Il nuovo dettato dell'art. 6 TUE, come risultante dal Trattato di Lisbona, non fa venir meno la validità delle considerazioni svolte dalla Corte
l'azione dell'Unione a questo proposito. Per quanto gli Stati siano complessivamente tenuti al "rispetto dei diritti umani" ai sensi dell'art. 2 TUE e
ad opera dell'art. 17 Tue, nella versione introdotta con il Trattato di Lisbona. Vengono esaminati i profili relativi al procedimento di nomina e
soffermarsi poi sulle norme attualmente rilevanti in materia, primo fra tutti il Testo unico dell'edilizia (TUE), enucleando i principi della
l'integrazione col diritto europeo, senza inficiarne la sua unitarietà; tuttavia si impone, ex art. 4 TUE, il rispetto dell'identità costituzionale
il male Non è raro che gli uomini più puliti siano i più perfidi. M. Gioia ...procura che a gentilezza sia in tutte le tue immaginazioni, in tutte le
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tue avventure di terra e di mare. Ma non con quelli che hanno fatto a meno di andarci né con quelli che l'hanno fatta in prima linea. Fra tutti i
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il cervello per indovinare i tuoi gusti e le tue abitudini.
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isdegnerai di dare pronte spiegazioni sulla tua condotta, o invocherai l'intervento di persona saggia e buona che le tue ragioni esponga senza il tuo
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; chi gode delle tue contentezze, e si affligge delle tue disgrazie, e soccorre alle tue necessità. Specialmente nei bisogni, e nelle sventure si
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; chi gode delle tue contentezze, e si affligge delle tue disgrazie, e soccorre alle tue necessità. Specialmente nei bisogni e nelle sventure si
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- Ma tira via! è ricco, è un bell'uomo; o che vuoi di più? Ormai sei la sola non maritata delle tue compagne dei Miracoli. E poi, al marito si fa
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Sei sentenzioso, sicuro di te, sprezzante, e molto antipatico. Parli di me che sembra che tu mi conosca come il fondo delle tue tasche.
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Ci siamo incontrati che non è neanche un mese e mi conosci come il fondo delle tue tasche? Ma se non sappiamo nemmeno bene, perché ci siamo sposati
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- Lo credo!... Ma chi pagherà?... Io, no!...Mi costano fin troppo le tue sciocchezze... e non ho danaro da gettar via per i tuoi capricci...e per
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Oh!... le tue mani!... Se tu mi afferri, il pugno che mi stringe diverrà una carezza! Tu sentiresti come sono bella! Come due anni mi hanno fatta
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dicevi: no... bimba... di che tremi?... Perchè?... E mi consolavi, mi tenevi vicina... e le tue braccia mi serravano stretta... e mi baciavi... sulla
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Sì! puri più di te, che hai voluto godere a spese del mio corpo, della rovina mia, della mia vita! Ed urli perchè temi di perder le tue perle e il
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Sì! Mi getterò ai suoi piedi! Gli dirò che sei bella, ch sei mia, che per me sei tutto! Ed egli mi dirà: va, corri, serrala nelle tue braccia
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Vedi, Torvaldo? Io non so dirtelo. Non mi raccapezzo. Di una sola cosa sono certa: dell'estrema differenza fra le tue e le mie idee. Ho appreso che
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Ora non ti annoierai chiusa in camera sola sola; e non c'è più bisogno di tormentare i tuoi cari occhietti e le tue belle manine.
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forestieri, bisognava passare di lì. Non saranno gli Svizzeri già ad arricchirmi colla pittura. Ma tu? Le tue dodici mila lire?
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cerco di lavorare. Non sorridere perchè me ne sono venuto via dalle tue imprese. Un famoso impiego mi avevi dato. Assistere gli operai che perforano una
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, te! Aspetto tue lettere con la sete di Agar nel deserto. Mille e mille baci.
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A TE RARA FANCIULLA DA SAGGIA MADRE EDUCATA CHE NÈ IL LARGO CENSO NÈ I NATALI ILLUSTRI FANNO SCHIVA RENDERE DI TUE MANI GENTILI PIÙ GUSTOSI E GRADITI
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confesso, più volte i tuoi decreti-legge m'hanno posto nel crudele dilemma di rassegnarti le mie dimissioni, ovvero di domandare le tue, tanto il disparere
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, in un volumetto (che però non costi un occhio della testa ! ) le tue praticissime ricette ! ».
