distretto di Auschwitz agirono diversamente: ordini superiori (a quanto pare dettati personalmente da Hitler) imponevano di "recuperare", a qualunque
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A Buna non si sapeva molto del "Campo Grande", di Auschwitz propriamente detto: gli Häftlinge trasferiti da campo a campo erano pochi, non loquaci
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denominata Neu Berun, a cui a suo tempo faceva capo una diramazione per Auschwitz, allora distrutta. I due tronconi che si dipartivano dall
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smistate e catalogate per un possibile impiego. Fra le cose che avevo imparato in Auschwitz, una delle più importanti era, che bisogna sempre evitare di
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russi, era stato ricoverato anche lui in Auschwitz fra i malati, e siccome la sua malattia non era grave, e la sua fibra robusta, era guarito presto
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avuto occasione di impararle in Auschwitz; d' altronde, erano questioni sottili e peculiari, tanto che sussiste in me il sospetto che esse non esistano
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polacco, l' ungherese e il russo. Veniva da Fiume, da Vienna, da Zagabria e da Auschwitz. Ad Auschwitz era stato, ma in che qualità e condizione non
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italiani eravamo, le piacesse o no; ebrei italiani, uno di Roma e uno di Torino, che venivamo da Auschwitz e andavamo a casa, e volevamo comperare e
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distruzione, della controcreazione, qui come ad Auschwitz la mistica del vuoto, al di là di ogni esigenza di guerra o impeto di preda. Ma non avevano potuto
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nostra comunità era troppo complicata: ex militari dell' ARMIR, ex partigiani, ex Häftlinge di Auschwitz, ex lavoratori della Todt, ex rei comuni e
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con mirabile facilità. In realtà, molto civile non doveva essere stato mai. Il Velletrano era un ebreo sulla trentina, reduce da Auschwitz. Doveva
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, e non prima, della cesura di Auschwitz, che spaccava in due la catena dei miei ricordi. Ed ecco, in piedi sulla banchina, proprio sotto il nostro
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avevamo. Io non avevo più nulla: ma ero affamato, e barattai la giacca di Auschwitz, che avevo gelosamente conservata fino allora, contro un nobile
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Auschwitz, della strage silenziosa e quotidiana, a un passo dalle loro porte? Se sì, come potevano andare per via, tornare a casa e guardare i loro
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interezza, e per comprendere quanto mi è compenetrato e quanto gli debbo. Non intendo alludere al fatto che, durante la mia prigionia ad Auschwitz, mi ha
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salvati, di Itzhak Katzenelson, il poeta di Varsavia massacrato ad Auschwitz con tutta la sua famiglia e con tutto il suo popolo: "Il sole, levandosi sulle
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' aroma della Petite Madeleine che evoca in Proust, dopo decenni, "l' edificio immenso del ricordo". Quando ho rivisitato Auschwitz dopo quasi quarant
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antologia, a questo punto, ci dovrebbe essere una cesura, una discontinuità, che corrisponde al mio anno di Auschwitz, in cui oltre alla fame di pane
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, il povero non sarebbe più povero"). Tewje non esiste più: lo hanno ucciso il gas di Auschwitz e i Lager di Stalin.
