Ora ecco qui tre serie che io vorrei risolutamente chiamare serie darwiniane. Nell'albero simbolico in cui abbiamo per un istante rappresentato il
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distanza; da provare una decisa avversione a subire questo supplizio di Mesenzio a cui certi curiosi cervelli di naturalisti ci vogliono condannare. Ma
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estremi che sono 85° e 64°; ma nelle scimie troviamo un massimo poco discosto dal minimo umano; nel giovane orang-outang, in cui la prima dentizione
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fibula; là carpo, metacarpo e falangi, qui tarso, metatarso e falangi. Ma nella sfera di questa omologia, è possibile una tale modificazione per cui la
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detta mano posteriore de' quadrumani è un vero piede, al quale si attacca un muscolo lungo peroneo, le cui dita sono munite di un muscolo flessore breve
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quelli dell'olfatto e della vista; la seconda è quella in cui propriamente si concentrano quelle nobili attribuzioni che nel linguaggio ordinario sono
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organo nobilissimo, un qualche carattere deciso, non di sola quantità, per cui l'uomo si distingua dalle scimie: ma anche questa speranza si dilegua
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. In questa, come in tante vicissitudini in cui è posto l'ingegno umano, il peggiore sistema è quello de' sistemi misti, di quelli ibridi filosofici che
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in qualche cosa per cui, anche senza volerlo, egli si sente astretto a fare all'uomo un posto distinto nella creazione.
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naturale, ossia alla legge di conservazione di quelle fortuite variazioni dal tipo, che pongono gli individui in cui si sono manifestate in grado di riuscire
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