Così gridava, ancora pochi anni or sono, il venditore di focaccine all’essenza di rosmarino.
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Il cialdonaro, il venditore notturno di cialdoni dalla voce stentorea che gridava: — Cialdonâroo, cialdonii: quattro per un bajocco!
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Uno fa da venditore di cocuzze o di cocommeri, i quali sono rappresentati da un certo numero di giocatori. Viene un compratore e cerca d’una buona
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Da noi si chiamano anche caterinóne e mmandoline. Ed ecco perchè nel venderle il venditore grida: — Caterinonee grossee e tteneree: so’ der giardino
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Dal giorno dell’Ascensione in poi questo venditore, quasi sempre un contadino marchigiano, va la mattina, vendendo la gioncata che tiene in un
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Nelle ore afose dell’estate, sotto alla sferza del sollione, s’udiva e s’ode ancora, sebbene più raramente, il lamentevole ritornello del venditore
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Il venditore di abacchi, nella stagione autunnale, e di capretti, in primavera, percorreva la città con la sua cavalcatura munita di due grandi ceste
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Il venditore di confettacci ossia il confettacciaro: — Confetti, conféee! Chi vvô’ li confèttii? Gli affittuari di sedie o luoghi adatti a godere lo
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voracità sul bajocco di carne che il venditore getta loro in pasto.
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Tutte le vigilie delle feste dei Santi e delle Madonne, in cui si era soliti illuminare le finestre delle case, questo venditore andava in giro per
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? — Pijatevelo da voi — gli risponde il finto venditore, e gli esibisce il di dietro del suo carico, che il compratore solletica e pizzica fingendo di prendersi
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Adesso se ne vede qualcuno raramente; ma prima il Sabato santo, nella mattina, questo venditore andava con un carrettino colmo di fiori e di erbe
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Il venditore di pere cotte, va attorno nelle ore afose del caldo, cantando con voce stentorea una lunga filastrocca di parole per attirare i
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. Bianca la noce!: Far fiasco in segno sconcio. Grida del venditore di noci. Bicchiere: Ano. Farsi arrotà’ er bicchiere, vale..... Bigónzi: Calzoni
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