delle dita, e poi immediatamente col polso. Allorchè vince, prende il posto del compagno, e il giuoco seguita a piacere.
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li vostri figlioli a la dottrina cristiana; chè si nun ce li manderete, ne renderete conto a Ddio!". La quale cantilena era succeduta e seguìta da
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, Marcondìrondirondà". E gli avversari: "E noi ce l’arimetteremo, Marcondìrondirondà". Cantilena che seguita a piacere fra i contendenti, finchè non si viene
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del compagno: Bocca tua, e seguita: Qual’è mejo: La mia? O la tua?". Quello dei due a cui si ferma la parola tua si mangia il confetto.
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soffio, batte le palpebre e mostra spavento. Al che il primo sclama ridendo: — Vedi che hai avuto pavura! E il passatempo per lo più ricomincia e seguita
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non poteva esser preso dalla forza pubblica chi si ricoverava in luogo sacro. Chi viene preso o perde il posto, passa nel mezzo, e il giuoco seguita.
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il giuoco, la mamma, sempre seguìta dagli altri, finge di bussare alla casa del diavolo, e domanda al portiere: — Quanto sta a uscì’ er padrone? Ed il
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giuoco seguita quindi a piacimento dei componenti il medesimo.
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ricomincia e seguita a piacimento". Così lo descrive il chiaro prof. Morandi alla nota 7a del sonetto del Belli: Li ggióchi.
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incomincianno a contà’ dar giocatore stabilito uno se seguita in giro da dritta a mmancina uno doppo l’antro, dua; tre, quattro, ecc. un nummero pe
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’un mànico de paletta. — Passate sotto a la mi’ casetta. Allora la ragazza che sta in coda, seguìta dalle altre ragazze, sempre tenendosi per le mani
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questi s’ingegna d’indovinare, la cosa che deve eseguire è costantemente seguìta dal suono di un campanello o da altro suono che il capo-giuoco farà
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fa ’na fattura potente e fforte Che nu’ la possi lasciare fino a la morte". Qui ppoi se lega er fazzoletto e sse seguita a ddì’: "In questo modo té
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nonno si è allontanato, essi dietro gli fanno un coro di pernacchie. E il giuoco, sudicietto e puerile, seguita di questo passo a volontà dei giocatori.
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ppoi er male seguita bbisogna mutà’ aria. Ar tempo d’una vorta, mutà’ aria, nun voleva mica intenne d’annà’ ffora de Roma. Voleva intenne d’annà’ a
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ssegno che nun c’è ppiù speranza de guarizzione. Quanno piove, che ppassa un morto, seguita a ppiove per antri tre ggiorni sani. Mette e’ llume a li
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antro vino che quello der giôco. Vordì che quelli che intanto che magneno so’ invitati a ffa’ la Passatella ponno puro seguità’ a mmagnà’ e a bbeve. Però
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