Re): Non dimenticate di far | felice | la Reginotta ... |
LE ULTIME FIABE -
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il suo discorso): ... | felice | la Reginotta e il Principe fedele e saggio che, con l'aiuto |
LE ULTIME FIABE -
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consorte preparava il desinare in cucina. - Che aspetto | felice | ha quel padre! Come guarda con compiacenza i suoi ma- |
Le Fate d'Oro -
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- Felice? - esclamò la madre en- trando. - Della gente | felice | non ce n'è. - L'ape, tutta afflitta, voleva volare via |
Le Fate d'Oro -
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pensosa. - Perchè ho perduto tanto tempo a cercare un | felice | fra gli uomini? - disse. - Voliamo nel bosco, fra le bestie |
Le Fate d'Oro -
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che era tutta intenta a dar l'imbeccata ai suoi piccini. - | Felice | sì, ma vivo in continui pal- piti. In questi boschi, ora |
Le Fate d'Oro -
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povera questa terra! Non si è trovato neppure una persona | felice | che abbia potuto salvare con un saluto la nostra Regina. - |
Le Fate d'Oro -
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| Felice | e Nennella erano figli di poveri pescatori. Un giorno |
Le Fate d'Oro -
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sco marino. Dalla testa le pendevano cioc- che di alghe. | Felice | e Nennella, spaventati, le voltarono le spalle, corsero |
Le Fate d'Oro -
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tempo, mentre un dì Nennella si baloccava insieme con | Felice | in riva al mare, essi sentirono ad un tratto un voce dolce, |
Le Fate d'Oro -
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- rispose il ma- rito - lo faremo a pezzi. - Babbo, - disse | Felice | - io vorrei che, prima di tagliarlo, il pesce cantasse. - |
Le Fate d'Oro -
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lungo scialacquìo, si trovò più misero di prima. Un giorno | Felice | disse: - Dove sarà la porta di cristallo? - E allora |
Le Fate d'Oro -
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la porta di cristallo dalla quale partiva molta luce. | Felice | alzò Nennella, la quale bussò tre volte col battente che |
Le Fate d'Oro -
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la vecchia. Nennella non poteva rispondere dallo spavento; | Felice | prese la parola per lei. - Le dirò, la mia sorellina teme |
Le Fate d'Oro -
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partire, Prenda i diamanti o si affretti a fuggire. - | Felice | si empì le tasche, Nennella il grembiule, e, ringraziata la |
Le Fate d'Oro -
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li mi- sero sulla tavola, alla debole luce della lu- cerna. | Felice | si scosse e Nennella mandò un grido. - Perchè siamo |
Le Fate d'Oro -
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perchè erano ricchi senza es- sere felici. Nennella e | Felice | rimpiangevano l'in- fanzia spensierata. Essi tornarono alla |
Le Fate d'Oro -
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fatue scintille... Se voi li conosceste!... Bella, pura, | felice | gli appariste una sera, inconscia amaliatrice, e rinnegò |
FIABE E LEGGENDE -
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sei vivo, su la croce, cammina!.. Quando porti a un | felice | la candida mattina apparenza di Dio verissima! Da un anno, |
FIABE E LEGGENDE -
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al Busca. _ L'elegante disegno di esso è dell' architetto | Felice | Soave. _ Fu abitazione degli ambasciatori della prima |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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chiese: _ Signore, come ti chiami? Lui rispose: _ Mi chiamo | Felice | _; non si era tolta la pipa di bocca, e quando parlava la |
Il sistema periodico -
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era una bambina, ed era veramente strano che si chiamasse | Felice | un uomo grande come quello. Ma a poco a poco incominciò |
Il sistema periodico -
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diritto; e narrava come allor la sventura apprendesse la | felice | fortuna, il bisogno il soddisfacimento, l'Anarchia lo |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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di gratìssima prece, e già trasparèndogli in viso il più | felice | segreto, trarsi un rotoletto di seno, e svòlgerlo |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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quel dì, la colonia ebbe statuti e governo e il titolo di | Felice | essendo Gualdo ed Aronne gli eletti a tutelar quelle leggi, |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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di Forestina con Mario. Donde ha principio la Colonia | felice | |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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sua piccola casa; i bambini lo attorniavano, e guardava | felice | i campi, che aveva lavorato, le sue mandrie, che |
I sogni dell'anarchico -
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la chieda, l'abitazione di Dio sulla terra. Era così | felice | d'essere agricoltore, di possedere la sua ferra; amava |
