ispidi e dagli occhi brillanti chiedeva in sussulti dal suo corpo sterile e dorato, crudo e selvaggio, dolcemente chiuso nell'umiltà del suo mistero. La
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domestiche pareti, o giovinetto: sul nido tuo non aliti l'aura del mondo infetto, bevi in pace e in silenzio al tuo nappo dorato; là fuor de' tuoi
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. Bimbi, dei frutti dell'autunno amato memori ancora, e dell'ultimo grappolo dorato, sapete? è adesso che ai campi curvato il contadino esplora la vite
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