tu siciliana, dai cavi Vetri in un torto giuoco L'ombra cava e la luce vacillante O siciliana, ai capezzoli L'ombra rinchiusa tu eri La Piovra de le
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forse questa grigia bara? Mi ricordo di te, sola; eri bionda, esile come un sogno giovinetto, pallida come un astro mattutino; te sola, nell'oscurità
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, commessi, parrucchieri) ti avevano già preceduto alla chetichella, sparendo dai loro lettucci. T' eri portato alcuni pacchi di libri, li avevi messi al posto
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nella morte già eri raccolta ed alla morte come ad un riposo stanca le membra e i veli disponevi, con moto lento, come di chi ascolta d'una squilla
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viva tacevi; le cose vivevano sotto i tuoi occhi (non pena non febbre non ombra) come un mare al mattino, chiaro. Dove sei tu, luce, è il mattino. Tu eri
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