Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: beatrice

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 Beatrice  Mosca
 Beatrice  Solinas Donghi Quell'estate al castello Illustrazioni di
 BEATRICE  SOLINAS DONGHI QUELL'ESTATE AL CASTELLO Illustrazioni di
la sfera più esterna dell’universo aristotelico,  Beatrice  invita Dante a guardare verso il basso, e il poeta
con in fondo, piccolissima, la Terra in rotazione. Poi  Beatrice  suggerisce a Dante di guardare verso l’alto, cioè fuori
da viaggio che Maria Antonietta avea regalato alla cognata  Beatrice  d'Este quando fu a visitarla a Versaille. Quella cassetta
1491, Ludovico il Moro, andando a ricevere la futura sposa,  Beatrice  d'Este, si incontrasse con il corteo nuziale che
a Londra, nella Chiesa di St. Georges, la nobile signorina  BEATRICE  O'BRIEN, figlia di Lord INCHIQUIN. Da questa unione
alcuni giorni  Beatrice  visse nel pensiero e nella speranza di quella causa, che
"Scuserà, cavaliere, se ho fatto la sfacciata" balbettò  Beatrice  anch'essa in soggezione di trovarsi alla presenza di una
mia cara signora Beatrice." "Lei vuol scherzare" interruppe  Beatrice  con un sorriso di compiacenza. Non era la prima volta che
la notte ... Non è la prima volta che la mia cara signora  Beatrice  non mi lascia dormire." "Oh ... no" fece Beatrice,
giorno a sentire dalla Pardi che la povera mia signora  Beatrice  era caduta in tante angustie, che non aveva quasi piú pane
tenerezza con cui si prende e si carezza una cosa viva.  Beatrice  s'irrigidí un poco e si ritrasse con un movimento
fino a due orecchie intontite dal sangue e dalla vertigine.  Beatrice  impallidí e cercò di alzarsi. Ma, trattenuta delicatamente,
io fare del gran bene a te ed a' tuoi figliuoli? ... "  Beatrice  si coprí il volto colle mani. Le pareva di scendere in una
mani. Aveva voluto fare della poesia, alla sua età: male.  Beatrice  non era certamente venuta per sentire a recitare dei
verso l'uscio: cercò di ridere e di farla ridere ...  Beatrice  disse una volta di sí, senza capir bene a che cosa diceva
la  Beatrice  Papafava nel 1626, e fino da' primissimi anni diè segni
sponda del fiumicello nel Purgatorio ode la rampogna di  Beatrice  che lo accusa d'aver vôlto i passi
familiari, ma anche di amicizia e divertimento condiviso.  Beatrice  Solinas Donghi, genovese, ha scritto libri per adulti e
Lady Lollipop Dacia Maraini, Storie di cani per una bambina  Beatrice  Masini, L'afano nello zaino Alberto Moravia, Storie della
La chitarra magica Luigi Santucci, Tra pirati e delfini  Beatrice  Solinas Donghi, Alice per le strode Beatrice Solinas
e delfini Beatrice Solinas Donghi, Alice per le strode  Beatrice  Solinas Donghi, L'avvenire di Flaminio Anna Vivarelli, Per
Mi chiamo Druwv Nasrin Siege, Sombo, la ragazza del fiume  Beatrice  Solinas Donghi, Alice e Antonia Beatrice Solinas Donghi,
ragazza del fiume Beatrice Solinas Donghi, Alice e Antonia  Beatrice  Solinas Donghi, Alice e le vecchie conoscenze Beatrice
Beatrice Solinas Donghi, Alice e le vecchie conoscenze  Beatrice  Solinas Donghi, Rosina, poi Annetta Katherine Sturtevant,
pieghe del tempo Jan Mark, La signora con le ossa di Ferro  Beatrice  Masini, Se è una bambina Mino Milani, L'uomo venuto dal
Ted Pickford, Paura Christopher Pike, Amiche per la pelle  Beatrice  Solinas Donghi, Quattro tempi per quattro ragazzi Andrea
e costellazioni) sia teorica (la “lezione” sulla Luna che  Beatrice  impartisce a Dante nel secondo canto del Paradiso). Ed è la
di Dio circondato dai cori angelici usando gli occhi di  Beatrice  come uno specchio. “L’immagine allo specchio – ricorda
fin che c'è male, senza badare agli strilli dell'ammalato.  Beatrice  dovette mordere il freno e rassegnarsi. A Demetrio
militare, un'ottantina di lire all'anno. La dote di  Beatrice  era ancora in aria, mentre il buon babbo non aveva piú
