sempre nella città muta dei sogni. Io mi allontano e la mia veste bianca se la dividono i rovi, e la mia ghirlanda s'è mutata in una corona di spine
poesia
folto crine che vi bacia il viso; deh, non negate alla mutata scena i firmamenti del vostro sorriso! Ché saran santi sorriso e corona, fosse del volgo
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