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tuo squisitissimo dolce di mascarpone e quella delle tue lasagne verdi. Vorrei fare quei piatti prelibati, ma... non ricordo più in qual modo si
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cognata; ed eccola anche dirmi, con tutta la sua sincerissima bonomia: « Ho letto, cara Petronilla, le tue ricette di minestre! Ma... non hai dunque
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, vedrai che anche dalle tue mani, usciranno ravioli... più che perfetti!
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magro » ; quella dei « risi, bisi e bisato » alla chioggiotta. E se tu volessi fare, con le tue amiche, una vera figurona... leggila, eseguiscila
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“Petronilla, quando ci farai le tue lumache? (m’ha chiesto stamattina mio marito) ed io che, con la furberia femminile, ho subito intuito quale gatta
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«Se pertanto, alla prossima occasione, tu volessi completare le cognizioni delle tue amiche, e se la tua scienza cucinaria non si estendesse fino ai
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amiche tue; e, dato che questa è la stagione degli asparagi... se ti degni... la ricetta, eccola qua.
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mele, oggi preferirei un po’ di quelle tue castagne »; ma... quando l’amica viene a trovarmi : « Cara signora, desidererei assaggiare quella conserva
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In verità rassembrano fantastiche creazioni, così la penombra caliginosa li trasfigura! No; non sono gli enti permalosi e ad ora bonaccioni delle tue
ascoltato le tue parole e con occhi avidi hanno contemplato la bianca bellezza del tuo viso.
LE TUE MANI DOVRANNO IMPUGNARE LA SPADA D’ARGENTO DEL POTERE... I TUOI OCCHI SARANNO IN GRADO DI VEDERE ANCHE NEI MONDI OSCURI DOVE VIVONO LE OMBRE...
NEMMENO L’OSCURITÀ DELLA NOTTE LO FERMERÀ, E QUANDO VEDRÀ ANCHE LE TUE TRACCE E IL CORPO DELL’UOMO CHE HAI UCCISO, NON SI CONCEDERÀ RESPIRO SINO A
... MA IO DUBITO CHE LE TUE PAROLE POSSANO MAI DIVENTARE REALTÀ. LE GIACCHE AZZURRE SONO NUMEROSE COME LE FORMICHE ROSSE, E UN GIORNO SARANNO PADRONE
SUCCEDE CHE NON RACCOLGO LE PROVOCAZIONI E VOGLIO PARLARE LO STESSO, SENTIRE LE TUE RAGIONI, CAPIRTI... EHI, PERCHÈ NON CE NE ANDIAMO IN UN PUB A
CATALESSI... TRA L’ALTRO A CAMBRIDGE HO ANCHE CHIESTO LE TUE VOTAZIONI AGLI ESAMI DI MEDICINA, E DI TE COME MEDICO NON MI FIDEREI NEANCHE PER UN RAFFREDDORE...
EVIDENTEMENTE LA STRATOSFERA NON SI CONFA AL TUO ORGANISMO! LE TUE ABITUDINE SONO RIMASTE SCONVOLTE! MEGLIO TORNARE ALLA BASE! DEI BUONI DOTTORI TI
puoi, perché le tue lettere, mi sono un balsamo, ti bacio con passione immensa.»
negoziato ideale. Qui c'è una promessa: io ti fornisco questo strumento pedagogico. Se poi tradisco le tue aspettative, se di pedagogico non ho nulla
Quam piena est Terra possessione Tua! «O Geova, | quanto grandi sono le Tue opere! | Con quanta sapienza le hai eseguite! | Quanto piena è la Terra
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tue diligenti osservazioni certe roccie rotondate a mezza valle, che ci ricordavano le roccie montone e le traccie degli antichi ghiacciai.
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verde argenteo del tuo cielo. Dove tu stendi l'eccitata luce delle tue prospettive, ivi t'innalzo, dal mio segreto fremito, l'offerta di questo breve
sento un esule di tutti i mondi; se la fanfara delle tue parole mi profumasse di girani e viole questo povero petto che sospira all'odor del cataletto
di serenate! ... Dimmi, quanti morirono sotto tue lunghe occhiate? Ringraziane il pittore! La tua sembianza suscita faville ancor d'amore, la tua
Accademia della crusca