e li spendeva coll'altra coll'idea di riempire dei buchi.  Beatrice  assisteva come una sonnambula a quel mercato che
dopo la morte di Cesarino, quando l'Elisa sarta portò a  Beatrice  e alla figliuola i vestiti di lutto. Per caso c'era anche
sa, se lo faccia dire. Io non pago se non ciò che ordino."  Beatrice  accorse al battibecco e cercò di dimostrare che si trattava
roba io non la ricevo: la porti indietro e faccia presto."  Beatrice  portò il fazzoletto agli occhi e scappò via, esclamando: "È
per perdere la pazienza e che dalle lagrime della sora  Beatrice  aveva capito all'ingrosso con chi aveva a che fare, aprí le
L. 2,50. Colautti A. FIDELIA Elegante volume in-16 - L. 4.  Beatrice  Pellegrini Mademoiselle de Cardeilhan suivi de UNE NUIT SUR
Non c'è mestiere piú bello che fare lo zio d'America. A  Beatrice  non aveva detto ancor nulla dei grandi discorsi di Paolino;
una spalla, dove scintillava un grosso B di metallo bianco.  Beatrice  cercò d'essere la prima a salutare suo cognato per non
a lei nei frutti del Sacramento. Dietro la fanciulla vide  Beatrice  e accanto un'altra signora magra, che riconobbe per la
una volta, da vero diavolo tentatore, cercò di far ridere  Beatrice  sul conto di quel bellissimo suo cognato in redingotto.
bellissimo suo cognato in redingotto. Dio, che bellezza!…  Beatrice  una volta le fece segno di finirla. La diavolessa
attraverso le rosee carni e alla nebbia del velo.  Beatrice  sentí gli occhi riempirsi di lagrime, e con quegli occhi
collo di Arabella, si baciarono, fecero un lieto chiasso.  Beatrice  col viso ancor fresco di lagrime venne lei per la prima a
sí, sí ... " tornò a dire in seguito a qualche cosa che  Beatrice  gli domandò e di cui non arrivò ancora a prendere il senso.
cilindro e a far da cavalier servente a una bella signora.  Beatrice  osservò per conto suo che la cerimonia non poteva essere
da una delle vie laterali e lo zio corse a prendere Naldo.  Beatrice  si trovò a fianco di Arabella, che si attaccò al braccio
cupola, un vero barbaglio per chi ci va una volta tanto.  Beatrice  si rimirò subito nello specchio di fronte, badò a sedersi
a distribuire, a versare, a far le parti giuste. A  Beatrice  offrí una bella veneziana fresca e siccome essa esitava ad
guadagnando che in grandezza e in bellezza. Così Dante per  Beatrice  si sublima nelle beatitudini dell'Empireo, il Petrarca per
 Beatrice  rimase una settimana alle Cascine e tutto quel tempo non
e balbettò un "riverisco" quasi inintelligibile. Anche  Beatrice  si sentiva confusa e imbarazzata di trovarsi a tu per tu
questi vestiti sono proprio ne ... ne ... nec ... essari?"  Beatrice  lo guardò con aria stupefatta, come se avesse domandato se
pareva un sorriso sardonico. "Non è possibile" tornò a dire  Beatrice  nella sua matronale tranquillità. "Voi non siete obbligata
"Io credo di sí." "Il signor Boffi dice di no ... ."  Beatrice  cominciò a guardarsi intorno, come se cercasse un
nel vuoto, il pover'uomo pensava al numero dei gradini che  Beatrice  doveva fare per discendere dal suo trono di cartapesta fino
lire 56 ... Diavolo, questo non è nemmeno pane di segale."  Beatrice  arrossí, si rizzò sulla sua persona, e tornò a guardare il
Demetrio," interruppe questa volta con un atto d'impazienza  Beatrice  "io non so nulla di questi conti che dite voi ... ." "Non
debbo forse mandare i miei figliuoli a fare il ciabattino?"  Beatrice  aveva letto un romanzo, Lo Sparviero e la Colomba , in cui
dopo aver trangugiato molto fiele in silenzio, mentre  Beatrice  finiva di sorseggiare il suo caffè, rilegato collo spago il
dalla miseria e dalla fame ... ." "Che cosa dite?" esclamò  Beatrice  irritata. "Lasciatemi finire e poi vi toglierò l'incomodo
