Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: austriaci

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la Carta dei diritti UE nei tiranti costituzionali  austriaci 
giorno, ora è un anno, ci arrivava la notizia che gli  austriaci  indietreggiavano sul Montello e ripassavano il Piave.
vennero pescate tre delle mine galleggianti che gli  Austriaci  abbandonano ancora alla corrente nell’intento di
Addentate prima dai cannoni austriaci, poi dai nostri. Gli  austriaci  tiravano su Chiesa, e noi tiravamo su Raossi. Questi
dall'inizio la vittoria arrise alle bandiere tricolori. Gli  Austriaci  furono ricacciati da Montebello e messi in rotta a
Voi, dice l'onorevole Imbriani, chiedete ai sudditi  austriaci  e turchi che dimostrino lo svincolo dalla loro antica
svincolo dalla nazionalità austriaca e turca ai cittadini  austriaci  e turchi i quali desiderano la nazionalità italiana.
nel 1831, vidi nel 1848, lo vidi anche nel 1849, venire gli  Austriaci  da questa parte; ma vidi ancora quando essi ne partirono, e
 austriaci  non amano le novità della moda: le accettano soltanto
di argomentazione riferisce ciò che sostenevano i delegati  austriaci  per tenersi sul terreno del vecchio trattato, e chiedere
cioè malgrado quei calcoli messi innanzi dai negoziatori  austriaci  in base ai nostri risultati statistici, lo sbilancio esiste
al progetto della riunione del 12 corrente ove i deputati  austriaci  Funke, Prade e Wolff avrebbero parlato intorno alla
offensiva contro l'Italia. Vi è, dunque, da attendersi gli  austriaci  siano respinti ancora più indietro sulla fronte dei
giornate del marzo 1848, che finì colla cacciata degli  Austriaci  dalla città.
immobilizzato nell'atteggiamento dell'aggressione i soldati  austriaci  che venivano nella notte contro le nostre linee per
 austriaci  fuggendo avevano fatto saltare il ponte. La strada
mantenere la padronanza della valle bisognava scacciare gli  austriaci  dalle montagne. Ardite pattuglie nostre si infiltravano più
Polizia aveva proibito che i deputati  austriaci  vi prendessero la parola, minacciando di espellerli, perché
più importanti dell'impero austriaco, ed osservo che gli  austriaci  possono fare adunata di truppe rapidamente, in due punti
 Austriaci  non erano riusciti a rioccupare Venezia, ed invano, anche
costo. Ed infatti Venezia lottò ancora per cinque mesi. Gli  Austriaci  la strinsero d'assedio per terra e per mare; ne
cima a picco su la valle dell'Isonzo. Nel maggio 1916 gli  Austriaci  vollero prendersi la rivincita, e, con grandi forze e
ebbe da allora il nome di Porta Vittoria. Finalmente gli  Austriaci  sgombrarono Milano. Al fragore della battaglia seguì
a Milano. A Milano la lotta tra gl'insorti ed i soldati  austriaci  durò accanita e sanguinosa per ben cinque giorni: dal 18 al
del 1° triennio, inesattamente calcolata dai negoziatori  austriaci  per 228, mentre è di 231 milioni, la deficienza della
a mezzo rovinato di una casa abbattuta dal cannone. Gli  Austriaci  furono ricacciati al di là del
ufficiali  austriaci  prigionieri tra questa tenera pasta d'italiani continuano a
razionali (il principio edonistico),eccellono — gli  austriaci  Sax, L'essenza e compito dell'economia naturale e I
Chiesa sulla grande strada, è l'estremo paese nel quale gli  austriaci  fossero tornati. A Raossi c'è un bel palazzone bianco di
ma assai attendibili, intorno all'attacco eseguito dagli  austriaci  con l'aiuto dei gas asfissianti il giorno 29 giugno, nella
posizioni, essa non sarà combattuta sul suolo italiano. Gli  austriaci  possono resistere durante qualche tempo e si può essere
metri. Una cosa insignificante. Ma di lì gli  austriaci  sarebbero discesi per la valle di San Valentino nella valle
misero piede a terra e tennero così bene testa agli  austriaci  mediante il fuoco di fucileria e di mitragliatrici da
colonne austriache con una spinta sui loro due fianchi. Gli  austriaci  non aggiunsero a tutti gli altri loro errori quello di una
nemico a fuggire così rapidamente che fu impossibile agli  austriaci  di fortificarsi sulla cresta dell'altipiano, ottenendo così
mesi, assistendo impassibili alle esibizioni dei soldati  austriaci  che, a spasso in piazza Duomo e in piazza della Scala con
dieci giornate di Brescia. Brescia cacciò gli  Austriaci  il 23 marzo 1849: sino al 10 aprile ne ributtò con
della resistenza fu un giovane di 28 anni: Tito Speri. Gli  Austriaci  poterono riprendere la città, solo dopo averla devastata
tra le braccia, senza poterle dare alcun soccorso! Gli  Austriaci  già battevano rabbiosamente i dintorni; e col cuore