agli incendiari, agli assassini, e ripristinare l'ordine pubblico. - Quel Cipolla era persona di sua fiducia? - gli domandò il Giudice Istruttore
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volta che il bambino tornato da scuola le domandò: - È vero che voi non siete la mia mamma? - Chi ti ha detto questo? - De Marco, il figlio del
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inoltrata. Egli dovette fare un altro sforzo per fargli distendere le ginocchia. - Hanno provvisto per chi deve vestirlo? - domandò a quella donna. Colei
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quel che voi avete pensato o non pensato; domando soltanto se avete qualche carta, qualche documento nuovo.... Ne scavate uno al giorno!... - Ho scritto
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Perché andate in collera se vi domando dove siete stato? Non me lo potete dire?
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. «Che, avete freddo?» domandò la signorina. «Buon segno: vuol dire che la febbre passa: fatemi sentire.» E gli toccò la grande orecchia destra, scura e
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, domandò con voce allegra: «Oggi è la festa del padrone di casa: farete banchetto: dov'è il porcellino di latte?» «Il porcellino per la festa è su, in
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! - esclamò Sofia. - Sei tu? - domandò l'altra con una voce vibrante e calda. Le due donne si abbracciarono con effusione. Il servo colle valigie in
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rimasto tutta la notte nel suo studio, dove non c'è, in fatto di comodità, che una poltrona di pelle colle molle rotte. - E il piccino? - domandò Maria al
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Sofia aveva fatto preparare la colazione per le undici. - È troppo presto forse ? - domandò a suo marito, che passeggiava in su e in giù per il
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penna di fagiano? È la Bonamore. Domando io come si fa a venire ad un concerto serale vestita come per andare a caccia.... Sarà, per farsi osservar
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La sua indifferenza a ogni altra cosa era tale che neppure la vista del bambino che Elisabetta le depose accanto sulla panca la scosse. Solo domandò
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moglie del mio creditore; la ringrazio e le domando scusa se ho risposto quasi male alla sua offerta. Le confesso che no, non ho speranza di pagare il
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aria cattiva mi domandò se il padre non mi aveva detto nulla. Non mi aveva detto nulla, il padre: ma ripensai al discorso suo con la zia. Che cosa
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sorpresa e di dolore: mi domandò: - Ma perchè? Lo vorresti vendere? Giudicai giunto il momento di dirle tutto: momento più opportuno non si poteva trovare
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nuca e due grandi cerchi d'oro alle orecchie. Teneva in mano una lettera e guardava il numero della nostra casa. Vedendomi domandò qualche cosa, e non
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il bambino a piangere: che cosa gli faceva il cattivo uomo? Anche il cieco tendeva le orecchie: e domandò con voce quasi minacciosa: - Che, lo portano
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- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è
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rossa come una ciliegia. Rideva, batteva le mani, sembrava ammattita. - O non ringrazi il tuo babbo? - le domandò la madre. Allora, ella ebbe uno slancio
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lì, buttata di fianco sur un sedile, con gli occhietti mezzo chiusi, come svenuta. - Dov'è la spilla di brillanti? domandò vivamente la signora alla
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? - sospirò la signora. - Certo, a tenermela qui mi fa male... Era della bambina... Non saprei... - Poi, deliberatamente, domandò, come se avesse voluto
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quest'ultima osservazione avea ridato un po' di coraggio. - E tu che vita hai fatta? - le domandò Orlando.
