Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: diss

Numero di risultati: 237 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

Galateo morale

196329
Giacinto Gallenga 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
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figlia e la pregò di racconciargli e ripulirgli il letto «affine di poter morire, diss'egli, in modo decente».

Pagina 32

Una famiglia di topi

205122
Contessa Lara 1 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne

Pagina 71

Una notte d'estate

249562
Anton Giulio Barrili 1 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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- Avanti! - diss'egli. - Ah, sei tu, Remigio? Che vuoi? - Buon giorno signoria; - rispose il servitore, mandando in prima fila il saluto mattutino

Pagina 167

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

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Artusi, Pellegrino 2 occorrenze

? — Il minestrone, mi fu risposto. — Ben venga il minestrone, diss’io. — Pranzai e, fatta una passeggiata, me ne andai a dormire. Avevo preso alloggio in

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voi vendete non sono dolci? eppure hanno dello smercio, diss’io. Provatevi, almeno, soggiunsi; da principio volgetevi ai ragazzi, datene loro qualche

Pagina 113

Manuale di Microscopia Clinica

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Giulio Bizzozero 1 occorrenze

spirilli nel sangue. Infatti, secondo le ricerche di HEYDENREICHHEYDENREICH, Diss. inaug. Pietroburgo 1876. - MOCZUTKOWSKY. Deut. Arch. für klin. Med

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IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)

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Fogazzaro, Antonio 3 occorrenze

una scena e una storia, chiarissime. Ciascuno di loro me la traduca subito in iscritto. E non ci sono scuse! - Lei tradurrà in versi" mi diss'ella

buono. Ed ora vado, sai". "Va va" risposi trattenendola più forte che potevo. "Come mandi via la gente, tu!" diss'ella con una boccuccia e un accento di

". "Non parlerò" diss'ella sottovoce, rapidamente. "Ma ella ha promesso il suo appoggio a me, sa, prima che alla Lisetta!" In quel momento lo Zuane pose

IL Santo

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Fogazzaro, Antonio 11 occorrenze

dal suo pudore d'anima, dalla coscienza dignitosa del suo ministero. "Dunque?" diss'egli. "Il Signore ti ha parlato?" "Sono nella Sua volontà" rispose

!" diss'ella. "Basta!" Jeanne tacque un momento e poi mise fuori quei piccoli hm! - hm! - hm! che son preludio al pianto di un bambino viziato. E seguì

bene il suo incarico. "Buongiorno, Padre" diss'ella con la sua bella voce cui l'accento straniero aggiungeva grazia. "Ci siamo visti iersera. Lei usciva

! Il secondo no, il secondo fu di terrore." Giovanni sorrise. "Questo non me lo hai mai raccontato" diss'egli. La giovine moglie lo guardò, sorrise alla

" diss'egli. Benedetto lo seguì. Passarono fra le guardie pontificie che salutarono militarmente il prete. Svoltarono a destra, salirono la Scala Pia

la propria. "Forestiere che vogliono parlare al nostro Santo" diss'ella a Maria. Ella non diceva "Fra Benedetto" come il marito; diceva "il Santo

della sorella, che uscì. Rimasta sola, si accostò pian piano al marito, gli posò un bacio sui capelli: "Giovanni" diss'ella. Quante volte, oppressa

perché? "Eh!" Il medico fece il viso del furbo che la sa lunga e non la vuole dire tutta. "Ma!" diss'egli "ci sono due preti di Roma che villeggiano a

' Intruse!" La signorina Noemi non intese. "Magari?" diss'ella. "È italiano, questo? Non è arabo? Spiegati subito." Jeanne si alzò. "Non capiresti lo

amici di Benedetto, quindi anche i Selva. Maria trasalì. "Un messaggio di lui?" diss'ella, impetuosa. "Un messaggio di Benedetto?" Di Leynì la guardò

." E li precedette sur una scaletta di legno. "I tuoi amici" diss'egli, entrando nella camera. Li fece passare, e, chiuso l'uscio, si appoggiò a uno

Malombra

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Fogazzaro, Antonio 14 occorrenze

duecento lire di stipendio. Ci va?" Silla gli stese la mano, lo ringraziò con effusione. "Ma" diss'egli "non ho abilitazione." "Peuh! non è una

in faccia, a pochi scalini di distanza. "Non sono Renato" diss'egli senza muoversi. "Ah, non ricorda il nome! La vostra mano!" Balzò giù con impeto

riconobbe, alzò il paralume della lucerna. "Ah! Niente?" diss'egli. "Niente?" ripeté Steinegge. Si alzarono ambedue in fretta, si accostarono al nuovo

il soffitto, metteva una gamba a cavalcioni dell'altra che poi pigliava bruscamente la rivincita. "Presto bisognerà scendere, signor" diss'egli