I sogni dell'anarchico -
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malattia, il suo tormento atroce. Ecco: ora sorrideva quasi | felice | per lo stupore un po' ingenuo delle disgraziate bimbe |
CONTRO IL FATO -
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buone frasi eloquenti: - Sei stanco? - Oh, no; sono tanto | felice | di lavorare! Appena sarò ricco, ti sposerò, Sarah.... - Non |
CONTRO IL FATO -
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insomma.... E William aveva letto con una voluttà amara, | felice | di tormentarsi, illudendosi forse di poter guarire |
CONTRO IL FATO -
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avrebbe adorato le sue due creature! come sarebbe stato | felice | di comprare, a forza di sacrifici, la loro felicità, di |
CONTRO IL FATO -
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il Maralli, parlando col babbo, gli disse che proprio era | felice | di avere avuto in questa circostanza tante manifestazioni |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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giacché vuole proprio partire; intanto dorma tranquillo, e | felice | notte. - Felice notte. |
Senso -
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partire; intanto dorma tranquillo, e felice notte. - | Felice | notte. |
Senso -
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venerdì di quaresima, il Berretta fu avvertito che don | Felice | Vittuone aveva urgentissimo bisogno di parlargli: passare |
ARABELLA -
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la testa nelle mani e ruppe in tali singhiozzi, che don | Felice | ne sentì una profonda compassione. Voltatosi verso don |
ARABELLA -
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deve essere concessa. È gente umile, bonaria, che sarebbe | felice | per poco e invece non ha nulla per essere felice; che, |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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amarla, l'abbandono di coloro che dovrebbero sollevarla. | Felice | per l'esistenza all'aria aperta, eredità orientale, non ha |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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fissa di quei cervelli infuocati; è la grande visione | felice | che appaga la gente oppressa; è la vasta allucinazione che |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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morto. Vi sono i Sante i Nicola i Giuseppe, una congerie di | Felice | distinti, e non sempre, dalla paternità. Se non un intero |
Vietato ai minori -
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tutta la bontà della mia Virginia... e non sarei ora il più | felice | degli uomini! - A queste parole tutti si sono commossi, e |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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per Santo Stefano il babbo mi accompagnerà a Roma. Io sono | felice | e benedico il momento in cui mi son rovinato il braccio. |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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è sembrata mai, con licenza dell'amico, straordinariamente | felice | in quella sinfonia; l'ultima melodia, che figura il canto |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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da Porto Longone lo Yacht aveva avuto un traversata | felice | e breve, con molta soddisfazione dei passeggieri romani in |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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nei campi di Palestro e di Magenta. A perpetuare sì | felice | avvenimento vennero, il 18 marzo 1860, cancellate al sommo |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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si sentiva così giovane, non ancora trentenne, e felice, | felice | fino alla sofferenza, nel mattino radioso di settembre. |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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un dì non s'erano pagati che i colori, mentre l'ebreo, | felice | dell'oro conquistato, d'esserne debitore ai morti avea |
FIABE E LEGGENDE -
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coll'umiltà e colla rassegnazione. La lettera di don | Felice | (persona degna d'ogni fede) era stata per lei come la |
ARABELLA -
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più per gli altri che per sé. Segretamente scrisse a don | Felice | chiedendo qualche schiarimento e dei consigli. L'Augusta |
ARABELLA -
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ancora un po' dubitosa tuttavia, ma felice, oh, tanto | felice | e credula per l'immenso bisogno di illusione che le teneva |
CONTRO IL FATO -
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gli spedissero subito tutta la sua roba a Parigi, essa, | felice | come una bimba, abbracciò lieta il marito e non parlò più |
CONTRO IL FATO -
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prendere e ingannare dal suo amor materno, che la faceva | felice | d'ogni carezza e d'ogni gentilezza fatte alla sua bimba, |
CONTRO IL FATO -
