nessuno; - mi diceva. Lui non pensa che Gaetano deve venir nell' anticamera ad accompagnarci e a prenderci. Che bella figura avrebbe fatto senza
delle nazioni, come appunto la buona Rosa Govona; e per lasciare stare altri molti, come ha fatto a' dì nostri Gaetano Magnolfi di Prato." "Anch' io
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Paoletti. — GAETANO BACCANI pure di Firenze (n. 6 giugno 1792) è discepolo della medesima scuola. Studioso dei buoni esempi dei suoi celebri maestri
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loro propria volontà. E perciò acconciamente dice Gaetano de Fulgure, che il peccato originale [...OMISSIS...] . Ciò che ha in sè di difficile questa
vana sottigliezza quella del Cardinale Gaetano, il quale commentando S. Tommaso (2) concede che dopo la consecrazione non rimanga nessuna parte del
filosofia in Italia: entrato nell' università di Padova per opera di Pietro d' Abano (n. 1250, m. 1317) e cresciutovi d' autorità per opera di Gaetano Tiene
alcun dubbio, che S. Gaetano, S. Ignazio, e gli altri santi Fondatori, che Ella m' accenna, abbiano fatto egregiamente nel tenere lontanissime le dignità
di Bajo; [...OMISSIS...] . Le autorità di S. Tommaso (1), del Gaetano (2), del Soto e del Bellarmino, ch' essi vanno non citando, ma rosicchiando
fosse toccato a loro! E mentre i suonatori passavano davanti la porta di casa, don Paolo, che faceva ferrare l'asino, accennato a mastro Gaetano e a
Gaetano quindi Menica GAITAN: Vuj, Menica, senta ona parola. MENICA: Cosa el voeur el me scior marì. GAITAN: Voei contatten vuna; ma guarda a no
entrarono, Ninetto Costa e l'avvocato Marzano, Gaetano il tagliatore di guanti e Michele il lustrino. Non contenti di venire ogni giorno, ogni due ore
, morto, il piccolo fiore di sua madre, di miseria, morto per quella terribile bonafficiata, er quel terribile Lotto che perdeva Gaetano, il tagliatore
passione irrefrenabile, e, accanto a lui, Gaetano, il tagliatore di guanti, più smunto, più pallido, con gli occhi ardenti e la scontentezza
dodici figliuoli, tenuto così in mala vista, che arrischiava ogni sei mesi di esser messo a riposo; e Gaetano il tagliatore di guanti che aveva ammazzato
, lo stuccatore e indoratore Gaetano Ursomando, la ricamatrice donna Raffaellina Galante, con le due nipoti sue, Concetta e Fortunatina, che, anch'esse
stuccatore e doratore, Gaetano Ursomando, un venosino, venuto a cercar pane dalla sua povera Basilicata. Oltre che il suo mestiere, cui dava tutto il suo
grevi cartocci che portavano Gaetano Ursomando, lo stuccatore, e Nicolino, lo sciancato, cominciò a lanciare, intorno, manciate di confetti sulla folla