Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tacque

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la signorina matura. "Lei lo conosce? Dov'è?" Guarnacci  tacque  ed ella sentì la sua indiscrezione. "Scusi, scusi!" disse,
discernimento, ma ch'è importantissimo." II professore  tacque  un momento, assaporando l'acuta curiosità che aveva destato
domandare se era andata a letto perché si sentiva male; ma  tacque  indispettito, e la Regina prese a dire: Tanti ma tanti anni
i suoi compiti, certo. Che ci trovi di male? Giorgio  tacque  confuso. La faccenda, a cui credeva solo a mezzo, tuttavia
ma forse che le altra vostra ossa sono più solide? Egli  tacque  ancora, s'inchinò la terza volta per salutarmi; e quando fu
è sciocco se fatto seriamente.» Lieto della risposta, egli  tacque  un istante; poi riprese: «È vero che vostra sorella pensi
Non so, ma quel volto somiglia ... Non nominiamola ...  Tacque  diventando ancor più tetro. - E sarà qui lui? - si chiese
tutt'a un tratto gli snebbiasse il cervello; il cavaliere  tacque  sorridendo stupidamente. Don Fiorenzo, dall'altra punta
queste parole, sentì di aver detto male e tacque.  Tacque  anche Edith. Il silenzio durò qualche minuto. "Edith" disse
sussurrato da capo "dormi?" Luisa rispose "sì" ed egli  tacque  definitivamente, come se ne fosse persuaso. Il giorno dopo
doveva piegarsi a baciar le unghie benefiche del Governo.  Tacque  alquanto per raccogliersi e vedere se l'altra cedesse.
fatto ciò che l'ortolano chiamava un brutto gioco. Jeanne  tacque  e all'ortolano balenò che quella lì fosse la moglie
egli e senza volgere il capo, ella rispose: "Sì." Egli  tacque  un momento e poi riprese con la stessa voce: "La desidera?
quelli che hanno distrutto le vostre case. Il sindaco  tacque  per qualche minuto, masticando la sua razione di patate,
per le imprese disperate ci vogliono uomini disperati. Line  tacque  rosicchiandosi le unghie; poi chiese: _ Gedale sapeva
_ Gedale sapeva perché Leonid era disperato? Anche Mendel  tacque  a lungo, e poi disse: _ Non so se lo sapesse. Probabilmente
ti sarà svelato il mio segreto, l'unico mio segreto. Maria  tacque  e rimase immersa nell'estasi di una grande meraviglia, di
stata vittima, si credette quasi complice del tradimento. E  tacque  e simulò. Franzon poteva fare del bene a Malgoni; ma poteva
non aveva parlato di niente, non sapeva niente. Pasotti  tacque  e il prete non tardò molto a metter fuori anche lui una
accennò bruscamente con l'ombrellino di venire avanti. Egli  tacque  subito, spiccò altri due salti e giunse ansante, accigliato
dolore è ancora lontano. Maria taceva, ascoltando, e Paolo  tacque  anch'egli, come oppresso da una grande malinconia. I
nostra vita - rispose con dolce fermezza Donnalbina. Regina  tacque  un momento. Aveva corrugate le sopracciglia, quasi a
sale ti dànno una dozzina di uova, o anche un pollo. Leonid  tacque  per qualche istante, come se fosse indeciso, poi si alzò,
quasi tutto. Ricordo solo i proverbi e le favole. Leonid  tacque  un poco, poi disse: _ Non ho detto che non ti voglio
direzione del villaggio. Non aveva detto una parola. Mendel  tacque  per qualche istante: _ Finito; niente da fare. Ecco cosa
stare. Per favore lasciami stare. Per questa volta basta _.  Tacque  e non si mosse più, ma Mendel si accorse bene che non
_ Le armi sono di tutti: le armi sono di chi le sa usare _.  Tacque  per un momento, come se aspettasse una reazione; ma anche
così va benone!", ripeteva lo zio. "Voi qui e io là." Luisa  tacque  e l'albergatore se n'andò. "Non vedi che hai l'alcova come
voltar il viso. Anche Luisa s'era appoggiata al parapetto.  Tacque  un poco, indi rispose sottovoce: "Sì, caro". Ah vi era nel
breve, "ho capito". Poi non la guardò più. La contessa  tacque  un momento, si buttò indietro sulla spalliera della
temette di esserle parso freddo. "Cara" diss'egli. Ella  tacque  un momento e posategli ambedue le mani sul capo, prese ad
più forti, più precipitosi; poi, tutt'a un tratto,  tacque  essa pure. "È una bella giornata?" domandò Eugenia.
sole che occulta il mondo superiore. Intese e non intese.  Tacque  riverente. Benedetto cercava con gli occhi le stelle. La
da riflettori. Poco oltre, una fila di autocarri. Poi tutto  tacque  di nuovo. Qualcuno tradusse: bisognava scendere coi
il vostro Messia farà più che tutti voi insieme." L' Abate  tacque  e Giovanni prese la parola. "Forse il signor Abate"
insistetti: - Ti prego, dimmelo. Matilde sospirò e  tacque  ancora; ma io, ch'ero entrato in quella nuova ostinazione,
bambina, non lo ammetto. Costanza! - esclamò Velleda, e poi  tacque  riflettendo per un istante, indi aggiunse : Non è