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una centesima parte, mentre egli sarebbe stato orgoglioso e | felice | d'essere il marito di quella donna e il padre di quella |
CONTRO IL FATO -
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anche in Sarah la dolcissima commozione di cotesta | felice | intimità? Egli volle tentare di prolungare quei momenti |
CONTRO IL FATO -
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lei l'agnello che toglie i peccati. Mi dispiaceva, ma ero | felice | di non essere io al posto suo. Barbara si aggirava tra noi |
Io non ho paura -
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dalla parte opposta alla sua, volendo rispettare quella sua | felice | solitudine: ma intanto lo osservava, dirò anzi, lo andavo |
Un giorno a Madera -
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cercavano Madera lungamente, beatissimamente. «Un uomo | felice | è indulgente» dissi fra me colla rapidità del lampo, e da |
Un giorno a Madera -
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poiché siete bruna. - Sì, è vero? - esdamò la baronessa, | felice | di quella specie di complimento lusinghiero. - E voi che |
CONTRO IL FATO -
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giubilante, prendendo il suo posto nella carrozzella, tanto | felice | come se avesse salito i gradini di un trono; e nella |
Teresa -
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che portava per la prima volta, tanto felice, tanto | felice | che se le avessero detto di volare, ne avrebbe fatto subito |
Teresa -
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beneficai, e sono sicuro che questo lascito ti renderà più | felice | delle ricchezze, perché ti darà la saggezza. Nel dir |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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un vino così aspro da far allegare i denti. - Non sono io | felice | quanto loro, - diceva fra sé, - dal momento che quel poco |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di averla meritata, e riprese il viaggio, sentendosi il più | felice | dei mortali. Un passo dopo l'altro giunse a Cortona, e |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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fretta di condurre la sposa a Roma. La Contessa era tutta | felice | che gli portasse via la figliastra, e non fece nessuna |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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i migliori bocconi e a bersi il miglior vino. Invece, fra | Felice | dava a intendere al guardiano che i migliori bocconi e il |
Racconti 2 -
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... E i ragazzi non correvano incontro allo sgarbato di fra | Felice | per la santa polizzina; e i contadini non volevano saperne |
Racconti 2 -
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del suo amore. Disse che partendo all'indomani, sarebbe | felice | di portare con sé una parola di speranza, che le avrebbe |
Teresa -
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fiduciosa come una bambina, sottomessa come una schiava e | felice | di sentirmi tale ... Che miseria questa nostra debolezza! |
Racconti 3 -
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fosse scoraggiato alle prime difficoltà, non sarebbe stato | felice | con quella bella e virtuosa moglie che non era contadina, |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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morte. Né questa comprensione la rendeva mesta; all'alba | felice | dell'amore ella non poteva avere che pensieri rosei. |
Teresa -
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inglesi, come li adoperava lui. Scrisse: che era | felice | della bella improvvisata, che per quella aveva passato il |
Teresa -
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essere un bimbo ... Se lo vedeva dinanzi! E canterellava, | felice | di quel rimuginio di delizie future; e, di tanto in tanto, |
GIACINTA -
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carta quei primi abbozzi, scoprì di possedere il tratto | felice | e il così detto chic dell'artista contemporaneo. Nella |
LA SCAPIGLIATURA MILANESE - FRAMMENTI -
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è, sano, agiato, pieno di talento e di avvenire egli sia | felice | ..... Dio mio! che tremendo mistero di dolore nascosto nel |
LA SCAPIGLIATURA MILANESE - FRAMMENTI -
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Egli non aveva saputo indovinarlo; ma si sentiva | felice | anche lui. Niente era mutato in casa sua e nei rapporti con |
Racconti 3 -
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sfiaccolata, da una passione di quattordici ore col sole, | felice | colui che può farsi cullare in una barca, come in un'amaca, |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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pericolo è tanto più grande in quanto è indistinto. Ma più | felice | di tutti colui che godette queste notti carezzando i |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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Egli non aveva saputo indovinarlo; ma si sentiva | felice | anche lui. Niente era mutato in casa sua e nei rapporti con |
IL BENEFATTORE -
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