Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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il sangue de’ suoi concittadini. La Nazione italiana  vide  alla luce del sole il ceffo deforme degli impostori,
fronte i capegli, allor l'Ebreo, zimbello spesso dei sogni,  vide  uscir sulla scalea uno spetro. La luna sul suo viso
Lo avevano creduto morto ma non lo era; e quando rinvenne  vide  la casa in fiamme; in fiamme le biade e le messi
in fiamme le biade e le messi biondeggianti, mature;  vide  il cadavere di sua moglie; vide i morti pastori; uno,
biondeggianti, mature; vide il cadavere di sua moglie;  vide  i morti pastori; uno, ferito, gli disse, che i suoi figli
suoi figli erano stati, parte uccisi e parte fatti schiavi;  vide  il lontano villaggio: ardeva; ardeva la casa del Signore.
di quella dominatrice dell'aria. Mentre la guardava, la  vide  sorridere tristamente: - Son come te: temuta e non amata -
armato di frecce e d'arco e si mise in agguato. Dopo poco  vide  l’aquila che descriveva larghi circoli attorno alla torre,
ancora di rabbia, si avvicinò all'uccello. - Nessuno mi  vide  mai soffrire, - mormorò fra i denti. - Ho raccolto i
Finalmente, fra il bagliore dei fulmi- ni, il Conte  vide  una capanna piccina pic- cina. Era stanco anche lui e aveva
su. - Il Conte riprese animo, e dopo un po' di tempo  vide  ricomparire la coraggiosa bambina, la quale, legata
letto. S'addormentò anche quella notte a stento, e in sogno  vide  la felicità che re- gnava nel suo castello riflessa in
gnava nel suo castello riflessa in tanti quadri lieti, e  vide  che nessuno desiderava il suo ritorno. Si destò, fu preso
battere forte forte alle im- poste della finestra. Aprì e  vide  l'aquila. - Cògli un ramoscello del dittamo del buon cuore,
si sentì sol vare il cuore. Il Conte, tornando al castello,  vide  spa- rire a un tratto l'allegria da tutti i volti, cessare
Quando fu addormentato, il Re gli aperse la bocca e  vide  che avea davvero un dente soltanto, un dente d'oro. Però,
avrebbe voluto che volasse. Ma quando fu in mezzo al bosco,  vide  una gran fiamma: - Serpentina, dove tu sei? - Maestà, in
cassettina fuori della brace. L'aperse in fretta e furia, e  vide  scappar fuori una ragazza di belle forme; se non che avea
Serpentina, gira di qua, gira di là, non trovava l'uscita.  Vide  uno scarafaggio: - Scarafaggio, bel scarafaggio! Se mi
magnifico regalo. - Non la conosco. E tirò via. Più in là,  vide  un Topolino: - Topolino, bel Topolino! Se mi conduci dalla
regalo. - Non la conosco. E tirò via. Più in là ancora,  vide  un usignuolo in cima a un albero: - Usignuolo,
- Chi volete? - La Fata Regina. La grotta si spalancò, e si  vide  il gran palazzo della Fata gobba; ma bisognava dirle Fata
specchio rotondo. - Guarda qui dentro. Piumadoro guardò.  Vide  un giardino meraviglioso, palmizi e alberi tropicali e
ed egli camminava sempre con ar- dore. A un tratto egli  vide  dinanzi a sè un portico e gli venne voglia di mettervisi a
mi aspetta; - e nello spingere lo sguardo sotto il portico  vide  che al di là di questo vi era un bel giardino, e con sua
di Bernardo, così si chiamava il ragazzo, che, voltatosi,  vide  un palazzo, dal quale usciva una luce mite. Egli si diresse
voce melodiosa, non tardò ad addormentarsi. Allora egli  vide  la fata Lucinda, della quale avevagli tanto parlato il suo
si calmò sotto la blanda carezza filiale. Quando la malata  vide  il figlio accanto al suo letto, il respiro le si fece più
