Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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disgraziata sorella nostra!... Povera Rosalia!... Era la  nostra  gioia, povera piccina... Le volevamo bene come a una
Rosalia, mamma!, Di  nostra  sorella... della vostra figliuola.
Alfio, chè avete a bere un dito di vino con noi, alla  nostra  salute l'uno dell'altro.
di Dio, pregate per noi peccatori ora e nell'ora della  nostra  morte, così sia.
la mamma... che da tanti anni non possiamo neppur nominare  nostra  sorella in sua presenza...
a bere un dito di vino tutti qui, amici e vicini, alla  nostra  salute, e far la buona Pasqua. Qua, gna' Camilla! e anche
«Medusa straniera: tale è la fiducia che nutriamo nella  nostra  nuova narrativa. E si intenda per nuova non soltanto quella
prosa - per portar anche oltre confino il messaggio della  nostra  letteratura sempre viva.
i nostri lettori a leggere questo nuovo lavoro della  nostra  forte scrittrice. Gazzetta di Napoli, 2 luglio 1899.
all'estremo loro giorno. Facciamo un sogno della  nostra  vita, quale che essa sia, luminosa o tetra, deserta o
o popolosa: facciamo un sogno vivido e invincibile della  nostra  esistenza e le sue vicende aspre ci sembreranno facili e
beato, quelle aule, in cui si iniziò e si sviluppò tutta la  nostra  vita intellettuale e morale; in cui si provò l'amarezza
in cui, in fine, possiamo rintracciare i germi della  nostra  condotta futura, del tono di tutta la nostra vita? Vorrei,
i germi della nostra condotta futura, del tono di tutta la  nostra  vita? Vorrei, però, aggiungere che la scuola, oggi, non mi
temporis acti, non possiamo vantare qualche cosa della  nostra  piú o meno lontana giovinezza, senza sentircelo
l'editore Giannotta s'é acquistato un altro diritto a la  nostra  gratitudine e riconoscenza. E noi, da canto nostro, lo
alto grado i suoi lettori - che non sono pochi! - Da parte  nostra  - ed è quasi vano il dirlo - son più anni che
moglie del mio creditore non faceva nulla per favorire la  nostra  passione. Era una donna timida, casta e buona. Mi voleva
Eppoi un calcolo era fitto tra i miei vari pensieri: "Se la  nostra  passione ci travolgesse e noi avessimo un figlio, lei non
che, talora, ciò può accadere per cause indipendenti dalla  nostra  volontà; ma, in tali casi, è doveroso chiedere scuse a chi
del resto, eravamo così: allegri e anche un po' crudeli. La  nostra  vittima era l'istitutore che ci conduceva a spasso: un
caro «duale» che, morto colle lingue antiche, rivive nella  nostra  coscienza; benedetta coscienza, dove siam sempre in due;
o sorridere per errori fatti da chi ci si rivolga nella  nostra  lingua; come sarebbe di pessimo gusto rilevare le
del Paese visitato, facendo risaltare cose migliori della  nostra  patria, o spalancar tanto di bocca di fronte a ogni cosa
da traversare, mentre già pende in brandelli la vela della  nostra  nave senza timone. Ma che ci è accaduto, dunque? Com'è che
le nostre forze? Chi ha spezzato in noi la molla della  nostra  energia? Quale mano ha strappato a noi il velo che ci
innanzi a noi, la possanza della vita e ha ammiserito la  nostra  possanza? È la fredda ragione che tanto fece. È la voce
« anima gemella », che sia degna del nostro affetto, della  nostra  fiducia, della nostra devozione, e che sappia, da parte
sia degna del nostro affetto, della nostra fiducia, della  nostra  devozione, e che sappia, da parte sua, essere affettuosa,
porteremo e alleveremo qui: diremo che è l'orfana di una  nostra  parente. Che ne pensi, tu?,, Risposi: "È meglio non andare.
