Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: babbo

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pochi giorni dopo, andò in camera a cercare il suo  babbo  (il quale si era corretto del bruttissimo vizio di
pari con le lezioni. In casa tutti son contenti di me, e il  babbo  ieri mi ha detto: - Forse ti si presenta l'occasione di
i quattordici anni, e s'arrabbiava dell'ostinazione del suo  babbo  e della sua mamma che non volevano fargli smettere la
gli erano giunte talvolta all'orecchio, andando attorno col  babbo  nei giorni di vacanza; ma non gliene importava. Il peggio
importava. Il peggio era che, ogni volta ch'egli pregava il  babbo  o la mamma di vestirlo con la giacchetta e i pantalo- ni
come tant'altri suoi compagni minori di anni di lui,  babbo  e mamma sorridevano e scuotevano la testa, quasi lo
a vecchio? Non se ne dava pace. Un giorno, finalmente, il  babbo  gli rispose: - Se passi col maximum dei punti, sarai
di sentirselo dire dalla gente nelle passeggiate col  babbo  o con la mamma, e anche andando a scuola o tornando a casa
potuto prenderli, se avesse steso la mano. Il giorno che il  babbo  lo vide arrivare a casa rosso, scalmanato, facendo salti e
detto! E aveva le lagrime agli occhi, dalla paura che il  babbo  non volesse più adempire la solenne promessa. * * * Giorgio
e così variabile da un istante all'altro. Intervenne il  babbo  per farla finita. Ma il sarto dovette spazientirsi peggio
avrebbe dovuto; voleva vedere se s'ingannava o no. Il  babbo  era fuori; la mamma aveva visite in salotto; nessuno lo
una sigaretta di- menticata lì chi sa da quanto tempo; il  babbo  non fumava sigarette da un pezzo, ma sigari lunghi così.
soffitto con la testa ... Ah! Ah! Ah! ... Se la mamma. o il  babbo  fossero entrati in quel punto, non lo avrebbero
trovato per terra in camera di Giorgio, diè finalmente al  babbo  la spiegazione del mistero. - Ha fumato una sigaretta con
fu impossibile andare in casa Ronzano, con dispiacere del  babbo  e della mamma, che non avrebbero voluto mancare alla festa
voluto mancare alla festa d'una amica carissima. Mamma e  babbo  erano sconvolti dallo spa- vento avuto, quando nessuno
il  babbo  diceva a Masino: - Non bisogna aver paura di niente! Masino
reagire contro la prima impressione. Ed era inutile che il  babbo  si sforzasse a fargli capire quanto male poteva produrgli
indegna di un ragazzo, d'un uo- mo, come lo adulava il  babbo  per correggerlo. - Non bisogna aver paura di niente; anche
... ho paura! - confessava Masino ingenuamente. Allora il  babbo  pensò di guarirlo procurandogli a posta delle paure, e
i campi. Di tratto in tratto, come si faceva più buio, il  babbo  sentiva che Masino gli stringeva la mano più for- te e gli
fosse proprio quella stessa che ora vedeva da vicino. E il  babbo  lo trascinava avanti pel silenzio della campagna. - Guarda
spalancava gli occhi e seguiva, un po' riluttante, il  babbo  che lo costringeva ad avvicinarsi colà. - Capisci? È un
