. Dove?, si chiese Irina sbigottita, con uno di quei repentini diacci spa- venti che l'assalivano da qualche tempo al pensiero della morte. Prima non vi
prosa letteraria
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soffocate, di singhiozzi interrotti. - Ahimè! - pensai, - questi passaggi repentini come debbono farle del male! - E picchiai, ripicchiai, tornai a
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