai pochi colleghi di allora agli emigrati trentini  a  Vienna; ricordò l’entusiasmo di allora, c’era un accento di
dell’on. Podrecca. Io sono d’avviso che di fronte  a  siffatta propaganda i cattolici devono intensificare la
condizioni morali e intellettuali: evitarlo oggi o riuscire  a  soffocarne l’urto domani è forse cullarsi in un sogno che
e da «bene, bravo» alla fine l’oratore fu fatto segno  a  una ovazione scrosciante. A una parola del presidente tutti
fine l’oratore fu fatto segno a una ovazione scrosciante.  A  una parola del presidente tutti si alzarono in piedi a
A una parola del presidente tutti si alzarono in piedi  a  segno di ringraziamento al simpatico deputato. Anche il 17
la dottrina più sicura della Chiesa da S. Agostino  a  S. Tommaso al Victoria e al Suarez, tenne sempre l’aurea
La Chiesa certo non invoca la guerra e nelle litanie prega  a  peste, fame et bello libera nos domine. E i cattolici, con
E i cattolici, con la moderna scuola francese, che fa capo  a  Vanderpol (alla quale dobbiamo ormai alcune pubblicazioni e
armamenti (forse utopie) alla loro limitazione progressiva  a  quelle guerre soltanto che possono trovare la propria
tutela del diritto e delle ragioni morali, applicando pure  a  queste guerre, nella misura più larga possibile, i principi
possibile, i principi della carità e della giustizia. Non è  a  dimenticarsi come i deliberati sul diritto della guerra
Ciuffelli tentò di eliminare l’insegnamento religioso.  A  tutta questa opera, che non è davvero esaurita in questi
di costituire e far lavorare quella commissione che ora  a  Roma sta risolvendo ad uno ad uno l’intricate questioni che
uno di quei problemi istituzionali, che oramai s’impongono  a  qualsiasi governo e a qualsiasi parlamento.
istituzionali, che oramai s’impongono a qualsiasi governo e  a  qualsiasi parlamento.
 A  Cavalese il comitato tramviario formulò la nota proposta.
in questo periodo non so dire. Io me ne stetti inerte  a  Tesero, mentre il Battisti girava la valle, trattando
fenomenale venne compiuta dalla delegazione di Cavalese con  a  capo il D.r Deleonardi, il quale votò contro la sua
in altri incarichi ben più importanti, affidati  a  lui dal partito e dagli elettori, e che del resto la sua
terzo corpo. La faremmo con entusiasmo per dimostrare anche  a  L’Alto Adige che dopo l’attività spiegata dal dr. Gentfli
dal dr. Gentfli alla Dieta e al Parlamento, dopo che  a  lui in buona parte si deve se il prestigio nazionale degli
ad Innsbruck si è risollevato, vorremmo vedere se  a  Trento non si trovasse una grande maggioranza che desse
non si trovasse una grande maggioranza che desse ragione  a  quest’uomo, il quale già in quel tempo aveva tanto lavorato
la conseguenza necessaria derivata dai tre fattori chiamati  a  decidere le sorti della ferrovia, cioè del volere e dei
concludendo che da questi tre fattori nessuno sforzo valse  a  ricavare una proposta che s’avvicinasse di più della
che va assolutamente escluso è che la Comunità sia tenuta  a  contribuire al pagamento di eventuali sorpassi. Anche
favorendo solamente, com’era suo dovere, il piano di venire  a  trattative che tendevano ad un accordo fra i comuni, le
ascoltato con grande attenzione, dichiarando che fino  a  tanto che i suoi elettori gli continueranno il mandato, lo
seguendo i criteri che lo hanno inspirato fino ad oggi.  A  questo punto l’avv. Rizzoli domanda se, quantunque di
però d’essere breve, perché alle 4.30 ha indetto un comizio  a  Moena e sono già le 3.15. L’avv. Rizzoli si rivolge ai
ma che è sorvolato su quello che più importa  a  noi fiemmazzi, cioè alla questione finanziaria. Il
e così forse il contributo dei fiemmazzi potrà arrivare  a  4 o 5 milioni. Come si farà a caricarsi di tali debiti,
dei fiemmazzi potrà arrivare a 4 o 5 milioni. Come si farà  a  caricarsi di tali debiti, quando il bilancio della Comunità
agli alberghi di montagna! Calcola che cosa dovrà venire  a  pagare il comune di Carano, dice che Cavalese, se la cosa
la cosa andrà come vuole la maggioranza dei comuni, verrà  a  pagare circa 330.000 cor. In quanto al conguaglio degli
altri comuni è vero che Predazzo promette delle rifusioni  a  destra e a sinistra, ma Predazzo, che è il comune più in
è vero che Predazzo promette delle rifusioni a destra e  a  sinistra, ma Predazzo, che è il comune più in miseria della
in realtà se ne rifà aumentando le addizionali che andranno  a  cadere sui censiti di tutta Fiemme. L’avv. Rizzoli dichiara
approvare il contegno del deputato e d’invitarlo invece  a  studiare un’altra proposta, che sia meno gravosa per
contraddittori secondo gli uditori che li ascoltano: che  a  Trento gli amici dell’avv. Rizzoli ci chiamino traditori
perché non abbiamo saputo ottenere l’avisiana fino  a  Grumes, cioè un tronco dell’avisiana per 6 milioni, che in
invece ci accusano d’aver favorito Cembra con 4 milioni,  a  spalle dei fiammazzi. Che dire poi del concetto che mostra
progresso d’una ferrovia, e che eccitò la comunità  a  votare un milione e mezzo in azioni di fondazione per la
sorpassi, non è vero che la Comunità sarà chiamata  a  pagarli in concorrenza. La Comunità dà alla ferrovia non un
alle proposte del 1909. La proporzione dei pesi che vengono  a  gravare sui singoli quartieri e sui singoli comuni è cosa
il deputato al Parlamento sapere che in Fiemme sorgerebbe  a  proposito del contributo ferroviario la questione della
la questione vicinale, come sempre perché si ricorra  a  complicare col problema della comunità la questione
si trattino con maggiore sincerità e le si affrontino  a  visiera alzata ed alla luce del sole. L’oratore termina fra
grandi applausi, scusandosi di dover chiudere, per recarsi  a  Moena. Il maestro dirigente Ciresa propone alla votazione
Caltagirone di studiare il progetto di una Banca per azioni  a  capitale illimitato da fondarsi in Caltagirone e da servire
Rurali, il cui funzionamento ha limiti troppo ristretti. E  a  noi cattolici, che oggi specialmente, nel continuo e
del popolo, abbiamo la missione di riedificare tutto,  a  noi incombe il dovere di sollevare i corpi per poter
somma che gli azionisti sieno cattolici; e poiché tutti,  a  dritto o a torto si fregiano di questo nome, con¬viene che
gli azionisti sieno cattolici; e poiché tutti, a dritto o  a  torto si fregiano di questo nome, con¬viene che in linea di
siano apertamente contrarii alla Religione Cattolica. Però  a  costoro, credo che non si pos¬sano accordare prestiti
uno che non appartenga ai Comitati ecc. divenga azionista.  A  questo punto si solleva la difficoltà del personale.