aspetto di uo- mo accoccolato, che vuol nascondersi. Il  babbo  gli faceva ripetere la prova. - Capisci? Ora tu sai che
za, ma ... C'era un gran ma. Alla prova, quando il  babbo  non era con lui, la paura tornava ad afferrar- lo. Ora però
radunata in salotto. La mamma lavorava con l'uncinetto, il  babbo  leg- geva il giornale. Masino e Zina si divertivano a
le incisioni del Don Chisciotte, del Dorè, com- prato dal  babbo  la mattina. Tutt'a un tratto, il babbo disse a Masino: -
Dorè, com- prato dal babbo la mattina. Tutt'a un tratto, il  babbo  disse a Masino: - Apri l'imposta del balcone, fa troppo
Questa volta Masino resisteva e urlava tanto, che il  babbo  volle prima affacciarsi per capire di che cosa si
grande, gigantesca gli si era rizzata davanti. Ma il  babbo  capì subito. C'era una nebbia fitta; affacciandosi al
proporzioni. Pareva proprio di avere dinanzi un gigante. Il  babbo  rise e chiamò Zina e la moglie perchè osservassero anche
vedere! Com'è bello! Masino allora si lasciò trascinare dal  babbo  al balcone, dopo che ebbe ben spiegata l'apparizione
di me mille attenzioni e mille riguardi. Ieri ho sentito il  babbo  che diceva alla mamma: - Proviamo a trattarlo con dolcezza,
- è una nota volgare nella nostra conversazione, mentre il  babbo  sostiene che in fondo è un buon diavolo, che bisogna andar
lasciar passare questi eresiarchi, come li chiama lei, e il  babbo  invece li fece entrare in camera dell'avvocato che mi fece
si rannuvola. Oggi il  babbo  mi ha fatto una predica d'un'ora, dicendomene di tutti i
signor Venanzio. E sapendo che il giornale era fatto dal  babbo  di Gigino gli ho detto: - Ma come! Ma qui il tuo babbo ha
dal babbo di Gigino gli ho detto: - Ma come! Ma qui il tuo  babbo  ha sbagliato!... Quando lo vedrà il Maralli,
da levare il pelo, ci ride e ci si diverte... Se il mio  babbo  non facesse il pasticciere, sarebbe un giornalista di
dove c'è una gran fabbrica con di molti operai e lì il  babbo  vuole che si gridi: Evviva la lega! - Ci anderei
Evviva la lega! - Ci anderei volentieri, ma non so se il  babbo  mi ci manderà... Vedremo.
Proprio così. Ieri mattina il Maralli mi riaccompagnò dal  babbo  al quale raccontò tutto quello che gli era successo per
quello che gli era successo per causa mia, e allora il  babbo  - a racconto finito - non disse altro che queste parole: -
di treno e quattro dì diligenza, sono arrivato qui, dove il  babbo  uni ha consegnato al signor direttore e mi ha detto
tutte le solite cose che oramai so a mente da un pezzo. Il  babbo  per l'affare del fantoccio mi ha fatto una predica
per volta, altrimenti non ci si resiste. Il fatto è che il  babbo  non aveva ancora finita la predica per lo spavento avuto da
cosa mi ha fatto rapporto. - Lo vedi? - ha gridato il  babbo  mettendomi la lettera del Prèside sotto il naso. - Lo vedi?
venuta la lettera del Prèside proprio nel momento in cui il  babbo  mi rimproverava per l'affare del fantoccio?