di debiti dovrete provvedere a voi e ai vostri figliuoli."  Beatrice  tornò a sorridere ironicamente. Il vecchio bifolco credeva
"E che cosa bisognerebbe fare? sentiamo" provò a dire  Beatrice  con aria quasi di sfida. E intanto si paragonava nella sua
roba ... ." "Ah chiedo scusa!" interruppe questa volta  Beatrice  con un impeto straordinario di energia, "della roba mia la
che, seduto tra i fiori, ripensa alla sua piccola  Beatrice  e fantastica il futuro: una specie del Colombo fanciullo,
Sicuro, aveva paura, come tutti gli altri signori! Donna  Beatrice  gli aveva raccomandato: - Non vi compromettete! I soldati
fa, ora egli voleva affrettarlo, e il cavaliere e donna  Beatrice  n'erano contenti. Appena restaurata la casa, appena rifatti
cartolina di Demetrio, nella quale gli diceva che  Beatrice  era malata, che anche lui era malato, che quindi non era il
stato temerario e illuso. Sarebbe stato piú strano che  Beatrice  avesse risposto subito: "sí, sí, volentieri". Se Demetrio
alla Sua Persona", diceva la lettera, e gli pareva di veder  Beatrice  a ridere. Altro che porgere grato orecchio!… — Piú sotto
di queste considerazioni ... ", e qui gli pareva veder  Beatrice  intenta a cercare sul vocabolario il significato di quella
tra il disgustato ed il burlesco. "Mi pareva dunque che  Beatrice  fosse ancora qui alle Cascine coi suoi figliuoli, nella
qui sotto, dove non sono mai entrata dopo la partenza di  Beatrice  e di Arabella. Apro per caso il cassettino della tavoletta,
amorose e incoraggianti della sorella, portò i capelli di  Beatrice  alla bocca e mormorò con un raggio di speranza in faccia:
figliuole può sentirsi offeso? Una fanciulla vestita da  Beatrice  che rende il saluto al Poeta; una signora che rappresenti
di quella bambina, se fosse stata sua. Come aveva promesso,  Beatrice  mantenne la parola e si fece vedere anche lei una festa
acuiva in un senso di spasimo. Riconobbe subito la voce di  Beatrice  in fondo alle scale, mentre chiedeva alla portinaia
"Dove siete venuto a nascondervi, caro voi?" disse  Beatrice  entrando, "io avrei paura a stare qui di notte." Era
cosí all'improvviso, come una passera nella tagliola ... ."  Beatrice  si pose a ridere come una donna sollevata di cuore. Era
non saprei ... ." "Tra la sponda e la coperta del letto."  Beatrice  non seppe trattenere un altro trasporto di ilarità. "To'
a trovarvi prima, perché temevo che me ne parlaste ... ."  Beatrice  disse queste parole cogli occhi bassi, seguendo colla punta
"Di questo matrimonio." "Bene, benissimo, tutto bene ... ."  Beatrice  si fermò ancora un poco a parlare di Arabella, dei Grissini
e di quel gran male, che gli faceva il cuore gonfio,  Beatrice  non s'era manco accorta. Quel po' di bene ch'egli aveva
idee monche e cozzanti tra loro finissero d'agitarsi.  Beatrice  era morta per lui, era morta e sepolta nel cuore che
che cosa doveva dire; ma che cosa poteva fare egli, perché  Beatrice  avesse un vitto piú sostanzioso e il cuore in pace? "In
a Paolino che per il momento non era il caso di parlare a  Beatrice  del noto progetto per non agitarla troppo. Tornò a
e mise sulla carta quattro parole per dire a Paolino che  Beatrice  era molto malata. Ma rifletté che non conveniva per il
e per consegnare la famosa lettera di Paolino, nel caso che  Beatrice  volesse cominciare a pensarci. Dopo molte giornate di
spiraglio dall'uscio. Demetrio si mosse e chiese: "Si può?"  Beatrice  non rispose subito e lasciò a Demetrio il tempo di
ingiallite di polvere, rendevano ancora piú spenta la luce.  Beatrice  stava nella parte a sinistra del suo letto matrimoniale,
non per altro. Seguí un istante di silenzio, dopo il quale  Beatrice  prese a dire: "Avete avuta la pazienza di condurre Naldo
occhi sul quadro, evitando di guardare addosso alla malata.  Beatrice  cominciò a singhiozzare e a bagnare il cuscino di lagrime.