Caltagirone di studiare il progetto di una Banca per azioni  a  capitale illimitato da fondarsi in Caltagirone e da servire
Rurali, il cui funzionamento ha limiti troppo ristretti. E  a  noi cattolici, che oggi specialmente, nel continuo e
del popolo, abbiamo la missione di riedificare tutto,  a  noi incombe il dovere di sollevare i corpi per poter
somma che gli azionisti sieno cattolici; e poiché tutti,  a  dritto o a torto si fregiano di questo nome, con¬viene che
gli azionisti sieno cattolici; e poiché tutti, a dritto o  a  torto si fregiano di questo nome, con¬viene che in linea di
siano apertamente contrarii alla Religione Cattolica. Però  a  costoro, credo che non si pos¬sano accordare prestiti
uno che non appartenga ai Comitati ecc. divenga azionista.  A  questo punto si solleva la difficoltà del personale.
si manifestarono subito due tendenze che miravano  a  distruggere in concreto il suffragio universale eguale,
dalla disuguaglianza delle collettività, aventi diritto  a  voto, cioè dei collegi elettorali. Da una parte sono i
ora alla Camera il 48,23% dei mandati e prevedendo  a  ragione di perdere, con la caduta delle curie, questa
perdere, con la caduta delle curie, questa proporzione che  a  loro non spetta in base al numero degli elettori,
soltanto 13 mandati, dall’altro l’Alto Adige, aderendo  a  questo principio che faceva valere 25.000 urbani quanto
del suffragio, non è logico reclamare delle eccezioni  a  proprio vantaggio, proclamato una volta il suffragio uguale
venir proclamato «popolo sovrano». L’oratore passa poi  a  parlare delle probabili conseguenze del suffragio
in Austria, sia pure anche con indebite eccezioni  a  favore dei tedeschi, aumenterà i mandati degli slavi. Più
undici deputati, salirà probabilmente già al primo assalto  a  50 deputati circa. Ciò vuoi dire, per chi conosce le
dei socialisti austriaci, che avremo anche nella Camera  a  Vienna un forte nucleo eminentemente anticlericale e
e l’essere dei partiti. Questa affermazione risale  a  coscienze amanti dell’equivoco e rifuggenti a penetrare
risale a coscienze amanti dell’equivoco e rifuggenti  a  penetrare sotto la corteccia esteriore delle cose. Non
delle Unioni professionali cristiane, che ora si prendono  a  fondare in tutta l’Austria. Lavoratori, emigrati del
meravigliati della nostra cooperazione e vennero apposta  a  visitare i nostri istituti (applausi). Del pari si dica
per gli operai industriali abbiamo tentato il possibile.  A  Trento si fabbricarono le case operaie, si fondò una cassa
come i primi nemici degli operai. E ci hanno creduto  a  questi capi, e quando noi dicevamo, non fidatevene, siamo
persona di un illustre parlamentare, si opposero subito  a  tale proposta per due ragioni: 1) perché la nomina di un
civile delle terre redente fosse inspirata  a  soli criteri amministrativi e affatto indipendente dalle
dalle combinazioni di Montecitorio, servendo così non  a  rompere ma a mantenere una atmosfera di serietà e di
di Montecitorio, servendo così non a rompere ma  a  mantenere una atmosfera di serietà e di oggettività
signori! Io vi vengo  a  parlare ancora di ideali, di programmi, di idee! C’è anche
purché non facciano altro che sognare. Non baderemo né  a  questi né a quelli, ma nella coscienza dei doveri del
non facciano altro che sognare. Non baderemo né a questi né  a  quelli, ma nella coscienza dei doveri del presente e dei
per l’indomani. Oggi nel campo studentesco le cose sono  a  questo: la maggior parte degli studenti, chiusi in una
chiusi in una società, di cui l’esistenza sola basta  a  testimoniare il relativismo della fiacca intelligenza
maturando le idee e i tempi, vennero successivamente  a  schierarsi con coloro che si dicono cattolici in senso più
ancor ora, quando congedano il candidato, gli raccomandano  a  calde lacrime le solite devozioni e continuano: Non
ideali, e soprattutto che questi ideali siano stati messi  a  programma d’una società o scritti su di una nuova bandiera.
orecchi degli studenti che escono di ginnasio, quasi mai  a  quelli dei genitori. Gioverà oggi che parliamo in questa
dovette rompere un infausto letargo e riscuotere il paese  a  quella vita, di cui oggi appunto ci rallegriamo. Ma è
dovuto accorgersi che, alle soglie dell’aula magna, vengono  a  toccarsi cogli estremi confini due mondi avversi: mondi di
convinzioni, ma che fuori nel turbine sociale corrispondono  a  due grandi soluzioni pratiche e radicali della vita
si adattava al compromesso venne chiamato clericalismo, e  a  noi, che decisamente avevamo preso le parti di uno dei
pace. Signori, anche Cristo un giorno ha detto: Non vengo  a  portar pace, ma spada. Ma regnava una pace in cui il bene
forza d’inerzia, come far battezzare i bambini, assistere  a  qualche funzione di parata e far posare la croce sul
sul feretro, mentre la vita privata e pubblica è informata  a  principii pagani o a vieti compromessi, mentre i libri,la
la vita privata e pubblica è informata a principii pagani o  a  vieti compromessi, mentre i libri,la stampa quotidiana,
cattolicismo è qualche cosa di più integrale, non estraneo  a  niente di bene, avverso a qualunque male, una regola fissa
di più integrale, non estraneo a niente di bene, avverso  a  qualunque male, una regola fissa che deve seguire l’uomo
che in ginnasio non aveva mai fatto parlar male di sé.  A  suo tempo, espresse allo zio il proponimento di andare
e lo zio, pur continuandogli la sua benevolenza, incominciò  a  dargli del lei. E al nipote meravigliato motivava la
non penserà più come me ed è meglio ci avvezziamo ora  a  trattarci con deferenza. Nessuno vorrà negare che i nostri
ad un popolo tendente ad alti destini, ecco quello  a  cui noi tendiamo e che esprimiamo mettendo a capo del
ecco quello a cui noi tendiamo e che esprimiamo mettendo  a  capo del nostro programma la parola cattolici. E a questo
mettendo a capo del nostro programma la parola cattolici. E  a  questo scopo ci soccorre la fede che solleva i cuori e la
la fede che solleva i cuori e la scienza che arma la mente.  A  chi nega la conciliazione dell‘una con l'altra, risponda
vivessi ancora penso che le mie esperienze mi condurrebbero  a  quella fede che anima la più povera vecchiarella brettone!
