Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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nell'insegnamento; ma non è della scuola, come tale, ch'io  voglio  parlare in queste note; certo una profonda riforma di
coloro che l'hanno oppressa e disprezzata; sono e  voglio  essere un analizzatore spassionato di un problema, che amo
delineata vivace una questione di persone: levati tu che ci  voglio  star io.
bene: non  voglio  passare per illogico o per amante di una idea fissa a cui
«L'ho fatto, perché ho voluto: oggi sono stato cattivo;  voglio  divenire quel che sono A, B, C;» a chi non occorre ogni
Avvezzo a trattar cavallerescamente gli avversari non  voglio  fare l'analisi per dedurre le ragioni della loro esistenza
che parte dalla concezione dell'unità del partito (che  voglio  definire dinamica e non statica), tende alla conquista
ridarlo dopo tre o sei mesi, ma al raccolto. E se invece io  voglio  comprare un vitello per venderlo bue, deve trascorrere per
centri, la propaganda igienica nelle scuole è tentata;  voglio  ricordare le scuole all'aperto del mio comune e gli asili
 voglio  la taccia di sognatore: ogni idea nuova e vasta ha
direte che faccio della poesia. No;  voglio  essere una voce che risuoni e richiami ad una realtà,
di sagacia e di prudenza), prima di venire alle ragioni,  voglio  portarvi un'altra prova di fatto assai più valevole. Dal
fra i centri e le classi industriali e le campagne;  voglio  dire le condizioni di cultura assai arretrata, di metodi
prevenirne gli effetti, né approntarne i rimedi. Ed io li  voglio  scagionare subito, quei valentuomini che diedero alla Causa

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