!" diss'egli, appena v'ebbe data un'occhiata "Mein Gott, Mein Gott! Non avrei mai creduto questo." Era una grammatica tedesca. "Taccia, vada là, vada

matto del suo riso argentino, malizioso. Corse sotto la muraglia che sostiene il vigneto e alzò la lanterna quanto poté. "Eccolo su!" diss'egli. Si

: scacco al re." "Non si può: c'è il cavaliere." Il conte chinò sullo scacchiere il suo testone selvoso. "Già!" diss'egli. "Non ci si vede. Ma

seguirne la fuga disperata. Fuori della stazione c'era il giovinotto dell'altra volta con la sua cavallina. "To'" diss'egli quando vide Silla "è il

mezzo alla camera. "Ecco" diss'egli accennando alla parete sinistra "quello è il letto; il conte fu trovato qui in camicia, bocconi sul pavimento

timone e voltandosi a Edith per parlare. Ma Edith la prevenne. "So" diss'ella "che non è stata gentile con mio padre, e per questo non posso essere

insistenza. "Ma no" diss'egli. "Eppure" ripigliò il conte "or sono diciannove anni, un giorno in cui vi si era punito severamente per avere spezzato un vaso

bastone in terra. "Oh, che cieco!" diss'egli. "Che stupido sono stato! Non aver capito niente! Non aver sospettato di niente! Credete ch'ell'avesse

incontro a donna Milla Mirelli, una bella piccina, rotonda, pallida, con gli occhi neri. "Oh, cara, cara!" diss'ella. "Non ti speravo più." "Che vuoi? Mio

nastri della cuffia intorno al faccione ridente. "Che peccato, Cesare?" diss'ella. "Ma!" "Che peccato non esser più giovani!" "Oh, sicuramente." "Si

Piccolo mondo antico

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Fogazzaro, Antonio 13 occorrenze

molto?" "Moltissimo." Luisa gli pose le mani sulle spalle. "Ti rincresce molto?", diss'ella fissandolo negli occhi, "che io m'irriti come te d'aver

ha la febbre", diss'ella. Franco pigliò la candela e guardò. Maria dormiva con la testina piegata sulla spalla sinistra secondo il suo solito. Il bel

addirittura." Il signor Giacomo cominciò a soffiare e battere le palpebre. "La mi perdoni", diss'egli nel suo linguaggio misto di tutti gl'ingredienti

Pedraglio si alzò dicendo: "Cosa fa questo asino?", uscì sulla terrazza, vi stette in ascolto e rientrò. "Niente", diss'egli. "Disi mi, e per quell'asino

scenda", gli diss'egli. Quegli impallidì, discese in silenzio e non ritornò. Dopo un altro minuto fu chiuso lo sportello, una voce ruvida disse: "Avanti

su a un tratto, batté il dorso della destra sul palmo della sinistra, il suo viso s'illuminò. "Mi conduca nel Suo studio", diss'ella. "Posso lasciar

incredibile all'ingegnere era di andare a S. Mamette per assistervi alla messa solenne di mezzanotte. "E quella povera vittima!", diss'egli guardando la

si dibatté ancora un poco. "Non ho ancora fatto colazione", diss'ella. Suo marito la prese per le spalle e, tiratala a sé, le gridò in bocca: "La farai

testa!", diss'egli. "Guarda su in Boglia!" In alto, sopra Oria, attraverso la nebbia fumante, si vedeva l'oro pallido del sole sulla montagna e più in

per questo pranzo. "Perdònem, Lüisa", diss'ella con la sua voce velata che pareva venire da una vecchia spinetta chiusa. "Ghe n'impodi propri no

incorniciavano il viso rugoso dove s'aprivano due grandi occhi dolci, annebbiati, una gran bocca ombreggiata di leggeri baffi. "Oh, Pin", diss'ella giungendo i

", diss'egli sollevando con due dita dal seggiolone il nuovo cuscino ricamato: "porta via". E non ci fu verso di persuaderlo. "Et capì de portall via

, le afferrò le mani. "No!", diss'ella. "Non dire questa cosa! Mai! mai! Son tutta sua! Son tutta di Maria!" Ester non poté replicare perché, frettoloso

MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

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Praga, Emilio 1 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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erro, diss'io, prendendo il cappello onde potermela svignare, al più presto, ho l'onore di conoscere la signora del mio amico Bazzetta ... - Pur

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 2 occorrenze

strani, e le sue labbra s'atteggiarono ad un riso, anzi ad un sogghigno che incuteva spavento. - Salve alla vergine della pagoda - diss'egli

. - Aghur, tu rimarrai qui, - diss'egli, uscendo. Se fra due giorni non saremo ritornati, verrai a raggiungerci a Raimangal colla tigre o con Punthy