già cattolico. Parlando di noi trentini potremo dire  a  più ragione: Cattolici significa già italiani. E avremo una
Ricorderò sempre, o signori, con sdegno la risposta che  a  me e ad un mio collega diede uno studente radicale in
sviluppo alquanto il nostro pensiero, non è per rispondere  a  certi giovanotti che di questi giorni proprio vanno, a
a certi giovanotti che di questi giorni proprio vanno,  a  rovina della patria e a vantaggio di un partito, ripetendo
che di questi giorni proprio vanno, a rovina della patria e  a  vantaggio di un partito, ripetendo antiche menzogne, né per
ed alle famiglie, ove la calunnia poté trovare credenza.  A  loro gioverà gridare di nuovo: No, questi giovani che si
molte occasioni e quando si dice che davanti al monumento  a  Dante devono sparire tutte le misere divisioni di partito,
Signori, non è vero! Noi ci inchiniamo solo innanzi  a  un Vero supremo indipendente e immutato dal tempo e dalle
della lingua loro e dei loro costumi, fieri di appartenere  a  quella Nazione che fu nella storia la prediletta della
ristrettezza del tempo lo permettessero, io vorrei parlare  a  lungo su questo argomento. E non perderei tempo! A quei
parlare a lungo su questo argomento. E non perderei tempo!  A  quei signorini universitari che se ne stanno anche durante
o aristocratici già fatti. O che da giovani ci si avvezza  a  ridurre il mondo ai giornali che si leggono e ai membri
tendenza, e allora si stende al di là la mano; vi fate  a  loro compagno e considerate tutta la vita come una faticosa
portata in mezzo alla gioventù studiosa, chiamando  a  raccolta e continuando a combattere. Noi vogliamo creare
alla gioventù studiosa, chiamando a raccolta e continuando  a  combattere. Noi vogliamo creare caratteri, vogliamo
con propositi precisi, sarà più facile intendersi. Ma fino  a  che regna la nebbia e il mare batte furioso, noi — la
e al primo rumore che precorre l’assalto, gridiamo rivolti  a  tutti: Alle dighe; e vi ci lanciamo per i primi!
reazione alle nostre condizioni politiche, che si gettano  a  capofitto nella politica del giorno, giudicando e
dal solo punto di vista d’un preconcetto fisso. Nemmeno  a  questa schiera, o studenti cattolici, dovete appartenere,
poi, nella pratica della vita, quello ch’avviene spesso  a  quelli, di finire cioè in un opportunismo tanto più
un paese migliore, non farà un progresso notevole, fino  a  tanto che non avremo alcuni uomini superiori, fino che non
intellettuale ed un’indolenza colpevole ci hanno abituato  a  chiamarci soddisfatti. (Applausi) Bisogna che ciascuno di
di voi tenti questo sforzo, si proponga questa meta! E poi  a  tale vostro studio particolare aggiungetene uno più
conformazione storica, nella sua costituzione interiore.  A  questo punto è giunto il momento in cui conviene mettere
e consigli. In questi momenti vi trovate soli innanzi  a  Dio ed alla vostra coscienza. È per questi momenti decisivi
momenti decisivi che l’associazione cattolica v’eccita  a  preparare fin d’oggi le vostre riserve di energia
per quanto accanita l’opposizione che vi sta innanzi. Anche  a  voi allora il poeta, il nostro Gazzoletti vi dice:
Perché mancano? Per un senso di esagerata sicurezza. Sembra  a  molti che il successo elettorale sia già garantito senza lo
ma poi, vistasi allontanata ormai la speranza di elezioni  a  prossima scadenza, più che ad organizzare il partito
scadenza, più che ad organizzare il partito dovette pensare  a  rappresentare gl’interessi del paese. Giustizia vuole che,
ma quando fu manifesto che il paese sarebbe rimasto ancora  a  lungo senza rappresentanti, la direzione fu costretta a
a lungo senza rappresentanti, la direzione fu costretta  a  sostituirli, bene o male, nella loro funzione di sostenere
Nitti i vostri o.d.g., votati nell’ultima assemblea fino  a  questi ultimissimi giorni la direzione esercitò un vero
di pace, quale cosa più logica e naturale che l’invitare  a  Parigi, per la regolazione delle cose che riguardano il
nostra Consulta si consentì acché l’on. Tambosi si recasse  a  Parigi, ma egli si è trovato nonostante le sue attitudini
compito che potesse assolvere una sola persona e pensando  a  lui mi sono ricordato di quello che scrisse il Gazzoletti,
contributo soltanto all’ultima ora. L’oratore passa quindi  a  dimostrare come neppure il trattamento che in questi otto
autonomie provinciali e comunali ci possa ispirare fiducia.  A  parlare soltanto delle autonomie comunali basti questo: che
dal gabinetto Orlando: l’on. Nitti deve averlo trovato  a  caso, riordinando le carte e spolverando la sua scrivania
è molto più grave di quanto non possa esser sembrato  a  prima impressione; rileggendolo attentamente, si scorgono i
ma soltanto, se si vuole, una nuova consulta risiedente  a  Roma e composta di persone scelte dal governo, il nuovo
di ottenere per ora la istituzione della Facoltà giuridica  a  Trieste; Considerato che è di grande interesse della
generale degli italiani per una futura università completa  a  Trieste e presupposto che il Governo mantenga la promessa
la facoltà giuridica italiana venga eretta provvisoriamente  a  Trento. Il d.r Degasperi propone poi la seguente aggiunta:
Degasperi dice  a  questo punto di non ignorare i rischi di questa lotta, alla
e materialmente nel presente stato di cose equivale  a  divenirne complici. Un partito che rinunzia alla sua
fondo, perché chi sa quali spropositi toccherebbe di dire  a  noi, se ci mettessimo a parlare del Brasile. Ma l’errore
spropositi toccherebbe di dire a noi, se ci mettessimo  a  parlare del Brasile. Ma l’errore sta nel metodo, e per
dell’atteggiamento degli uomini di Chiesa, ci mettessimo  a  classificarli l’uno come cardinal Federigo, l’altro come
e per tutto un programma. L’oratore ha finito eccitando  a  rimanere fedeli al programma del partito popolare, che è
dell’attuale soluzione, si diffonde poi più largamente  a  parlare dell’ultimo secolo, delle disposizioni dei governi
fissato nello statuto provvisorio è bene che ci soffermiamo  a  considerarne il contenuto. In queste sentenze — e qui
quale comune politico e costituite le undici regole  a  comuni indipendenti, cioè divisa la Comunità in undici
fra i comuni e che il rimanente fu e viene in base  a  misure amministrative del Regio Governo italico,
divisione dell’antica comunità in undici comuni, destinata  a  quelli scopi politici ai quali servirono prima dello
che l’amministrazione del patrimonio della cessata comunità  a  nome e per conto degli undici comuni per scopi comunali
undici comuni per scopi comunali forma una istituzione  a  senso del paragrafo 83 regolamento comunale, vale a dire la
a senso del paragrafo 83 regolamento comunale, vale  a  dire la comunità come sussiste attualmente è una unione, un
conferitole dalla legge era in grado ed è obbligata  a  tutelare i diritti dei comuni di fronte alle pretese di
di fronte alle pretese di terzi (cioè dei vicini) fino  a  tanto che, forse in seguito ad un processo civile, sarà
civile, sarà creata una condizione giuridica che obbliga  a  desistere da diritti finora esercitati dai comuni. In
anche di imporre alla comunità un nuovo statuto. Di fronte  a  che sorse l’idea dello statuto provvisorio che inaugurasse
di una organizzazione politica, il Degasperi descrive  a  rapidi tocchi la situazione generale, nei suoi rapporti col
incalzava il socialismo, venuto finalmente colle sue ondate  a  cozzare anche contro le nostre Alpi e, nei riguardi più
aveva dichiarato «che il pubblico potere deve assicurare  a  ciascuno il suo, non impedirne o punirne le violazioni...
