Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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subito, cosí  faccio  tutto.
poi,  faccio  bene tutti i lavori. Non so come faccio a fare tutto cosí
poi, faccio bene tutti i lavori. Non so come  faccio  a fare tutto cosí bene. Nelle case dove sono stata, quando
che ve lo  faccio  venire!
 faccio  da pranzo?
ci  faccio  una bella figura.)
Giulia! Se non  faccio  uno scandalo è un miracolo!
se  faccio  il bagno dopo mangiato, muoio Mi vuoi morta?
me la diresti! La luce, stavolta, me la  faccio  da me!
orrnai, che me ne  faccio  della mia sterile purità?
non  faccio  una prova con te, non potrò ballare domani.
qui? Eccomi in gabbia... come  faccio  adesso per uscire...
Giulia, non mi mettere con le spalle al muro, altrimenti  faccio  una scena...
se vi  faccio  una domanda per parte mia forse un po' indiscreta....
me non piace sfoggiare virtù al primo momento. Rifletto e  faccio  poi per il meglio.
la  faccio  venire, domani, la mia Elena, a pranzo? Cosí vede anche
Benissimo!... Basta così!... Ora, io  faccio  una corsa da Aragno... da Singer, al Colonna...per le
Anch'io, vedete,  faccio  sempre così. Quando mi accorgo di essere un ostacolo alla
Vedrà domani con che grazia ballerò e potrà dire che lo  faccio  per lei, sì e per Torvaldo, questo va da sè.
riparleremo poi! Separazione dopo un mese; vedrete! Quando  faccio  il confronto tra lui ed Ernesto di Rogheredi... Povero
ma poi mi sono rassegnata, e mi son trovata un'occupazione.  Faccio  la fotografa. Giro in automobile, e faccio delle fotografie
un'occupazione. Faccio la fotografa. Giro in automobile, e  faccio  delle fotografie per un settimanale. Qualche volta, càpito
settimanale. Qualche volta, càpito qui. Mi riposo un po',  faccio  il bagno, e se c'è lui chiacchieriamo, perché siamo rimasti
 Faccio  del riso al burro? Va bene. Mi sono alzata tardi,
no, no! Tanto di cappello non lo  faccio  a nessuno. A cui renderei il saluto, può darsi. Ma gente
E Gastone appare. Io stendo il mio Ollendor sulla tavola e  faccio  per cominciare. E la madre si mette a sedere a canto al
una proposizione in francese, la traduco in inglese e la  faccio  ripetere a Gastone. Ma quella! Quella voleva la grammatica,
mi date altri fastidi. Tu non sai, nessuno sa la vita che  faccio  da tre mesi. Nessuno. Prenditi il governo, i conti, il
maglietta a righe molto sudata. Mi ha detto: Le dispiace se  faccio  il bagno?
E lei si è messa a ridere, e ha detto: Perché no? Ma prima  faccio  il bagno. E ha fatto il bagno, e dopo è venuta fuori con
a questa ragazzotta mi veniva di raccontare tutto, come  faccio  adesso con te. E le ho detto: Ma lei perché l'ha piantato?
tanto lontana da questo. Me lo ha tolto.... e non glie ne  faccio  rimprovero, ma poi, subito è venuto quasi a scusarsi, e a
sei trote dell'Arve, pescate stanotte a Chamonix, squisite.  Faccio  colazione con voi.
pensiero è lì sempre, ma ne  faccio  passare degli altri davanti. Non ho imagini profonde. Mi
ti  faccio  ridere, vuol dire che non ti senti stregato. Vuol dire che
Ma questa è la volta mia. È la volta che gliela  faccio  pagare per tutte! Ah! Sì! svelerò il trucco! Svelerò tutto!
credo, mi  faccio  tanta pena a me stessa. Siamo stati troppo insieme noi due.
con tanta... come dire?... con tanta brutalità... Ma io  faccio  dolcemente... teneramente mie le frasi secche ed irose del
un desiderio solo: ridarti in tanto amore tutto il male che  faccio  e non capisco!...
di che?... Rubo, forse?...  Faccio  del male alla gente?... Oh, Dio! Dico qualche bugia... per
tua!... E se mi piego a questa soluzione disperata, io lo  faccio  per te... per noi... capisci?... Se la vita è spietata, chi