questa soluzione versato acido idroclorico, si formò un precipitato che l’acido nitrico dissolse colorando il iiquido in verde, finchè coll’ammoniaca si
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passava al bianco senza sviluppo d’odore ammoniacale: sciolto nell’acido idroclorico, con qualche effervescenza, era precipitato dall’ammoniaca in
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Nei bruni dei «Bagni di Livia» e delle «Nozze Aldobrandine», trattandoli coll’acido idroclorico ricavò dell’ossido di ferro, ma le tinte nere
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solfato ferroso o di acido pirogallico o di idrochinone colle quali si prosegue nella camera oscura il processo iniziatosi nella macchina fotografica
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La biacca, che è un carbonato di piombo, in contatto dell’aria perde l’acido carbonico che viene sostituito dall’ossigeno cambiandosi così in ossido
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Il bianco di piombo (biacca, cerusa, bianco d'argento, carbonato di piombo). — Si ottiene facendo reagire l'acido carbonico su di un sale basico di
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’acido carbonico sprigionato dal concime cambia in carbonato di piombo. Così le lamine si coprono di squame bianche e dure che si fanno cadere per
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farne un acetato con eccesso di base. Si fa quindi arrivare nella dissoluzione d’acetato di piombo basico, una corrente d’acido carbonico, che
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in una camera oscura e mantenuta a 30° da un getto di vapore acqueo, mentre dei recipienti appositi sviluppano l’acido acetico e l’acido carbonico.
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appositi, e pure rimanendo inalterato il processo, nelle condizioni principali di provocare l’ossidazione del piombo e fargli assorbire l’acido
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bianco di zinco. Queste sofisticazioni si scoprono sciogliendo il bianco di piombo in piccola quantità d’acqua forte (acido nitrico allungato coll
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piombo si formerà in precipitato bianco. La calce si scopre sciogliendo il bianco di zinco nell’aceto, e aggiungendo acido ossalico e quindici volte il
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I gialli di cadmio si ottengono facendo passare una corrente d’idrogeno solforato (acido idrosolforico) attraverso una dissoluzione di un sale di
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il giallo di cadmio in quattro volte il suo volume di acido nitrico. Dopo il deposito che si forma il liquido rimane verdastro. Se il liquido diventa
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dal ferro decomposto per azione d'acque e d'acido carbonico.
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acquerello, pastello e miniatura. Per verificarli si possono sciogliere in acido cloridrico mescolandovi dell’ammoniaca. Tutto l’ossido di ferro deve
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scarlatto. Il minio si scopre coll’acido nitrico che lo colora in bruno. L’alcool bollente si colora in rosso se vi è sangue di drago, ed a freddo pur si
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Nel 1829 M. Robiquetet Collin ricavarono dal trattamento della radice della Robbia, con due terzi del suo peso d’acido solforico, una sostanza
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I gialli che vanno dal giallo citrino sino al giallo aranciato si ottengono combinando l’acido cromico coirossido di piombo, ed i rossi trattando
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prodotto artificiale e coi tanti verdi a base di rame che si riconoscono malagevolmente perchè l’acido nitrico che sarebbe il reagente adatto per
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’acido nitrico e acqua, che si colora in roseo. Delle materie estranee farebbero sedimento.
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combinazioni azzurre del rame, si può verificarne la purezza facendoli bollire nell’acido nitrico, che aggiuntovi acqua e filtrato dovrà restare
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Le sofisticazioni con altri colori azzurri sono moltissime, ma l’alluminato di cobalto puro rimane inalterato in una soluzione d’acido nitrico.
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’oltremare è puro, se si scioglie nell’acido ossalico sviluppa idrogeno solforato che si riconosce dall’odore d’ova fracide, mentre l’acido ossalico prende
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azzurre, il blu di Prussia. Queste sofisticazioni si possono rendere palesi per mezzo dell’ammoniaca, dell’acido ossalico e della tintura di jodio.
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Per riconoscerne la purezza, disciolto nell’acido nitrico, non deve lasciare nessun residuo. Dei residui azzurro-scuro o rossastri o giallastri
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Fra i violetti si vede talvolta annoverata la porpora di Cassio, che è una soluzione d’oro in acido nitrico e muriatico e protossido di stagno, il
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, di forte odore che si può togliere trattando l’essenza colla calce, nel vuoto o in una corrente di acido carbonico, ma che riprende di nuovo al
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Le colle di gelatina non si possono mantenere liquide senza mescolarle a qualche sostanza che ne impedisca il corrompersi. L’acido acetico, l’acetato
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Il gesso o solfato di calce è una combinazione dell’acido solforico colla calce che si trova in natura sotto forma di pietre, dette pietre da gesso o
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grandemente l’osservazione registrata dal Wiegmann che su quegli stessi colori esperimento l’azione dell’acido nitrico ottenendo sempre l’effervescenza
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grande calore l’acido carbonico si separa e si ha per risultato la calce viva.
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sia sfuggito al Thènard che fu il primo a scoprire l’acido silicico; ma in ogni modo dal lato pittorico basta sapere che è questa cristallizzazione
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silice togliendo consistenza così al cemento; mentre conservandosi molto tempo umido il cemento esposto all’aria, l’acido carbonico dell’atmosfera
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