che sono del numero dei deboli e bisognosi, deve lo Stato  a  preferenza rivolgere le cure e la provvidenza sua». Con
dalla Presidenza dell’Associazione  a  fungere in questa assemblea da relatore sulla questione
contemporaneamente in tedesco e in italiano. In seguito  a  questa proposta fu istituita già all'ora una cattedra
civile, l’altra per l’economia politica, e vennero invitati  a  prepararsi alla libera docenza il dr. Francesco Menestrina
di questi giovani studiosi si presentava coi suoi titoli  a  conquistare la cattedra di procedura civile. Ma allora
italiani, né sufficiente, né come i fatti ebbero di recente  a  dimostrare possibile fra il radicalismo nazionale
nazionale dell’Università innsbrucchese. Intanto  a  scongiurare una lotta sul terreno accademico, la facoltà
allora corbellati, andarono alle vacanze con un arrivederci  a  quest’autunno che voleva dire: Quod differtur, non
degli italiani e i fischi dei tedeschi; la lotta intorno  a  quella cattedra si ripeté tre volte; gli italiani, forti
dopo la dimostrazione, i giornali della capitale parlavano  a  lungo della questione, ne rifacevano la storia e la maggior
al Governo l’erezione di una completa università italiana  a  Trieste, ora che risultava evidentemente vano il tentativo
evidentemente vano il tentativo di una mezza misura  a  Innsbruck. Qui intanto gli avvenimenti erano precipitati.
al prof. Menestrina. Questo passava ogni limite ed esasperò  a  ragione all’estremo gli italiani. La parola d’ordine degli
non sarà possibile, come pare, il Governo dovrà pensare  a  provvedere altrimenti a che gli italiani possano godersi
come pare, il Governo dovrà pensare a provvedere altrimenti  a  che gli italiani possano godersi un’istruzione superiore. I
parole una promessa abbastanza chiara per l’Università  a  Trieste. A Innsbruck, invece nel grande comizio del 7
una promessa abbastanza chiara per l’Università a Trieste.  A  Innsbruck, invece nel grande comizio del 7 novembre in cui
l’università gli italiani, perché non ce ne danno una anche  a  noi? E d’improvviso ci trovammo a lato nuovi e più forti
non ce ne danno una anche a noi? E d’improvviso ci trovammo  a  lato nuovi e più forti competitori — gli sloveni, i croati,
d’università ladina e d’una per gli zingari. In seguito  a  questo ed alle condizioni di moribondo in cui si trovava il
nella quale insegnano e non debba accadere, come avviene  a  taluno, di rifare poi per la pratica i suoi studi in
non abbiamo affermato abbastanza forte questo diritto, e  a  questo c’è ancora tempo di rimediare; marchiamo forte il
la sua relazione con le precise parole che non posso fare  a  meno di leggere: «Tutta quanta la mia relazione è stata
ad ottenere un vero istituto superiore di studi aperto  a  tutti i soffi della scienza moderna, senza menoma
intransigenza ed intolleranza, i clericali già cominciano  a  pretendere. Gli studenti di quel partito, nel loro
di quel partito, nel loro congresso del 18 settembre a.c.  a  Mezzocorona, vollero occuparsi, quest’anno, anche della
notizie della Voce Cattolica si discusse vivamente e  a  lungo sulla questione, e si decise di invitare i deputati e
i deputati e in modo speciale quelli di parte clericale  a  occuparsi energicamente della università italiana,
ancora proclamata e iniziata pubblicamente la lotta, ma,  a  dire la verità, se due anni fa al congresso di Pergine
di Pergine abbiamo espresso il voto per una Università  a  Trento, si era perché crediamo che una università cattolica
cattolica non possa sussistere in Austria fuorché  a  Trento. Denuncio fin d’ora, o signori, queste perfide
le forze dell’anima contro un tale programma, destinato  a  buttare presto o tardi, e probabilmente nel momento più
della guerra civile tra gli italiani dell’Austria e magari  a  distruggere per sempre tanti sforzi ininterrotti ch’essi
denuncio esortando i nostri deputati di parte non clericale  a  continuare nella campagna universitaria col metodo seguito
quelle garanzie di libertà che noi saremmo sempre disposti  a  garantire anche al loro pensiero; e perché noi piuttosto di
tant’altre idee di ordine religioso che hanno costato  a  qualcuno di noi, oltre che ingiurie e isolamento perfetto,
di una questione che è di tutti gli italiani. Riguardo  a  noi, i fatti vennero a smentire queste false insinuazioni.
è di tutti gli italiani. Riguardo a noi, i fatti vennero  a  smentire queste false insinuazioni. Nessuno di noi mancò in
noi mancò in quei giorni né al lavoro delle assemblee, né  a  quello dei comitati. Pareva che la pace fosse fatta e non
italiana. Era la pratica della teoria, tanto applaudita  a  Rovereto, di Ferdinando Pasini, il quale non contento di
contento di escludere noi studenti e di presentare ordini  a  nome di tutti gli studenti accademici trentini, esortava «i
trentini, esortava «i deputati di parte non clericale  a  continuare nella campagna universitaria col metodo seguito
il caso noi vorremmo dire ai nostri deputati: Rispondete  a  queste esortazioni di parte anticlericale con l’occuparvi
è data da una compagine statale forte, coerente in sé, atta  a  superare le difficoltà interne ed esterne e resistere ai
che pur avendo passato tale periodo di sconquasso,  a  riguardarlo bene abbiamo noi stessi la impressione che
Oggi la finanza statale è migliorata, il bilancio comincia  a  reggere, la fiducia ritorna; siamo agli inizi, occorre
i cui progetti sono pronti, e insistere di fronte  a  tutti sulla tesi delle economie sino alle forme più audaci
sicurezza della economia privata, la garanzia del diritto.  A  ciò contribuisce sicuramente la fiducia generale che la
della economia, di stabilire quelle garanzie che valgano  a  rendere meno soggetta la nostra politica a gruppi
che valgano a rendere meno soggetta la nostra politica  a  gruppi finanziari e a stati egemonici. La politica del
meno soggetta la nostra politica a gruppi finanziari e  a  stati egemonici. La politica del piede in due staffe, della
che tradisce una debolezza e dell’infingimento che tende  a  far credere al successo, ormai è una politica sfruttata e
nostra posizione futura. Tutta la serie dei trattati fino  a  quello di Rapallo segnano degli strappi; oggi però bisogna
quanto prima una congiunzione tramviaria né pensano  a  rinunziarvi sino al momento, in cui lo Stato e la Provincia
luogo ai primi di giugno. Io lo mandai al Podestà ed  a  questa circostanza accenno per ricordare come anche allora
accenno per ricordare come anche allora ponevo mente  a  tutti i possibili miglioramenti della base governativa,
 A  questo punto il dr. Degasperi si chiede quale fosse il
del terzo corpo per la rappresentanza proporzionale e viene  a  discorrere dello scioglimento e della concentrazione, in
parte conviene rilevare che quei moderati i quali rientrano  a  braccetto dei radicali in Consiglio assumono la
è data da una compagine statale forte, coerente in sé, atta  a  superare le difficoltà interne ed esterne e resistere ai
che pur avendo passato tale periodo di sconquasso,  a  riguardarlo bene abbiamo noi stessi la impressione che
