Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: regno

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avido del premio, era di là dalla storia; questa,  regno  di Cesare, del male, delle potenze delle tenebre, era
il male ed a sospirare nell'impotenza della solitudine. Il  Regno  non è di questo mondo, perché appunto è negazione di
nel campo economico. Questo errore iniziale del  regno  italiano è riconosciuto da tutti, ma non è affatto
della vita dell'anima, della redenzione, dell'avvento del  regno  che il vangelo ci insegna.
visto che il tema centrale del messaggio di Cristo è il  Regno  di Dio, e questo non già nel senso di un progressivo
inizio ad un mondo nuovo per i figli di Dio rigenerati; un  regno  che la carne ed il sangue non possono ereditare, il quale,
del volere e nella solidarietà dello sforzo verso il  regno  di Dio. Questa unità dei seguaci del Cristo in Lui, e per
umana; chiunque consideri la realtà e la confronti con il  regno  degli schemi e delle circolari, dell'addensarsi di carta
carta scritta, dovrà ammettere di trovarsi di fronte a un  regno  di sogno e di ombre e di morte il quale intenda regolare la
appartiene; poiché solo in questa società si compie il  regno  di Dio e solo essa raccoglie, nella sua anima multiforme,
assoluto dell'anima umana, di ciascuna anima umana, il  regno  di Dio in noi, l'esistenza di beni enormemente superiori ai
non credo adunque nel  Regno  di Dio apocalittico, nella palingenesi finale, nella
il mio tempo è dalla eternità e nella eternità. C'è un  Regno  di Dio al quale io appartengo e per il quale lotto, con il
tutto quello che è effimero e contingente: ed è il  regno  della bontà, della giustizia, dell'amore fraterno, della
concrete e determinate dalla nostra apparizione nel  regno  dell'esperienza esteriore, la volontà trascende i fini
dei bisogni e delle opere sacerdotali, edificare il  regno  di Dio nelle anime, deve saper destare e coltivare nei
la sconfitta definitiva del male, l'instaurazione del  regno  assoluto della giustizia e del bene; non soltanto per
nuove attività, e il turco incalza in Oriente; il  regno  delle due Sicilie diventa un punto dello scacchiere delle
che basti distruggere ed annullare la società perché il  regno  della violenza e della forza sparisca, quegli rimane nella
i loro diritti se Mosca divenisse capitale di un  regno  cattolico, come i Maomettani cercherebbero di riprendere la
fra la vecchia concezione messianica del giudaismo e il  Regno  di Gesù, poi fra paolinismo e giudaizzanti, e che è la
per entrare nel  regno  dei cieli conviene, in un senso che è vero per tutti,
una ricchezza in ispirito, con la quale non si entra nel  regno  dei cieli, vale a dire nella vita religiosa; e che rende
adatti ed efficaci della vocazione comune: l'avvento del  regno  di Dio sulla terra.
non si definisce dal premio che le è proposto, sia esso il  Regno  o che altro, ma dal suo stesso contenuto ideale, tanto più
dei singoli dal male, tendono apertamente ad instaurare il  regno  delle più violente passioni e ad annullare insieme e quanto
pie, al collegio di Propaganda Fide,che pensa a dilatare il  regno  di Cristo per le lontane regioni, tolte le rendite alle
alle nuove provincie, estendendo le leggi vigenti nel  regno  per tutti gli ordinamenti provinciali e comunali. Il
Palermo erano state domate; l'introduzione delle leggi del  regno  sardo doveva essere per i nostri padri la vera unificazione
primi tempi. Istituita, come preparazione e avviamento del  regno  di Dio, una associazione con gerarchia e codici e riti
o simil conio, che dalla costituzione del beatissimo  regno  d'Italia sin oggi, sono stati processati per furti e
passar per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel  regno  dei cieli. Il ricco attacca l'anima alle ricchezze; o per
di questi uomini che hanno fatto propria la causa del  regno  di Dio a voi è noto. Essi debbono promuovere, con tutti i
di là alla vita di qua, annebbiava il mirabile concetto del  regno  di Dio che si inizia in questa nostra esistenza presente,
di Lui divenga simbolo santo di unità e di bene; che il  regno  del Padre, lento e faticoso progresso delle anime nostre
una società rudimentale. Vero: ma noi siamo pur sempre nel  regno  del determinismo naturale e del subumano: la socialità
anche quando esso dai sovrani spodestati passò al nuovo  regno  costituzionale, la ripugnanza per i movimenti popolari e
se egli intende dire della società dei credenti nel  regno  di Dio che è in mezzo a noi, deve avere presenti una
minore lontananza da quell'avvento finale e definitivo del  regno  di Dio che è al confine dei tempi e che par così vicino,
e la conducono a languire ed a spegnersi. Per la carità il  regno  di Dio è in noi, e noi, trasferendoci in Dio, diveniamo in
appariscono proiettati quasi nella fine dei tempi, come il  regno  di Dio che deve venire, come il trionfo finale del Cristo,