Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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questo tentativo andò a vuoto  per  la Vigilanza dei nostri e per il rapido intervento delle
questo tentativo andò a vuoto per la Vigilanza dei nostri e  per  il rapido intervento delle artiglierie.
nelle ore stesse del suo collega l’acquavitaio, e su  per  giù, con lo stesso tono di voce, dice: — Caffè, per un
e su per giù, con lo stesso tono di voce, dice: — Caffè,  per  un soldo!
si collocavano lungo la strada e chiedevano l’obolo: —  Per  quelle povere anime che pregheno Ddio per nnoi! La
l’obolo: — Per quelle povere anime che pregheno Ddio  per  nnoi! La Compagnia della Morte aveva, come è noto, per
Ddio per nnoi! La Compagnia della Morte aveva, come è noto,  per  istituto di andare a raccogliere i poveri morti abbandonati
istituto di andare a raccogliere i poveri morti abbandonati  per  le campagne che poi seppelliva nel suo Oratorio. I due
con voce profonda e cadenzata: — Poveretti che moreno  per  le campagne e seppelliti per l’amor di Dio in questo santo
— Poveretti che moreno per le campagne e seppelliti  per  l’amor di Dio in questo santo loco.
 Per  il passato era israelita e per offrire la sua merce si
il passato era israelita e  per  offrire la sua merce si esprimeva così: — Lo sciabbichèllo
zitelle sperse di Sant’Eufemia andavano  per  le strade cantando specialmente di notte: tantochè il
Viva la Santa Lega!; questo vomo perchè soleva gridare  per  Roma: Fate-ben-per-voi era anche dal popolo chiamato:
era anche dal popolo chiamato: Fate-ben-per-voi e tenuto  per  vomo santo". E il Volena, nelle sue Cose memorabili,
che spesso soleva ripetere: Fate-ben-per- voi. Era tenuto  per  santo, e in tal credito presso il papa e principi, che
pericolanti. Ne trovò una che gli piacque, e se la prese  per  moglie e perse tutto il credito. Andava poi per Roma con un
se la prese per moglie e perse tutto il credito. Andava poi  per  Roma con un paro di bilancie, attaccate ad un bastone, in
nell’Isola di Ponte Quattro Capi; vi fecero l’Ospedale  per  gl’infermi; e andavano la sera per Roma con un campanello,
vi fecero l’Ospedale per gl’infermi; e andavano la sera  per  Roma con un campanello, dicendo: Fate-bene-Fratelli!".
di artisti, ridotti a far pupazzi e a portarli in giro  per  le vie, cantando per vivere: — Figurinâio, figurinâio!
a far pupazzi e a portarli in giro per le vie, cantando  per  vivere: — Figurinâio, figurinâio!
due capi-giuoco,  per  esempio, la conta e la mamma, si mettono prima d’accordo,
e la mamma, si mettono prima d’accordo, ma in segreto,  per  dare un nome convenzionale all’inferno ed un altro al
un nome convenzionale all’inferno ed un altro al paradiso.  Per  esempio, riso all’inferno, e céci al paradiso. Quindi si
riso all’inferno, e céci al paradiso. Quindi si pigliano  per  le mani, tenendole tese e alzandole in alto per lasciarvi
si pigliano per le mani, tenendole tese e alzandole in alto  per  lasciarvi passare di sotto i compagni, i quali, formando
E i due capi-giuoco soggiungono: — Le porte sono uperte,  per  chi cce vôle entrà’. Ed i compagni vi passano. L’ultimo di
in paradiso. Poi si ricomincia da capo, e l’ultimo che sta  per  passare, torna ad esser fermato, interrogato e condannato
ogni sillaba delle parole con un vi, con un ti, ecc.  Per  esempio, per dire: Bada che ruba, diranno: Vibavidavi che
delle parole con un vi, con un ti, ecc. Per esempio,  per  dire: Bada che ruba, diranno: Vibavidavi che viruvibavi,
ecc. Un suonatore di teatro, un musicante, ad esempio,  per  dire che sta in bolletta, dirà ai suoi colleghi: Sto ssénza
anche: Nu’ stanzia pila in berta. Un vetturino o cocchiere,  per  dire a un suo collega che ha più debiti che crediti, dirà:
che crediti, dirà: So’ più lladri che sbirri. Un macellaio  per  non far capire a’ suoi avventori che il tal pezzo di carne
carne va in malora o puzza dirà col suo garzone di bottega,  per  esempio: Quel lòmbo va da Meo, o anche: va da Mariòtti. E
poco solido, mal costruito, vi dirà: è un marangòne.  Per  la ragione, che molti anni or sono in Roma un certo
erano dai conoscitori male giudicati. Quindi d’allora,  per  i falegnami, ogni mobile male costruito è un marangone.
