questione inversa di quella trattata innanzi, cioè, «se, in ogni caso, i rapporti logici dati fra oggetti del pensiero (sia, p. es., fra concetti
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psicologica, cioè al fatto che si possono illimitatamente ripetere certi atti del pensiero subordinandoli a determinazioni generali, per modo da costruire
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A tale scopo ci proponiamo il problema generale «come sia possibile che il processo logico porga una rappresentazione del reale», cioè sotto quali
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premesse porti quella delle conseguenze; allo stesso titolo si assume la supposizione inversa, se si tratti di deduzioni invertibili, cioè se le ipotesi
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Supponiamo, per un istante, che codesto senso rigoroso sia ricevibile, cioè che possa ammettersi una esperienza logicamente disposta, condotta ad un
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particolare «riconoscere se un certo elemento, dipendente dagli oggetti di una classe, sia costante per essi, cioè possa assumersi come carattere di
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queste vengano precisate in un coefficiente, diventa possibile di misurare la probabilità del resultato, cioè di determinare un numero che esprima in
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La verifica si compie per interpolazione, cioè (riferendosi ad una classe unidimensionale) si esperimenta su alcuni oggetti e si estende il resultato
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Sembra a prima vista che di qui si tragga senz'altro una conclusione analoga alla precedente, cioè che, prendendo come prova una probabilità non più
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esprimerà dicendo che la lunghezza del lato vale p. es. m 3,4576, a meno di un decimo di millimetro per difetto, cioè che essa è compresa fra m. 3,4576 e m
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Si aggiunga che la distinzione delle sensazioni contemporanee del tatto o della vista, riesce possibile mercè i cosidetti segni locali di LOTZE, cioè
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Se allora si suppone posta su queste linee una determinazione metrica, data cioè la nozione di lunghezza lineare, si riesce a rappresentare i punti
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Se tre punti A, B, C di un piano sono tali che il segmento BC non sega la retta a ed il segmento AB la sega, il segmento AC segherà la a;cioè se B, C
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Eppure, se supponiamo che «la luce non si propaghi secondo la linea metricamente più breve cioè secondo la retta definita nel senso meccanico» una
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che essi sono uguali o che l'uno è maggiore dell'altro. Questo giudizio ci conduce ad un apprezzamento quantitativo, cioè ad una misura del tempo o
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misure del tempo confrontabili l'una coll'altra, portano cioè, sebbene in limiti di sensazione ristretti, ad un medesimo apprezzamento delle durate
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Ma alla suddetta condizione se ne aggiunge un'altra, cioè che nei fenomeni considerati sia indifferente la posizione del corpo, preso come mobile
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Rivista di Scienza «Scientia», N. X, (1909). )) non esiste un baricentro del sistema di tutti corpi celesti, cioè un punto limite dei baricentri dei
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anche di movimento assoluto) rispetto ad .... Ma si tratta di vedere che cosa ci sia d arbitrario in tale convenzione, cioè in qual modo i sistemi
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Una illustrazione delle cose dette vien porta dalle esperienze per le quali si è dimostrato sulla terra che questa gira intorno a se stessa; cioè dal
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sui corpi stessi nel movimento come nell'equilibrio», cioè «agiscano come propagantisi istantaneamente». Se si ammette questa ipotesi, che non
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resterebbe invariata facendo ruotare l'universo astronomico attorno ad un suo elemento», cioè come una retta.
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relativi a casi elementari di simmetria e dissimmetria, cioè «equilibrio ottenuto con pesi uguali attaccati a bracci uguali», e «disequilibrio derivante
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La legge ordinaria, cioè «la resultante di due forze parallele ugualmente dirette è uguale alla somma delle componenti», è compresa nella precedente
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empirici: movimento di un corpo, forze agenti sui punti di esso,(cioè campo di forze entro a cui il corpo si muove), distribuzione di massa (densità
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circostante, cioè un sistema soggetto a legami più difficilmente determinabili.
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oggetti reali, e la verifica sperimentale porterà direttamente sui rapporti di tali oggetti, cioè su certi teoremi dedotti dai principii ipotetici
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ICILIO VANNI rileva acutamente che questo carattere della conoscenza reale, viene ritrovato dal COMTE nell'accordo degli uomini, cioè nel valore
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: per una parte la riduzione deve spingersi fino alla soppressione di ogni differenza qualitativa dei dati, toccare cioè ad una perfetta unificazione
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parte, e la seconda rappresentazione dà qualcosa di più, cioè conduce a fissare lo zero; sicchè la temperatura resta definita a meno di un fattore
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Essa ammette dunque anzitutto che le sue ipotesi abbiano valore di fatti, cioè implichino sensazioni possibili per un osservatore dotato di sensi
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Ammettere che i punti materiali di un solido in equilibrio siano effettivamente in moto, cioè che dove noi vediamo la quiete si tratti di equilibrio
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trovavansi di fronte ad una questione già posta; appunto nell'aver posto la questione si ravvisa l'influenza della teoria sulla conquista sperimentale, cioè
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essere verificata la proprietà fondamentale della temperatura, cioè unendo due sistemi in equilibrio statistico corrispondenti allo stesso valore di T, si
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Supponiamo di partire da un meccanismo newtoniano, cioè da un sistema di punti in moto fra cui intercedano forze centrali. Restano allora definite
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diversa, cioè sulla emissione di una sostanza dai corpi luminosi. Nè è difficile spiegarsi la ragione del diverso cammino prescelto.
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ai fenomeni elettro-magnetici, cioè una teoria in qualche modo reciproca di quella costruita recentemente da LARMOR come estensione dell'Ottica di
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di questi, cioè ritenere che in ognuno si abbia un campo elettro-magnetico proprio, definito dalle medesime equazioni hertziane prese come relative al
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l'ipotesi che corrisponde al trascinamento anzidetto); ciò porta a modificare la direzione della forza complessiva agente su B, cioè ad invalidare
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alle intuizioni stesse della materia, cioè alle distinzioni di caratteri interni ed esterni che vi si connettono.
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Questa ipotesi potrà far dipendere il moto futuro di P da tutti gli stati precedenti, cioè prendere la forma di una ipotesi d'eredità; ma se si vuole
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immaginativi ed i logici; ma vi è di più una diversità di ufficio dei due tipi di spiegazione per riguardo a due momenti del progresso scientifico, cioè allo
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soltanto al suo aspetto positivo, cioè all' insieme dei fatti che essa spiega; il suo valore risiede ben più nelle ipotesi che essa è capace di suggerire
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ipotesi dalle osservazioni preliminari, cioè dall'effetto noto si vuoi risalire alle cause.
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statistica di caratteri cioè la costanza della specie, ma l'ambiente modifica il vivente, ed i caratteri acquisiti per adattamento si trasmettono colla
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2) Le variazioni individuali interne darebbero ancora come resultato un compenso statistico cioè la fissità del tipo medio, ma mercè la lotta per la
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forma più chiara: le differenze che hanno radice in un diverso ordine di percezioni non sono suscettibili di un confronto quantitativo, cioè fanno
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eravamo partiti, cioè a confondere i sogni coi fatti reali; si dia agli uni il nome degli altri, o viceversa, non vi è tra i due casi alcuna differenza
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senso essa dice che il concetto della retta si riconduce a due altri più generali, cioè al concetto di una linea e a quello della sua lunghezza. Se
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definirlo, cioè hanno un significato relativo rigorosamente determinante.
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Accademia della crusca
