chiudeva gli occhi che, nella penombra della grotta, scintillavano come diamanti. Lo Stregone era occupato ad appoggiare le mani a questa o a quella
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tenuta in una dolce penombra, dove risaltava il biancore della coperta del lettino e dei guanciali, e, su i guanciali, la macchia nera dei capelli di
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penombra della camera, rannicchiata su d'un canapè. Non voleva né pensare, né accorgersi di vivere; e si affondava, con un accanimento dolorosamente
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posta - disse Ratti, mentre il Mochi spariva dietro la bussola a cristalli, nella penombra della piazza. E ghignava, guardando gli altri che restavano
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porcellana, lasciando in penombra uniforme tutto il resto dove non frangevasi la viva punta dei suoi raggi. E a un tratto, in quel silenzio e in quel
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cameretta restasse in penombra; e sedutosi su la seggiola davanti al tavolino e fattosi il segno della croce, ripeté: «Eccomi!», invitando nello stesso
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che minacciava di non finire più! Poi, nella penombra della sera e mentre la zia gli evocava quel ricordo di giovinezza quasi scancellato dalla sua
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ancora, mentre il marchese, nella penombra della camera, con le mani appoggiate alla sponda del letto, più non osava di interrogarla, ed ella avrebbe
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solitudine e del silenzio, penetrare da quel freddo che le calde e affettuose parole del dottore avevano cominciato a dissipare. Nella penombra della
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momentino." Patrizio aperse l'uscio e guardò Eugenia stesa supina sul letto. Un brivido gli corse per la schiena. Nella penombra della camera - col
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cuore le rigurgitava. Le pareva che all'aria aperta, tra quegli ulivi che restringevano in dolce intimità l'orizzonte, nella soave penombra della sera
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col- loqui misteriosi. La penombra, che i riflessi verdognoli delle foglie illuminate dal sole vi spandevano dentro, lasciava appena distin- guere i
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penombra, gli faceva sinistra im- pressione. A intervalli gli arrivavano, a traverso gli usci non ben chiusi, gli scoppi di risa dei commessi, o il
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, penombra soave. Il gran quadro, i bozzetti, i disegni a penna, le stampe rare, le panoplie, gli strumenti barbari, le stoffe antiche, i vecchi mobili
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i filari dei gelsi che costeggiavano la via, sotto quel cielo senza luna, nella penombra della sera che invadeva tacitamente la campagna al leggiero
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bronzo, come al Rosmarino, diffondeva su ogni cosa la penombra della sua tenera luce azzurrognola. Enrico gongolava. Cristina intanto si cavava
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densa nuvola che rendeva indistinti, nella penombra in cui era tenuta la stanza, le stoffe delle pareti, i quadri, gli oggetti di arte, gli armadi
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in penombra dalle pesanti tende di stoffa delle finestre, ingombro di seggiole, di poltrone, di tavolinetti sovraccarichi di preziosi gingilli e di
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singhiozzante ... Al dottore pareva di sognare. La rapida traversata per quegli stanzoni antichi che, nella penombra, mandavano forte odore di rinchiuso e
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ancor di più nella penombra, il fascio di luce che entrava dalla finestra socchiusa andava a stento fino a rischiarare il guanciale e una parte del
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oscurità della sera verso la pianura e verso quel gran cittadone, che gli diventava ogni giorno più antipatico. Nella penombra, gli passavano davanti i
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signora Pianelli. Il salotto dove l'introdusse era arredato con molto lusso, specialmente di cornici, e immerso in una calda e allegra penombra per
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penombra crescente della fredda cucina. La gente, che per un bisogno logico dello spirito non può fare a meno di cercare alle cose che accadono la
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Cristina uscí dal tiepore e dalla religiosa penombra della chiesuola nell'aria cruda e viva, fece un segno quasi marziale col guanto a Giosuè, che si
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buone e colle brusche tradotti e rintanati a salvezza, un boudoir , dove nella penombra di velluti, vernici ed oro pareva nuotassero tese di
