il fio, come ogni dì novello è nuova ruga! Si canta dagli | altar | : " Lagrima e spera! ", ma chi celebra mai pianto conobbe, |
vetusta dea come la forma strangoli l'idea, come al vergine | altar | della bellezza sorga stolto e profano il basso incenso |
luce alle parvenze del mister lo impalma, e a un | altar | malinconico lo adduce. Raccogliti, cor mio, povero core! |
genti della città! - Pochi infelici accorrono ai freddi | altar | davanti; son le canute vittime dei nostri avi galanti, i |
il suo libricciuolo, accompagnava su quello la messa e gli | altar | uffizi che vi si facevano; non alzava mai gli occhi, se non |