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? - domandò la Giulia, non riuscendo a dissimulare una certa amarezza. - Bella, non dico: intanto era meno bianca di te. E poi le piaceva troppo di
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. - Perchè fugge? Di che cosa ha avuto paura? Le domandò il giovane sorridendo. - Di nulla, di nulla; ma mi pare che l'Assuntina chiami. - Io non ho sentito
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di ingenuità, di miseria, di bellezza e di dolore. Poi, sviando la mente da questi tristi pensieri, mi domandò perchè io parlassi diversamente dalle
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e Dio non esistettero più per noi, per me... mi domando se vivo ancora, o Alberto! Come le mie braccia sono vuote! E come fredde le mie labbra! Oh se
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tagliava. Appollonia, vedendo la sua signora passeggiare smaniosamente per le stanze, le domandò se si sentisse male. Aveva l'inferno nel cuore. Fino a qual
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crocchio di amici, un buon bicchiere e delle ciarle e degli scherzi, per passeggiare tondo tondo in un cortile. - Ti senti meglio? - domandò infine
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, calma, domandò come le era parso quel nido di tortorelle, e, nella sua rassegnata conoscenza degli uomini, aggiunse che non vi era punto da stupire, che
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deporlo dietro il monumento. La mamma si volse e le domandò: — Lina, che fai ? La bambina arrossì, ma rispose : — Niente. Babbo e mamma alzatisi pallidi e
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, domandò alla maggiore, col 'tono burbero che gli era abituale: — Dov'è quella strega di tua zia ? — l fuori di casa. — Glie l'hai detto: Don Paolo non vuole
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quattro punte. — Non ne mangi neppur uno? — le domandò la zia. — No, li serbo tutti al Bambino, per quando si sveglia. — Oh, amore santo! Te ne darò
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domandò : — Non c'è pericolo, è vero ? — Ma !... — risposi ridendo. E l'altro subito lo rimproverò : — Te lo dicevo ? Sarebbe stato meglio venire in
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che un bambino non soglia. Quella sera, a letto, dopo che la mamma gli aveva fatto recitare il paternostro, egli domandò: — Mamma, pane quotidiano non
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poteva. — Perchè? — domandò, dopo aver guardato i soldi. — Te ne comprerai tante chicche. Era così meravigliato, che non mi ringraziò; si allontanò
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chiave la tua mamma? — domandò il maggiore dei Colocci a Lello che era il maggiore degli Scalandri. — Perchè c'è la Commissione. — Chi è costei? — Certi
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prendersele da che non avevano più il babbo e la mamma; prima, della zia; ora, del Drago che le toglieva di mano alla zia. — Come ti chiami? — egli domandò
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rosso, e Bice seria seria. — Come avete fatto? — domandò la mamma intenerita. — È da un anno che ci pensiamo, — si lasciò scappar di bocca Neo. — Da un
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carrozza è pronta ? — domandò al servitore. — No, signorino. — Allora... partirò un'altra volta. E rientrò, con aspetto annuvolato e le mani dietro la
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il Bambino non ne aveva mangiato alcuno. Enrichetta, meravigliata, domandò alla mamma: - Ma dunque non mangia? — Al Bambino Gesù il pasto vien portato
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domenica che Lisa gli domandò: — Che dobbiamo dire? — Il paternostro, l'avemmaria. — Non li sappiamo. Ah, stregaccia! Non gli aveva neppure insegnato
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avrai tempo; la maestra viene di buon'ora. Giorgio domandò per grazia che il vestito fosse deposto sul letto in camera sua: voleva vederlo lì, mentre egli
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, che aveva preso una cert'aria impertinente, gli domandò : — Babbo, sei venuto per portarci via ? Il babbo li baciava e li tastava. Come erano sodi quei
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? - domandò maestro Titta, che voleva farla parlare. - Fingete di non capirmi, voi! Come se non si sapesse che sono tutti bell'e maritati, senza andare al
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in pieno petto; non prese tempo a stancarsi di quell'altra, nè a vederla stanca a sua volta; colse il primo pretesto di gelosia, e domandò, anzi
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brillante carriera nella letteratura drammatica. - L'autore di Gilberto forse? - domandò la signora. - Lo conosce? - No; ne ho udito semplicemente parlare; è
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del conte. - Le condizioni? - domandò il barone. - Vi dò carta bianca; l'appuntamento è per stasera, alle otto, al Caffè d'Europa. Vi prevengo
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studio, nella casa che abitava, insieme a sua madre e alle sue due sorelle, in via Vittoria. - Che vuoi? - Domandò Pietro bruscamente, celando, al suo
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? - domandò qualche minuto dopo, come se cercasse una distrazione. - Dove ti piace. A proposito... potremmo approfittare dell'invito dei signori A***, che
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della signora il nome degli intimi che venivano a chieder notizie dell'inferma. Ad un tratto il dottore rizzò il capo. —Chi è arrivato adesso ? — domandò
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