durante una malattia, o se si è prestato in qualche  nostra  particolare circostanza. Speciali deferenze nei
all'interessamento che Ella mostrò di prendere alla  nostra  letteratura, e per obbedire al desiderio espressomi di
massacri degli Armeni a Costantinopoli, sulla sventurata  nostra  isola di Sardegna e sul momento critico della Spagna nella
che noi scambiammo.... Un mese dopo, il 20 maggio, la  nostra  muta promessa era compiuta.... - Come fu? - chiese il
bene, che ci sono lontani e per cui il nostro cuore, la  nostra  memoria, fremono di simpatia ininterrotta, mandare
e in casa, ciò che, oramai, non osa più di fare, neanche la  nostra  piccola borghesia, ecco che il nuovo orario si stabilisce
amici, rispose: - Niente affatto. Ma fra sè pensava: Casa  nostra  è molto più comoda, più elegante, non ci manca nulla; io lo
elastica, di bianco di bismuto e di kool, che forma la  nostra  beatitudine, citrulli che siamo! Piano, all'orecchio di
delicata, gentile, anima sensibile messa a contatto della  nostra  brutalità..... - Oh! per anima sensibile - rincrudì Merelli
tutti capaci; perchè vi sono dei momenti in cui tutta la  nostra  anima vibra come se fosse per spezzarsi, in cui soltanto
Ecco la prosa che viene a interrompere la poesia della  nostra  comunione spirituale.... Vedete, mio caro romanziere? Esse
libertà - perché si è quasi come in casa propria - però la  nostra  libertà deve conciliarsi con quella degli altri. Si capisce
che ci fanno amare tutti coloro i quali sono caduti nella  nostra  stessa miseria. La Giulia, dunque, andava quasi
ricevere una simpatica parola da Sua Maestà la Regina. La  nostra  Graziosa Signora Margherita amava molto tutto questo
passa: è un'ora, due ore: il sole è scomparso dalla  nostra  casa e sembra già cada la sera da quel cielo tristemente
protezione, devozione; in ogni caso, diamo la misura della  nostra  educazione, della nostra distinzione, della nostra finezza.
ogni caso, diamo la misura della nostra educazione, della  nostra  distinzione, della nostra finezza. Se ci fermiamo
della nostra educazione, della nostra distinzione, della  nostra  finezza. Se ci fermiamo all'angolo di una via, e ci
ci troveremo insieme, apprenderemo che essa aveva notato la  nostra  distrazione. Non è conveniente fermare sulla via amici
perché... porta fortuna! Se s'incontra una persona di  nostra  conoscenza in compagnia d'un'altra con la quale
mentre la zia stava peggio del solito, vedo davanti alla  nostra  porta una donna di campagna; secca, nera come un'araba, con
Teneva in mano una lettera e guardava il numero della  nostra  casa. Vedendomi domandò qualche cosa, e non ottenendo
in cui riceve la propria madre, o la propria suocera o la  nostra  migliore amica, o una dama di grande condizione, presso cui
d'accordo, padre, matrigna e figlia, per abusare della  nostra  bontà, della nostra carità? voscenza, nel fare il bene, non
matrigna e figlia, per abusare della nostra bontà, della  nostra  carità? voscenza, nel fare il bene, non guardate in viso a
Di ciò, in verità, ha dato sempre prove mirabili la  nostra  Marina. L'Accademia Navale di Livorno - sorta nel 1881,
padre. Non ne ero innamorata proprio niente. Veniva in casa  nostra  due volte alla settimana a giuocare al sette e mezzo; si
si scopre l'inganno, invece di accusare la falsità della  nostra  immaginazione, ce la prendiamo coll'amore che, poveretto,
divisa fra questi due pensieri che sono il fondamento della  nostra  educazione: l'onestà e l'amore. Vuol amare, primo perchè è
mentre la parte materiale di noi si anima e vive della  nostra  stessa carne... Marta non udiva, delle parole di sua madre,
miglior modo di riprendere gli sgarbati, e di affermare la  nostra  superiorità, sta appunto nel mostrarci con loro non meno
Cannizzaro un elegante calesse signorile oltrepassò la  nostra  modesta carretta da nolo. Giammai si è tanto umiliati