La prima notte che egli, stanco, si co- ricò nel suo letto,  vide  apparirgli in sogno la fata Lucinda, la bella, incantevole
chiari solo il giorno dopo. Aprì il cassetto e non  vide  la velina: eppure, ne era sicuro, l' aveva lasciata sopra
mai più. Sedette sconsolato sulla poltroncina aziendale, e  vide  il foglio appiccicato al muro, alla sua sinistra, a pochi
e tutti si alzarono per andare a mensa, Pasquale  vide  che il foglio sporgeva dal sottomano di un buon dito. Lo
da letto; ma il mattino seguente, quando aprì gli occhi, lo  vide  sopra di sé, appiccicato al soffitto. Aderiva all' intonaco
asperità, che sembravano messe in fila. Prese una lente, e  vide  che era proprio così: sul rovescio sporgevano come dei
di un millimetro o due: si abbassò a traguardare, e  vide  distintamente la luce fra il foglio e il piano. Vide anche
e vide distintamente la luce fra il foglio e il piano.  Vide  anche qualcosa di più: mentre guardava, il foglio si spostò
e bella, bella come una Regina. Un giorno di primavera  vide  sui garofani della sua finestra una farfalla candida e la
impetuosamente verso l' alto o verso il basso. Agata si  vide  trasformata ora in una donna-cicogna, con spalle, seno e
collaudò il primo esemplare incollandolo al muro, e non ci  vide  nulla di speciale: la sua solita immagine, di trentenne già
secondo Spemet a sua madre, che non chiese spiegazioni. Si  vide  sedicenne, biondo, roseo, etereo e angelico, coi capelli
con occhio incantato. Sulla fronte liscia di Emma, Timoteo  vide  un Timoteo meraviglioso. Era a mezzo busto e a torso nudo:
di Pipì si voltò a guardare verso il punto indicato, e  vide  difatti in mezzo alla profonda oscurità della notte, una
queste parole, la serpe sparì nel buio della notte e non si  vide  più. Allora Pipì, tormentato in cuore da una specie di
alla spiaggia del mare: ma mentre stava lì per decidersi,  vide  lontano lontano alcune fiaccole accese, che si movevano in
una volta un Principe che ritornando dalla caccia  vide  nella polvere, sul margine della via, un bimbo di forse
reale. Una notte di plenilunio passeggiava nel parco e  vide  appesa ad un albero una collana di diamanti che scintillava
spiarlo; e una notte, entrando di subito nella scuderia,  vide  che la luce veniva dalla collana abbagliante, appesa ad una
con la sua cavalla sparuta. Arrivarono al mare. Nonsò  vide  un pesce prigioniero fra le alghe. - Libera quel poveretto!
con la carrozza fra la folla che ingombrava le vie non  vide  altro che teste che s'inchinavano e sorrisi. Qua o là un
Ma proprio sulla piazza, a poca distanza da casa Moltedo,  vide  una cosa che lo turbò. Sopra un carretto, con la testa
tempo, e Roberto dovette affacciarsi. Velleda da Selinunte  vide  i razzi sulla collina della città e incerta ancora se essi
le tolse le scarpe e non si allontanò se non quando la  vide  a letto, col capo abbandonato sui guanciali; addormentata
che non si desterà fino alle sei. Alessio entrò, ma appena  vide  le ombre dei palmizj che si allungavano sul viale, appena
che si commettesse un'azione nefanda. Ma in quel momento  vide  Costanza comparire nel viale camminando a stento, curva
il profumo sottile che emanava da quel corpo delicato e  vide  quella testina riversa che a ogni passo che egli faceva
vi era ancora e Costanza, uscendo sulla spiaggia, non lo  vide  neppure al bagliore dei lampi che si facevano più fitti.