prima "è detto che io sono un povero imbecille" e siccome  Beatrice  voleva contraddire, egli gridò: "no, no, no: è vero, lo
i due pugni stretti alla fronte "un mammalucco, sono."  Beatrice  voleva di nuovo protestare. "No, abbiate pazienza,
offese a cui l'aveva esposta la sua grossolana ignoranza.  Beatrice  nella sua bontà semplice e mite era passata in mezzo alle
II. Arcangela Paladini 142 III. Marianna Mancini 146 IV.  Beatrice  Papafava 152 V. Selvaggia Borghini 158 VI. Anna Maria
se avessero potuto intendersi, compatirsi, aiutarsi.  Beatrice  dovette ad ogni modo cedere, cedere sempre, e ricevere le
persona in casa sua e fece presente il caso della povera  Beatrice  ... "Lo conosco: so di che cosa si tratta ... Guarda un
amministrativa, della quale disse il nome in un orecchio.  Beatrice  fu contenta di sentire che un uomo di tanta autorità
mattina  Beatrice  vide entrare in casa Palmira tutta spaventata. "Che cosa
una carrozza davanti la tua porta? Scusa, va a vedere."  Beatrice  andò alla finestra. Alla porta non c'era niente. "Mi
da far correre le guardie." "Scusa, Palmira," provò a dire  Beatrice  "se però ti trovasse la lettera di Altamura? non ti parte
sai che in ventiquattro ore cambiamo la legge del mondo?"  Beatrice  stava a sentire incantata, quasi impaurita di queste famose
ragioni, che ha bisogno di parlarti." "Davvero?" esclamò  Beatrice  con un piccolo grido e con un saltino di gioia. "Questa è
passati molti giorni dalla partenza di  Beatrice  da Milano. Con lei sono andati i maschietti e la casa è
nessuno; ma non accettò, a nessun patto. In quanto a  Beatrice  la sua storia è ancora piú semplice. A Chiaravalle, colla
vale una messa — ha detto un celebre re di Francia —:  Beatrice  valeva questa messa cantata. La buona Carolina non aveva
Cascine, non apriva la bocca sulla sua disgrazia. Nemmeno  Beatrice  pareva informata di questa dolorosa faccenda. E la storia
naturalmente andando avanti. Quel giorno che la signora  Beatrice  fosse diventata la padrona di casa, il posto della povera
Arabella che fa gli esami dimani. Ma devo prima parlarvi."  Beatrice  trovò Demetrio molto abbattuto e invecchiato, e lui
verità? sedetevi." Demetrio mandò avanti una sedia, dove  Beatrice  si pose a sedere, mentre egli tornava ad appoggiarsi colla
che Dio non concede né ai potenti, né ai fortunati.  Beatrice  non era salita per la seconda volta alla modesta soffitta
che passò rapidamente e senza ordine nel suo cuore, mentre  Beatrice  finiva di piangere. Il signor Paolino, nell'estasi della
un uomo che non la meritava piú, che cosa sarebbe stato di  Beatrice  e de' suoi figliuoli? che cosa sarebbe stato di Paolino?
dice di amarvi quest'uomo che vi manca di rispetto ... ."  Beatrice  aprí un poco la bocca a un fiato di sorpresa. Perché si
non meno impreveduta che imbarazzante, il volto di  Beatrice  si offuscò forse per la prima volta in vita sua di una
sull'ammattonato i graticci delle gabbie vuote. Quando  Beatrice  venne via dalla casa di Demetrio era quasi buio, e,
mattina, tremando insieme e sospirando lo spuntar del dí.  Beatrice  pensò che gli spaventi d’Arabella derivassero da qualche
le fece trasalire. Chi poteva essere a quell'ora?  Beatrice  si fece il segno della croce e andò a dimandare all'uscio.
"Ditegli che veniamo subito abbasso ... " soggiunse  Beatrice  con un tremito nella voce. S'era ridotta quasi ad aver
Pianelli, le andò incontro colla furia d'un uomo disperato.  Beatrice  riconobbe in lui il signor Melchisedecco Pardi, il marito
fila nastri e noia, noia e nastri. Quel che rispondesse a  Beatrice  non si sa: sembra però che vincessero la tentazione, il
corse presso la candela. Era la lettera della signora  Beatrice  ch'egli aveva aperta e letta a Palmira, un gentile invito e
scala. Lo spingeva un'ultima speranza: che non fosse lei.  Beatrice  Pianelli, pallida, un po' abbattuta in viso, scendeva col
Palmira ... ." "Che cosa?" "Non è qui?" "No" rispose  Beatrice  con candore. "Non è oggi il giorno che lei deve sposarsi?"
