Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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venne abbattuto un velivolo nemico. Uno degli aviatori  fu  ucciso; l’altro, ferito, fu fatto prigioniero.
nemico. Uno degli aviatori fu ucciso; l’altro, ferito,  fu  fatto prigioniero.
 Fu  respinto con gravi perdite.
reazione nemica  fu  molto vivace.
sul Carso  fu  felicemente respinta un’avanzata dell’avversario verso
il nemico  fu  ricacciato e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri.
ieri azioni prevalentemente di artiglieria. Quella nemica  fu  più attiva contro le nostre posizioni di Zugna, in Valle
Lagarina, e ad est del torrente Maso, in Valle Sugana.  Fu  constatato l’intenso uso da parte dell’avversario di
dell’altopiano Carsico L’attività delle artiglierie  fu  ieri molto grande.
di prigionieri. Un violento contrattacco dell’avversario  fu  nettamente respinto. Una compagnia nemica fu nettamente
fu nettamente respinto. Una compagnia nemica  fu  nettamente annientata dal nostro fuoco.
pomeriggio del primo settembre  fu  abbattuto un velivolo nemico ed un altro venne costretto ad
sera del 22 l’avversario rinnovò l’attacco sul Civaron, ma  fu  prontamente respinto.
attacco di fanterie contro le nostre posizioni sul Civaron:  fu  nettamente respinto.
zona del Tonale una violenta lotta  fu  combattuta, nella giornata del 23, per il possesso del
e Redival alla testata di Valle Strino Noce. Il Torrione  fu  più volte conquistato e perduto. Infine a motivo della
nemica  fu  particolarmente intensa contro le nostre posizioni di Monte
qualche punto era riuscito a penetrare nelle nostre trincee  fu  poi dai nostri immediati contrattacchi nettamente
artiglierie tirarono su Cormons, Valisella e Gorizia, ove  fu  di nuovo colpito l’ospedale: alcuni militari di sanità
tentò ieri una irruzione nei nostri trinceramenti di Dolje:  fu  subito respinto.
volta l’attacco della nostra posizione di Monte Piana, ma  fu  respinto con gravi perdite.
la notte sul 17, il nemico tentò due piccoli attacchi:  fu  respinto e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri.
avversaria  fu  notevolmente attiva con tiri di molestia lungo il Piave e
attacco contro le nostre posizioni di Punta del Forame, ma  fu  ricacciato con perdite.
ogni volta dal nostro fuoco,  fu  contrattaccato alla baionetta e disperso dai valorosi
efficaci contro obbiettivi di Valle Drava. Quella nemica  fu  particolarmente attiva nell’Alto But e nella zona di Plava
Monte Corno, in Vallarsa, un tentativo di sorpresa nemica  fu  sanguinosamente sventato dalla nostra artiglieria e da
posizioni di Monte Coston a nord–ovest di Arsiero, ma  fu  respinto con perdite.
posizioni ad est di Gorizia e a nord di Oppacchiasella.  Fu  subito respinto.
contro l’altura di Quota 144 a nord–est di Monfalcone.  Fu  ovunque nettamente respinto.
Isonzo) e fra Volzana e Cemponi (sud–ovest di Tolmino);  fu  ributtato con perdite.
violento  fu  il tentativo fatto dall’avversario la sera del 6 contro le
lago di Ledro, riuscendo a mettere piede in uno di essi: ne  fu  subito scacciato.
di rioccupare il terreno perduto nel giorno precedente.  Fu  costantemente respinto dai bravi difensori che catturarono
preceduti e sostenuti da bombardamento di estrema violenza.  Fu  ogni volta ributtato con gravissime perdite e lasciò nelle
battaglia aerea  fu  assai viva su tutta la fronte Giulia. Le nostre squadriglie
di ieri. Si ebbero tre morti ed alcuni feriti. In Gorizia  fu  sfondato il tetto della Chiesa di San Giovanni.
nostre truppe dall’alta Valtellina e la colonna nemica  fu  contrattaccata e respinta.
sulle pendici orientali dei Monti Dragjsec e Baba, ma  fu  attaccato con grande impeto battuto e travolto.
maggiore entità ed importanza  fu  l’azione che l’avversario tentò il mattino del 9 contro la
come  fu  fabbricata la cchiesa de Santa Maria Maggiore che
lo spazio pe’ frabbicacce la cchiesa: che, infatti, ce  fu  fabbricata a spese tanto de quer principe che de quer papa.
e nei pressi di Cima Cista in Val Sugana. Ovunque il nemico  fu  costretto a ripiegare con perdite. Sul costone di Redival
sagrilèggio, uno scànnelo, da nun potesse dì’! Er gendarme  fu  mmesso in prefosso; la cchiesa fu serrata nun so ppe’
potesse dì’! Er gendarme fu mmesso in prefosso; la cchiesa  fu  serrata nun so ppe’ quanto tempo, finchè nun fu
la cchiesa fu serrata nun so ppe’ quanto tempo, finchè nun  fu  riconsacrata; e quanno lo fu, ce se lassò e’ lladro in
e quanno lo fu, ce se lassò e’ lladro in libbertà che nun  fu  arestato che ddoppo un sacco de cerimogne. Quanno quarcuno,
In virtù di tenacissimi sforzi generosamente compiuti,  fu  possibile strappare talune forti posizioni sull’alto
squadriglia da bombardamento. Un apparecchio avversario  fu  costretto ad batterrare nella piana di S. Lucia (Tolmino) e
la Santa Casa de la Madonna  fu  pportata da ll’angeli da Nazzarette a Lloreto, l’angeli je
da Malga Cherle l’attacco della nostra ala sinistra; ma  fu  egualmente ricacciato e lasciò nelle nostre mani alcuni
Tra le nostre truppe dell’Alto Piave e quelle di Val Degano  fu  combinata una serie di operazioni intese a scacciare
ferroviaria nella valle del torrente Bazza (est di Tolmino)  fu  ieri obiettivo delle nostre armi aeree. Nella mattinata una
de dì ogni sempre: "Ca...!" . Và con sé che quanno  fu  ffatto papa, quela parola sempre in bocca nu’ je stava ppiù
co’ le converse, era addrittura un vero scànnelo. Accusì  fu  cche llui puro se ne appersuvase; e, ppe’ llevasse er
antistante, riuscì a porre piede sulla quota 703, ma ne  fu  subito ricacciata dal presidio e dai rincalzi con accanita
Volete sapé’ er perché? Perchè quell’arco de trionfo  fu  ffatto a Ttito imperatore, quanno aritornò a Roma da l’avé’
era una testa di morto, dicendo che havea mal pesato. Gli  fu  creata una canzone , che diceva: "State attenti, che
con un crocifisso in mano facendo animo a’ soldati, e vi  fu  ferito da’ Turchi. In detto tempo principiò in Roma la

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