volta quella bellezza famosa. Ma il corteo non giungeva. Si  vide  apparire una sola carrozza e ne scese un vecchietto gobbuto
lo vedete? E attraverso le ciglia socchiuse, il Principe  vide  le mani avvicinarsi. Afferrarono le lenzuola e, tenendole
si palpava le ossa indolenzite, quando udì un fruscio e si  vide  accanto la lepre d'argento. Invece delle quattro zampe
travi. E disparvero sibilando. Aquilino aprì gli occhi,  vide  la lepre d'argento. Aveva ormai tutto il corpo di donna;
di marmo. Al Re fu come cadesse dagli occhi una benda;  vide  le tre bestie immonde sedute sui seggi delle figlie
ancora attorno, e sospirò con invidia quasi religiosa:  vide  sulla grotta vicino a lui una rozza statuina di Madonna,
sulla grotta vicino a lui una rozza statuina di Madonna,  vide  un abbeveratoio coll'acqua traboccante, vide sette od otto
di Madonna, vide un abbeveratoio coll'acqua traboccante,  vide  sette od otto agnellini. Da un uscio che si aperse nel
- e si volse in due passi alla grotta, verso la statuetta.  Vide  Ugo, si avventò su di lui, supplicando ansiosissima e
averlo urtato lei stessa inavvertitamente. Si avvicinò, e  vide  che era stato reciso con un taglio netto, si vedeva a terra
incendio non c' era ma l' odore dell' incendio sì, e Danuta  vide  sull' altro versante un chiarore rosso che palpitava come
fra le rocce o in mezzo al fitto del bosco. Danuta lo  vide  dunque avviarsi verso la radura dell' abbeveratoio; lo
di lontano cercando di non fare troppo rumore, e quando lo  vide  allo scoperto con due lunghi passi gli fu addosso e lo
e piangeva dalla tenerezza. Insomma, in pochi giorni si  vide  che Brokne aveva ragione: era uno di quegli animali che
 vide  allor l'ascoso occhio dell'Infinito? Piansero i cherubini,
non le mangiò, ma le divorò in un baleno. Dopo le pesche,  vide  presentarsi un canestro di ciliegie così grosse, così
Lo scimmiottino si avviò per andarsene: ma in quel mentre  vide  entrare il cameriere con un paniere di frutta, che
volta partì davvero. Ma dopo un quarto d'ora Alfredo se lo  vide  ricomparire in sala, tutto ansante e trafelato. "Che cosa
una gran paura: ma, fattosi coraggio, aprì la finestra e  vide  ... vide due zampe che lo abbracciarono stretto intorno al
paura: ma, fattosi coraggio, aprì la finestra e vide ...  vide  due zampe che lo abbracciarono stretto intorno al collo e
parte interna, perché fuori piovigginava. Ed ecco che ella  vide  venire per la viottola una donna, premurosa di ripararsi
Le fece cenno, con una mano, di affrettarsi, e quando se la  vide  improvvisamente vicina, quasi fosse stata sospinta da un
disse: - Venite, dunque, figliuoli! E, tutt'a un tratto, si  vide  circondata da quasi un centinaio di bambini e bambine,
del suo frutteto? ... Invece, la mattina dopo, ella lo  vide  arrivare tranquillo, sorridente. - Sapete? Mi era stato
e non si distingueva se fosse animale o cristiano. Se la  vide  arrivare davanti, quasi spinta da un soffio di vento. Stava
curiosità, si era affacciata alla finestra. E che vide?  Vide  che le ragazze spiccavano un salto nell'aiuola e pareva vi
bianche, gialle, cremisine, tremolanti su gli steli. E  vide  i giovani che saltavano, uno dietro all'altro, e pareva che
forma umana, maschio o femmina non le importava. Ma quando  vide  che i fiori rimanevano ... fiori, fu presa da grande rabbia
che m'è nato mi darà un tozzo di pane! - Quand'ecco che  vide  scendere giù dalla cappa del camino un gran chiarore, ma un
tutta quella stamberga nera; e in mezzo a quel chiarore  vide  una Fata, bella come un oc- chio di sole, che gli