giorni prima,  per  le strade che dovevano essere percorse dalla processione,
davano in fitto i damaschi verdi, azzurri, rossi o gialli  per  adornare i davanzali delle finestre. Essi gridavano: —
i davanzali delle finestre. Essi gridavano: — Apparati  per  li finestri per la processione! La strada che doveva
delle finestre. Essi gridavano: — Apparati per li finestri  per  la processione! La strada che doveva percorrere la
ragazze che giuocano si prendono  per  le mani e formano una catena. La mamma e il capo-giuoco si
e formano una catena. La mamma e il capo-giuoco si pigliano  per  le mani e le alzano tenendole tese per lasciarvi passare di
si pigliano per le mani e le alzano tenendole tese  per  lasciarvi passare di sotto le compagne. Quella che sta in
a ccapo a la mi’ pigna? E l’altra risponde: — Cé sto io. —  Per  chi? — Per una donna. — Che ha fatto? — Figlio maschio. —
la mi’ pigna? E l’altra risponde: — Cé sto io. — Per chi? —  Per  una donna. — Che ha fatto? — Figlio maschio. — Com’è
sta in coda, seguìta dalle altre ragazze, sempre tenendosi  per  le mani, passano sotto alla volta formata dalle braccia
israelita: — La fittuccia, donnee! — Il cottone  per  le calze, donnee!
matarazzaro, figura grave e maestosa,  per  farsi udire bastava battere le bacchette.
correndo deve acchiappare uno de’ suoi compagni, il quale  per  non esser preso fa giravolte, cavallette, come si dice, e
loro il cammino, ed allora la conta lascia andare il primo  per  correre dietro all’importuno. Colui che viene preso è
che dir si voglia. Siccome in questo giuoco non v’è tana  per  riposare, allorchè il giocatore rincorso è stanco si ferma
rincorso è stanco si ferma e grida: Co’ le bbône o pace,  per  non essere oltre molestato. Allorchè esso ricomincia a
Se al giocatore rincorso gli falla un piede e cade,  per  non essere preso grida all’istante: Tèra, tèra, nun fa
al capo-giuoco o alla conta, il sassolino che ha raccolto  per  dimostrargli che ha veramente toccato la terra.
una brecciolina, un anello o qualcosa di simile, e passa  per  ordine, dall’uno all’altro giocatore per deporre nelle mani
di simile, e passa per ordine, dall’uno all’altro giocatore  per  deporre nelle mani di essi l’oggetto ch’essa serra nelle
sempre continuando il giuoco e ciò anche dopo lasciatolo,  per  ingannarli. A giro compiuto stanno tutti in silenzio ed in
allora passa a fare da mamma; se no, paga un pegno  per  poi fare la relativa penitenza.
scopo di scacciare piccoli reparti nemici che insinuatisi  per  i valloni del massiccio della Tofana e per quelli del
che insinuatisi per i valloni del massiccio della Tofana e  per  quelli del gruppo del Cristallo disturbavano la nostra e
notte, respingemmo insistenti tentativi fatti dal nemico  per  avvicinarsi alle nostre linee.
tagliatore di legna da fuoco, che andava  per  Roma, cercando lavoro con la scure in collo.
