Ora il muro è più basso. Appena lo ha superato, dice forte: «Sono salva!».
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Scalza si sporge dal muro che circonda il giardino. Di sotto due uomini le gridano di stare attenta. Ma si lascia cadere tranquilla, s'alza e va
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, il grido oltre il muro. Interminabile elenco.
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tua gonna, se a Fiesole sul muro della casa o in un albergo d'Arno; chissà dove ho lasciato me ad attendermi, contemplando un cancello o a un tavolino
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ingigantita contro il muro. Una blatta che strisciama sembra rotolare dal cielo del soffitto. Non ha bambini ègià vecchia: 47 anni. Il mio numero di casa è
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. L'accetta pende sul muro scrostato. La piccola fugge via e di lì a poco l'uomo viene a restituire la pollastra bianca e ha la faccia livida. Passano
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è solo tregua, spazio vuoto, la salvezza di una particola di vita, briciola o nervo, davanti a questo muro.
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un angolo al muro crepitante, sospirosa e pettegola come una vecchia amante, la stufa mi consiglia a non varcar la soglia, e alle dolcezze invoglia del
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Qui scrutator est majestatis opprimetur a gloria. S. PAOLO. La luna tonda e placida in mezzo al ciel veleggia, sol qualche muro squallido di campanil
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pupilla! - - Che freddo! - esclama un vescovo al muro appiccicato; - É il giorno del bucato! - risponde un confessor. - Ehi, San Tommaso! - brontola
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... Ma un canto ecco s'innalza, e un uomo, al muro brancicando, arriva. - Chi è, chi non è ? Oh povero me!... Il prete lo giura, ma nulla io ne so: chi
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. - Guarda la barca di compar Clemente che s'è annegato pescando corallo! - Ve', ve', il giardino qui dell'Intendente! - Oh ma non scriva, no, quel muro giallo
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cencioso ferraiuol turchino, o urtato in fallo il nano che canta i salmi al muro del cammino; e Dio, travolto in collera, forse soffiò sul mare, e
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muro, monumento futuro, in cui di verde l'edera ha vestito i fior che adora il profumier perito, e, amor dei vati e amor dei ciabattini, i pampini
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questa valle; assai lontano forse il destin mi attende: ma per mutar di luoghi e di vicende, muro feudale, ricorderò che non t'ho visto invano, perché in
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faccendiera dove si ciarla da mattina asera di centomila cose; dove a ogni angol di muro il sol rischiara e ombreggia qualche immaginetta cara: o bimbi, o
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povero armadio e sono il tarlo, sono il martel spietato e il debil muro, e in questa vita da cui vuoi fuggire, è da gran tempo che a sarcasmi immani
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