(a lana)
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(a Cola).
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(a Nedda)
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(a Cola)
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(A Cola)
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(A Cola)
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(a Nedda),
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(a Nedda)
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Prendetela a calci...
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(a Cola).
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(a Cola).
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(a Nedda)
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(a Cola)
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(a lana)
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(a Cola)
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(accennando a lana).
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(A voce alta:)
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(a Cola).
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(a Nino)
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(a lana)
Pagina 37
(a Nino)
Pagina 37
(A un gesto supplichevole di Iana).
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(frenandosi a stento, ironica).
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(a Cola, all' orecchio)
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(a Nino).
Pagina 44
(a Mas. Paolo)
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(a Don Saverio)
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(a Pina)
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A GIUSEPPE GIACOSA
(a Santuzza)
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(a Santuzza)
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(a compar Alfio)
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(a compare Alfio)
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(a compar Alfio)
Pagina 17
A Santuzza):
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Vado a messa.
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A piacer vostro.
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Perchè devo tornare a casa?
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Questa, sì, egli la mise ben dentro il suo portafoglio, come il contadino aveva messo il mio biglietto disperato a Fiora. Solo che invece di duemila lire, togliendone gl'interessi anticipati e le spese per l'inscrizione ipotecaria, mi diede millesettecento lire: e la cambiale era a sei mesi di scadenza. Che importa? Che importa? Anche Dio spesso ci dà la felicità a usura: tutto è a usura nella vita: basta sapere anche noi sfruttare bene l'anima e le forze nostre, per poter pagare gl'interessi e profittare anche noi. Io penso così adesso. Allora non pensavo che a godermi la mia felicità, fatta di speranza, di sogno, di amore: ricetta della vera felicità. Con quei denari in tasca amavo tutti, anche Tobia, anche il padre di Fiora, anche la zia. A questa, però, non dicevo ancora nulla. E anche Tobia si guardava bene dal dir nulla del nostro affare.
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A. Brockhaus - BERLINO, A. Asher e C. PARIGI, Veuve Boyveau - NAPOLI, Ernesto Anfossi. 1889
Giannotta, con eleganza di tipi veramente ammirevole e con costanza che fa di lui uno dei più solerti e benemeriti editori italiani, non posa mai dal mandar fuori pubblicazioni pregevolissime d'arte, storia e letteratura, pubblicazioni che si devono a' più rinomati scrittori italiani. Da Costantinopoli a Madrid, del collega A. Rossi, San Martino di A. Olivieri Sangiacomo, e Sonatine bizzarre di Antonio Fogazzaro, sono valide prove di quanto diciamo. C. PADIGLIONE. Il Paese di Napoli, 29-30 giugno 1899.
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(a mani giunte):
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(A Caterina)
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Vado a vedere.
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Fosse il visetto che gli scioglie la lingua, o provasse gusto a rimasticare pian piano la bile che dove averci in corpo - oppure volesse contar proprio la storia del lupo a sua moglie, per chetarla, continua a ciarlare come una gazza, grattandosi il mento rugoso, appisolandosi quasi sulla scranna:
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Allora perchè ha chiuso a chiave?
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a DI FLERI.
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a DI FLERI.
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Oh, quanto a questo anche voi!...
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Proprio nulla.... in apparenza soltanto.... come in apparenza deve importare a me di chi mi fa la corte..... Ma se me ne importasse poi, più tardi?... Così a poco a poco siamo arrivati al punto in cui siamo, ciascuno per la sua strada, sfogliando le margherite con questo e con quello per vedere se ci amiamo ancora.... e giocando d'astuzia per metterci alla prova o per difendere il nostro amore.... Talchè quando un Fleri qualunque si scalda la testa e vuol precipitare gli eventi, mi lasciate faccia a faccia con lui.... senza sentirvi montare il sangue alla testa... Facendo uno sforzo por sorridere o vincere la sua tristezza. Scusatemi, sono così triste, malgrado la mia leggerezza, perchè penso a una cosa che vi farebbe ridere, voi che non volete cominciare a far il geloso proprio con me....
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