lastra di platino, la quale rifletteva una vôlta di nuvole senza colore, donde pareva che piovessero falde dilatate di fuoco, come sopra i bestemmiatori
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lastra di Niepce del 1826, per ragioni non ricercate di impurità del peltro, sembra addirittura anticipare Seurat, impossibile invece non pensare alla
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particolare e ineffabile simbolo, dall’altro la stessa coscienza non può arrivare ad interiorizzarlo interamente. Il modello resta esterno, la lastra
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diverse: in antico l’evento si svolge dinanzi ad una grotta, che presenta un ingresso, accanto al quale è disposta una grande lastra, oppure all
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Così preparati, e ancora umidi, si ripongono in piccoli alberelli, da dove si levano colla spatola di corno o d’avorio, per allinearli su una lastra
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non secchino troppo presto sotto le dita, le rotolerete su di una lastra di cristallo.
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col colore, e di questa ne farete 8 matite. Appena che queste tinte saranno macinate le porrete subito sulla lastra a seccare; perchè perdano la loro
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lastra di cristallo sulla quale, all’istante, passerete uno strato leggero di alcool finissimo, facendovi aderire il rovescio della garza. L’alcool
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, ed in via primaria è quella della lastra fotografica e della fotomeccanica. L’artificialità e la mediazione tecnica vengono utilizzate per orientare
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Avrete preparato una lastra (teglia) con bordo, bene unta e foderata internamente di carta burrata ed infarinata. Versate in essa il composto
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Dividete la pasta in due parti, rotolatela sulla tavola per darle la forma di un grosso salame, collocatela poi su una teglia o lastra quadrilunga
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subito in acqua fresca, e se lo zucchero si spezza come il vetro, fra i denti, e non si attacca ad essi, allora è fatto) versatela su una lastra di marmo
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. I ritagli li rimpasterete fino ad esaurire tutta la pasta. Ungete leggermente di burro una teglia grande o una lastra da pasticceria, e su essa
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corda di pasta, che taglierete a pezzetti lunghi 6 centimetri circa; appoggiateli indi su di una lastra da forno, distanti 4 centimetri l'uno dall'altro
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a tal uso e dettagliatene finchè avrete finita la pasta. Untate indi leggiermente una lastra da forno, polverizzatela di farina, appoggiatevi sopra i
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mezzi fogli di carta con colla, appoggiatevi sopra la forma in peltro o in legno (essa è una lastra di legno o peltro quadrilunga, di 4 millimetri
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; mescetelo, indi fatelo cadere a goccia a goccia su d'una lastra da forno, che si formeranno tante piastrine rotonde, che raffreddate, le distaccherete
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lastra di ferro del forno da campagna. Condite le carni in una terrina con sale, pepe, erbe aromatiche e spezie, fatene uno strato sulla pasta
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Preparate due ettogrammi di polenta gialla condita con burro e formaggio, e buon sugo, stendetela su d’una lastra in modo che riesca non più alta di
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, tenendone però divisa la metà, in cui porrete un po' di cocciniglia, e cotto che sia rovesciatelo su una lastra di rame. Apparecchiate pure alcune
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' di rhum, di uva sultana e di raschiatura di limone; amalgamate assieme quattro tuorli d'uova e stendete il composto su una lastra unta di burro
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mediante un limone badando che l'intonaco abbia a riescire molto sottile; oppure stendete il croccante su una lastra di rame e ricoprite con esso mano
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. Copritela con le visciole prive del nocciolo e mescolate con dello zucchero, mettetela sulla lastra di ferro leggermente infarinata: a metà cottura
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Una lastra di latta quadrilunga è adattata onde possa entrare fra le dette scanalature del fondo laterali al foro i, come si disse. La corona die
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forellata; la lastra di cui si è parlato, serve ad otturare in tutto o in parte il detto foro e moderare la corrente nell'aria.
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mostra che i raggi catodici vengono attirati dalla lastra positiva N, ciò che s'interpreta immediatamente ammettendo che i corpuscoli che li
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dobbiamo valerci della lastra coprioggetti, perché gli ingrandimenti più forti che essi richiedono, per lasciar poi veder poco, non permetterebbero lo strato
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pneumatica, e disposizione di un'esperienza per studiare il polso del cervello nell'aria rarefatta. quale poggia su di una lastra forte di marmo, chiudendo
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in un certo istante. Difatti, se la particella stesse ferma, p. es. in P, e l'esperienza durasse abbastanza a lungo, sulla lastra L si formerebbe una
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formanti un cono avente per asse la direzione del fascio incidente. Così su una lastra fotografica posta al di là del tubetto contenente la polvere
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Per farci un'idea di questo fenomeno prendiamo una camera oscura, e, dove si pone l’oggettivo, mettiamo una lastra di latta annerita con nero di fumo
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parte lo sportello del telaio che porta la lastra sensibile, si ha maggior facilità nel maneggiarla, e si ottiene una più costante immobilità.
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, mentre lo strato che porta l’immagine è quello che presenta la prima superficie incontrata dalla luce. La lastra che contiene lo strato sensibile si
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levarle dalla cassetta. Perciò si potrebbe incollare un pezzettino di carta nel rovescio di ciascheduna lastra, ma sarà più presto fatto il rivolgerle
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Nel versare il liquore albuminoso sulla lastra si deve aver cura, che non si producano delle piccole bolle d’aria, che potrebbero difettare la prova
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L’eccesso di albumina che si trova sulla lastra deve venir versato in un vaso ad hoc, onde utilizzarlo nuovamente dopo di averlo passato per un
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lastra, e si deve fissare a priori la parte del cielo nella prova che sarà la parte per cui si prende il vetro per introdurlo nel bagno.
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Prendi la tua lastra sensibilizzata e chiudila nel quadro che permette di portarla nella camera oscura, di metterla al foco della lente, ossia nel
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aggiungere al collodio per dilungarlo, perchè questi, evaporandosi poi sulla lastra, non possono entrare in questione nel nostro proposito, e
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3a Inconvenienti di una troppo grande lentezza nel collodionare. — Se dopo di aver versato il collodio sulla lastra si va troppo per le lunghe nel
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, ossia liberato dalla pellicola metallica che si forma alla sua superficie dopo alcune ore di riposo. I quadri, in cui si imprigiona la lastra
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, la produzione dell’ioduro d’argento sul collodio essendo subitanea, se non s’introduce di un sol getto la lastra nel liquido, e se non si agita il
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esporlo per alcune ore ai raggi solari, esponendolo al sole nella bacinella che serve a sensibilizzare, coperta di una lastra di vetro per preservarlo
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. La lastra quando sarà sensibilizzata col sensibilizzatore, nel modo detto di sopra, e che sarà asciugata nel suo rovescio, non si dovrà portare nella
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derivano quasi sempre dalle impurità del bagno sensibilizzatore o da una insufficiente azione di esso sulla lastra collodionata.
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’argento al 4 per 100, si toglie la più gran parte del nitrato, lasciando per un momento sgocciolare la lastra, e poi si copre lo strato con la soluzione
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forte perchè si possano ottenere delle prove positive perfettamente nitide, e non havvi alcun pericolo di rompere la lastra dell’istrumento.
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Per osservare il coloramento che riceve la lastra metallica si solleva la lamina, e tenendola inclinata a 45 gradi circa, le si avvicina un pezzo di
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fissata con iposolfito. Ancora a John Hershel si deve la prima fotografia ripresa su una lastra di vetro.
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qualità, ma sia pure con più di un dubbio, una lastra di Eddington permise di misurare una deflessione di 1,61 secondi d’arco; una lastra di Crommelin dava
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