bambini che dormivano. In quella notte però ebbe un sogno.  Vide  la Fata che lo guardava in atto mi- naccioso, e si
sempre lì che ge- meva da far pietà ai sassi. Ad un tratto  vide  sorgere dal fondo limpido del fiume un gran chiarore, ma un
di trovare la sua Miseria, quando dai larghi finestroni  vide  entrare un grande chiarore, che illuminò le sale
là del fiume. Sparì nella luce dell'aurora, e il Ma- novale  vide  il Nano, che, montato sopra un cavallo, volendola
- Alzò la testa, e, nella corolla di una campanula,  vide  una piccola Fata con la chioma d'oro e una corona di perle
giada sui capelli lunghissimi. In ogni co- rolla di fiore  vide  tutto un popolo di pic- cole Fate, meno belle di lei, che
- Monello! Fannullone! - gli gridò Dissidio quando se lo  vide  davanti. E alzò il bastone per picchiarlo. Ma in quel
che gli leccava la faccia e le mani. Nel- l'aprir gli occhi  vide  un giovane curvo su di lui e un canone del San Bernardo,
colpo di tallone risalì in superficie. Guardò in aria, non  vide  che le stelle brillare sul fondo cupo del cielo. Del
girando all'intorno uno sguardo smarrito. A tre passi  vide  sorgere bruscamente una forma nera, girare su se stessa un
ansietà, poi verso il sud, a una distanza di due miglia  vide  brillare a grande altezza una striscia luminosa, poi udì
dell'oceano. Aveva percorso circa seicento metri, quando  vide  verso il sud, ma quasi a fior d'acqua, balenare un lampo, e
pesce di grosse dimensioni. Guardò a destra e a sinistra e  vide  una grande ombra che pareva s'immergesse venti o trenta
poi tornò in superficie, aggrappandosi al salvagente. Non  vide  nulla. Aveva scambiato qualche grosso delfino con uno
un po' di fresco. Improvvisamente, per la prima volta,  vide  errare qua e là piccoli punti di luce azzurrognola che
per lo stradale di campagna a coglier fiori di prato.  Vide  venirsi incontro una povera donna, né vecchia, né giovane,
un mazzolino di fiori e glieli diede. Con gran meraviglia  vide  che quella si mise a piluccarli quasi fossero chicchi di
per due ore! Si sentì diventare piccina piccina, e subito  vide  accendersi quello che lei chiamava il lanternino. Volò di
- E vi sembra cosa vera. Per due notti, il Reuccio non  vide  ricomparire la lucciola desiderata e stava per credere che
con un colpo di bastone, la testa. E che si vide? Si  vide  il corpo della vipera squarciarsi, dilatarsi, e diventare
notizia, venendo su molle molle per lo stretto sentiero,  vide  sul terreno l'ombra del suo cappello sbattuta dal sole e si
fenomeno, don Antonio si levò il triangolo dal capo e  vide  ch'era avvenuto uno scambio. Non era piú il vecchio
ma quando tornò per il funerale, girò gli occhi intorno e  vide  che veramente il suo cappello d'antico pelo era rimasto
vestiti. Una volta ne mandò via una sui due piedi perché la  vide  grattarsi la testa con l'indice; un'altra volta ne cacciò
tutto il palazzo e fece correre anche le guardie perché  vide  una pulce attaccata alla carne del collo di una povera
Tura, lemme lemme andò a chiamarla. Quando il cameriere si  vide  davanti quelle vecchie orrende, si sgomentò tutto, ma pensò
mantello tutto foderato d'ermellino. Donna Tura, quando si  vide  così ben vestita da parere una principessa, smise a un
terrazzino ad aspettare che aprissero le botteghe. Quando  vide  che i bottegai incominciavano a comparire sulle soglie, si
la fece chiamare per preparargli la biancheria, e quando si  vide  davanti quella vecchia sudicia e brutta, con i baffi lunghi
sporgeva in avanti fino quasi a perdere l' equilibrio, ma  vide  ben presto che mancava ancora un buon palmo a che potesse