Oggi la finanza statale è migliorata, il bilancio comincia  a  reggere, la fiducia ritorna; siamo agli inizi, occorre
i cui progetti sono pronti, e insistere di fronte  a  tutti sulla tesi delle economie sino alle forme più audaci
sicurezza della economia privata, la garanzia del diritto.  A  ciò contribuisce sicuramente la fiducia generale che la
della economia, di stabilire quelle garanzie che valgano  a  rendere meno soggetta la nostra politica a gruppi
che valgano a rendere meno soggetta la nostra politica  a  gruppi finanziari e a stati egemonici. La politica del
meno soggetta la nostra politica a gruppi finanziari e  a  stati egemonici. La politica del piede in due staffe, della
che tradisce una debolezza e dell’infingimento che tende  a  far credere al successo, ormai è una politica sfruttata e
nostra posizione futura. Tutta la serie dei trattati fino  a  quello di Rapallo segnano degli strappi; oggi però bisogna
Accennò al comizio che contemporaneamente si teneva  a  Bolzano contro la tassa sul vino. In tale comizio italiani
per portarci la guerra. Se il Governo assiste impassibile  a  tali agitazioni ne pagherà più tardi il fio, quando si
si troverà di fronte alla questione del Volksbund, assurta  a  questione politica di primo ordine, la quale distruggerà la
come hanno fatto dire al Tait nella serata di Innsbruck.  A  questo punto ripassa il corteo con la bandiera. L’oratore
con la bandiera. L’oratore fa notare all’assemblea che  a  forza di gridare sono cresciuti da sei a cinque! Costoro,
all’assemblea che a forza di gridare sono cresciuti da sei  a  cinque! Costoro, dice, fanno come si legge di san Pietro
sorprendano la fede dei buoni, usando dei denari raccolti  a  corrompere la nostra gente ed a fabbricare nei nostri paesi
usando dei denari raccolti a corrompere la nostra gente ed  a  fabbricare nei nostri paesi palazzotti di prevaricatori e
il caso di Sant’Egidio nella Carinzia), forti d’aver dato  a  Cesare quel che è di Cesare ed in nome dei più sacri
non risparmia nemmeno i luoghi più sacri, come avvenne  a  Dux, dove s’impegnò una feroce lotta tra slavi e tedeschi,
vizioso hanno compiuto i liberali di Rovereto: sono andati  a  cercare i liberali di Mori, di Arco e di Riva e poi giù
è poi circondato di un muro ideale anche Trento e dissero:  A  Trento diamo un mandato, quantunque a Trento, badate,
Trento e dissero: A Trento diamo un mandato, quantunque  a  Trento, badate, secondo l’ultimo censimento, vi fossero la
al principio maggioritario. Orbene, noi non pretendiamo che  a  Trento ci facciate valere per due liberali, ma vogliamo che
Dieta! Alla Dieta i nostri avversari godono privilegi!  A  Trento, per esempio con circa 500 voti eleggono due
S. Lugano) anche l’intiera vallata di Cembra, la seconda,  a  vista d’occhio, soddisfa agli interessi non di tutti i
di Moena e anche deputato di Moline e Capriana; oltre  a  ciò per ottenere i contributi deve naturalmente cercare
Io non esagero il valore del capolinea. Credo anzi — dice  a  questo punto l’oratore — che la razza fiemmese s’imporrà al
della valle mantenne la solidarietà fino all’ostruzione,  a  costo di gravi sacrifizi per i rispettivi collegi. Il
per motivi finanziari vorrebbero che la linea terminasse  a  Predazzo. Il governo invece si limitò a non rispondere né
la linea terminasse a Predazzo. Il governo invece si limitò  a  non rispondere né si né no, ma una tale risposta minatoria
negativa. Il governo mantenne il diniego anche di fronte  a  proposte ridotte. Esso negò il suo contributo per il
ridotte. Esso negò il suo contributo per il momento tanto  a  tutte e due le linee, come a due tronchi di esse, come ad
per il momento tanto a tutte e due le linee, come  a  due tronchi di esse, come ad una sola e ad un piccolo
la linea Egna-Moena, e durante le trattative dietali  a  questa congiunzione avevano concessa la preferenza, i
Il D.r Degasperi ribattè felicemente ed invitò i presenti  a  dichiararsi in forma precisa sulla sua relazione e
ed un plauso ai rappresentanti della valle ed  a  tutti i deputati per l’energia dimostrata in favore di
per l’energia dimostrata in favore di Fiemme, invitandoli  a  continuare ad insistere perché la tramvia arrivi fino a
a continuare ad insistere perché la tramvia arrivi fino  a  Moena. Messa ai voti, tutti, meno l’oppositore, alzarono la
Il pubblico l’avrebbe ascoltato volentieri ancora  a  lungo, se egli non avesse dovuto partire ancora la stessa
finalità che circoscrive. E mentre gli uni credono che  a  rafforzare la compagine statale e darvi valore all’interno
finanziaria, della politica interna e di quella estera e  a  quanto vi è inerente per la difesa del territorio, per la
nella scuola monopolizzata, nella chiesa ancora sottoposta  a  vincoli esterni ed economici ed a proibizioni giuridiche,
chiesa ancora sottoposta a vincoli esterni ed economici ed  a  proibizioni giuridiche, resti di vecchio giurisdizionalismo
Gli stessi uomini di governo vi aderirono; però, strano  a  ricordarsi, non vi fu periodo più rovinoso per la nostra
non creare facili illusioni e formare una economia fittizia  a  danno della finanza dello stato. Debbono essere ridotte le
necessario per le esigenze dello stato, ed essere dirette  a  creare industrie indigene che si possano reggere da sé.
con un largo spirito di economia produttiva, senza tendere  a  sovrapporre le industrie all’agricoltura; debbono essere
in materia economica e produttiva. È un audace colpo  a  tutta la congerie demagogica dello stato produttore, dello
protettore, dello stato assicuratore; è una audace rinunzia  a  tutto un bagaglio di parassitismo economico, che si è
in Italia, meno pochi, pochissimi ed inascoltati. Ma fino  a  che qualche po’ di denaro e di credito c’era, da poterlo
sciupare tentando gli esperimenti (come, ahimè, falliti!  A  cominciare dalle poste di stato, per finire alle ferrovie
vieta e sorpassata. Ma quando la lira italiana oscilla  a  20 centesimi, e abbiamo nel nostro territorio almeno due
prigioniero della burocrazia legata, anche senza malizia,  a  una nuova classe di affaristi di stato. Questo nostro grido
meccanico; e che lo stato voglia creare attorno  a  tali istituti una classe, un partito, una burocrazia, una
finalità che circoscrive. E mentre gli uni credono che  a  rafforzare la compagine statale e darvi valore all’interno
finanziaria, della politica interna e di quella estera e  a  quanto vi è inerente per la difesa del territorio, per la
nella scuola monopolizzata, nella chiesa ancora sottoposta  a  vincoli esterni ed economici ed a proibizioni giuridiche,
chiesa ancora sottoposta a vincoli esterni ed economici ed  a  proibizioni giuridiche, resti di vecchio giurisdizionalismo
Gli stessi uomini di governo vi aderirono; però, strano  a  ricordarsi, non vi fu periodo più rovinoso per la nostra
non creare facili illusioni e formare una economia fittizia  a  danno della finanza dello stato. Debbono essere ridotte le
necessario per le esigenze dello stato, ed essere dirette  a  creare industrie indigene che si possano reggere da sé.