chiacchierarono tutt'e due su questa faccenda che arrivò il  babbo  e volle sapere anche lui di che cosa si trattava. E allora
ma è passato tanto tempo! - Meno discorsi! - disse il  babbo  a un tratto - e sentiamo subito di che si tratta. - Mi è
son cose passate, babbo, non me ne ricordo più... - Qui il  babbo  riuscì ad acciuffarmi, e disse con accento feroce: - Ora,
e che in questa circostanza solenne, se mi porterò bene, il  babbo  forse rifarà la pace con me. Meno male! Finalmente la
una sciocchezza. Oggi, dunque, prima d'uscir di casa, il  babbo  mi ha consegnato una corona di fiori e mi ha detto dandomi
- ha detto l'Ada. Io ho colto l'occasione per riparlare col  babbo  e gli ho domandato: - E a che serve questo fabbricato? -
morto, mi pare dimolto buffa, ecco!... - Eh! - ha detto il  babbo  - sotto un certo punto di vista, infatti, è una vanità come
A un tratto mi son sentito pigliar per il goletto. Era il  babbo  tutto infuriato perché, a quanto pare, mi cercava da un
che vengono qui a dir male delle loro amiche!... - Il  babbo  ha fatto una mossa come per picchiarmi, ma l'Ada l'ha
a restare zittellona come la zia Bettina; e che se il  babbo  dà il permesso a Virginia di sposare un socialista non c'è
ridotto quel mio povero Bianchino! - Toh! - ha esclamato il  babbo  guardando il cane tinto di rosso, e mettendosi a ridere. -
così importante. - Quando siamo stati in treno, ho detto al  babbo  - Hai proprio ragione, sai, babbo, a dir male del servizio
e del finestrino rotto che mi fecero ripagare per nuovo. Il  babbo  mi ha un po' sgridato, ma ho capito che in fondo mi dava
voleva tenere chiuso in gabbia. Ieri mattina, dunque, il  babbo  venne a prendermi a Roma, e naturalmente ebbe dal Collalto
Sterzi e del marchese che fa la cura della cipolla. Il  babbo  è stato a sentir tutto, e da ultimo ha detto: - Ora il vaso
come un lamento: - Ah Giannino! Oh Giannino!... - Il  babbo  mi staccò da loro, mi accompagnò in camera mia e lì mi
e l'uno e l'altra fecero di tutto per rimuovere il  babbo  dalla sua risoluzione, ma io sentivo che il babbo ripeteva
il babbo dalla sua risoluzione, ma io sentivo che il  babbo  ripeteva sempre questo ritornello: - Non lo voglio più
di semolino e quello di riso non lo può soffrire, e il  babbo  va matto per quello di riso mentre quello di semolino l'ha
Certamente; vogliamo diventare siciliane anche noi, come il  babbo  che si è abbronzato al sole di questa incantevole isola, e
di schivare l'omaggio. Più tardi, a sera avanzata, preso il  babbo  sotto braccio, ella lo aveva trascinato fuori, per godere
ma intanto io non posso moverlo. Luisa, alla quale il  babbo  aveva scritto di questa mia malattia, ha risposto
se mi riuscisse d'alzare il braccio. - Però - ha detto il  babbo  - con che coraggio ti si può mandar fuori di casa? - Io
dì discussione, è stato stabilito che per Santo Stefano il  babbo  mi accompagnerà a Roma. Io sono felice e benedico il
di suo padre e tutto commosso gridò: "Che cosa fate qui,  babbo  mio, a quest'ora?" "È un mese che ti cerco da per tutto."
di montare sul bastimento." E senza stare a perder tempo,  babbo  e figliolo presero una viottola lungo il campo, e
un altro berrettino prima di montare sul bastimento." E  babbo  e figliolo ripresero a correre: ma sul più bello, un grosso
di nuovo, né a scuola, né in casa. Non ho ancora rivisto il  babbo  e ormai spero che quando lo rivedrò gli sarà già passato
quando riaprii gli occhi mi trovai qui in letto, e vidi il  babbo  che girava in su e in giù e si dava i pugni in testa
capito che in fondo un po' di ragione l'ho anche io. Se il  babbo  che si vanta, come tutte le persone grandi, d'essere stato
anche dentro. Ma dal tono della risposta capí che il povero  babbo  non doveva esserne molto contento. Infatti, in tutte le
un tantino di tempo per badare alla figliuola? Il povero  babbo  restava in disparte. Il commendatore invece pareva il
per Roma fra due ore. C'è una grande novità; il  babbo  non viene ad accompagnarmi, ma mi affida invece al signor
pomodorini piccoli ma tutto sugo. - Bada! - gli ha detto il  babbo  - ti prendi una bella responsabilità, perché Giannino è un
A proposito: la zia Bettina non è venuta, benché il  babbo  l'abbia invitata. Ha risposto che non si sentiva di
di ricevimento, dove non andava mai nessuno, perché il  babbo  non me li trovasse, ché altrimenti me li avrebbe
suo babbo, incaponitosi a farne col tempo un guerriero (il  babbo  era comandante dei pompieri e bisogna perdonargli certe
coi sassolini di ghiaia o coi nòccioli di ciliegia. Il suo  babbo  poi, per contentarlo e per coltivargli sempre più lo
io, - ha detto - perché se ti ci accompagnasse il  babbo  ha giurato che ti farebbe trovar davanti all'uscio di
in modo, anche al ritorno, di non farmi incontrare col  babbo  che, come ho detto, vuol farmi camminare senza toccar la
se puoi passare domattina dal negozio, verso le dieci. Il  babbo  a quell'ora ha una adunanza per le elezioni... Ti aspetto
fosse sicura; e lui è al caso di saperlo perché il suo  babbo  non solamente è un pasticciere, ma è il grande elettore del
mi ha fatto vedere questi giornali e mi ha detto: - Il  babbo  ora non ripara a dar retta a tutte le commissioni, ed è
rose le estremità, montavano su, su, per finirlo! - No,  babbo  è un accesso come gli altri: lo ha detto il dottore.
