Se una forza f agente sopra un punto mobile, nelle sue varie posizioni successive, è inversamente proporzionale al quadrato della sua distanza r un
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Dire che «il concetto geometrico dello spazio è l'astratto dei varii spazii fisiologici possibili, per riguardo ad un osservatore mobile», non può
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3) La grandezza di un oggetto mobile sulla cute viene percepita più perfettamente, che non la grandezza di un oggetto in riposo, sopra una singola
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superficie mobile, aderente ad una parte della cute, che si muova con essa. Gli organi del tatto speciale hanno in tutto questo un ufficio più
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il che basta, in sostanza ammettere due diverse generazioni della superficie stessa col movimento di una sua linea mobile.
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dati sopra una superficie due fasci di linee unisecantisi, le generatricie le direttrici o traiettorie descritte dai punti della linea mobile.
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In una serie visiva continua, p. es., nella serie d'impressioni che corrisponde al tracciamento di una linea descritta da un punto mobile, si può
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agli spazi, percorsi da un mobile su cui non agiscano forze. Si prende così ilprincipio d'inerzia non più come esprimente un rapporto tra forza, moto
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Ma alla suddetta condizione se ne aggiunge un'altra, cioè che nei fenomeni considerati sia indifferente la posizione del corpo, preso come mobile
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) acquistata dal mobile o il lavoro compiuto.
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DES CARTES e di LEIBNIZ, «se la velocità (v) o il suo quadrato debba prendersi come misura di una forza agente sopra un punto mobile». Sappiamo oggi
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certi assi e piani invariabili, cioè assi e piani che formano angoli costanti con quelli determinati analogamente per un altro corpo mobile.
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caratteri per dir così interni del corpo mobile, e le relazioni esterne di esso con altri corpi ecc.
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che si sovrappongono nel fenomeno, quello che misuriamo come sforzo ecc. (la forza) e quello che riattacchiamo al corpo mobile, cioè il suo peso o la
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Possiamo ritenere schematicamente questi casi di moto, come casi in cui il moto è indipendente dalle condizioni fisico-chimiche del mobile, salvo a
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corpo mobile, ritenuto come un punto materiale, un altro corpo (punto) chimicamente riducibile di massa uguale; laddove la sostituzione di masse
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movimento di un punto materiale A è indipendente dalle condizioni fisico-chimiche del mobile, si può, senza alterare il movimento, sostituire ad A un corpo
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1) o si parte dalla considerazione di quei caratteri del mobile che, in un senso relativo, abbiamo ritenuto come interni, cioè che non dipendono
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compressione del fluido o alla sua inerzia ecc., che dipende dalla velocità del dato mobile.
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Il procedimento dimostrativo si appoggia dunque alla constatazione che il principio sussiste per i casi elementari: punto libero, punto mobile sopra
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l) i caratteriinterni dal corpo mobile, a cui si riferiscono le rappresentazioni conducenti al concetto della massa;
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effettuarsi sul corpo, a volontà, p. es. in condizioni di quiete. Sono presi invece come dati esterni al corpo mobile quelle condizioni di cui si può
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dallo stato fisico del corpo mobile, cioè da caratteri di esso che, in una prima intuizione almeno, si presentano come interni.
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ad un sistema mobile, non si può determinare il moto traslatorio di questo rispetto all'etere.
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distanza dell'osservatore mobile dall'osservatore fisso.
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analogo ad un solido, mobile o immobile ecc.) e si considera la materia come luogo di punti singolari di codesto fluido etereo; sia che i punti materiali
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) che corrispondono ad ipotetici movimenti dell'etere solidificato; allora il trasporto dei corpi solidi internamente ad un sistema materiale mobile S
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l'approssimazione è tanto maggiore quanto più piccola è la velocità del mobile, sicchè le leggi dell'equilibrio e del moto incipiente risultano esatte.
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determinanti del moto, interni ed esterni al corpo mobile, viene integrata con un postulato di eredità (influenza determinante del moto passato) o di
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aggiunga ad un dato impulso iniziale ricevuto in un certo istante dal mobile in guisa da soddisfare ad una certa diseguaglianza.
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