Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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nel suo programma ispirato in gran parte alle idee che noi  abbiamo  cercato di esporre, diceva fra l'altro:
pochi anni noi  abbiamo  veduto morire molti giornali, la vita di parecchi dei quali
e politica dell'Italia, è superfluo riaffermare quel che  abbiamo  discusso, cioè che occorrono un governo e un istituto
fatti e in certi casi determinati: mentre oggi nella stampa  abbiamo  un organo stabile e normale delle opinioni comuni, il quale
 abbiamo  tuttavia veduto anche come nel giornale d'oggi si
a lui e parliamo di lui ed operiamo per lui! Quanto poco lo  abbiamo  nell'animo e nella coscienza, Maestro dolce ed amato! Come
per uno scopo di imitazione e di vita. Per il messaggero  abbiamo  dimenticato il messaggio. E del messaggero cerchiamo il
 Abbiamo  dunque messo in sodo gli scopi del giornale ed i suoi
specialmente insistere, ed alla considerazione di esso  abbiamo  cercato di aprirci la via. Poiché ci sembra che poche volte
brevemente i precedenti. Da pochi e solo assai vagamente li  abbiamo  visti ricordati in questi giorni: perché c'è qualche nome
un governo tardigrado e insensibile a questi problemi; oggi  abbiamo  l'impressione di persone impreparate che hanno fretta; in
di cultura, di mentalità; ci siamo avvicinati alla realtà;  abbiamo  fatto la dovuta distinzione fra rinascenza cristiana della
di cultura, di mentalità; ci siamo avvicinati alla realtà;  abbiamo  fatto la dovuta distinzione fra rinascenza cristiana della
oltreché ad allargare la cerchia delle società umane, come  abbiamo  detto, a sostituire al governo della forza fisica e delle
il fenomeno che  abbiamo  descritto è stato fin ieri costante; e poiché l'istinto
noi cattolici italiani  abbiamo  il diritto di volere escluso dalle nostre attività un
stabilendo bene le generalità del defunto; ed è quello che  abbiamo  fatto.
detta la condanna del trascorso. Anche in questo caso noi  abbiamo  il contrasto di due stati di coscienza, diversi, oltreché
modo contro il ripetersi dell'atto che dispiace; ma non  abbiamo  ancora la voce della coscienza reclamante per il male
 Abbiamo  parlato, nelle pagine precedenti, del cattivo funzionamento
 abbiamo  veduto, nel corso di questo nostro breve studio, nelle
Il giornale, per l'indole e la missione sua, suppone, come  abbiamo  veduto, un ambiente sociale molto sviluppato ed un alto
e con ischerno? Perché e come noi, figli e ministri di Dio,  abbiamo  disimparato le parole che commuovono e trascinano le folle,
le risultanze della nostra opera morale, su le quali, come  abbiamo  veduto ieri, ci illuminerà il giudizio.
nella compagine politica del clericalismo italiano. Noi  abbiamo  dovuto attaccare non solo quelli che consapevolmente davano
prima, come  abbiamo  accennato, la concezione generale della vita e della
in articoli di riviste, noi  abbiamo  anche dimostrato come accanto a questo dislivello
No, no;  abbiamo  gran tempo sofferto e taciuto, credendo che non le
 Abbiamo  veduto anche, tuttavia, come, nelle condizioni presenti
affettuosamente fraterna in Dio; a Dio stesso, a Cristo,  abbiamo  veduto quanto poco e male pensino i nostri cristiani.
idee e per le nostre idee. Nessuno può negare che noi  abbiamo  sempre — e oggi più che mai — piegato le esigenze di
nuovo volume, che  abbiamo  letto, dal titolo: La. crise du clergé, è una analisi
quelle varie manifestazioni di clericalismo alle quali  abbiamo  accennato.
assecondare il risveglio della coscienza religiosa — ciò è,  abbiamo  visto, nei loro stessi principii fondamentali — e
esse facciamo appello in questi difficili momenti, come lo  abbiamo  fatto durante la guerra, nella quale ci hanno assistito
più gretta ed esclusiva e crudele. Qualche cosa di simile  abbiamo  visto avvenire in certe epoche ed in certi luoghi anche
convinzioni etiche e alla nostra visione religiosa. Non  abbiamo  mai confusa la religione con nessuno istituto civile,
con nessuno istituto civile, politico ed economico; né  abbiamo  attribuito alla chiesa, come organismo cattolico, una
noi popolari, arrivati da pochi anni nella vita politica,  abbiamo  avuto il merito della nuova impostazione, che oggi, in
lotta contro lo stato accentratore e alla visione che noi  abbiamo  della crisi e della paralisi statale. O la visione è
è tanto più necessario in quanto, come  abbiamo  veduto, il cristianesimo per molte anime ha preso
 abbiamo  anche un bel meravigliarci del rapido allontanarsi del
nell'ordine del giorno sulla « Questione Meridionale »  abbiamo  scritto che era necessario dissipare l'equivoco
esse sono puramente oggettive, ed impersonali; come non  abbiamo  propositi di azione — dal campo dell'azione ci siamo
dell'azione ci siamo ritirati da parecchio tempo — così non  abbiamo  ambizioni deluse da vendicare; c'è una libertà
si accorda con intenti pratici di riuscita immediata: noi  abbiamo  consapevolmente e senza rimpianti sacrificato questi a
di quel pregiudizio materialistico del quale  abbiamo  spesso parlato e che ottuse così fortemente il senso delle
Chiesa in Francia ha oramai, nella crisi violenta che  abbiamo  cercato di riassumere oggettivamente, perduto, o quasi,
dalle carni e il digiuno. La mortificazione della carne è,  abbiamo  veduto già, dovere essenziale nella vita cristiana. Alcune
sintetico nel programma ma realizzatore nella vita. Come  abbiamo  visto, il punto centrale oggi è per l'Italia il problema
a noi l'ufficio sacerdotale. Ma poiché, cristiani, noi  abbiamo  tutti a cuore, laici o sacerdoti, il fiorire della vita
di Gesù è stato dimenticato troppo sovente. Noi  abbiamo  anche oggi una fede minuziosa, speculatrice, avida di
l'autorità d'una credenza comune. Noi cristiani  abbiamo  nel nostro antichissimo credo un articolo il quale ci parla
o comunione dei santi. È un aspetto solo della dottrina che  abbiamo  esaminato; una famiglia più ristretta, e in qualche senso