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stato capace, perché ad Auschwitz il mio orizzonte era stretto. Non così quello di Hermann Langbein, austriaco, prigioniero politico, eccezionale
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soltanto per sostituirli con uno che valeva per tutti, in cui avevano sfruttato l' esperienza di tutti gli altri, Auschwitz in Alta Slesia. Qui
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donne del Lager. Si chiamava Francine e veniva da Parigi, ma attraverso una lunga via: era stata deportata prima ad Auschwitz, di qui ad un piccolo
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erano stati chiusi subito, ma il treno non si mosse che a sera. Avevamo appreso con sollievo la nostra destinazione. Auschwitz: un nome privo di
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discorso, è molto cortese, cerca di rispondere a tutte le nostre domande. Noi siamo a Monowitz, vicino ad Auschwitz, in Alta Slesia: una regione
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che essere ritornati da Auschwitz non è stata piccola ventura. Ho due vicini di cuccetta. Giacciono tutto il giorno e tutta la notte fianco a fianco
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sereno. Si vedevano a mezzogiorno le montagne; a ponente, familiare e incongruo, il campanile di Auschwitz (qui, un campanile!) e tutto intorno i
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' avanzare del fronte, era preclusa ai tedeschi la possibilità di fare affluire ad Auschwitz nuovi trasporti, e "perciò" la liberazione era prossima; e
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dei Lager. Ad Auschwitz, nell' anno 1944, dei vecchi prigionieri ebrei (degli altri non diremo qui, ché altre erano le loro condizioni), "kleine Nummer
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che alla stregua di questo suo atto io oggi lo giudico, lui e Pannwitz e gli innumerevoli che furono come lui, grandi e piccoli, in Auschwitz e
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partenza, le vittime a Monowitz-Auschwitz godevano di questo privilegio. Ziegler presenta la gamella, riscuote la normale razione, poi resta lì in attesa
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scarpe e attesi. Sembrava lontano, forse su Auschwitz. Ma ecco un' esplosione vicina, e, prima di poter formulare un pensiero, una seconda e una
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uomo, perché gli uomini avevano edificato Auschwitz, ed Auschwitz aveva ingoiato milioni di esseri umani, e molti miei amici, ed una donna che mi
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mio caso, dall' esperienza di Auschwitz) insegna a superare, anzi ad ignorare, certi ribrezzi, che non hanno nulla di necessario né di congenito: la
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coincidevano, l' uomo aveva lavorato prima a Schkopau, per impratichirsi nella tecnologia della gomma, poi alla fabbrica di Buna, presso Auschwitz. Ottenni il
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quarantamila a lavorare nel cantiere dei Buna-Werke di Auschwitz, e che noi due, lui Oberingenieur e io chimico-schiavo, ci siamo incontrati, è improbabile
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quarant' anni fa ero prigioniero ad Auschwitz e lavoravo in un laboratorio chimico. Avevo fame, e cercavo di rubare qualcosa di piccolo e di insolito (e
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Auschwitz verso Buchenwald. Questo nome è tornato a galla pochi mesi fa. Il "Sistema" era stato pubblicato in Inghilterra, e una certa famiglia Z., di
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Auschwitz. Sono stato suo suddito per quasi un anno, uno dei suoi centomila schiavi; insieme con altri diecimila, sono anzi stato "affittato" da lui alla IG
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Auschwitz non l' avrei scritta mai, o mai così: per incapacità e insufficienza di fantasia, certo, ma anche per un pudore davanti alla morte che
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tessuto di tutti i campi. Ad Auschwitz, l' ondata dei magiari ridusse a minoranze tutte le altre nazionalità, senza però intaccare i "quadri", che
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una lettera? E del resto, chi conosceva il nostro indirizzo, posto che "KZ Auschwitz" fosse un indirizzo? E a chi avremmo potuto scrivere, dal
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rosso dei politici portava con orgoglio un numero di matricola inverosimilmente piccolo, il numero 14. Prima che ad Auschwitz era stato a Dachau, e
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' Alta Slesia, non lontano da Auschwitz, ma Auschwitz, a quel tempo, non era che una qualsiasi cittadina di frontiera. Joel e suo padre reagiscono al
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era stata donata dal destino dopo la prova di Auschwitz, ci abbandonò perché aveva deciso di ritornare a casa in aeroplano. Magari dopo di noi, ma
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ai suoi compagni che fra gli ebrei di Auschwitz c' erano due italiani, e tutte le sere faceva il giro della camerata a raccogliere i loro avanzi
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Al mio ritorno da Auschwitz mi sono trovato in tasca una curiosa moneta in lega leggera, quella che si vede qui riprodotta. È graffiata e corrosa
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