con un largo spirito di economia produttiva, senza tendere  a  sovrapporre le industrie all’agricoltura; debbono essere
in materia economica e produttiva. È un audace colpo  a  tutta la congerie demagogica dello stato produttore, dello
protettore, dello stato assicuratore; è una audace rinunzia  a  tutto un bagaglio di parassitismo economico, che si è
in Italia, meno pochi, pochissimi ed inascoltati. Ma fino  a  che qualche po’ di denaro e di credito c’era, da poterlo
sciupare tentando gli esperimenti (come, ahimè, falliti!  A  cominciare dalle poste di stato, per finire alle ferrovie
vieta e sorpassata. Ma quando la lira italiana oscilla  a  20 centesimi, e abbiamo nel nostro territorio almeno due
prigioniero della burocrazia legata, anche senza malizia,  a  una nuova classe di affaristi di stato. Questo nostro grido
meccanico; e che lo stato voglia creare attorno  a  tali istituti una classe, un partito, una burocrazia, una
trentini, eravate la coda dei cristiano-sociali tedeschi  a  Vienna e del centro germanico che hanno votato la guerra,
è vero che la maggioranza dei deputati votavano tali spese  a  malincuore e per la preoccupazione che bisognasse armarsi
la costruzione di migliaia di cannoni, che serviranno  a  massacrare il Belgio e a devastare la Francia? Nell’uno e
di cannoni, che serviranno a massacrare il Belgio e  a  devastare la Francia? Nell’uno e nell’altro caso - la
Degasperi lo accontenta. Cita Bissolati, Battisti. Flor  a  questo punto s’impenna, dice che i socialisti hanno
tutti i loro consenzienti che hanno sbagliato. È facile  a  Degasperi dimostrare che per rimaner «vergine» Flor deve
ad incominciare dai classici epigoni di Carlo Marx.  A  questo si arriva quando non si vuol distinguere fra le
lotta fra i proletari ed i capitalisti di tutti i paesi.  A  tal fine non si distingue fra la guerra dell’Austria
ebbe il compito di ricapitolare in forma comprensibile  a  tutti i lavori e le conclusioni del congresso. Quindici
in una sovroccupazione la quale durava da mesi, che si fu  a  un pelo dal rimandare il congresso ad un altr’anno.
d’ordine sociale e morale fra le società centrali.  A  questo compito non facile speriamo di soddisfare sotto la
in ogni distretto decanale. Il congresso ha fatto un dovere  a  tutti di sostenere ed appoggiare quest’azione
istituzioni s’ispirino ai principi sociali cristiani. Guai  a  chi manca a tale dovere (applausi). Il congresso ha poi
s’ispirino ai principi sociali cristiani. Guai a chi manca  a  tale dovere (applausi). Il congresso ha poi raccomandato di
terreno economico, non ci sarà arte o malignità che valga  a  scuotere la nostra compagine. Nella cooperazione di consumo
pochi, ma situazione chiara!» ha esclamato accennando  a  qualche famiglia cooperativa, ed il congresso ha
Siamo fedeli alle nostre istituzioni e riconoscenti  a  coloro che specie sul principio hanno diffuso l’idea ed
tenendola alta in mezzo al turbine socialista. Lode  a  voi, milites confinarii della democrazia cristiana
entusiasmo gli avversari. Qui sono amici vecchi, e accanto  a  loro i convertiti. (Ovazioni dell’Alleanza). Il congresso
dell’ordinariato e della benemerita Bonomelliana si riesca  a  creare i segretariati che il congresso desidera. Un dotto
che si dia finalmente una storia dei nostri padri che valga  a  rafforzare le buone tradizioni del paese. Infine su due
Per la prima più che un piano concreto dovremo limitarci  a  dare le grandi linee, per il secondo argomento abbiamo
stesso un giornale ci schernisce quotidianamente, ed ebbe  a  scrivere che i cattolici migliori non compariranno qui. Ora
soli o d’essere i migliori tra loro. La Chiesa c’insegna  a  recitare il Domine non sumus dignus ed a pregare che il
Chiesa c’insegna a recitare il Domine non sumus dignus ed  a  pregare che il Signore crei in noi un cuore puro e ci
spirito e lo facciamo con atto di doverosa umiltà, innanzi  a  Dio ed agli uomini. Ma sappiamo anche che i nostri principi
Ma sappiamo anche che i nostri principi sono buoni e che  a  preferenza di altri ci stringiamo intorno al papa e al
ideale della vita (grandi applausi). L’oratore accenna  a  questo punto alla fraterna e sapiente collaborazione data
e nei congressi che noi trentini posti quassù fra le Alpi  a  difendere le grandi tradizioni della civiltà cristiana e
le grandi tradizioni della civiltà cristiana e latina ed  a  battagliare giornalmente per le nostre stesse condizioni
del partito liberale, con chi discuteremo in Municipio?  A  chi ci troveremo di fronte? Dove passeremo all’offesa o su
averli combattuti aspramente, siedono accanto o marciano  a  braccetto contro di noi? Ce la prenderemo forse col dr.
