, o anche scuro: consentita sul nero qualche lievissima guarnizione bianca o viola-pallido. Per riunioni « senza troppe pretese » di sera, gli uomini
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, che era stata anch'essa una delle prime sue disillusioni personali. S'era voluta fotografare coi capelli sciolti, col vestito nuovo color viola di
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capelli sciolti e gli occhi in color di viola come il cielo del crepuscolo. Il mondo reale intorno a me era invece nitido e duro; un mondo fatto di
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cifrate, e a boccette di aceto aromatico. Il ritratto del suo bambino chiuso in una bella cornice di metallo niellato, con una viola nell'angolo, le stava
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agitarsi nel vano dell'uscio il lembo di un abito color di viola. - Signora... Era in piedi, nell'attitudine rispettosa di un uomo educato quando saluta
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pianta sola: e i grappoli pendevano gravi, con gli acini gia tinti di viola. Per la prima volta pensai che Fiora era ricca; eppure lei stessa me lo aveva
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bruna e un po' melanconica come quella della viola. La serva lo portò in cucina, lo mise a sedere sulla panca, accanto alla padrona. Questa non si
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della China color limone; poi un'altra veste di raso viola guarnita di pizzi crema; un'altra tutta bianca, che pareva un bioccolo di neve; e ancóra de
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San Remo, 10 novembre. SON qui da ieri sera. Venite. VIOLA.
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San Remo, 21 novembre. VIOLA fa sapere alla sola persona dalla quale è conosciuta, ch' ella aspetta inutil- mente da otto giorni.
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San Remo, 25 dicembre. Godeteveli. Parto domani. È inutile dirvi dove andrò; poichè è inutile che mi scriviate. Addio. VIOLA.
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Sorrento, 20 gennaio. Alla signora Viola — non del pensiero. — Mia cara, giacchè ai vostri occhi devo essere assolutamente colpevole, eccovi la mia
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Sorrento, 11 aprile. VIOLA cara! VIOLA bella! VIOLA bionda! Eccomi ginocchioni davanti a voi, con le mani in croce, la fronte sul tappeto. Lasciatemi
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Sorrento, 16 aprile. GIACINTO supplica e scongiura a mani giunte VIOLA di fargli avere un rigo, una parola qualunque sia, perchè il silenzio
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. Vi amo, vi amo, mi sento morire un'altra volta. Fatelo per pietà almeno, VIOLA. Stanotte ho tossito di nuovo e ho avuto la febbre.
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Genova, 8 maggio. Aspettatemi a Napoli, all'albergo di Russia. Verrò. VIOLA.
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giardino, dove voi eravate a passeggiare. Come siete mutato, mio povero e caro Giacinto! VIOLA è morta. FINE.
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margherita, fior delle fanciulle? Di chi la rosa fiore dei talami? Di chi la viola fiore delle tombe? Tutto passa! susurrava l'antico castano le cui fronde
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