piangendovi dentro per la rabbia di doverla mangiare. Il  babbo  ieri ha decretato che la mia punizione per l'affare del
la mia più grande ambizione era di fare un bel regalo al  babbo  il giorno di Natale. Sei mesi prima del gran giorno mi
Tantini dovette accomodare le gambe e le rime. Il  babbo  si mostra sempre soddisfatto e orgoglioso della sua Tuccia,
un uomo di sasso; Enrico rispose con qualche insolenza. Il  babbo  gli indicò l'uscio, l'altro se ne andò pallido d'ira e di
suo compagno di collegio, ma non so come se la passi. Il  babbo  è torbido, concentrato, colla fronte piena di rughe. Che
la bambolina, il tesoretto di tutti, specialmente del  babbo  e dei fratelli che mi vogliono bene, anche quando mi
stesse lontano un mese da casa sua? avrebbe permesso che il  babbo  si rodesse in silenzio nel suo dolore? lascerebbe la sua
oggi vengono in folla sulla carta. Prometto di parlare al  babbo  per lui e di implorare un perdono che ha già tardato troppo
20 dicembre . Stamattina dopo colazione, mentre il  babbo  si sprofondava nella sua poltrona a leggere i giornali, mi
- Papà, - dissi - Enrico è a Milano. - E così - chiese il  babbo  burberamente. - Siamo quasi alle feste di Natale.... - Non
è cattivo e io posso dirlo, perchè l'ho portato io al suo  babbo  quando è venuto al mondo. Bisogna fare qualche cosa per
se abbiamo un soldo di debito, non si dorme più. Se il suo  babbo  non vuol proprio dargliele queste benedette ottocento lire,
Dico bene? Ella potrebbe invece fargli credere che sono del  babbo  o che sono suoi.... - Tu sei una buona donna, Costanza, -
complice di una discordia che offende i vivi e i morti. Il  babbo  n'è commosso, e se tu gli mandi ora una parola vedrai che è
- Enrico verrà a pranzo con noi. L'ho invitato io.... Il  babbo  fissò gli occhi nella fiamma e non rispose. Io non gli
ha offerte, indovina.... - Non saprei.... - La Costanza. Il  babbo  aggrottò un poco le ciglia. Se lo avesse saputo prima non
- E non dir più, Papà, che io scherzo col cuore. Il  babbo  sorrise e diede una tenera occhiata al ritratto della
il viso con l'aceto, e piangeva e singhiozzava. Il  babbo  si è alzato per andare a prendere una lanterna. Che furia
per sogno! Fui invece cacciato in camera come un cane, e il  babbo  disse che sarebbe venuto su per conciarmi per il dì delle
paura dei ladri, che non può dormire la notte, ora che il  babbo  e la mamma non sono a casa. La sera guarda sotto il letto,
sottosopra il vicinato? Un semplice vestito vecchio del  babbo  ripieno di innocentissima paglia!...
