(m + mg) a g = f g;
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I vari resultati sperimentali si lasciano bene rappresentare supponendo che la massa elettro-magnetica mg prevalga grandemente su m , ed anche
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la quantità mg che si aggiunge alla massa propria mdell'elettrone non è più una costante, ma dipende dalla forma geometrica dell'elettrone stesso
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desumere in vari modi una misura della massa complessiva m + mg. Pei raggi la cui velocità si avvicina ad un decimo di quella della luce, si trova che
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fg= mg ag,
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Ora mg è la somma dei vettori corrispondenti agli elettroni che costituiscono il corpo (punto materiale) in moto, e dipende quindi:
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In definitiva dunque mg può ritenersi come una costante, cioè: per velocità relativamente piccole le leggi del moto della Dinamica elettrica trovano
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che è,nella forma, analoga all'equazione newtoniana, ma dove la massa elettromagnetica mg. non è più una costante, bensì dipende dalla velocità e
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