che sta dietro a tutti, il quale rimasto diritto, salta uno  per  uno i compagni, incurvandosi poi anche lui dopo l’ultimo
l’ultimo saltato, mentre il primo alla sua volta si drizza  per  far egli i salti, e così di seguito.
 per  lo più abruzzese. Egli canticchia nel suo dialetto e con
stentorea che gridava: — Cialdonâroo, cialdonii: quattro  per  un bajocco!
pronto ad afferrare il primo di essi che non tocchi ferro.  Per  esempio: una serratura, una spranga, una chiave, ecc.; e fa
una serratura, una spranga, una chiave, ecc.; e fa di tutto  per  poter riuscire nel suo intento; quindi adopra l’astuzia,
nel suo intento; quindi adopra l’astuzia, l’agilità, tutto,  per  insidiare un compagno a spostarlo dal ferro, ed occupare il
in foglie Tre quaglie cotte in foglion Piglia le quaglie  per  le coscie, I quaglion per li coscion. 8. Tazze e ccatazze,
in foglion Piglia le quaglie per le coscie, I quaglion  per  li coscion. 8. Tazze e ccatazze, il principe di Catazzi
8. Tazze e ccatazze, il principe di Catazzi manda a Nnapoli  per  tazze. Risponde il tazzarolo che in Catazzi non ci son
non ci son tazze che il principe di Catazzi manda a Nnapoli  per  tazze. 9. Trentatre carrozze con trentatre cavalli veniveno
quella tavola di signoroni. 11. Tre bbarchette che vvanno  per  mare Tutt’e ttre si fanno tregare. Trega e ritrega, larga
larga la foja, stretta la gregna Tre bbarchette che vvanno  per  legna. 12. Dentro l’orto de Fabbion C’è una pianta di
Ch’ha ffelputo a mme e a tte? 14. Questa porta è aperta  per  chi pporta. Chi ppoi non porta parta poco importa. 15.
tutti regolari austriaci, e numerose casse di munizioni  per  artiglierie, di cartucce e di viveri.
depositeno sopra un sasso er veleno che cciànno in bocca,  per  ringozzasselo doppo quanno hanno bbevuto. I’mmodo che si
che si uno è sverto, mentre stanno a bbeve, a sversaje  per  tera er veleno, quer serpe nun sarebbe ppiù vvelenoso. Va
anch’esso  per  le strade, con la sua merce affastellata sopra un
raccoltina presente la feci  per  dare un’idea delle piccole industrie nomadi scomparse o
soggiorno in Roma, raccolse e pubblicò alcune nenie udite  per  le strade; così il Kastner, il quale nel suo pregiato
secolo XVIII — e la notte tutti gli acquavitari che girano  per  le strade... sono pagati per fare le spie. E ciò secondo il
gli acquavitari che girano per le strade... sono pagati  per  fare le spie. E ciò secondo il sistema del cardinale
Francesco Barberini; il quale aveva le sue buone ragioni  per  prendersi cura di collocare in tutte le primarie famiglie
sommessi ma secolari della umanità che soffre e che lavora.  Per  l’intelligenza del lettore, mi è indispensabile il far
"Vie, voci e viandanti della vecchia Roma". E ciò anche  per  non rifare inutilmente un lavoro del quale non c’è più
e di pochi ninnoli di scarto; ma portavano bensì in giro  per  le contrade e per le case drappi di valore, utensili,
di scarto; ma portavano bensì in giro per le contrade e  per  le case drappi di valore, utensili, oggetti d’arte, novità
banchieri e mercanti, d’ordinario assai ricchi, i quali  per  non discostarsi troppo dal centro, accumulavano le
secoli indietro non s’identificano subito i carnifices  per  macellai, i mueliones per carrettieri, gli equi forensium
subito i carnifices per macellai, i mueliones  per  carrettieri, gli equi forensium per cavalli forestieri; e
macellai, i mueliones per carrettieri, gli equi forensium  per  cavalli forestieri; e più tardi gli straz zaroli per
per cavalli forestieri; e più tardi gli straz zaroli  per  mercanti di seta greggia, i pelacani per conciatori di