e si tolse la barchetta di giornale dal capo, ed allora si  vide  che aveva i capelli come tutti gli altri uomini. Poi uscì
... ma prima di entrare in sala, fece capolino alla porta e  vide  ... Vide un brulichio di cravatte bianche e di giubbe a
di entrare in sala, fece capolino alla porta e vide ...  Vide  un brulichio di cravatte bianche e di giubbe a coda di
un terzo bambino, e l'infelice donna si sentì morire quando  vide  che invece di essere storpio da una gamba sola, come i due
tutte e due. - Questo è troppo! - esclamò ser Bindo quando  vide  il suo terzo figlio, - questo è un malefizio di madonna
sonno, trovò i suoi bimbi più freschi e più tranquilli, e  vide  accanto a sé la capra, inviatale dal Santo e n'ebbe grande
notte a riparo; ma aveva fatto appena pochi passi , quando  vide  una capanna di paglia, spalancata, dentro la quale ardeva
otturò la porta della capanna. Quando la povera madre si  vide  circondata e quasi seppellita dalla neve, alzò gli occhi al
bagnò con quell'acqua la gamba storpia, ma nel momento non  vide  che quella si raddrizzasse. Nonostante, era tanta la fede
che correva fra la capanna e la barriera di pruni, e  vide  che quel tappeto verde, che a prima vista le era parso di
sonno, dormì profondamente per più ore. Al suo destarsi  vide  il frate inginocchiato che pregava, benché la notte fosse
preghiere, e quando ser Bindo ebbe sceso il monte di Poppi,  vide  avverarsi la promessa del Santo, poiché da una siepe sbucò
sua gioia quando, invece di tre bimbi macilenti e deformi,  vide  saltare tre creature sane, belle e allegre, che si
che era nella capanna, accorse spaventata. Ma quando ella  vide  il marito che accarezzava le sue creature, non poté più
e la Regina gli fece un figlio maschio. Ma il Re appena lo  vide  rimase di sasso, e la Regina pianse dirottamente. Il
non si raccomandava. Il Re quella notte fece un sogno.  Vide  una cerbiatta, con un collare di rose, ago- nizzante in
che la vecchina fosse condotta in sua presenza. Appena la  vide  le raccontò il sogno e voleva che essa glielo spiegasse
dalla finestra per veder se la vecchina arrivava. Appena la  vide  fece suonare le trombe, e la vecchina insieme con la
e volò a un balcone da dove potè osservare la scena. Essa  vide  per un istante il volto che portava scolpito nel cuore ma
e perciò esposta al disprezzo e al ludibrio del mondo  vide  costituita in un corpo solo, potente, rispettata, come lo
Prataiolo mangiava tranquillo, seduto sull'erba, quando  vide  sulla strada maestra un mendicante che lo fissava muto e
si fece pregare e divise il banchetto con lui. Ma quando  vide  la comparsa meravigliosa delle portate, pregò il ragazzo di
posso desiderare di più. Arrivò verso sera in una città e  vide  grandi annunci a vivi colori. Si accordava la mano della
diabolica. Un giorno il Reuccio giunse in un bosco, e  vide  tra gli abeti centenari una casetta minuscola, con una sola
si aprì e apparve il gigante seminudo e senz'arme. Come  vide  il Reuccio sorrise di scherno. Questi si scagliava a
le briglie sul collo al cavallo e saliva su verso Fronzola,  vide  a un tratto un uomo, vestito miseramente, uscir dal bosco e
compresa quella di lui. Così, giungendo, il giovane  vide  che i servi avevano aperto tutti i cassetti per votarli, e
Alamanno s'era affacciato alla finestra, e in quel chiarore  vide  passare e ripassare un corvo, che andò a posarsi sul
lievemente all'uscio di camera sua. Andò ad aprire e  vide  un vecchio in umili vesti. - Chi sei? - domandò con voce
di seno un pugnale. Ser Alamanno vi gettò un'occhiata e  vide  che sulla lama scintillante era incisa una parola che molto