Essi giunsero a casa pieni di spavento. La barca del  babbo  tor- nava appunto in porto in quel momento e la mamma aveva
traverso i ve- tri della loro casuccia, videro la zuppa del  babbo  bell’e pronta, e la mamma che aveva i capelli canuti e
La madre si alzò e li guardò come se non li conoscesse. Il  babbo  entrò, ed egli pure era canuto. I diamanti scintillavano,
Eppure siamo stati assenti soltanto alcune ore. - Il  babbo  e la mamma li abbracciarono piangendo dalla gioia. La sera
signore, che cosa voleva la si- gnora. - Desideriamo che il  babbo  e la mamma tornino felici come prima. - Entrate subito,
scogli verso casa, felici di esser ritornati bambini. Il  babbo  e la mamma li aspettavano sulla porta della loro casupola;
sapeva consolarsene. Mentre Giacinta, seduta accanto al suo  babbo  e tenendolo per una mano, guardava attraverso i cristalli
della catena dell'orologio. Allora, dalla paura che il suo  babbo  potesse andar via, ella gli strinse forte la mano. Ma il
quanti anni avesse, per il solito rispondeva: "Il  babbo  e la mamma dicono che ne ho dieci: ma lo dicono per farmi
dei libri e della scuola. La mamma lo sgridava: il  babbo  lo rimproverava: il maestro lo puniva, i compagni di scuola
bene, dunque debbo sapere scrivere! ... E pensare che il  babbo  e la mamma si ostinano a mandarmi a scuola! Un momento: e
qualche sproposito, nessuno ci guarderebbe, perché il  babbo  dice sempre che i giornali sono pieni di spropositi e di
Masino era il più buon figliolo di questo mondo. Il suo  babbo  e la sua mamma lo sgridavano sempre, e lui li lasciava
prete l'avvocato Maralli e Virginia, e più indietro Ada, il  babbo  e la mamma. Io strisciando lungo la parete della chiesa mi
mio, Giannino mio, ma come hai fatto a venir fin qui? - Il  babbo  ha borbottato: - Una delle solite! - Anche Virginia, dopo
sua sorella maggiore - andavano poi a rinchiudersi col  babbo  in una sala preparata apposta per bisticciarvisi, dicevano
- Questo è il babbo! - esclamò Lello fermandosi, quasi il  babbo  avesse gridato per loro. Tra la stanza della Commissione e
bocca quelle nuvole di fumo, ridevano come matti: ma il suo  babbo  che era uno scimmione pieno di giudizio e di esperienza di
il  babbo  andò davvero a trovare il maestro, e gli fece una bella
il bravo Masino si fece moltissimo onore, e il suo  babbo  e la sua mamma gli regalarono venti pasticcini e un
o a giuocare sotto gli alberi. Rispondevano sempre: - Il  babbo  non vuole, la mamma non vuole. - Babbo e mamma sono dei
sempre: - Il babbo non vuole, la mamma non vuole. -  Babbo  e mamma sono dei grulli! - rispondeva irritata la vecchia.
un rabbuffo. Ma quando videro spuntare dietro le spalle del  babbo  il fazzoletto rosso che la nonna portava in testa, si
gli domandò: - Babbo, sei venuto per portarci via? Il  babbo  li baciava e li tastava. Come erano sodi quei polpaccini,
tutti i giorni. Giacinta la invidiava. Invece, il suo  babbo  e la sua mamma venivano a vederla ogni sei mesi e la
vien su presto! L'esclamazione della mamma e il motto del  babbo  si ripetevano, ad ogni visita, colla stessa fredda
la cagione di tutto questo spavento?" "Una gran disgrazia,  babbo  mio, sta per cascarmi addosso!" "E come fai a saperlo?" "Ho
sempre lì! ... Guardatela! ... " "Chi?" "La serpe ... " Il  babbo  di Pipì si voltò a guardare verso il punto indicato, e vide
la campagna. Camminavano senza sapere dove an- davano. Il  babbo  le aveva scacciate, dun- que dovevano andare per il mondo a