gli straz zaroli per mercanti di seta greggia, i pelacani  per  conciatori di pelle, i repezzini di Genova (rimendatori),
tutte le cose che si vanno vendendo dagli artigiani  per  Roma, dopo aver notato i principali mercati a Campidoglio e
detti, si aggiungevano numerosissimi artigiani i quali  per  le difficoltà di procurarsi una clientela fissa ed una
officina in vista del pubblico, giravano tutto il giorno  per  accaparrarsi lavoro. "Passa il chiavaro, e cerca
i destri Parla con un che va vendendo il vino. Ecco  per  Roma infiniti maestri Col sacco in spalla e in mano un
portarsi in giro le francesche, specie di scarpette  per  donna fatte all’uso di Francia; le cornacchie, le scarpe di
scarferoni o scarferotti e i frattoni, ripiego economico  per  difendersi dalle pozzanghere e dalle spine delle fratte in
del 1464 tolta da un Ms. Casanatense, apprendiamo che  per  le vie di Roma le venditrici di erbaggi gridavano: il
e curiosi particolari ricordando i venditori di farinelle  per  gli infermi, quelli di puleggio per le doglie del fianco,
venditori di farinelle per gli infermi, quelli di puleggio  per  le doglie del fianco, altri di secreti per la così detta
di puleggio per le doglie del fianco, altri di secreti  per  la così detta mala macchia, o per campar dal morso dei
fianco, altri di secreti per la così detta mala macchia, o  per  campar dal morso dei serpenti: e finalmente gli spacciatori
* * * "Parimenti veniamo a sapere che i venditori ambulanti  per  invogliare le signore a comperare la seta valutata in quei
erano sì accette al bel sesso che i giovani innamorati,  per  aver l’occasione di parlare alle loro belle, si
cima di Val Bella tentativi di pattuglie nemiche fallirono  per  la pronta ed efficace reazione della nostra difesa.
racconciando panni vecchi; e quindi andavano gridando  per  la città — Chi accóncia pânnii?!
nemiche tentarono allora sforzi vigorosi  per  arrestare i progressi del nostro accerchiamento coi
in nostro possesso. Il presidio, divisosi in gruppi, tentò  per  più vie di sfuggire all’accerchiamento; lasciò però nelle
da la parte de man dritta. C’è cchi sse mette a ppanza  per  aria; ma a ppanza per aria nun se dorme accusì ariposati
dritta. C’è cchi sse mette a ppanza per aria; ma a ppanza  per  aria nun se dorme accusì ariposati come se dorme da la
de sicuro la mmatina appresso, nun v’addormite mai,  per  carità, da la parte der core; si nnó un stravaso,
abruzzese. Va curvo  per  il peso di una canestra nella quale porta una quantità di
attive ricognizioni  per  parte delle nostre truppe conducono a scontri con nuclei
di castigare col fuoco questa lingua che vi è stata data  per  benedirlo e non per offenderlo"3.
fuoco questa lingua che vi è stata data per benedirlo e non  per  offenderlo"3.
bosco sul costone occidentale di Monte Piana valle di Rienz  per  disturbare le nostre occupazioni, ma furono respinti.
di monte Granuda e di Cuel Tarond fallì completamente,  per  quanto eseguito in forze ed accuratamente preparato dal
il mandataro della Compagnia Israelitica della Morte,  per  le strade del Ghetto, con in mano un bussolotto di ferro
le strade del Ghetto, con in mano un bussolotto di ferro  per  raccogliervi le elemosine, precedeva i convogli funebri, a
il nostro articolo la, significa precetto religioso, ma  per  estensione, almeno tra gli ebrei di Roma, convoglio
le finestre delle case, questo venditore andava in giro  per  le strade di Roma, spingendo un carrettino, ricolmo di
Santo o la Madonna festeggiati), chiamate Lanternoni. Egli  per  invitare la gente a comperare la sua merce, gridava con
sulla vetta del Cimone mandò a vuoto ogni tentativo nemico  per  occupare stabilmente la posizione e rafforzarla.
