sulla strada non sia superiore a 8 daN/cm2 e quando, se trattasi di veicoli a tre o più assi, la distanza fra due assi contigui non sia inferiore a
quintali per i veicoli ad un asse, 80 quintali per quelli a due assi e 100 quintali per quelli a tre o più assi.
Ricerca, grandi infrastrutture e servizi pubblici locali: il governo Monti tenta un ''tris d'assi" sulla via dello sviluppo
dal fatto che le linee di fuga convergono in diversi punti di fuga dislocati su uno stesso asse o su più assi. Se osserviamo gli edifici raffigurati
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Quando il pomodoro è ben ristretto si passa al setaccio, si distende su assi o su teglie e si finisce come si disse innanzi.
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Tra gli assi d'oltralpe, assente Anquetil saranno al via Van Looy, Sels, Post e Den Hartog
del pozzo, profondo oltre dieci metri, alcune assi salendovi sopra: per sua disgrazia, però, una delle assi cedeva spaccandosi, e il poveretto
Siamo stati così condotti a considerare, nello spazio hilbertiano, oltre al primitivo sistema di assi corrispondenti agli infiniti valori di x (che
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Difatti, detti al solito i versori degli assi (autofunzioni di un'equazione differenziale) ogni vettore f si può scrivere nella forma
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Vogliamo ora cercare che relazione intercede tra le componenti del vettore f rispetto ai nuovi e agli antichi assi, cioè tra le e le . Cominciamo
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Per passare da un sistema di assi a un altro sistema si dovrà introdurre una «matrice di trasformazione» (continua) definita da (v. (33))
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L'interpretazione geometrica di quanto sopra è la seguente. Se l'autovalore Gr è multiplo d'ordine p, ad esso corrispondono infiniti assi principali
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(quindi diviene ) il quale è anche uno degli infiniti assi di appartenenti a un certo autovalore Bs, multiplo d' ordine p (eventualmente ), che
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onde risulta che le rispettive componenti secondo gli assi sono date da
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Dai n. prec. risulta pei vettori, rispetto ad una terna di assi, una rappresentazione espressiva. Dato un vettore v di componenti X, Y, Z
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Se con una traslazione degli assi si trasporta l’origine nel fuoco (centro del moto) si ha
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Così, in particolare, i versori fondamentali di una terna cartesiana (ortogonale) di assi sono caratterizzati dalle sei relazioni
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che si ottiene esprimendo che il vettore P - O ha rispetto agli assi mobili le componenti costanti x, y e x (Cap. I, n. 18).
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Per aver la forma delle equazioni cartesiane di un moto traslatorio, immaginiamo di avere scelto inizialmente gli assi della terna mobile paralleli e
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stessa direzione (cioè gli assi di rotazione dei due moti siano coincidenti). Poiché tutto ciò si può ripetere anche quando si compongono più di due moti
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Più moti rotatori uniformi intorno ad assi concorrenti in un punto si compongono in un moto rotatorio (uniforme) coll’asse passante per quel punto.
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Considerando, per fissar le idee, la notiamo che, in quanto le sue componenti rispetto agli assi mobili sono esprimibili sotto la forma (Cap. I, n
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29. Analogo risultato sussiste nel caso in cui si compongono due atti di moto rotatori intorno ad assi paralleli,
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Composizione di più rotazioni uniformi attorno ad assi paralleli. Giova rappresentarsi le rispettive velocità angolari ω1, ω2,…, ωn come vettori
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cui si riduce la (13) del n. 10, nel caso presente della invariabilità di u rispetto agli assi mobili.
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inalterate, quando si fanno ruotare gli assi di Θ. Ciò è quanto dire che la curva si comporta nello stesso modo rispetto agli assi primitivi e a quelli
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dove son le componenti secondo gli assi fissi della velocità v 0 dell’origine mobile O.
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Se invece ci riferiamo agli assi mobili, le componenti vx, vy della velocità v saranno date da
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e poiché per le (22) stesse le componenti v 0|x, v 0| y secondo gli assi mobili della v 0, si conclude
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vettore C - O, perpendicolare alla sua volta a codesto stesso piano. Perciò la (9) proiettata sugli assi fissi dà luogo a due sole equazioni scalari
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Prendiamo, in particolare, P' coincidente coll’origine O degli assi coordinati e sia M o il corrispondente momento risultante.
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§ 7. - Specificazione del sistema di riferimento. Influenza correttiva della Meccanica celeste. Assi fissi e moto assoluto.
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Basta applicare la (11') supponendo lo spostamento elementare parallelo ai tre assi; cioè supponendo successivamente dy = dz = 0, dz = dx = 0, dx=dy
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e proiettata sugli assi dà, per le coordinate x 0, y 0, z 0 di G, le espressioni
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rappresentandosi con d' la distanza del baricentro dalla retta r, ossia la distanza dei due assi r'ed r 0 . L’eliminazione di Ί0 porge
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La dimostrazione è immediata. Basta assumere il piano del sistema come piano z = 0, l’asse perpendicolare come asse delle z, e gli altri due assi
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Poniamo in O l’origine delle coordinate, e dirigiamo gli assi secondo gli spigoli, con che le equazioni delle sei facce sono
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come risulta tosto dal fatto che, prendendo le componenti secondo gli assi coordinati, si ritrovano le (33).
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che, proiettate sugli assi di una terna di riferimento, danno luogo alle sei equazioni scalari
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21. Per scindere l'equazione vettoriale (16) nelle sue componenti secondo gli assi, ricordiamo che la tensione T è un vettore tangenziale alla
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e, poiché sinora si son fissate le direzioni degli assi, non la posizione dell’origine, possiamo, con una traslazione degli assi parallela all’asse x
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e basta eseguire una traslazione degli assi parallela all’asse y, (cioè assumere come nuova y la y - cost.) per ridurre a zero la costante di
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cioè si riducono alle componenti X i, Y i, Z i delle forze attive F i secondo gli assi cartesiani.
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6. Rotazioni e rototraslazioni uniformi. - Forza centrifuga. - Gli assi di riferimento siano invece animati da un moto rotatorio uniforme.
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Se poi il moto degli assi Oxyz, oltre ad essere traslatorio, è anche uniforme, l'accelerazione di trascinamento è nulla, e con essa la forza χ.
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Nella rappresentazione analitica dei fenomeni di moto si assume di solito, come ente di riferimento, una terna di assi cartesiani.
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Mentre un punto P si muove nello spazio secondo le equazioni (2), le sue proiezioni ortogonali P x, P y, P z sui tre assi si muovono ciascuna sul
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Considerato nel piano, rispetto a una data coppia Oxy di assi cartesiani, il moto di un punto P, di equazioni
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onde risultano per le componenti secondo gli assi della velocità v le espressioni
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3°. I quadrati dei tempi che i vari pianeti impiegano a percorrere le loro trajettorie sono proporzionali ai cubi dei grandi assi delle trajettorie
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