coi socialistoidi come li abbiamo chiamati  a  suo tempo nel periodo del loro fiore, che all’inizio
nel 1904 s’auguravano dalle colonne del Popolo che:  a  Trento invece di guglie di chiese e di campanili si
nell’adunanza privata. Nel comizio convocato l’anno scorso  a  Natale abbiamo offerto alla causa dell’università italiana
attentamente le mosse degli avversari, sempre pronti  a  discuterle, e del resto continueremo tranquillamente per la
le mani come Pilato. (Applausi prolungati e ostentativi). E  a  proposito, da persona che occupa un posto insigne, è stato
momenti. Solo osserviamo che l’invito andava diretto non  a  noi, ma a coloro che, collo spirito di setta e di
Solo osserviamo che l’invito andava diretto non a noi, ma  a  coloro che, collo spirito di setta e di prepotenza, questa
ad uomo coerente nei suoi principii, impossibile. Non  a  noi andava diretto l’invito che abbiamo l’onore oggi di
dove l’esserlo è grave e pericoloso. (Applausi prolungati).  A  questo giovane, che appartiene alle nostre file, vogliamo
non consenzienti, è venuto meno quando s’è scoperto, che  a  quella strenua opera di difesa, lo guidavano i suoi
grandi ferite del tempo, per le quali esce l’acqua copiosa,  a  rivi, a torrenti, a fiumi. E l’acqua continua l’opera di
del tempo, per le quali esce l’acqua copiosa, a rivi,  a  torrenti, a fiumi. E l’acqua continua l’opera di
per le quali esce l’acqua copiosa, a rivi, a torrenti,  a  fiumi. E l’acqua continua l’opera di distruzione sulla
distruzione sulla china, alle falde, alle basi, raccoglie  a  valle i frammenti, i detriti, il fango strappato alla
dalla storia delle generazioni passate. Così da millennio  a  millennio, da secolo a secolo. Signore e signori! La storia
passate. Così da millennio a millennio, da secolo  a  secolo. Signore e signori! La storia del fiume giallo e
chiede la promulgazione e la concessione della linea fino  a  Moena, nella seconda si stabiliscono i contributi della
alla proposta organizzativa. Circa le prime due tocca  a  voi, essenzialmente, quali amministratori della Comunità e
del comitato, poiché esse non solo esprimono solidarietà  a  Trento ed alla valle di Cembra, che ora raggiungono solo
Della proposta finanziazione dovrà infatti occuparsi  a  suo tempo ed al più tardi nella prossima tornata la
la valle di Fiemme. Vi trovate per la prima volta di fronte  a  una proposta concreta del Ministero per cominciare la
la deliberazione del consesso, io mi riservo di spiegare  a  tempo opportuno queste trattative ed il mio contegno
coi circoli di Bolzano o di associarsi ad essi, combatterei  a  spada tratta tale deliberato, preferendo anche rinunziare
di piazza. Il più celebre fu l’imbrattamento del busto  a  Canestrini, accaduto al 23 settembre 1903. Benché La Voce
e riprovevole l’atto vandalico di chi ha sfregiato il busto  a  Canestrini, è ancor più deplorevole che dell’atto di un
deplorevole che dell’atto di un Singolo, di cui ignorasi  a  qual partito appartenga e che ogni partito certo disdegna e
si cancellasse non solo la macchia del busto, ma «si lavori  a  cancellare anche dal paese l’onta e la vergogna di un
riassumendo, stampava: «I democratici hanno protestato  a  ragione contro un indirizzo della politica provinciale
e proprio. Siamo ai natali dell’unione politica. Ma  a  noi oggi interessano soprattutto le conseguenze
l’«Alto Adige», più guardingo non prometteva niente, ma  a  chi domandava come si farebbe poi a finanziare la centrale,
prometteva niente, ma a chi domandava come si farebbe poi  a  finanziare la centrale, rispondeva sdegnosamente che a
poi a finanziare la centrale, rispondeva sdegnosamente che  a  questo ci penserebbero loro. Comune era invece
Battisti, volgendo lo sguardo alla nuova era, augurava che  a  Trento «invece di guglie, di chiese e campanili si
l’era democratica in comune. L‘oratore non vuole indugiarsi  a  descrivere la storia, perché è cosa di ieri e perché si può
una risoluzione nella quale si protesta contro «un sistema  a  base di intollerante invadenza, di intemperante
indignate, rifuggono dal loro centro. È ora di finirla!». È  a  questo turno di tempo che risale la rottura coi socialisti
trentino avverte l’Alto Adige (30 novembre) - si ispira  a  quelle idee sindacaliste ed internazionalistiche, alle
del III corpo sono comprese circa 200 procure! Non entra  a  discutere la gestione finanziaria dell’era democratica, non
non diciamo della città, ma neppure del partito dominante.  A  Trento — e purtroppo l’abitudine è antica — nel Consiglio
qualche discorsetto rettorico — da qualcuno magari imparato  a  memoria sul manoscritto di terzi — o un po’ di pettegolezzo
scritti dalla Maddalena pentita? L’Alto Adige si rivolge  a  quella che un tempo fu chiamata «moderateria» e: taccian,
ha travagliato Errammo tutti. Oggi in più degna gara  a  tutti giova Cessar miseri dubbi e detti amari Al fiero
gli articoli di fondo sopralodati, in cui si fa appello  a  coloro che «per ragioni di coltura, di censo e di
appena la fanfara di guerra della democrazia liberale? Ma  a  noi poco importa se dinanzi a tale compunzione — dice qui
della democrazia liberale? Ma a noi poco importa se dinanzi  a  tale compunzione — dice qui il relatore — Norma
e se i moderati si sobbarcheranno al nuovo «fiero incarco»,  a  noi importa rilevare con quali intenti si tenta la
elezioni parlamentari del maggio 1907 hanno dato 960 voti  a  noi e 934 ai liberali. Forse che non paghiamo imposte in
non paghiamo imposte in misura ragguardevole? Si pensi solo  a  quello che pagano le istituzioni centrali del nostro
che pagano le istituzioni centrali del nostro movimento.  A  mo d’esempio la Banca cattolica di tasse comunali paga
lo spirito di fazione cagionano l’ostracismo che si vuole  a  qualunque costo mantenere contro di noi. Di fronte a che
vuole a qualunque costo mantenere contro di noi. Di fronte  a  che noi non ci inchiniamo per chiedere delle concessioni,
balzelli sulla maggioranza. E qui il relatore si diffonde  a  spiegare il vigente sistema che risale al 1889 e la riforma
nostro partito, non per la forza dei nostri avversari presi  a  sé, ma per le coalizioni che si formeranno in odio contro
qualche candidato è contenuto in più liste, gli chiede se  a  ciò ha dato il suo assenso o meno: in caso negativo il suo
Quante volte questo quoziente sta al numero di voti dati  a  ciascuna lista, altrettanti consiglieri spettano a tale
dati a ciascuna lista, altrettanti consiglieri spettano  a  tale lista. Si fa notare che per quoziente non si prende
ma per evitare frazioni, il numero immediatamente superiore  a  tale risultato. Per esempio: sono da eleggersi 6
Il risultato ci dà il numero dei consiglieri che spettano  a  ciascuna lista. Un altro sistema è quello delle liste
questo sistema. Ma senza entrare in questioni di dettaglio,  a  cui provvederanno i legislatori, l’oratore ritiene che la
Ritiene che anche il partito dominante non dovrebbe opporsi  a  tale riforma, poiché non si tratta di dare la scalata né di
propugnava nell’Alto Adige la proporzionale. Egli si limita  a  presentare il seguente ordine del giorno: Gli elettori
un nostro istituto. Il dr. Degasperi eccita i consenzienti  a  raccogliersi più di frequente ed a fare sentire la propria
eccita i consenzienti a raccogliersi più di frequente ed  a  fare sentire la propria voce affinché non ci si tratti come
sessione dietale l’on. Decarli fece delle riserve  a  proposito della riforma elettorale presentata alla Dieta
se stesso, queste alte facoltà per le quali egli si eleva  a  Dio, ad una vita futura, a dei beni sconosciuti in un mondo
per le quali egli si eleva a Dio, ad una vita futura,  a  dei beni sconosciuti in un mondo invisibile. Noi persone
gli stati». Amici, scusate la lunga citazione. Ma innanzi  a  quello che avviene intorno a noi, è necessario risalire ai
la lunga citazione. Ma innanzi a quello che avviene intorno  a  noi, è necessario risalire ai principi. Abbiamo
del diritto naturale e primordiale dell’individuo di fronte  a  quella qualsiasi società umana che lo circonda (applausi).
violenza patita, degli orrori e disordini del militarismo  a  cui hanno assistito, minaccia di travolgere il senso morale
travolgere il senso morale delle nostre buone popolazioni.  A  questo s’aggiunge l’attiva propaganda socialista.
