Le emissioni in onde lunghe, medie e corte applicano la modulazione in ampiezza (Am). I suoni sono cioè “impressi” sull’onda portante come variazioni
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In Italia, dopo un periodo di emissioni sperimentali dagli studi Rai di Torino, le trasmissioni regolari iniziarono il 3 gennaio 1954 alle 20,45
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formati da fili metallici tesi parallelamente a un'antenna lineare, e disposti secondo una direttrice parabolica, per dirigere le emissioni a onde corte.
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trattava di emissioni fatte dalla stazione irlandese di Clifden, di cui già abbiamo detto.
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dischi rotanti, in modo da realizzare una successione di emissioni, che essendo ravvicinate assai in modo cronometricamente regolare, e poco smorzate
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emissioni multiple, da un solo aereo, con diverse lunghezze d'onda, immettendovi corrente generata da altrettanti circuiti sintonizzati diversamente. Così
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, non escludevano la possibilità che le emissioni radio potessero contornare la superficie terrestre per distanze abbastanza grandi.
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