regione del Grappa, riparti d’assalto avversari, tentarono  per  tre volte l’attacco delle nostre linee del Solarolo: furono
ridendo: — Vedi che hai avuto pavura! E il passatempo  per  lo più ricomincia e seguita per un pezzo a piacere dei
pavura! E il passatempo per lo più ricomincia e seguita  per  un pezzo a piacere dei bambini.
ad incendiare le armature che il nemico stava erigendo  per  riparare le cupole del forte di Doss di Sommo
disperse con tiri aggiustati una colonna nemica discendente  per  la valle della Keritnica e bersagliò sul Rombon nuclei di
certa quantità di fanciulli o fanciulle, prendendosi  per  le mani, formano una lunga catena, e correndo fanno le
Ma invece, i birichini, già d’intesa fra loro, circondano  per  sorpresa il primo ragazzo o la prima persona che s’imbatte
Santa Maria sono stati segnalati forti reparti nemici che  per  il vallone Tominski si dirigevano verso quella piazza.
piccolo di fanciulli e fanciulle fanno ruota prendendosi  per  mano e, mentre girano, canticchiano: "Palazzo, palazzo
la faccia che guarda fuori del circolo, sempre tenendosi  per  mano alle compagne. Quando poi tutti i giocatori si sono
con coscienza che essi sono autenticissimi e precisi,  per  averli non soltanto veduti fare, ma per avervi a buona
e precisi, per averli non soltanto veduti fare, ma  per  avervi a buona parte di essi personalmente preso parte. Non
avvertire i lettori che molti degli stessi giuochi, quali  per  esempio: a Pallina, a Campana, a Picchio, a Sartalaquaja, a
a Arzà’ la stella, i fanciulli usano praticarli  per  ordine e a seconda delle stagioni. Così, per esempio, in
praticarli per ordine e a seconda delle stagioni. Così,  per  esempio, in autunno alzano le stelle, giuocano a Nizza e a
e Quota 144 nuovi violenti attacchi, completamente falliti  per  l’assidua vigilanza e la salda resistenza dei nostri.
Si fa la conta, e a chi va il punto, è il primo a tirare  per  cogliere in buca. Se ci coglie dice agli altri compagni:
in cui si trovano, devono essere dai loro giocatori tirate  per  cogliere in buca, e se ci vanno, far nè più nè meno di
nè meno di quanto ha fatto la conta. Se la pallina tirata  per  cogliere in buca si ferma prima o poi, sta bene; ma se per
per cogliere in buca si ferma prima o poi, sta bene; ma se  per  caso oltrepassa il limite stabilito, il giocatore cui
suo rivale, non gridi prima di lui: Fôco, la pulizzìa! Se  per  caso la pallina da colpire fosse un poco interrata e il
da colpire fosse un poco interrata e il giocatore di essa,  per  averne vantaggio, grida all’avversario, o a colui che la
mostra  per  lo più d’inverno, nelle ore pomeridiane. Come il suo
o trilló (già lippa) sull’estremità del quale dà un colpo  per  farlo saltare in aria; e, saltato, tornarlo a colpire a
più lontano che può. Il compagno, a sua volta, si reca  per  rilevarlo; e, fermatosi al posto dove il trilló è caduto,
sua bacchetta, si adopera ad investire a volo il trilló  per  ricacciarlo distante. Se egli lo coglie resta vincitore; se
Questo giuoco ha subìto, col tempo, varie modificazioni.  Per  esempio. La conta, la prima volta, nel tirare la nizza, non
sull’un dei capi, e mentre rimbalza, si ribatte a volo  per  mandarlo più lontano. Chi lo spinge a maggior distanza, o
stesso bastone, è dichiarato vincitore. E il perditore deve  per  penitenza portarlo a cavacecio, cioè a cavalluccio o

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