, asciutto asciutto, col suo ac- cento tedesco queste poche parole: "So da un pezzo ch'ella è uno strozzino. La Polizia non farà niente per lei. Vada
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cani. Il giornale teatrale, La Lira se la pigliava poi col setticlavio, ac- cusando questo metodo di molti peccati: incertezza nella intona- zione
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intervalli, badando a vestirsi, finché, dopo essersi unto bene i capelli, i baffi ed il pizzo con una pomata di muschio, si ac- comodò i solini e la cravatta
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battute sorde di un maestro di cappella. Il coro, l'ar- monia di quell'ora non si può descrivere. Tutto si fonde in un ac- cordo pieno e gaio, profondo e
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portato le fascine secche; gli uomini avevano ac- comodato le legne in una immensa catasta; le donne con le mani giunte, inginocchiate, pregavano. Poi una
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: rigido, impaziente, altero, dispetto- so. E di tale cattiva impressione da lui prodotta sul Consiglio, s'ac- corse certo il poeta fiorentino, e il suo
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l'arrivo degli altri stranieri, e non che ac- cadesse di peggio, anzi: Innocenzo anche presso quelli trovò da lavorare, ché i servizi umili occorrono a
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con lui, aver vergogna di fargli la spia, come fosse stata una sua compagna di scuola e non la zia pedagoga. (Egli certo mi chiama così.) Ma infine, ac
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impossibile mettersi in giro a grattar muschio tra le rocce per il Presepe. Dovettero ac- contentarsi di andare in sagrestia a veder svolgere dalla carta i
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anche meno chiasso, meno capestrerie. D'allora in poi, a ogni loro ritorno alla fattoria, se essi ac- cennavano a riprendere un po' dì solito aire
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aspettarlo, impaurite e tremanti di quel che era ac- caduto, e non senza un po' di terrore di trovarsi sole nella misteriosa casa del Drago. - Su, su
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piani, sui laghi o sull'oceano. La Società glie l'aveva ridotta moralmente perinde ac cadaver . Toccava a lui liberare veramente dai ceppi mondani la
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, cessavano all'ingresso del giardino, ove il silenzio della bella notte non era interrotto che dal dolce rumore dell'ac- qua delle mormoreggianti
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salvo. La bambina gli dette pure una boccettina di liquore per risto- rarlo, e lo guidò a casa sua, dove fu ac- colto affettuosamente e albergato dai ge
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più grinzosa che mai. Costei sorrise al figliuolo del Re e ac- carezzò la cerbiatta domandando loro che cosa erano venuti a chiederle. In quel mo
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chino, egli in- tese il terribile giudizio dalla bocca del Re di cuori. Era condannato a pane ed ac- qua per tante settimane quante erano le torte rubate.
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aveva fame e non aveva nulla da mangiare. Mentre stava disteso, immergendo le dita nell'ac- qua, sentì un rumore di sonagli che fen- deva l'aria, e
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stalla tenuta come un sa- lotto; e, sciolto nella stalla, c'era il Toro. Questo, appena vide il padrone gli si ac- costò e strusciò la testa al braccio
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pensavano meglio al buio. Passarono i giorni, e i sapienti col capo nel sacco, pensavano sempre; l'am- miraglio aveva sempre i trampoli nell'ac- qua
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acuminate nella carne, lo trascinava nella caverna sott'acqua. Celeste e il fratello aspettavano l'ac- qua che doveva recar loro Sole. Non ve- dendolo
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mezzo a quella distesa di morti udirono echeggiare un grido umano, rauco, straziante: "Acqua! Ac ... qua!" "Un uomo che vive ancora!" esclamò il marchese
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Accademia della crusca
