Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cabalisti

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al solito, una obliqua occhiata intorno, ma le facce dei  cabalisti  non gli dissero niente di nuovo: avevano quel pallore,
errò intorno, a una ricerca disperata di fuga. Ma i truci  cabalisti  si erano levati e gli si erano stretti addosso in un breve
- egli disse, a un tratto, tremando tutto. Ma nessuno dei  cabalisti  si commosse, a questa enunciazione mistica dei numeri. Il
grassa, corta, coperta di pelame rossiccio, sulla spalla. I  cabalisti  confabularono fra loro, a lungo: discutevano, in cerchio,
implacabile, il marchese Cavalcanti. E i sette sciagurati  cabalisti  passarono davanti all' assistito, ugurandogli
sia solo, e gli ha messo accanto una compagna. Ebbene, i  cabalisti  dicevano che anche per Dio stesso non era bene essere solo,
una scappatina fra un atto e l'altro del teatro Fiorentini;  cabalisti  del Caffè Diodato delle sale del Caffè Testa d'Oro, he
anch'esso e si era unito al gruppetto dei suoi amici  cabalisti  che confabulavano fittamente. Incapace di non parlare del
questura alle carceri, dalle carceri al tribunale. Adesso i  cabalisti  volgevano delle occhiate supplichevoli ai due arbitri del
premura di andar via. Certo, la sua posizione fra quei  cabalisti  non era rassicurante: tutti gli dovevano del denaro e se
sempre addosso, e poi si metteva l'ignobile cappellaccio, i  cabalisti  si erano riuniti in un gruppo, ma non parlavano fra loro.
voci, ora si allontanavano, ora si avvicinavano, come se i  cabalisti  si fossero nuovamente levati dal tavolino dove si
aperta. Ora le voci scoppiavano, irose. Gli arrabbiati  cabalisti  contendevano fra loro, furiosamente, ciascuno vantando a
della sua porta, tendeva l'orecchio, ansimando. Forse i  cabalisti  erano ritornati al loro tavolino, portandosi seco loro quel
Tutta una confusione, in cui la malattia mentale dei  cabalisti  che si affollavano nella sua bottega di giuoco e le cui
he ogni settimana pompava denari da tutto il gruppo dei  cabalisti  e da altri ancora, continuamente, aveva sempre quei suoi
fatto una grazia, in quel primo sabato di maggio, e tutti i  cabalisti  ci avean creduto ed erano sparsi qua e là, tra la folla,
fermato su la soglia, ridendo alla vista impacciata dei due  cabalisti  che tentavano di nascondere alcune carte. - Oh! Io non
tutto Cesare Fragalà era caduto nelle abitudini di tutti i  cabalisti  arrabbiati e invece di lacerare i polizzini del lotto che
folla di borghesi, impiegati e piccoli possidenti, preti e  cabalisti  del lotto. Giovannino fischiava, per farsi udire: e il

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