avanzata, ebbe un'altra visione, ma una visione dolce. Egli  vide  una donna, che aveva le sembianze della madre sua, che lo
giunse al luogo del convegno, guardò da ogni parte, ma non  vide  il fiorentino, e, sedutosi per terra, con le spalle
stava per salire il primo gradino dello scalone di pietra,  vide  scendere il Conte, seguìto dai figli, tutt'e tre riccamente
trapunte d'oro e di gemme scintillanti. Il Conte, appena  vide  il cugino, gli gridò: - Lascia libero il passo a me e ai
del trono, e sul pendone di velluto a frange d'oro  vide  scritte, come l'aveva vedute in sogno, le parole: "Premio
a sera. Aveva già radunato le capre sulla piazza quando  vide  Diuka, sua sorella, che usciva dalla capanna
con cui scambiarlo, venivano sempre più di rado. Sinda  vide  nel mare qualcosa che non aveva mai visto. Vide dapprima,
rado. Sinda vide nel mare qualcosa che non aveva mai visto.  Vide  dapprima, proprio sulla linea dell' orizzonte, una piccola
era. Era denso e insipido, e saziava in un momento: Sinda  vide  che tutti lo ingoiavano avidamente, raccogliendolo da terra
morirono, lividi e gonfi. Fu fatto un inventario, e si  vide  che, senza contare il latte che era andato perduto o si era
se già si sentisse i birri alle calcagna. Mentre fuggiva lo  vide  pure una delle ancelle della Regina di fiori, e siccome
aveva impedito di mangiarle. - Sono morto! - gridò appena  vide  il maggiordomo - e tu, traditore, sei ca- gione della mia
e collo un colpo di scet- tro, e volgendosi per reagire,  vide  la fi- gura irata del Re di cuori. Il Fante chiedeva
di sasso quando, nel- l'immergere una mano nell'acqua, si  vide  dinanzi l'orribile Nano, che stendeva verso di lui le mani
lui. Il principe Duolo corse al ruscello, ma giuntovi non  vide  il fratello. Chinatosi sulla sponda cercò di scandagliare
ruscello egli si diede a cercare le orme dei loro piedi, e  vide  che queste cessavano sulla sponda, ove scoprì l’impronta di
per guardare nel fondo del ruscello. Appena il Nano  vide  che Celeste non metteva le mani nell'acqua, temendo gli
del palazzo che si spiegava luminoso al sole. Nel cortile  vide  la carrozza ferma e alcuni uomini, tra cui Fabrizio, che
facevano una specie di baluardo sulla tavola; né egli la  vide  subito, né essa sentí subito il suo passo smorzato dal
non distingueva bene che fosse. Si chinò, lo raccolse, e  vide  ch'era un Fiorellino tutto scalpicciato e sgualcito; un
finestra, e che vide? Su una seggiola, a piè del letto,  vide  steso un vestito vecchio, di canavaccio, tutto sbrendoli e
io! Si volse dalla parte d'onde la voce veniva e, nel buio,  vide  il Fiorellino rosso che luccicava come un pezzettino di
La mattina il Reuccio, nel punto di montar a cavallo,  vide  per terra un Fiorellino rosso; uno degli scudieri stava per
presto vai, Consolato tu sarai! - Il ragazzo si alzò e  vide  poco lungi da sè alcuni rimasugli di cibo. Egli si mise a
disse: - Vattene. - Il sordo, che non poteva udirlo ma che  vide  il suo gesto supplichevole, gli mostrò il bordone, senza
pareva l'eco dei tempi passati. Una sera di lume di luna  vide  sorgere dalla colonna d’acqua della fontana una strana
Stella che aveva imparata alla chiesa di Rassina, quando  vide  a un tratto un pettirosso che andò a posarsi sopra una
avanti giorno e andò scalza sul prato. Appena vi fu giunta,  vide  il pettirosso sulla croce di spine e ginestre che vi aveva
a capir quello che diceva, e stava per andarsene, quando  vide  brillare qualche cosa per terra. Ella credé che fosse un
e far quattrini a palate. Biancospina pianse molto quando  vide  andar via la vacca, e rimase afflitta tutto il giorno.
