Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: pianeti

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è l’anagrafe del migliaio di  pianeti  extrasolari schedati a fine 2011. Circa metà di essi sono
superficie calpestabile. Abbiamo poi un buon numero di  pianeti  (uno su quattro) simili a Giove ma caldi, troppo caldi per
sono gassosi: scordiamoceli. L’attenzione si concentra sui  pianeti  rimanenti, alcuni dei quali sono davvero bizzarri (per
dell’Ames Research Center della Nasa. L’autore esamina 54  pianeti  che si trovano nella “fascia di abitabilità”, cioè a una
nel 1548, Giordano Bruno non fu il primo a immaginare altri  pianeti  simili alla Terra. Ci avevano già pensato filosofi greci
numericamente infiniti. Oggi, con l’evidenza di  pianeti  intorno a quasi tutte le stelle e l’espansione senza fine
modello riusciva a descrivere abbastanza bene i moti dei  pianeti  e del Sole, e in mancanza di prove definitive poteva essere
e ne dedusse tosto che l'attrazione si esercita anche dai  pianeti  sul sole; ciò non importa ancora una vera correzione delle
perchè la stessa attrazione non si eserciterebbe anche dai  pianeti  gli uni sugli altri? Se l'effetto di codesta attrazione
rallentarsi, stare, retrocedere, riavanzare dei  pianeti  superiori è uno degli argomenti capitali che guidarono la
Da allora molte cose sono successe. Alla fine del 2011 i  pianeti  extra-solari noti erano più di 1000 e si prevede che
non mostra schiacciamento sensibile; fra tutti i  pianeti  è quello che per grandezza più richiama la Terra, il suo
questo pianeta e Giove, circolano gli asteroidi o piccoli  pianeti  ad una distanza media dal Sole pressochè settupla di quella
 pianeti  da Giove all’estremo confine del sistema, ove le masse sono
che egli paragonò con quello della Luna, con quello dei  pianeti  e con quello ancora della luce diffusa del cielo.
una pitagorica armonia che permea di sé tutto il creato: i  pianeti  e le loro variabili velocità all’afelio e al perielio sono
sono svolte tra il luglio 1969 e il dicembre 1972, tutti i  pianeti  del Sistema Solare e i loro satelliti hanno ricevuto la
in pochissimi a interessarsi alle astronavi che toccano  pianeti  remoti e roteano per anni e decenni nel vuoto siderale.
e un passo del Codice Arundel accenna all’osservazione dei  pianeti  riflessi in uno specchio.
osservazioni, e infine scopre che in realtà le orbite dei  pianeti  sono ellittiche rovesciando il punto di vista, operazione
di luminosità delle stelle prodotte dal passaggio di  pianeti  davanti ad esse, e quello che sfrutta l’ingrandimento
e quindi neppure lui è al centro dell’universo. E poiché i  pianeti  accelerano in vicinanza del Sole e rallentano quando se ne
immagini in alta definizione dei fenomeni solari e dei  pianeti  sono frutto dell’eccezionale nitidezza atmosferica del sito
nel Sistema solare il primo posto: è il più grande tutti i  pianeti  conosciuti; il suo splendore apparente, malgrado la tanto
della Terra e dei  pianeti  forma col Sole, centro comune delle loro rivoluzioni, ciò
aperto) e sentimenti religiosi. Al Sole, alla Luna e ai  pianeti  si attribuivano doti divine, e di conseguenza si riteneva
per intero quanto rispetto alla diversa velocità dei  pianeti  diversi si è or ora detto. Mentre ad esempio Nettuno fa un
esse sono diventate inquilini permanenti, e circolano come  pianeti  attorno al Sole in orbite ellittiche: di queste sono
teoria generale del moto dei  pianeti  e delle loro reciproche perturbazioni gravitazionali nel
sono soggetti alle medesime leggi di Keplero, che reggono i  pianeti  giranti attorno al nostro Sole. Se i Soli secondarii che
Keplero sta elaborando le sue “leggi” del moto dei  pianeti  usando i dati di Tycho Brahe, processo che richiederà un
Infatti essi non conoscevano che un Sole circondato da  pianeti  che formavano i sistemi di prim’ordine, e questi circondati
Accanto alla scritta brilla un Sole d’oro circondato da sei  pianeti  tra i quali c’è anche la Terra, definitivamente spodestata
rifrattore da 33 centimetri per analizzare le atmosfere dei  pianeti  e fa compiere un tentativo per fotografare la corona solare
presentano come una diretta generalizzazione dei moti dei  pianeti  intorno al sole. I movimenti in orbite quasi paraboliche (e
sistematicamente come sarebbero le posizioni dei nostri  pianeti  proiettati attorno al Sole. Un corpo centrale non sempre
la distanza del Sole dalla Terra, che le distanze tutti i  pianeti  dal Sole.