lettera?" "L'ho vista, l'ho letta io ... una lettera ... ."  Beatrice  raccolse il pensiero a riflettere. "Una lettera con cui lei
e che stava ad osservarlo con gli occhi d'una bambola.  Beatrice  s'impaurí, entrò nell'idea, capí che Palmira ne aveva fatta
passare Beatrice, tornò a dire: "Mi scusi tanto ... ."  Beatrice  discese gli ultimi gradini, e nel passar davanti a
Era il sistema della casa, aiutato dalla pigrizia di mamma  Beatrice  che la morte di Bertino aveva reso più indifferente, dalla
opere immortali, monumenti che nessuno abbatterà. Togliete  Beatrice  a Dante, Laura a Petrarca, Eleonora al Tasso, la Fornarina
e ben compatto il Fascio, con gran disperazione di donna  Beatrice  che se la prendeva anche con Cipolla, quando veniva a
poeti, da Dante a D'Annunzio, qualunque sia l'ispiratrice,  Beatrice  o Eleonora Duse, diventa grottesca sotto i motteggi a
ancora molto bene i suoi nastri a parte. Palmira Pardi e  Beatrice  Pianelli s'erano trovate a passare una vacanza insieme a
Credeva d'indovinare da chi partiva la mossa. Oh, le donne!  Beatrice  aveva il torto d'essere stata la piú bella e la piú
al Valle nella stagione di quaresima, quando capitò a  Beatrice  di vederlo nelle mani dell'Elisa, la giovine maggiore della
fece trovare bell'e disteso sul letto di sua moglie. Quando  Beatrice  si trovò davanti quello splendore, gettò un gran grido di
d'un bellissimo effetto provinciale, come allora usavano.  Beatrice  non avrebbe mai voluto uscire di camera per il piacere che
di gente e di roba. In cucina non si accese il fuoco;  Beatrice  si contentò d'inghiottire in fretta qualche uovo sbattuto
sul candore di porcellana della carnagione, per cui  Beatrice  Pianelli aveva veramente una grande rassomiglianza colle
gusto era un giudice incontentabile, fece girare due volte  Beatrice  sopra sé stessa, aggiustò qua, accarezzò là, mosse una
bene attillata. "Caro te, stento quasi a respirare" disse  Beatrice  tirando un gran fiato. Arabella, la figliuoletta di quella
Monsù Travet per concorso, per calore e per allegria.  Beatrice  Pianelli, che l' Argo della Ragione paragonò a una Giunone
Non trovò nulla. Restò a casa a mangiare un boccone, mentre  Beatrice  cominciava a sciogliersi dal suo sonno profondo di donna
nei prati a piangere anche lui come un ragazzo. Ora che  Beatrice  non c'era piú, sentiva una specie di caverna di dentro.
tristezza, di disperazione. Egli era un matto a credere che  Beatrice  volesse rimaritarsi, o anche, dato il caso, che volesse
nipote di carrettiere (e non figlio come diceva donna  Beatrice  nei momenti di stizza), era un furbo di tre cotte, alla
baldoria per la nomina del cavaliere ad assessore. Donna  Beatrice  avrebbe vuotato non una due botti, e finito anche le
Maddalena di Carlo Dolci, una Madonnina pel Villardi, e la  Beatrice  Cenci da Guido. In questo, mancato il Morghen, parve a
ciambelle non riescono col buco; e con l'Abete nacque una  Beatrice  piccola, e con il Caino un piccolo Dante. Nel poeta e nella
un tempio grandioso ed un convento. _ Lodovico il Moro e  Beatrice  sua moglie, nel 1492, presero ad ingrandire la chiesa
sulla piazza di Sant'Ambrogio. Cose che capitano ai morti!  Beatrice  ristoravasi in mezzo a queste cure. Rifiorí daccapo, mentre
spettinate una siepe, un muro di gente innanzi alla casa.  Beatrice  sente che gli occhi le si gonfiano di pianto. In certi
cielo e in terra 66 H. Bichonnier/Pef, Storie per ridere 67  Beatrice  Solinas Donghi, Quell'estate al castello
e bizzarro, e vi compose sopra il primo sonetto. Quando  Beatrice  poi venne a sapere che Dante corteggiava la così detta
sul capo di un uomo malato, aveva guarito molti mali.  Beatrice  certo non immaginava il bene che gli aveva fatto. È la
non esserci due braccia sotto terra. In quella chiesa  Beatrice  avrebbe detto il suo sí un'altra volta. Ributtato da questi
passavano per di là, e la morte della diletta di lui sposa  Beatrice  d' Este.
un uomo che somigliasse un poco allo zio Demetrio.  Beatrice  fece chiamare Ferruccio un paio di volte, un bel ragazzo
piú di belle parole. Ferruccio tornò con la cesta vuota.  Beatrice  si fece restituire da Arabella un piccolo cinque franchi
Egli sperava, coll'ingenuità dell'artista, che la signora  Beatrice  avrebbe continuato le buone tradizioni del suo povero