Nei cani sembra che l'olfatto partecipi all'orientazione in modo eminente; e nel l'uomo nato cieco le rappresentazioni spaziali si connetterebbero abitualmente al l'udito, secondo testimonia lo HITSCHMANN (1 «Zeitschrift für Psychologie und Physiologie der Sinnesorgone», III, pag. 388.). Ma, di regola, nell'uomo, sono le sensazioni muscolari, tattili e visive, che, in connessione coi movimenti, concorrono a formare, associandosi, le rappresentazioni spaziali.
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