è  a  lungo discusso se le elezioni generali politiche, così
rappresentanza popolare. Varranno le presenti elezioni  a  far superare la crisi parlamentare italiana, che risale a
a far superare la crisi parlamentare italiana, che risale  a  prima della guerra, a ridare alla nazione un organo
parlamentare italiana, che risale a prima della guerra,  a  ridare alla nazione un organo veramente vitale, centrale,
che affronterò dal punto di vista generale, per arrivare  a  stabilire quale contributo ha dato e deve dare il partito
il possibile per diminuire il contributo e sono arrivati  a  1 milione di azioni di fondazione e 800.000 di priorità. Di
conto di Cembra. La Comunità fu in altri tempi disposta  a  spendere ben più. Ai 2 dicembre 1902 deliberò di assumere
quanto sarebbe costata di più! Nel ottobre 1904 si fecero  a  Trento proposte ancora più onerose per Fiemme, come ha
dai tedeschi e dal governo. Il governo se la farà quindi  a  spese sue, senza che ci mettiamo niente. Baie, nessuna
e quindi è naturale che oggi vi siate convocati qui  a  dire il vostro pensiero. Voi siete qui a protestare contro
convocati qui a dire il vostro pensiero. Voi siete qui  a  protestare contro la contraffazione del vostro pensiero
in Fiemme la zizzania, ma i nostri avversari incorsero  a  tutte le arti, fino alle denigrazioni personali, perché
da ragioni di carattere morale e sociale. In verità chi sta  a  Roma e non sente la voce della provincia ed è portato a
sta a Roma e non sente la voce della provincia ed è portato  a  giudicare dell’attuale governo sulla scorta delle decisioni
loro padri per farsi emigrati politici, impiegati costretti  a  tutte le abdicazioni per non perdere un tozzo di pane,
sotto gli occhi un simile panorama e sente giungere  a  lui innumeri voci di angoscia, di sdegno, di protesta,
di combattimento, altra schiera più ardimentosa verrebbe  a  risollevarla; tanto insostenibile ormai, tanto
l’insistenza colla quale i popolari richiedevano che,  a  proposito del progetto di riforma burocratica, il ministero
propria allo Stato austriaco (sotto—prefetture eguali  a  capitanati distrettuali), vi si demoliscono quelle
 A  Trento, signori, tutti dobbiamo dipendere da questa bottega
questa bottega perché la luce elettrica non possiamo andare  a  prenderla dal Dalle Case e l’acqua bisogna comprarla lì.
Noi diciamo: di questo negozio facciamo una cooperativa:  a  tutti coloro che vanno e devono comperare bisogna dare la
è  a  lungo discusso se le elezioni generali politiche, così
rappresentanza popolare. Varranno le presenti elezioni  a  far superare la crisi parlamentare italiana, che risale a
a far superare la crisi parlamentare italiana, che risale  a  prima della guerra, a ridare alla nazione un organo
parlamentare italiana, che risale a prima della guerra,  a  ridare alla nazione un organo veramente vitale, centrale,
che affronterò dal punto di vista generale, per arrivare  a  stabilire quale contributo ha dato e deve dare il partito
da lei spiegata in questa vertenza». Segue l’invito  a  sollecitare la conclusione. Accenno a questo, perché più
Segue l’invito a sollecitare la conclusione. Accenno  a  questo, perché più tardi qualche membro del consesso
trattative in Cavalese non partecipai perché trattenuto  a  Vienna, ma il mio atteggiamento d’allora fu molto chiaro e
in lettere e telegrammi lunghissimi eccitai la Comunità  a  votare per l’avisiana e per il compromesso, pur descrivendo
attraverso varie e molteplici fasi, questi problemi, che  a  queste idee generali e a questi schemi ha fatto seguire una
fasi, questi problemi, che a queste idee generali e  a  questi schemi ha fatto seguire una realtà vissuta, e nel
scritte sui giornali; sembra che il mondo sia fermo attorno  a  noi e che la rapidità dei consensi tenga dietro alla
dietro alla rapidità dei dissensi; oggi in auge, domani  a  terra, l’opinione pubblica fatta anch’essa di episodi si
pubblica fatta anch’essa di episodi si attarda attorno  a  quello che ha più vistosità nelle apparenze e linea più
partito liberale prima, quello socialista poi, rispondendo  a  stati d’animo hanno creato una loro letteratura, una
politicamente un suo pensiero ricostruttivo e tende  a  trovare su questo pensiero la rispondenza politica della
pubblica collettiva, né ad imporne la soluzione; però basta  a  creare stati d’animo adatti, punti di partenza e di
di consensi; sì che la maturazione politica (dovuta spesso  a  forze imprevedute che balzano dai fatti della vita vissuta)
fino alla soluzione dei grandi problemi. Sono rimasti,  a  saldo segno, i famosi nove punti che il gruppo parlamentare
Non sono idee isolate; appartengono come fondo  a  molti partiti; gli studiosi attorno a tali problemi cercano
come fondo a molti partiti; gli studiosi attorno  a  tali problemi cercano soluzioni o illustrano questioni; nei
battaglia. Però, perché un’idea dal campo speculativo passi  a  quello pratico e divenga ragion politica, occorre questo
sui criteri di giustizia sociale. E nel momento che vengono  a  noi i fratelli delle terre redente e portano insieme alla
laica panteista del nostro stato, oggi dobbiamo tornare  a  rivivere un pensiero latino, dobbiamo lavorare per una
all’anima del popolo che ci segue; diremo la nostra parola  a  coloro che debbono operare nel parlamento e nel governo;
ma colui che nelle invocate libertà tornerà col lavoro  a  riedificare le fortune della nostra Italia.
cattolici: «Voi non dormirete, mentre il nemico si accinge  a  spargere fra il grano la zizzania, ma veglierete e colla
veglierete e colla vostra vigilanza e fortezza ne manderete  a  vuoto i tentativi». E perché noi vegliamo, perché ci
del Trentino in proposito? È un po’ difficile, perché  a  fatica prendono posizione aperta in questioni siffatte,
giacobinismo alla Camera com’è accaduto altra volta. Però,  a  lungo andare, la botte lascia trapelare di quel vino che
parola è evidente da tutto l’articolo. Il «grande conflitto»  a  cui accenna l’Alto Adige non è che il conflitto fra Chiesa e
invece con ferma fede ed attività di lavoro per opporci  a  questo oltracotante clericalismo che ha già sfruttato il
la scopa di Francia che si augura al Trentino, ecco il fine  a  cui tendono educando intanto il popolo a tali gloriosi
ecco il fine a cui tendono educando intanto il popolo  a  tali gloriosi destini. Donde si vede che anche i nostri
non maturo. Qual è il' dovere dei cattolici di fronte  a  tale situazione? 1) Tener fermo all’educazione cristiana
conclude la sua applaudita conferenza con un appello  a  tutti i consenzienti. Per vincere sono necessarie tre cose
nazionale e sinceramente democratico, ma vi poniamo  a  capo la questione detta falsamente «anticlericale» ed