Allora, la faccio venire, domani, la mia Elena, a pranzo? Cosí vede anche lei, se era proprio tua madre, quella del bottiglione.
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Vedete, io faccio come il campanaro, che chiama la gente in chiesa, ma lui se ne sta fuori.
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Pel nome di Dio, gna' Santa, che se siete ubbriaca di buon'ora la mattina di Pasqua, vi faccio escire il vino dal naso!
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― « Vuoi che ti dica come lo faccio? E’ presto detto; così anche tu lo potrai preparare per oggi o per domani.
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Un piatto che faccio spesso in tali liete evenienze, e specialmente d’inverno, è quello dell’insalata russa, della quale va matto il maggiore dei
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Ebbene; ora che lo stampo c’è, vi dirò come faccio io l’insalata russa per i miei pranzi di riguardo. Ma ricordate bene che ho detto come faccio io
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Se io faccio spesso codesti piatti? Oh non vi siete ancora accorte come la pazienza non sia «il mio forte »?
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CHE SE INCONTRO UNO DI QUEI COSI, GLI FACCIO OMAGGIO DI TANTO DI QUEL PIOMBO DA FARLO TORNARE DI CORSA NELLA SUA BARA!
AH, IO FACCIO VENIRE L’INFARTO A TE!? COSA TI SALTA IN MENTE DI SEGUIRMI IN QUESTO MODO? NON POTEVI CHIAMARMI?
TU FAI LA TUA PARTE IN QUELLO CHE SAI... E IO FACCIO LO SCERIFFO... SECONDO I PATTI! INTESI, TIM?...
TEX, FORSE AVRÒ DELLE NOIE PER QUELLO CHE FACCIO, MA PENSO DI AGIRE PER IL BENE DEL PAESE...
SONO IO CHE FACCIO LE DOMANDE, QUI, PUPA. È STATA FATTA L’AUTOPSIA DEL FU JOHN BROWNING?
DIO SALVI LA REGINA E PURE ME! ANCHE UN ISPETTORE FILOSOFO MI DOVEVA CAPITARE! UNA SETTIMANA! CHE CI FACCIO IN UNA SETTIMANA?
QUALCUNO HA NOMINATO IL DIAVOLO? IN CAMBIO DELLA VOSTRA ANIMA POSSO ESAUDIRE QUALUNQUE DESIDERIO. L’UNICA COSA CHE NON FACCIO SONO I COPERCHI.
GRAND’UOMO, DUNCAN! NESSUNO RIESCE A METTERLO NEL SACCO... NON SO SE FACCIO BENE A CONDURVI AL SUO RIFUGIO!
IO FACCIO IL FATTORINO DEGLI ESPRESSI: LI RECAPITO A MEZZO ARCO! ESSENDO UN TIRATORE, NON FERISCO NESSUNO!
NO, NON SO DA DOVE ARRIVO O CHE COSA CI FACCIO QUI... VORREI, SE POSSO, RIMANERE AL VILLAGGIO. NON SAPREI DOVE ALTRO ANDARE.
GIURO CHE È L’ULTIMA PROVA CHE FACCIO; DOPODICHÈ RISPOLVERO LA VERGA... E SAPRANNO CHI È IL MIGLIOR MUSICISTA AL MONDO!
«È una vita che faccio questo mestiere e lo faccio nei settori più difficili, i settori manifatturieri, che lavorano con le commesse. Cosa fare
In luogo dei condensatori caricati ad alto potenziale, faccio qui uso di una induttanza L1caricata, mi si permetta l'espressione, con una corrente
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ministro per le finanze. Faccio osservare che le tabelle stampate o non sono esatte, oppure li proposta della Commissione è uguale a quella fatta dal
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Io faccio questa raccomandazione anche perchè non vengano imposti ai comuni oneri i quali non devono sopportare in forza delle leggi vigenti.
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Quindi io non faccio che esortare nuovamente il signor ministro ad applicarvi la sua attenzione colla massima alacrità.
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tendono ad evitare colla tariffa convenzionale, diritti che sarebbero anche economicamente un assurdo. Non faccio al Governo francese il torto di
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Faccio questa dichiarazione, lo ripeto, a scanso di equivoco, perchè sono persuaso che la petizione ci va di diritto.
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Io non faccio distinzione per alcuno; mi citi un esempio che io abbia accordato più di una volta la parola sullo stesso argomento.
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Faccio osservare alla Camera che ieri, colla votazione dell'ordine del giorno proposto dalla Commissione, fu provvisto all'avvenire del servizio del
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Faccio questa proposta nell'interesse stesso di quel nostro collega intorno a cui la Camera deve decidere.
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La questione, sola che io faccio è che non si può trattare di questa materia così all'improvviso.
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L'onorevole Minghetti poi inclina a rimandare ia questione ad altra legge, ma faccio osservare che in
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presidente. Se la Camera non fa silenzio, io sciolgo la seduta. Vede, onorevole De Nicolò, che io faccio tutti gli sforzi per ottenere silenzio!
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Siccome pare che se ne sia dimenticato, gli ricordo la sua promessa, e gli faccio preghiera che voglia sollecitarne la discussione.
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L'onorevole Salandra diceva con molta solennità: «Il voto, secondo me, deve essere un atto di volontà» . Ora io vi confesso che faccio sì un atto di
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Bertolè-Viale, relatore. Faccio questa proposta alla Camera, e spero che verrà accettata, perchè con essa si dà una spiegazione più precisa al
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Ma qui faccio un passo avanti, e vengo a parlare della diga foranea, di cui si è tanto discorso.
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Io non faccio una proposizione formale: non è che un'idea abbozzata, sebbene quest'idea abbia ottenuto l'assentimento della Commissione e sia stata
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Ora si tratta di vincere completamente ed io confido che l'opera solerte del nostro Ministero, sul quale faccio assegnamento, varrà ad ottenere
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presidente. Domando alla Camera se gl'interroganti debbano rispondere, ma faccio osservare che sarebbe cosa contraria al regolamento.
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Venturi. Io non ho che una raccomandazione a fare all'onorevole ministro, e la faccio in nome di Civitavecchia e in nome di Roma.
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presidente. Onorevole La Porta, ha facoltà di parlare. Le faccio però osservare che la discussione è oramai troppo protratta…
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Polti. Faccio notare all'onorevole presidente che io ho presentato un emendamento firmato dall'onorevole Mussi e da me.
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Faccio osservare alla Camera che questo non fu mai il concetto della Commissione, come non fu mai il concetto del Ministero.
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E faccio una eguale domanda per il cannone da 13 del quale è detto nella relazione che si stanno completando le prove.
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Non ho creduto di farlo immediatamente, o signori, per un riguardo, di cui non mi faccio alcun merito, ma che voi intenderete facilmente.
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Io, così, non faccio che richiamare un antico desiderio più volte manifestato in questa Camera, ed un'antica promessa ministeriale.
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Io quindi non faccio altro che aggiungere le mie preghiera a quelle dell'onorevole Comin non nel
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Non mi faccio illusioni sulla possibilità e convenienza di rendere le corse un mezzo pratico ed efficace per aumentare la produzione in Italia, come
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Di grazia, non ne parliamo. Faccio questa preghiera che hinc inde non se ne discorra; perchè se ne deve capire la sconvenienza.
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Faccio solo all'onorevole Amore una domanda d'aritmetica, poichè, studioso come sono d'aritmetica, non capisco i numeri se non completi.
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Stelluti-Scala. Faccio appello, onorevole presidente, di certo alla cortesia e alla volontà della Camera; quando essa vuole, purchè non sia
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