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, grigiastro di barba d'un mese. Dall'altra parte del letto povero, nella penombra, stava Benedetto, in piedi. L'uomo infermo guardava i fiori e taceva. Le
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tavola, col suo gran paralume scuro, lascia va nella penombra le persone e la camera, metteva sul tappeto una macchia luminosa circolare
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pensare o, almeno, pensando senza il governo della volontà, disordinatamente. Era la penombra di un sogno in cui le idee duravano a muoversi a caso come
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penombra, tra la sedia e la poltrona, qualche cosa di bianco e d'enorme che si divincolava sul pavimento come una bestia mostruosa del mare tirata in
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Marchesa di Cavour ... Una balenìo d'occhi e di denti, un corrugare di sopraccigli e di labbra, corre nella penombra elegante. - Scusate, Monsignore - è
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color di neve. Uscivano dal riposo meridiano, dalla "fresca penombra, correvano lungo il pronao, balzavano sui plinti, scendevano con grandi belati e
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una notte simile? - Non aveva tempo di pensarci, le assicuro - rispose Orlandi, scuotendo la testa altera e sorridendo, cosí che nella penombra si poté
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tutto l'agio. I loro occhi si incontrarono là, in quello strano ravvicinamento, divisi da un'inferriata e quasi soli. Teresina, nella penombra calma e
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. Dall'angolo dei fidanzati, in una lieve penombra, veniva il mormorio sommesso delle paroline, dei sospiri interrotti: sfumava in un irradiamento giulivo
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di Maddadena così bella nella penombra della leggenda cristiana, schizzata con due o tre tocchi, sentite come parla: "Potrai trovare ancora un fatto
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vicini, parevano abbracciati. La luna illuminava quei casti amplessi quasi affettuosamente, ed io vedeva, nell'umida penombra, di così cari motivi di
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filato di sopra, spalancati e pieni di stupore, scintillavano fiocamente; del corpo, sepolto nella penombra, non scorgevo che indistintamente i
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avvezzo a quella penombra mi accorsi che non ero solo. Un giovine chierico seduto in terra col dosso appoggiato ad un masso dormiva. Era l'abatino da
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come in galleria, in una penombra verde-nera, frammezzo ai tronchi nudi e lisci, sotto la volta altissima e continua dei rami fittamente intralciati
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nella penombra, come in una vasta caverna, i visi dei compagni stravolti dal sonno e dai sogni: tinti di morte, dimenavano le mascelle, sognando di
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leggeva senza fretta la lettera di presentazione. Si guardò intorno, mentre i suoi occhi si abituavano alla penombra. Sulla scrivania, lettere
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che lo difendono contro la soverchia luce. Io amo molto la penombra, in cui si può sonnecchiare. Vi sono dei tappeti dapertutto, e la casa tutta
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vederlo d'improvviso, in un corridoio, nella penombra, si sgomentavano come per apparizione diabolica. S'avvalorava il detto della faccia cupa del
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penombra. - È venuto, lo spirito? - chiese, poi, sottovoce, con una intonazione di mistero. - Oh! - disse ella, sospirando, di nuovo, e chiudendo gli occhi
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grazia. E tacque, come contemplando nella penombra del salone tutto lo splendido miraggio di fortuna, che la sua fantasia eccitata gli faceva palpitare
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umidità. Egli uscì presto, spinto dall'ora, e fu nella scala, fra la penombra, che incontrò Bianca Maria con la cameriera Margherita, che scendevano
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faceva, per prudenza, ogni sera. Rientrato nella stanza nuziale, trovò Luisella, semi spogliata, seduta nella penombra. La culla di Agnesina era stata
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silenzio, di quella penombra, un freddo terrore lo colse: si levò, come un pazzo, accese le due candele steariche nei candelieri, sulla toilette di
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preferisce entrare nella penombra discreta delle agenzie private, dove tutto sembra fatto con grande segretezza; gli è che il venerdì e il sabato, poichè
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crocicchio, vi è un'ostessa dai folti capelli neri, a un crocicchio, donde, in penombra si vede ancora il fondaco Tentella , una ostessa che vende ogni
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Accademia della crusca