grano. Ma figuratevi un po' come rimase meravigliata quando  vide  che la schiena dell'animale s'allungava quanto più lo
nel prato dove un tempo portava a pascere la vacca nera, e  vide  il pettirosso posato sopra un ciuffo di ginestre. - Ti
che con le cattive, e si rabbonì. Quando Biancospina lo  vide  più calmo, lo invitò a sedersi a mensa e gli servì da
già prodotto il suo effetto; ma ne fu convinta quando  vide  l'accoglienza che egli fece alla sorella e le cortesie che
di sua luce gialla, festosa, calda, e a quella luce egli  vide  attorno a se degli uomini sbarbati, nell'odiato costume
costume romano, udì le loro risa di scherno e si  vide  strette le mani da pesanti catene. La predizione della
braccio il serpente adorato. Girò smarrito lo sguardo, e lo  vide  a terra, morto, col capo schiacciato. Provò un dolore
detto poc'anzi la mendicante, volse gli occhi al cielo e  vide  brillare la stella amica, che gli aveva indicata. Allora
invece che proseguir la via, ma vòlto lo sguardo al cielo,  vide  brillar la stella, e pieno di fiducia continuò il viaggio.
ebbe oltrepassato Stia e si fu internato in un bosco,  vide  a un tratto saltar su da un fosso quattro uomini, che gli
con un calcio. Aprì gli occhi, balzò in piedi e si  vide  davanti una delle brutte grinte che lo avevano arrestato la
e così fiera resistenza alla Signoria fiorentina. Quando  vide  che Piero si rinchiudeva nel silenzio, il signore di
nella serratura, fu tirato il catenaccio e Matelda  vide  il fanciullo bello e roseo inginocchiato, con le mani
sua cella s'illuminasse, e volgendo lo sguardo al soffitto  vide  la stella splendente, e fu consolato; ma non per questo
che gli desse aiuto per morire da forte, quando al solito  vide  brillare la stella consolatrice sulla testa della immagine
funi. Piero tornò sul prato, e con sua grande meraviglia  vide  due lunghe trecce di capelli morbidi scendere sulle spalle
era rinchiusa in ca- mera sua e piangeva, come al solito,  vide  volare un moscone. Il moscone le si posò sulla spalla, e
il vecchio fu andato via ella si guardò allo specchio e  vide  che dalla punta degli orecchi era caduto il pelo. Rosettina
questa parte. E il bovaro non aggiunse altro. Scurpiddu lo  vide  allontanarsi per la viottola, a sinistra, e stette un
che neppure a quel grido Mommo la riconobbe. E quando si  vide  abbracciato e baciato, e le lagrime di lei gli bagnarono la
così smorti fossero quelli di sua madre. Soltanto quando  vide  lo zi' Girolamo, che si era avvicinato e aveva anche lui
a sangue. Un giorno, mentre era solo nel suo negozio,  vide  entrare una vecchia stracciata e sporca. Hamid la guardò e
mentre egli giaceva sugli spessi tappeti della sua camera,  vide  en- trare la solita vecchia lacera e sporca. - Che vuoi? -
tarra. Alla fioca luce di una lampada rossa- stra egli  vide  la scimitarra entrare nelle carni della vecchia, ma quando
attesa! Purché arrivi in tempo ancora! Giunse in Pameria e  vide  la capitale imbandierata e festante. Chiese perché. - Da
girò il frutteto, entrò nel chiosco: non c'era nessuno.  Vide  il portone della riva socchiuso. Nene stava al di fuori,
un terribile desiderio la invadeva tutta. Appena  vide  il vecchio scoppiò in pianto dirotto e gli si gettò alle
viaggia, la terra finì, e Piumadoro, guardando giù,  vide  una distesa azzurra ed infinita. Era il mare. Il vento si