giornale Parigino: "Jeri una povera fanciulla di diciott'anni abbandonata dall'amante s'è asfissiata col carbone nella sua soffitta." A chiunque non sia
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gira, e il terrìbil domani si cangia in un gratìssimo jeri. E, all'anno, altri cinque si aggiùngono. Da lievi principii, incalcolàbili effetti. Il
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non si mòssero più. Jeri la vittoria fu nostra ... Gabiòla intoppò nel suo laccio ... Pur tu vedi a qual prezzo! ... Ah Gualdo! il male dell'uno non
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le fantasie del tuo cuore non ti trasportano nel mondo degli spiriti, tu jeri, devi con me aver navigato un grosso mare, devi aver lottato contro una
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svegliai, e mi trovai nel mio letto. - Che vergogna! mi disse Elettra appoggiata col gomito ai mio capezzale, è da jeri sera che tu dormi; sono ora
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