circa la precedenza nel servirsi. Questo indicato è l'uso italiano; ché, in altri Paesi - in Inghilterra, per esempio - si suole servir prima la
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nostalgia ottocentesca, ma non piú consona al nuovo costume italiano: tollerabile tuttavia, ma a condizione che gl'inchini non somiglino troppo a quei
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ogni eccesso, andandone di mezzo il buon nome italiano. Si capisce che gli abitanti di un dato Paese giudicano i popoli stranieri dal contegno delle
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naturale, terrore dei maestri, dei genitori, degli amici. Ora il fanciullo italiano è salvato da tale contagio, e risolve il rapporto con la semplice e
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chicchessia in dialetto, sforzandosi piú ch'è possibile di parlare l'italiano correttamente e con accento puro, specialmente quando questa è una delle
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severi, la prima impressione dello squisito costume italiano; come i militi della Benemerita, restando « fedelissimi nei secoli » ai cómpiti loro
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ucciso lo spirito della cortesia; e il popolo italiano sarebbe divenuto quanto mai insolente, se esso non avesse, pur quando manchi la rifinitura
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che uno di loro mormorò: «Deve essere un italiano ». Che avreste fatto voi? Avreste protestato? Sareste venuti alle mani? Io mi contentai di arrossire e
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stanchezza, la irascibilità, la nevrastenia - come dirò altrove - quanto i rumori: e, purtroppo, popolo italiano è stato definito uno dei piú rumorosi del
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è collettivo, generale, consuetudinario; quasi istintivo. In questi ultimi anni, il costume italiano ha subíto profonde modificazioni, ma quasi tutte
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, con questi studi dal vero, sincerissima e patriottica opera d'italiano. Catania, gennaio 1908. LUIGI CAPUANA.
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È inutile enumerare le cause occasionali che hanno condotto a una parziale e temporanea crisi del libro italiano; tuttavia due mezzi infallibili
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l'aprí rise, un po' delusa, poiché il collega la pregava di tradurgli in italiano una parola dialettale molto usata nella città, ma della quale egli non
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, che sapeva di lettere e di latino, tanto che una volta, essendo stato a Roma, con un sacerdote polacco che non conosceva l'italiano si erano
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aiutarla. La mandò a prendere lezioni d'italiano, poiché a dire il vero ella scriveva piú in dialetto che in lingua, da un professore di ginnasio. Queste
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Il duca di Majoli e il Giussi, incontratisi alla Villa Nazionale, salivano la scaletta angusta della sezione napoletana del Reale Yacht Club italiano
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nulla della sua famiglia; e la moglie e la figliuolina restarono nel villaggio, straniere, parlanti male l'italiano, tra parenti non malevoli, ma
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, scrollando il capo e agitando la criniera. La Marietta faceva le lezioni di musica, d'italiano, di francese, di storia e geografia abborracciate; non
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Andrea, senza provare una commozione profonda. «....Il romanzo italiano, per vivere, ha bisogno di giovani, che, come il Valcarenghi nutrano forti
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italiano.» M. MARIANI, nella Cronaca Rossa di Milano (22 Aprile 1888).
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racconto italiano si possa concretare. Il Valcarenghi possiede qualità preziose di novelliere, prima fra tutte l'arte di rendersi simpatico, di
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... ciabattone, appunto una specie di Tartarin italiano; e v'è riescito così bene, da far ritornare ai bei tempi del Ghislanzoni. «Questo volume è forse il
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avrebbe lavorato sfogliando grammatica e dizionario. Era possibile fare le traduzioni dal tedesco in italiano e dall'italiano in tedesco con quel
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La dama bianca. Sempre nella collezione Semprevivi che s'abbella dei nomi più conosciuti e più cari al pubblico italiano, appartiene questo racconto
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italiano, L'Antologia minima, L'Italia letteraria, La Lega lombarda, Il Sole, Il Risveglio educativo, La Gazzetta letteraria, La Libreria italiana di
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gentile cosa. Matilde Servo è sempre lei, la gran maga del romanzo italiano, della forma fascinatrice, dell'osservazione precisa, brillante, penetrante, dal
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freschezza di un bozzetto dickensiano; fra le altre quel bizzarro Nostro Secolo che vorrei paragonare a un racconto di un Hoffman moderno e italiano
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